Risposta immunitaria

insieme dei meccanismi di risposta messi in atto dal sistema immunitario di un organismo quando entra in contatto con un agente che riconosce come estraneo

Quando il sistema immunitario degli organismi superiori entra in contatto con un agente che riconosce come estraneo, mette in atto una serie di meccanismi di risposta che possono essere aspecifiche (comuni anche adi organismi più semplici), che contrastano l'invasione senza tener conto di cosa lo ha stimolato, e specifiche (proprie degli organismi più evoluti) che sono rivolte quindi solo ed esclusivamente nei confronti dell'agente che ha indotto la risposta.

Mentre la risposta aspecifica è ad insorgenza piuttosto rapida, quella di tipo specifico richiede una serie di passaggi, e differenziazioni cellulari, che la rendono più lenta nell'azione, anche se molto più eficace.

Esistono tre tipi di risposta specifica nei riguardi dell'antigene che implicano rispettivamente l'attivazione di: Linfociti T Citotossici , Linfociti T Helper e Linfociti B.

Risposta ad Opera dei Linfociti T Citotossici

L'antigene, penetrato nell'organismo, viene fagocitato da un macrofago. Avviene il complesso fenomeno del processing dell'antigene, a seguito del quale un frammento dell'antigene verra "esposto" sulla superfice della cellula legato ad una molecola codificata dall'MHC.

Questa parte è comune a quella dell'attivazione dei linfociti T Coadiuvanti.

Un linfocita T citotossico immaturo, il cui recettore TCR "riconosce" il complesso antigene-proteina MHC , si lega ad esso ed è cosi "selezionato" per la successiva propagazione clonale.

I linfociti T immaturi si legano solo a complessi antigene-proteina MHC in cui questa proteina sia di appartenente al gruppo noto come Classe I (MHC-I). (vedi anche restrizione da MHC). A seguito del legame fra TCR e Antigene-MHC si ha la liberazione, da parte del macrofago, di interleuchina 1, una proteina ormono simile. Questa sostanza contribuisce a stimolare il linfocita a dividersi e differenziarsi fino a raggiungere lo stato di maturità nel quale può svolgere la sua funzione, che, nel caso del linfocita T Citotossico, è quella di legarsi ad una cellula infetta che espone l'antigene ed ucciderla.

Risposta ad opera dei Linfociti T Helper

L'antigene, penetrato nell'organismo, viene fagocitato da un macrofago. Avviene il complesso fenomeno del processing dell'antigene, a seguito del quale un frammento dell'antigene verra "esposto" sulla superfice della cellula legato ad una molecola codificata dall'MHC.

Questa parte è comune a quella dell'attivazione dei linfociti T Citotossici.

Un linfocita T Helper immaturo, il cui recettore TCR "riconosce" il complesso antigene-proteina MHC , si lega ad esso ed è cosi "selezionato" per la successiva propagazione clonale. I linfociti T Helper immaturi si legano solo a complessi antigene-proteina MHC in cui questa proteina sia di appartenente al gruppo noto come Classe II (MHC-II)(vedi anche restrizione da MHC).

Come nel caso precedente, a seguito del legame fra TCR e Antigene-MHC si ha la liberazione, da parte del macrofago, di interleuchina 1, una proteina ormono simile. Questa sostanza contribuisce a stimolare il linfocita a dividersi e differenziarsi fino a raggiungere lo stato di maturità nel quale può svolgere la sua funzione, che nel caso del linfocita T Helper è quella di andare a stimolare la proliferazione di linfociti B attivati.

Risposta ad opera dei Linfociti B

L'antigene libero, penetrato nell'organismo, si va a legare direttamente ad un linfocita B avente sulla superficie una molecola in grado di riconoscerlo. Anche in questo caso l'antigene viene inglobato, trasformato e quindi esposto nuovamente in superficie, questa volta legato ad una molecola proteica codificata dall'MHC-II. E' solo a questo punto che il linfocita T Coadiuvante può legarsi al complesso Antigene-Proteina MHC-II presente sulla superficie del linfocita B. Questo legame induce la liberazione di Interleuchine che inducono il linfocita B a dividersi e differenziarsi. La divisione continua fin quando dura la stimolazione da parte dei linfociti T Coadiuvanti, mentre la differenziazione trasforma i linfociti B in Plasmacellule, responsabili della produzione massiccia di anticorpi, che altro non sono se non i recettori che il linfocita B non indotto espone sulla superficie, che si legano agli antigeni liberi provocandone la distruzione.

Tutti e tre i tipi di linfociti possono anche differenziarsi a formare Cellule della Memoria Immunitaria , che agiscono più rapidamente nel caso di un nuovo attacco da parte dello stesso antigene.