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L'azotiprite (o azotoiprite o azoiprite) è un agente alchilante, un derivato dell'iprite. Si presenta sotto forma di gas inodore, incolore e insapore[1] oppure di liquido scuro con odore di pesce avariato.[2]

È composta da di(2-cloroetil)etilammina (HN1) e di(2-cloroetil)metilammina (HN2). La miscela azotiprite (HN1 e HN2) e tri(2-cloroetil)ammina (HN3)[3] prende il nome di "mostarda azotata".[4][5]

Cenni storici

Venne utilizzato durante la seconda guerra mondiale nella guerra chimica.[6] È infatti un vescicante[7] ed anticolinesterasico. Per contrastare questi effetti si utilizzano dimercaptopropanolo o sali di cloro.[1]

Indicazioni

Indicata contro leucemie, particolari linfomi e nel mieloma. Agisce da antiblastico.<ref[>http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/A/VIT_III_A_011321.xml www.treccani.it]</ref>

Effetti indesiderati

Fra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano nausea e vomito.

Note

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