Cripta di Santa Croce
La cripta di Santa Croce, situata a Francavilla Fontana, e più esattamente in Contrada Santa Croce Inferiore, fu utilizzata per tutto il medioevo (ma anche in epoca successiva) come chiesa da alcuni monaci.
La grotta-chiesa si caratterizza per unità di impianto e ricchezza di affreschi; l'architettura medievale non è posteriore al XII secolo, i dipinti, invece, sono datati ai secoli XVII e XVIII e rivelano ispirazione post-tridentina realizzata con linguaggio vernacolare.
Il nome Santa Croce si deve probabilmente alla Trinità col Padre che sorregge la Croce del Figlio e lo Spirito Santo in forma di colomba, uno dei dipinti più antichi, non inglobato nella decorazione floreale che collega la maggior parte delle altre pitture. La decorazione a fioroni incornicia l'immagine di Santa Maria dell'Abbondanza, tarda rivisitazione dell'Odigitria. La Vergine, appunto, è rappresentata più volte, anche sopra un complesso di edifici, probabilmente una chiesa in fiamme (forse quella di Costantinopoli).
Vi sono inoltre due figure di frati francescani: uno, a tre quarti, l'altro, invece, di fattura tardo secentesca, rappresenta San Francesco con le mani segnate dalle stimmate e con un angelo accanto, in ginocchio.
Altre due figure, però, sono inusuali per chiese rupestri: Gesù in preghiera nell'orto degli ulivi, avente la croce con il Cireneo; ciò fa pensare che a Francavilla fosse nota la Via Crucis biblica e che i dipinti stessi siano stati dettati dalla cultura dei francescani che, già dal 1480, introdussero in Italia ed in tutta Europa la pratica della Via Crucis.