Cantiere navale di Ancona
Il Cantiere navale di Ancona nasce nel 1843, quando la città di Ancona faceva parte dello Stato Pontificio. La città entrò a far parte del Regno d’Italia costituitosi il 17 marzo 1861 insieme a Marche ed Umbria in seguito ad un plebiscito che si era svolto nel novembre 1860 ed assunse un ruolo militare notevole nella compagine difensiva del giovane regno: fu una delle cinque piazzeforti di prima classe, insieme a Torino, La Spezia, Taranto e Bologna ed in quel periodo i cantieri navali vissero un momento di auge fino al 1866, essendo la città la principale base navale in Adriatico e Venezia ancora sotto l'occupazione austriaca.
In seguito alla terza guerra di indipendenza il Veneto entrò a far parte del Regno d'Italia e molte delle attività vennero trasferite all'Arsenale di Venezia, in posizione più strategica rispetto ad Ancona, per i cui cantieri iniziò una fase di declino.
Dalle Officine e Cantieri Liguri-Anconetani ai Cantieri Navali Riuniti
Nel 1897 Rodolfo Hofer, uno dei componenti del consiglio d'amministrazione della società Navigazione Generale Italiana, una compagnia di navigazione che andava affermandosi sul finire del secolo, acquisisce il Cantiere navale del Muggiano, che aveva chiuso la sua attività nel 1893; fonda inoltre la “Società Anonima Cantiere Navale Del Muggiano”, che nel 1899 con il Cantiere navale di Ancona porterà alla costituzione delle Officine e Cantieri Liguri-Anconetani.
Il 21 gennaio 1906 viene costituita la società Cantieri Navali Riuniti, primo grande raggruppamento del settore cantieristico in Italia, che raggruppava i cantieri di Palermo, Muggiano e Ancona.
Il 24 maggio 1915 giorno dell'entrata in guerra dell'Italia la città di Ancona venne cannoneggiata dalle corazzate della Marina Asburgica e per ironia della sorte alcune di quelle corazzate al termine della prima guerra mondiale vennero demolite proprio ad Ancona. Il bombardamento causò la distruzione di tre magazzini, della sede dell'Ufficio Marittimo, di un deposito di gas e di un serbatoio d'acqua.
Durante il ventennio fascista la città di Ancona ebbe un notevole sviluppo urbanistico ed anche i cantieri entrati a far parte dell'IRI ebbero un notevole impulso dalle commesse militari con diverse imbarcazioni costruite per la Regia Marina, tra cui Grecale e Libeccio appartenenti alla Classe Maestrale, alcuni cacciatorpediniere della Classe Camicia Nera e gli incrociatori leggeri Pompeo Magno ed "Ottaviano Augusto" della Classe Capitani Romani, di cui solamente il primo entrò in servizio mentre il secondo alla proclamazione dell'armistizio era ancora in costruzione.
Nel corso della seconda guerra mondiale Ancona, a causa della sua importanza strategica, subì numerosissimi bombardamenti da parte delle forze alleate, che dovevano preparare il passaggio del fronte. In particolare, dopo l'armistizio con l'occupazione tedesca della città, il 1° novembre 1943 durante un bombardamento in pochi minuti duemilacinquecento persone persero la vita. Nell'occasione venne affondato l'Ottaviano Augusto in costruzione che era stato requisito dagli occupanti tedeschi.
L'occupazione tedesca ebbe termine il 18 luglio 1944, quando il generale Władysław Anders a capo dell'esercito polacco entrò in città.
Nel dopoguerra i cantieri e il porto gravemente danneggiati durante la guerra vennero ricostruiti. All'inizio degli anni '50 nel cantiere venne ricostruito come cacciatorpediniere per la Marina Militare Italiana l'incrociatore Pompeo Magno, che era stato realizzato nello stesso cantiere e che dopo la ricostruzione venne ribattezzato San Giorgio prestando servizio fino al 1980.
Italcantieri e Fincantieri
Nel 1973 la società Cantieri Navali del Tirreno e Riuniti venne assorbita dalla Italcantieri.
Nel 1984, la Fincantieri società finanziaria della cantieristica si trasforma in società operativa assumendo la denominazione di Fincantieri - Cantieri Navali Italiani S.p.A., ed il controllo del settore.
Tra la fine degli anni '70 e la prima metà degli anni '80, importanti realizzazioni sono state le fregate tipo Lupo General Urdaneta e General Salóm, costruite per la Marina Venezuelana e tre delle quattro fregate dello stesso tipo ordinate dall'Iraq, che però non entrarono mai in servizio per il committente originario a causa delle note vicende politiche e finirono per essere acquistate dalla Marina Militare nel 1994, dove sono in servizio impiegate e ufficialmente classificate come pattugliatori di squadra e costituiscono la Classe Artigliere.
Il Cantiere navale insieme agli stabilimenti CRN S.p.A. del Gruppo Ferretti fanno di Ancona un centro importante della cantieristica italiana.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- La cantieristica italiana. Un profilo storico, su ttmmagazineonline.com. URL consultato il 27 febbraio 2008.