Utente:Payu/sandbox
Il 2 aprile [1982]], il territorio britannico d'oltremare delle Isole Falkland, venne invaso dalla vicina Argentina. Il regno Unito, distante 13.000 Km, raggruppo e spedì una task force navale, che comprendeva Portaerei, sottomarini, e approssimativamente 7.000 soldati per riconquistare lìarcipelago. Il conflitto terminò a giugno con la sconfitta dell'argentina. Poco più di un mese prima dello scoppio della guerra, Cardiff, sotto il comando del capitano Michael Harris, aveva appena iniziato un periodo di sei mesi di dispiegamento nel golfo persico con Armilla Patrol. La Cardiff aveva appena sostituito la sua nave gemella nonchè capoclasse HMS Sheffield in questo ruolo, ma il 23 aprile, venne assegnata sul fronte delle Falklands. Navigò da sola attraverso gibilterra e raggiunse il 14 maggio il resto della flotta già diretta verso la parte meridionale dell'arcipelago. Durante il viaggio l'equipaggio della Cardiff eseguì varie esecitazioni, compres, simulazioni contro attacchi aerei, nucleari, biologici, chimiche e contro missili anti nave. Visto che anche la flotta argentina disponeva di alcuini Type 42, a tutte le navi britanniche appartenenti a questa classe vannero dipinte due righe nere verticali a metà dello scafo in modo che fossero più facilmente riconoscibili da parte dei sottomarini alleati. Il 22 maggio, un aereo da ricognizione argentino Boeing 707 venne attaccato dalla Cardiff. L'aereo venne rilevato mentre stava seguendo la flotta, la cardiff fu la nave ad essere incaricata di arretrare e abattere il veivolo. La nave sparò due Sea Dart alle 11:40 (ora locale) dalla massima distanza; il primo cadè in mare, il secondo mancò il bersaglio a causa delle manovre diversive fatte dall'equipaggio dell'aereo. Dopo l'attacco il TC-92 scese al disotto del livello dei radar e fece ritorno alla base di El Palomar. Il 25 maggio, la Cardiff è stata incaricata di recuperare 4 paracadutisti della Special Air Service che si erano lanciati da un Lockheed C-130 Hercules passato sopra la nave. Il gruppo Bristol si unì alla task force principale il 26 maggio. L'arrivo della Cardiff permise alla HMS Glasgow (D88) di tornare nel regno unito per le riparazioni necessarie. Il ruolo primario della Cardiff fù quello di pertecipare ad un picchetto antiaereo in modo da protegere le navi britanniche dagli attacchi argentini cercando di tendere degli aguati quando gli aerrei nemici tornavano al porto di Stanley per i rifornimenti. è stata anche incaricata di attaccare direttamente le posizioni nemiche sulle isole grazie al suo cannone da 4,5 pollici,in un solo attacco sparò più di 277 proiettili, tuttavia alcuni problemi tecnici hanno impedito l'uso continuativo di questa tattica. Poco dopo il suo arrivo è stata coinvolta nell'ultimo raid Exocet contro la HMS Invincible (R05). Nell prime ore del 6 giugno, abbattè un elicottero amico Aérospatiale SA 341 Gazelle nelle convinzione che si trattasse di di un elicottero di ricognizione nemico C-130 Hercules. Tutti i quattro membri dell'equipaggio furono uccisi, tra le cause dell'incidente vi furono uno scarso livello di comunicazione tra l'esercito e la marina e la trasmittente dell'elicottero era stata spenta perchè faceva interferenza con le altre apparecchiature. Tuttavia la commissione d'inchiesta che venne costituita non attribuì alcuna colpa all'equipaggio della nave. Circa un' ora dopo l'abbattimento dell'elicottero, la Cardiff notò quattro mezzi da sbarco del secondo battaglione della Scots Guards. Essendo convinti che non vi fossero altre forze britanniche nella zona, i membri della cardiff si prepararono all'attacco di quelli che credevano mezzi argentini. Quando i soldati scozzesi videro i segnali luminosi che precedono un attacco, realizzarono le intenzioni della Cardiff, l'ufficiale di comando dei mezzi da sbarco Ewen Southby-Tailyour, cercò di allontanarsi. La cardiff, quando la manovra di attacco era ancora in corso segnalò tramite un messaggio luminoso un' unica parola "friend", Southby-Tailyour rispose con "to which side". A questo punto la cardiff lasciò le imbarcazioni da sole senza attaccarle o aiutarle nell'operazione di attacco, evitando un altro incidente.
Cardiff's helicopter, piloted by Lieutenant Christopher Clayton, practising search and rescue prior to the warOn the morning of 13 June, two Argentine Dagger aircraft attacked Cardiff’s Lynx helicopter, no. 335 of 815 NAS, while it was searching in the Falkland Sound area. Poor weather had forced the Argentine craft to abandon their original mission of bombing Mount Longdon, and the third Dagger of their formation had suffered a mechanical failure and returned to base.[37] The Lynx began evasive manoeuvres and dodged the attacks; the pilot, Lieutenant Christopher Clayton, was mentioned in despatches for his efforts.[38] Later that day, Cardiff shot down what would prove to be the last Argentine aircraft lost during the war,[17][39] Canberra bomber B-108 of Grupo de Bombardeo 2 ("Bombing Group 2") en route to bomb Port Harriet House.[37] The pilot, Captain Pastrán, survived but the navigator,[27] Captain Casado, was killed.[37][40] Although the remains of Captain Casado were discovered in 1986, they were only identified by DNA testing in September 2008.[41] Argentina surrendered on 14 June, and Cardiff was required to accept the surrender of a 700-strong Argentine garrison in the settlement of Port Howard on West Falkland a day later.[19] Members of Cardiff’s crew were used to man a captured Argentine patrol boat, renamed HMS Tiger Bay, in Stanley. Cardiff spent the rest of June acting as the Landing Area Air Warfare Controller (LAAWC) around San Carlos.[19]
Canberra bomber B-108 of Grupo de Bombardeo 2. This Argentine aircraft, the last to be lost during the Falklands War, was shot down by Cardiff.Over the course of the war, Cardiff fired nine Sea Dart missiles and one Mk 46 torpedo.[19] She returned to the United Kingdom on 28 July 1982, having left the Falklands three weeks earlier along with HMS Exeter and HMS Yarmouth.[17] Captain Michael Harris handed over command on 24 August 1982, after the annual maintenance period.[19] Following the war, all Type 42 destroyers were fitted with Oerlikon 30 mm twin cannons port and starboard, for protection against airborne threats.[42] These were later replaced by the Phalanx close-in weapon system.[12]