Ponte del Diavolo (Cividale del Friuli)

Il Ponte del Diavolo (Puìnt dal Diàul in friulano) è il simbolo della città di Cividale del Friuli (UD). Costruito in pietra nel 1442 e ripartito in due arcate, poggia su un macigno naturale collocato nel letto del fiume Natisone, lungo il quale si può ammirare una scenografica gola.

Ponte del Diavolo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
CittàCividale del Friuli
AttraversaNatisone
Coordinate46°05′30.88″N 13°25′53.98″E
Dati tecnici
Tipoponte ad arco
Materialecalcestruzzo pietra
Lunghezza50 m
Luce max.22 m
Altezza luce22,5 m
Larghezza3,60 m
Realizzazione
ProgettistaIacopo da Bissone
Costruzione1442-...
Intitolato adiavolo
Mappa di localizzazione
Map

Cenni storici

Sino al XIII secolo vi era un passaggio in legno, frequentemente sottoposto alla furia distruttrice delle acque del fiume; emerse così la necessità di consolidare il ponte con una più solida costruzione in pietra. Il progetto del nuovo ponte fu elaborato da Iacopo Dugaro da Bissone ed i lavori iniziarono nel 1442. Le vicende costruttive del nuovo manufatto furono alquanto tormentate e si protrassero per secoli sin quasi all'inizio del XVI secolo. Il cavalcavia venne restaurato una prima volta nel 1689 e, successivamente, ad opera di Giuseppe Cabassi, nell'anno 1836. La costruzione venne abbattuta il 27 ottobre 1917 durante i tragici eventi della ritirata di Caporetto nel tentativo, inutile, di ritardare l'avanzata del nemico. Fu prontamente ricostruito, nelle stessa forma, dai tedeschi sotto la direzione di Anselmo Nowak ed inaugurato già nel maggio del 1918. Successivamente subì danni limitati nel 1945 ad opera dei soldati tedeschi.[1]

Origine del nome

File:Cividale 02.jpg
Il Ponte del Diavolo visto dal Borgo di Ponte

Il nome del ponte deriva da una leggenda popolare: si dice infatti che per costruire il ponte, i cividalesi avessero fatto un patto con il Diavolo, che avrebbe costruito il ponte in una sola notte, pretendendo in cambio l'anima della prima persona che fosse passata sul ponte. Così in una sola notte il Diavolo eresse il ponte; il giorno dopo però i cittadini fecero passare sul ponte un gatto (o un cane, secondo altre versioni). Il Diavolo così beffato, dovette accontentarsi dell'anima dell'animale, lasciando per sempre in pace i cividalesi.

Secondo un'altra versione molto diffusa, il diavolo si sarebbe limitato a semplificare la costruzione dell'opera collocando la grossa pietra su cui poggia il pilastro centrale del ponte.

Riferimenti

  1. ^ Il Ponte del Diavolo da www.cividale.com