La sigla PM10 identifica materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro.

È costituito da polvere, fumo, microgocce di sostanze liquide.

Le principali fonti del PM10 sono due

  • Sorgenti naturali: gli incendi boschivi, la dispersione di pollini
  • Sorgenti legate all’attività dell’uomo: processi di combustione, gli impianti di riscaldamento, il traffico veicolare

Nelle aree urbane il traffico veicolare è la principale fonte del PM10 (circa l'80%).

La nocività delle polveri sottili dipende dalle loro dimensioni e dalla loro capacità di raggiungere le diverse parti dell'apparato respiratorio

nonché dalla loro natura chimica. In genere, le patologie legate all’inquinamento da polveri sottili sono riconosciute essere l'asma, le affezioni cardio-polmonari e la diminuzione delle funzionalità polmonari. La mortalità indotta dalle polveri sottili è oggetto di dibattito. L'OMS, sulla base di uno studio condotto nel 2000 in 8 città del mondo, stima che le polveri sottili siano responsabili dello 0,5% dei decessi registrati nell'anno.

I valori limite sono definiti in Italia dal decreto-legge nr. 60 del 2 aprile 2002; tale decreto fissa il limite accettabile di PM10 in atmosfera a 50 µg/m³ come valor medio misurato nell'arco di 24 ore.

Voci correlate

Particolato