Anonima sequestri

espressione giornalistica riferita a gruppi criminali dediti a sequestri di persona
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Anonima sequestri o anonima sarda sono i nomi con cui si identificano i collettivi delinquenziali responsabili di eventi delittuosi, soprattutto sequestri di persona, verificatisi in Sardegna a partire dagli anni '60 e per alcuni decenni successivi.

Non si può però propriamente parlare di organizzazione criminale vista la mancanza di struttura e organizzazione interna, e per la totale indipendenza nella maggior parte degli episodi criminali tra loro.

La radice culturale che prelude alle origini dell'organizzazione è il codice barbaricino, un regolamento di condotta e onore vigente nell'isola sin dal XIX Secolo la cui messa in atto ha fomentato la nascita dell'anonima sarda.

Lo stesso argomento in dettaglio: Codice barbaricino.

Contrariamente all'ordine gerarchico di alcune organizzazioni criminali italiane, come ad esempio Cosa nostra e Camorra, che nel tempo tramandano il proprio potere, posseggono un ordine prestabilito e colludono la propria influenza con le istituzioni politiche, l'anonima sarda è stata un'associazione a delinquere per così dire indipendente basata su regole tradizionali come il barbaricino e mai avente rapporti con le mafie italiane né con la politica.

Territorio d'azione

L'anonima sarda ha operato in Sardegna, occasionalmente nella vicina Corsica e nel secondo dopoguerra anche nell'Italia continentale, cui il coinvolgimento dell'organizzazione in rapimenti fu specialmente attivo nel 1966.

Membri

Tra i membri più tristemente famosi dell'anonima sarda si ricordano:

  • Graziano Mesina detto Grazianeddu, nativo di Orgosolo (NU), protagonista di un omicidio, diversi sequestri di persona e anni di latitanza nel Supramonte. Condannato all'ergastolo per un assassinio, è stato graziato da Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca dei fatti presidente della Repubblica.
  • Miguel Atienza, bandito spagnolo e compagno criminale di Mesina, evaso insieme a quest'ultimo dal carcere di San Sebastiano a Sassari.
  • Matteo Boe detto il bandito dagli occhi di ghiaccio, famoso protagonista degli anni d'oro dell'anonima sequestri e del brigantaggio sardo. Noto per essere evaso dal carcere dell'Asinara insieme all'amico Salvatore Duras, e aver sequestrato Farouk Kassam.
  • Annino Mele e Giovanni Cadinu, entrambi di Mamoiada (NU). Divennero acerrimi nemici per la spartizione dei soldi ricavati dai sequestri, tanto da generare una faida fra le loro famiglie che portò quasi allo sterminio di entrambe le fazioni. Sono stati considerati coinvolti in numerosi sequestri avvenuti sia in Sardegna che nella Penisola. Mele fu ferito e catturato nel 1987, mentre Cadinu fu ucciso in conflitto a fuoco nel 1991.

Collusioni con l'eversione sarda

La stagione dell'eversione politica, attiva in Italia già dai primi anni del dopoguerra, si espanse in Sardegna a metà degli anni '60 e si concluse negli anni '80, fine degli anni di piombo anche nella penisola.

I contatti tra i banditi locali dell'anonima sarda e i militanti di organizzazioni eversive di estrema sinistra e attive nel terrorismo rosso, quali Brigate Rosse e Nuclei Armati Proletari, furono in parte aiutate dalla detenzione di militanti estremisti di sinistra nei carceri di massima sicurezza dell'isola, in maniera similare ai soggiorni obbligati dei mafiosi meridionali nel Settentrione, che influenzarono la nascita della Mala del Brenta.

I movimenti terroristici e paramilitari più famosi, nati nell'isola, furono Barbagia Rossa, Movimento Armato Sardo e Comitato di Solidarietà con il Proletariato Prigioniero Sardo Deportato, nella maggior parte di ideologia comunista e autonomista (ved. Independentismo sardo), nell'arco di un decennio rivendicarono diversi attentati e sequestri di persona.

Tra i principali sostenitori della causa indipendentista ed eversiva vi fu l'editore Giangiacomo Feltrinelli, che più volte tentò di prendere contatti con diverse organizzazioni con l'intento di rendere autonoma la Sardegna (con l'aiuto degli indipendentisti) e formare un governo comunista (con l'aiuto degli eversivi di sinistra) sul modello approcciato da Fidel Castro a Cuba.

Prendendo in considerazione l'elezione di Graziano Mesina, il più noto bandito della criminalità sarda, come capo delle truppe ribelli, idea che effettivamente fu opzionata sia dagli eversivi di sinistra come dimostrano i vari contatti avutisi che dai servizi segreti deviati.

Storia recente è il fallito attentato dinamitardo, a Porto Rotondo, nei confronti del presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, durante la visita del premier inglese Tony Blair in Sardegna, avvenuto nell' Agosto 2004, che portò all' arresto di 10 membri di un movimento indipendentista, denominato Organizzazione indipendentista rivoluzionaria (Oir)e di alcuni elementi appartenenti ai Nuclei proletari per il comunismo (Npc).

Il 10 giugno 2009 viene arrestato, a Roma, Bruno Bellomonte un dirigente del partito indipendentista comunista a Manca pro s'Indipendentzia, insieme a diversi presunti esponenti della Brigate Rosse, sospettati di progettare un attentato terroristico da attuarsi durante il summit del G8, che si sarebbe dovuto svolgere sull' isola della Maddalena.

Rapimenti noti

Tra i rapimenti più noti dell'Anonima Sequestri si ricordano:

  • quello (1979) del cantautore ligure Fabrizio De André e della compagna e futura moglie [[Dori Ghezzi.
  • sempre nel 1979 fece scalpore il rapimento dei due fratelli torinesi Marina e Giorgio Casana prelevati in spiaggia da un commando di 15 delinquenti il 22 agosto e rilasciati, in seguito al pagamento di un riscatto, il 21 ottobre dello stesso anno.
  • un altro rapimento noto è quello del gennaio 1985, quando venne sequestrato un piccolo imprenditore di Oliena (NU). Per la sua liberazione ci fu un tremendo conflitto a fuoco presso Osposidda in territorio di Orgosolo, dove rimasero uccisi i latitanti Giovanni Corraine, Giuseppe Mesina, Nicolò Floris, tutti di Orgosolo (Nu), Salvatore Fais, detto "Speedy Gonzales"(coinvolto nel sequestro dei fratelli Casana), latitante di Santulussurgiu (Or), e il poliziotto Vincenzo Marongiu di Mogoro (Or).Questo conflitto a fuoco entrerà negli annali come la "Battaglia di Osposidda" e verrà definità dalle stesse forza dell'ordine una "vittoria dal sapore molto amaro".
  • nel 1992 venne rapito il giovane Farouk Kassam, liberato con la mediazione di Graziano Mesina.
  • altro rapimento noto, nonché fra i più recenti, fu quello di Giuseppe Soffiantini, imprenditore industriale bresciano, che fu prelevato dalla sua casa a Manerbio (BS) il 17/06/1997 da un gruppo di esperti banditi sardi. Fu rinchiuso in diversi covi tra la Calvana e le montagne senesi, dove fu tenuto in condizioni disumane per ben 237 giorni. Si tratta di uno dei sequestri più lunghi e particolari avvenuti in Italia, e che fortunatamente ebbe un buon esito in virtù del pagamento di un riscatto di ben 5 miliardi di lire. Durante una sparatoria nel corso del sequestro rimase ucciso il bandito Mario Moro di Ovodda (Nu).
  • quello dell'imprenditore bonorvese Giovanni Battista Pinna. Il 28 maggio 2007, Giambattista detto Titti ha potuto riabbracciare i familiari. Anche il padre, in precedenza, aveva rischiato il sequestro, mentre un suo parente, anch'egli sequestrato dall'Anonima Sarda, non ha mai fatto ritorno a casa.
  • quello di Augusto De Megni;

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