Volkswagen Golf

autovettura del 1974 prodotta dalla Volkswagen
Versione del 29 giu 2009 alle 17:13 di 62.98.56.7 (discussione) (Modifica rivali golf 3° serie)

La Volkswagen Golf, è un'autovettura del segmento C presentata dalla casa tedesca Volkswagen nel 1974, e da allora divenuta suo simbolo. La serie attuale, come la prima, viene venduta nel mercato nord americano col nome di Volkswagen Rabbit, mentre la versione sportiva, la Golf GTI, si chiama semplicemente GTI.

Volkswagen Golf
Descrizione generale
Costruttorebandiera  Volkswagen
Tipo principaleBerlina 2 volumi
Altre versioniStation wagon, Cabriolet
Produzionedal 1974
Sostituisce laVolkswagen Maggiolino
SeriePrima serie (1974-1983)
Seconda serie (1983-1992)
Terza serie (1991-1997)
Quarta serie (1997-2003)
Quinta serie (2003-2008)
Sesta serie (2008-)
Altre caratteristiche
StileGiorgetto Giugiaro
per Italdesign
Della stessa famigliaVolkswagen Rabbit
Volkswagen Jetta
Volkswagen Bora
Esemplari prodottioltre 24.000.000

Nel corso degli anni ne sono state prodotte sei serie che hanno sempre mantenuto il successo commerciale nella categoria di riferimento. Nel corso della sua lunga storia ne son stati prodotti oltre 24.000.000 di pezzi all'8 novembre 2005. È stata anche per 13 anni consecutivi la autovettura più venduta d'Europa, record assoluto. Lo scettro le fu tolto nel 1994 dalla Fiat Punto. Ha poi riguadagnato il trono di regina d'Europa ad anni alterni, sfidandosi di volta in volta con le concorrenti Ford Focus, Opel Astra e Renault Mégane, tutti modelli che però hanno basato il loro successo su altre varianti di carrozzeria (la station wagon per Focus e Astra, la monovolume per la Mégane), e non sulla berlina 5 porte come la Golf, mentre la Peugeot 206, che pure ha combattuto per la leadership, è un'utilitaria.

Nonostante fosse partita come vettura economica, nel corso degli anni e delle serie che si sono succedute il suo prezzo è salito esponenzialmente, fino a collocarsi nelle ultime 2 serie nella fascia alta del segmento C, oltretutto infastidendo in maniera piuttosto scomoda le vendite della cugina Audi A3, con la quale condivide pianale e meccanica.

Contesto

Il successo di vendite ottenuto può essere imputato alla capacità della Volkswagen di recepire in anticipo i gusti della clientela, puntando sin dall'inizio sull'affidabilità meccanica e sulla presenza di versioni particolarmente sportive, dotate di raffinatezze tecniche come i propulsori a quattro valvole per cilindro, il compressore volumetrico delle versioni G60 e la trazione integrale Syncro dalla seconda serie (dalla quarta serie le versioni dotate di trazione integrale sono identificate dalla sigla 4motion.

È stata realizzata sin dall'inizio in diverse varianti, fra le quali la cabriolet e la variante a 3 volumi, che nel corso degli anni ha cambiato vari nomi sul mercato europeo: "Jetta", "Vento" e "Bora". L'attuale versione 3 volumi ha riassunto il nome iniziale Jetta, che ha sempre caratterizzato la versione destinata all'America.

La Golf dispone anche (dalla serie III in poi) di una variante station wagon, denominata Variant come da tradizione di famiglia, e di una variante (derivata dalla Golf V° serie) chiamata Golf Plus, un po' più grande della versione standard.

Le ultime novità, relative al 2007, sono la CrossGolf, versione offroad a trazione anteriore realizzata sulla base della Golf Plus, e le versioni TDI Bluemotion.

Nell'autunno 2008 è iniziata la vendita in Italia della Golf VI serie, dapprima nella versione berlina. In seguito arriveranno le altre versioni: per le Golf Plus e Golf Variant la commercializzazione in Italia è prevista per il 2009.

La Golf è l'unica Volkswagen ad aver ottenuto il premio Auto dell'anno, nel 1992 con la terza serie.

Le serie

Prima serie 1974-1983

Golf I
 
Volkswagen Golf 1a serie del 1978
Descrizione generale
VersioniBerlina, Cabriolet
Anni di produzionedal 1974 al 1983
Dimensioni e pesi
Lunghezza3.815 mm
Larghezza1.610 mm
Altezza1.410 mm
Passo2.400 mm
Massa850 kg
Altro
StileGiorgetto Giugiaro
per Italdesign
Stessa famigliaVolkswagen Jetta
Auto similiAlfa Romeo Alfasud
Fiat 128
Fiat Ritmo
Ford Escort
Opel Kadett
 
Vista posteriore

Rimasta in produzione dal 1974 al 1983, venne denominata "Rabbit" in Nordamerica e "Caribe" in America Latina. Nel 1983 gli impianti produttivi della "Golf" prima serie furono trasferiti negli stabilimenti sudafricani della VW, dove il modello è tuttora prodotto con il nome di "Citi Golf".

All'inizio degli anni 70, il gruppo Volkswagen attraversò la più grave crisi della sua storia. Alcuni modelli sbagliati e la crisi della sua consociata NSU l'avevano ridotta quasi sul lastrico. Quando tutto sembrava perduto si giocarono l'ultima carta nel tentativo della rinascita: il tentativo di rimpiazzare il mito del primo dopoguerra, la Volkswagen Maggiolino, fu affidato a un modello che ne cambiava totalmente le linee e la filosofia costruttiva: le linee divennero molto più squadrate e dalla trazione posteriore dell'antenata si passò alla più moderna e meno costosa trazione anteriore, per ridurne i costi. Per il design la Volkswagen si affidò all'estro di Giorgetto Giugiaro. Dopo la presentazione delle prime versioni base nel 1976 venne presentato il primo modello sportivo destinato a fare storia, la Golf GTI. Quando nel 1979 venne presentata la prima versione cabriolet la Golf era già un mito in tutto il mondo. Nel corso della sua evoluzione (1977) fu presentata pure una versione a 3 volumi, chiamata Volkswagen Jetta, che riscosse un successo crescente negli USA fino a superare in vendite la sorella a 2 volumi Golf

All'inizio della produzione alcuni modelli avevano una dotazione piuttosto essenziale: ad esempio, la pompa lavavetro era a pedali e i freni anteriori erano a tamburo; tergilunotto, termometro acqua, spia del freno a mano, ventola a 2 velocità erano previsti solo come optional o di serie per alcuni modelli.

La Golf Diesel esordì con motore di circa 1500 cm3 e potenza di 37Kw/50Cv; successivamente la cilindrata passo a circa 1600 cm3 e la potenza crebbe a 40Kw/54Cv. La Golf GTI 1°serie ebbe una versione particolare del 1600 cm3; questa era dotata delle 16 valvole e sviluppava 100Kw/136 Cv. Si chiamava Golf GTI Oettinger ed era un'edizione limitata riservata al mercato francese. Alcune delle prime Golf avevano gli indicatori di direzione anteriori bianchi.

La Golf I serie aveva due tipi di cambi a 5 marce; il primo aveva una quinta marcia surmoltiplicata per risparmiare carburante (cambio 4+E da definizione Volkswagen) ed era montato sui motori 1.500 e 1.6Diesel; il secondo aveva la quinta in presa diretta, in modo da avere una quarta più corta e migliorare la ripresa ed era montato sulla GTI.

Dal 1979 la GTI venne messa in vendita anche a 5 porte.

Seconda serie 1983-1992

Golf II
 
Golf seconda serie
Descrizione generale
VersioniBerlina, Cabriolet
Anni di produzionedal 1983 al 1992
Altro
Auto similiAlfa Romeo 33
Fiat Ritmo
Fiat Tipo
Ford Escort
Opel Kadett
 
Golf seconda serie Madison vista sul retro

La Volkswagen Golf II, venne immessa sul mercato a partire dall'agosto del 1983.

La prima versione della Golf II nasceva, come la precedente, con motore anteriore trasversale 4 cilindri in linea, trazione anteriore, cambio anteriore trasversale a 4 marce, poi disponibile anche nella versione Formel E, destinata al solo mercato tedesco. Le versioni Formel E erano equipaggiate di cambi a 4 o 5 marce (denominati "3+E" o "4+E") aventi il rapporto più alto particolarmente demoltiplicato per risparmiare carburante, indicatore di consumo (funzionante con la quarta) e di cambio marcia (spia luminosa che indica quando cambiare marcia): tali versioni richiedevano però benzina con almeno 98 ottani.

La grande novità, almeno per la compatta di casa Volkswagen, è che con la II serie, era disponibile il modello Syncro, ossia la versione a quattro ruote motrici (visto che proprio in quegli anni si diffuse con prepotenza questo tipo di trazione). La vettura era disponibile con 3 o 5 porte. La prima versione della Golf II era riconoscibile dai paraurti "sottili", dai deflettori fissi delle portiere anteriori, dagli specchietti anteriori uguali a quelli del Golf e dalla scritta Volkswagen sulla parte sinistra della coda. Nel 1984 fece il suo ritorno, con la seconda serie, la Golf GTI (con motore 1800 8 valvole) disponibile anche nella versione catalizzata (con meno cavalli). Nel 1985 la GTI subì un lieve restyling: venne dotata della mascherina con doppio faro e con il terminale a doppia canna. Nel 1986 venne introdotto il motore 16 valvole twin cam, con sistema d'iniezione Bosch K-Jetronic con iniettore meccanico (disponibile anche nella versione catalizzata). Le motorizzazioni disponibili (per il mercato italiano) erano le seguenti:

Motori a carburatore:

  • 1050 (Golf C e Golf CL)
  • 1300 (GOLF GL e CL)
    • 1272cc, 4 cilindri in linea, 8 valvole, 44 kW (60 Cv) (poi 40/55) a 5200 giri/min, coppia massima 96 N·m a 3400 giri/min, alesaggio x corsa 75x72 mm, velocità massima 151 Km/h
  • 1600 (GOLF GL)
    • 1595cc, 4 cilindri in linea, 8 valvole, 55 kW (75 Cv) a 5000 giri/min, coppia massima 125 N·m a 2200 giri/min, alesaggio x corsa 81x77,4 mm, velocità massima 167 Km/h
  • 1800 (GOLF GLX "Carat" e Golf Syncro)
    • 1781cc, 4 cilindri in linea, 8 valvole, 66 kW (90 Cv) a 5200 giri/min, coppia massima 145 N·m a 3300 giri/min, alesaggio x corsa 81x86,4 mm, velocità massima 178 Km/h

Motori a iniezione meccanica:

  • 1800 (Golf GTI versione catalizzata)
    • 1781cc, 4 cilindri in linea, 8 valvole, 79 kW (107 Cv) a 5250 giri/min, coppia massima 157 Nm a 3250 giri/min, alesaggio x corsa 81x86,4 mm
  • 1800 (Golf GTI 8V versione non catalizzata)
    • 1781cc, 4 cilindri in linea, 8 valvole, 82 kW (112 Cv) a 5500 giri/min, coppia massima 158 Nm a 3100 giri/min, alesaggio x corsa 81x86,4 mm, velocità massima 191 Km/h

A iniezione erano disponibili anche le motorizzazioni 1600 (dati inalterati con coppia massima 137 N·m a 3000 giri/min) e 1300 (dati inalterati con coppia massima di 99 N·m a 3200 giri/min)

Motori Diesel:

  • 1600 (Golf D)
    • 1588cc, 4 cilindri in linea, 8 valvole, 40 kW (55 Cv) a 4800 giri/min, coppia massima 100 N·m a 2300 giri/min, alesaggio x corsa 86,4x76,5 mm
  • 1600 (Golf GTD)
    • 1588cc con turbocompressore a gas di scarico, 4 cilindri in linea, 8 valvole, 51 kW (70 Cv) a 4500 giri/min, coppia massima 133 N·m a 2600 giri/min

A partire dal novembre del 1987, la Golf GTI 8v venne equipaggiata con l'iniezione completamente elettronica Bosch Digifant (al posto della K-Jetronic che invece continuò ad essere utilizzata sulla versione 16v).

Golf II versione 1988 - 1989

 
Una Golf seconda serie dopo il restyling del 1988

Nell'estate del 1988 vennero effettuate alcune modifiche soprattutto di carattere estetico: vennero tolti i deflettori fissi sulle portiere anteriori, vennero cambiati gli specchietti anteriori e sistemati sull'angolo anteriore della portiera, venne eliminata la scritta Volkswagen sostituita dal simbolo cromato della casa tedesca sistemato al centro della coda.

Per quanto riguarda le motorizzazioni, la versione 1050 venne tolta dal mercato italiano, inoltre vennero introdotti nuovi motori catalizzati.

Motori a carburatore catalizzati (norma MEC e USA):

  • 1300 (Golf GL)
    • Dati invariati rispetto alla prima versione
  • 1600 (Golf GL)
    • (dati costruttivi invariati) 53 kW (72 Cv) a 5200 giri/min, coppia massima 120 N·m a 2700 giri/min
  • 1600 (Golf GL)(Norma USA)
    • (dati costruttivi invariati) 51 kW (70 Cv) a 5200 giri/min, coppia massima 118 N·m a 2700 giri/min
  • 1800 (Golf GLX "Carat")
    • (dati costruttivi invariati) 62 kW (84 Cv) a 3000 giri/min, coppia massima 142 N·m a 3000 giri/min

Motori a iniezione catalizzati (norma USA):

  • 1300 (Golf GL)
    • Dati invariati dalla versione a carburatore catalizzata
  • 1600 (Golf GL)
    • (dati costruttivi invariati) 51 kW (70 Cv) a 5200 giri/min, coppia massima 118 N·m a 2700 giri/min
  • 1800 (Golf Syncro)
    • Dati invariati dalla versione non catalizzata
  • 1800 (Golf GTI 8V)
    • Dati invariati dalla prima versione catalizzata
  • 1800 (Golf GTI 16V)
    • (dati costruttivi invariati con 16 valvole e doppio asse a camme in testa) 95 Kw (129 Cv) a 5800 giri/min, coppia massima 168 N·m a 4250 giri/min

Fra il 1988 e il 1989, prima di un lieve restyling, vennero presentati degli allestimenti speciali: Function e Madison (solo benzina), Manhattan, Memphis, Champ (tutte 1600 con 54kW, disponibili anche in versione diesel) e la GTI Special con cerchi BBS a nido d'ape e strumentazione digitale.

Al classico modello sportivo GTI ne vennero accostati altri due molto più spinti (distinguibili dalla scritta rossa G60 sulla mascherina anteriore e sulla parte destra della coda): la Golf G60 e la Golf G60 Rally (1990) che per il mercato italiano costava la bellezza di 40.257.000. Entrambe erano spinte dal classico 4 cilindri 1800 sovralimentato con compressore volumetrico G60 (questo nome deriva dal fatto che il compressore aveva la forma di una G stilizzata e la massima larghezza della camera interna era di 60mm) che permetteva alla due volumi tedesca di raggiungere una potenza massima di ben 118kW (160Cv). La versione Rally G60 aveva inoltre la trazione integrale Syncro. Essa era distinguibile dalla Golf G60, e in generale da tutti gli altri modelli, dalla mascherina frontale con proiettori rettangolari (al posto dei classici proiettori circolari) e dalle fiancate anteriori e posteriori sporgenti, simili a quelle della Lancia Delta Integrale 16 valvole, uscita proprio nel 1989.

Per quanto riguarda il 1989, la Volkswagen Motorsport, creò un'edizione limitata del Modello G60 (solo 70 esemplari): la G60 Limited Edition . La carrozzeria era quella della 5 porte Syncro (4 ruote motrici con pneumatici 205 50 R15 su cerchi BBS 6J x 15) con l'estetica delle Golf pre 1990, con paraurti "fini"; la caratteristica che la distingueva da un G60 "normale" era la mascherina con due fari con bordo celeste e la targhetta "Volkswagen Motorsport" nella parte superiore sinistra della calandra. Gli interni erano in pelle nera (sia i sedili che i pannelli delle porte). Il motore era il classico 1800 16v con compressore G60 che erogava la bellezza di 210Cv a 6500 giri/min con una coppia massima di 247 N·m; la trazione come già detto era integrale (Syncro). La limited edition accelerava da 0 a 100 km/h in 7.2 secondi e la velocità massima era di 227 km/h.

Golf II versione 1990

Nell'agosto del 1989 venne introdotta l'ultima versione rinnovata della Golf II. Venne eliminata la Golf D sostituita dalla Golf GL Diesel. Gli allestimenti disponibili, vedevano nella Golf CL la versione base mentre al top della gamma la Golf Rally G60. Uno dei modelli più importanti per il 1990 fu sicuramente la Golf GTD, che adottò per la prima volta l'intercooler disponendo in questo modo di una potenza di 80Cv a 4500 giri/min, maggiore rispetto alla versione precedente. I miglioramenti estetici furono minimi e riguardarono i paraurti anteriore e posteriore, molto più massicci (con l'aggiunta dei fari fendinebbia "incastonati" nella carenatura e una modifica alle frecce anteriori che avevano una sola vite e un incastro al posto delle due viti del modello precedente) con una carenatura in plastica nella parte inferiore, in tinta con la carrozzeria ed i doppi fari anteriori su tutti i modelli. Per la versione GTI erano disponibili, a richiesta, senza sovrapprezzo, il servosterzo e la strumentazione analogica (vista la non completa soddisfazione dei clienti nei confronti di quella digitale).

 
Vista posteriore della Country

Ciò dava alla Golf un tocco più moderno, più anni novanta, che le avrebbe consentito di resistere sul mercato per un altro paio d'anni, in attesa della nuova serie. In questo modo era in grado di competere con le dirette rivali (ben più recenti): la Fiat Tipo, l'Alfa Romeo 33, rinnovata nell'autunno dello stesso anno, la Renault 19, la Rover Serie 200 (anch'essa fresca di rinnovamento) e la Ford Escort, che nel 1990 uscirà con un'edizione totalmente nuova.

Golf II Country (1990-91)

La grande novità fu però il lancio, nel gennaio 1990, di un modello del tutto inedito: la Golf Country.

Equipaggiata con il motore 1800 a iniezione da 66 Kw/90 CV e dotata di trazione integrale Syncro, assetto rialzato, piastra paracolpi sotto al motore, mascherina paracolpi anteriore con fari di profondità e fendinebbia, ruota di scorta esterna sistemata sul portellone posteriore, facevano della Golf Country un vero e proprio fuoristrada.

Essa fu prodotta per un arco di tempo molto breve, fino al dicembre 1991.

Terza serie 1991-1997

Golf III
 
Golf terza serie
Descrizione generale
VersioniBerlina, Cabriolet, Station wagon
Anni di produzionedal 1991 al 1997
Premio Auto dell'anno nel 1992

Il 1991 vide il debutto europeo delle terza serie della Golf, accolto con un immediato successo di pubblico e di critica, tanto è vero che riuscì a guadagnare l'ambito premio di Auto dell'anno nel 1992.

L'estetica venne nuovamente aggiornata ai canoni estetici dell'epoca, con una modifica evidente nel frontale, molto più arrotondato e fornito non più di semplice faro rotondo, ma di una coppia di fari racchiusi in un guscio oblungo.

Nel 1993 ci fu la riedizione della Cabriolet. Andò a sostituire la prima serie, prodotta ininterrotamente dal 1979 fino a quel momento perché non fu mai realizzata una versione scoperta della seconda serie. Venne iniziata anche la produzione del modello station wagon, denominato Variant. La Golf 3° serie venne prodotta anche con motore 1.9 diesel (47 Kw/64 Cv) nello speciale allestimento Ecomatic: premendo il pedale nel freno nelle soste al semaforo, il motore si spegneva per poi riaccendersi rilasciando il pedale: ciò consentiva di risparmiare carburante. Sempre per quanto riguarda i propulsori a gasolio, su questa serie esordirono i 1.9TDI da 90 cv (prima) e 110 cv (dopo), abbinati agli allestimenti GT e GT Special.

Durante gli anni '90 la Volkswagen sponsorizzò anche tournée internazionali di artisti di primaria importanza e per ampliare l'impatto pubblicitario mise sul mercato dei modelli speciali dedicati all'avvenimento, la Golf Pink Floyd Edition (1994), la Golf Rolling Stones Edition (1995) e la Golf Bon Jovi Edition (1996). Nel 1992 fu lanciata la versione speciale Golf Europa in occasione della firma del Trattato di Maastricht. Nel 1996, in occasione dei 20 anni della GTI, fu lanciata la Golf GTI 20 years Edition con un motore da 2000cc a 16 valvole da 150 CV, dotata di airbag e ABS.

Al top di gamma, tra il 1992 e il 1996, c'era la Golf VR6, dotata del motore VR6 da 2800cc e 174 CV, che era in produzione anche in versione synchro con 2900cc,4WD e 190 cv.

Quarta serie 1997-2003

Golf IV
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Golf quarta serie
Descrizione generale
VersioniBerlina, Cabriolet, Station wagon
Anni di produzionedal 1997 al 2003
Altro
Auto similiAlfa Romeo 147
Audi A3
Citroën C4
Ford Focus
Opel Astra
Peugeot 307
Renault Mégane
SEAT León
Toyota Corolla

La fine del 1997 segna l'inizio della commercializzazione della nuova Golf, giunta alla quarta generazione. Si tratta di un modello completamente nuovo ma non lo si può definire innovativo, quantomeno sotto il profilo estetico; vengono ripresi infatti in buona parte i tratti della fortunata serie precedente (fari anteriori e posteriori sono infatti molto simili), ma scompare la scalfittura laterale e gli indicatori di direzione anteriori integrati nel paraurti, elementi che fino ad allora avevano caratterizzato il popolare modello della casa di Wolfsburg.

Questa serie, proposta inizialmente nelle motorizzazioni di 1.4, 1.6, 1.8, 1.8 Turbo (GTI) e 2.3 V5 a benzina e 1.9TDI per quanto riguarda il diesel, vedrà ottimi risultati commerciali dovuti in gran parte al successo dei motori TDI. È infatti con questa serie che la Golf perde gran parte dello smalto della sportività che da sempre l'aveva contraddistinta in quanto il modello GTI non è oggetto di particolari cure da parte dei tecnici di Wolfsburg; si tratta infatti del 1.8 litri a benzina dotato di turbocompressore in grado di erogare 150 CV già presente su molti altri modelli del gruppo VW e quindi non sviluppato ad hoc per la vettura.

Le motorizzazioni verranno aggiornate nel corso degli anni; per quanto riguarda i benzina, nel 1999 verrà introdotto il 2.0 da 115 CV (disponibile anche 4motion) e il 2.8 da 204 CV (solo 4motion), il 1.6 passerà da 101CV a 102 (abbinato solo al cambio automatico) quindi a 105 (per poi essere sostituito dal 1.6 FSI da 110 CV, motore ad iniezione diretta di benzina), il 1.8T riceverà un aumento di 30 CV passando quindi a 180 CV (dotato di freni a disco autoventilati anche al posteriore) ed il 2.3 sarà potenziato a 170 CV dai 150 originari, ma la versione più potente mai commercializzata su una golf è stata l'introduzione della Golf R32, un motore 3.2 V6 (con bancate a 15°, tipico dei VR6) a trazione integrale con sistema Haldex a gestione elettronica, con ben 241 CV a 6250 giri e 320 N·m a 2800 giri di coppia, estetica aggressiva, e dotazione full optional (comprensiva di sedili koenig con poggiatesta integrato, inserti in alluminio, cruscotto proveniente dalla "cugina" Bora, cerchi in lega da 18", impianto frenante maggiorato e assetto specifico). All'estero è stata venduta anche con il cambio DSG. Ma le evoluzioni più importanti avverranno tra le motorizzazioni diesel, in assoluto le preferite per questo modello; il 1.9 subisce diversi incrementi di potenza e, dagli iniziali due livelli disponibili, il 90 (portato poi a 101cv) e il 110 CV (fino ai primi mesi del 2002), si passerà, grazie all' adozione della pompa-iniettore in luogo della pompa-rotativa, al 115 (portato poi a 130) ed infine al 150 CV. Quest'ultimo verrà proposto in allestimento GTI, tanto per sottolineare ulteriormente l'importanza delle motorizzazioni diesel per questa serie, ed anche in versione Highline abbinato alla trazione integrale 4motion.

Tutte le versioni 5 porte dalla IV serie in poi presenti sul mercato italiano sono dotate di serie dei 4 vetri elettrici (a differenza di molte concorrenti; versioni d'importazione ovviamente escluse).

Quinta serie (2003-2008)

Golf V
 
Golf GTI V serie
Descrizione generale
VersioniBerlina, Monovolume, Station wagon
Anni di produzionedal 2003 al 2008
Dimensioni e pesi
Lunghezza4.204-4.206 mm
Larghezza1.759 mm
Altezza1.470-1.483 mm
Massa1.155-1.590 kg
Altro
Stessa famigliaAudi A3
Volkswagen Eos
Volkswagen Jetta
Volkswagen Touran
Auto similiAlfa Romeo 147
Audi A3
BMW Serie 1
Citroën C4
Fiat Bravo
Ford Focus
Kia cee'd
Lancia Delta (2008)
Opel Astra
Peugeot 307
Renault Mégane
SEAT León
Toyota Auris
 
Una Golf Plus

La quinta serie della Golf condivide (quasi) tutti i suoi motori con la cugina Audi A3. Caratteristico il motore TDI a iniettore pompa, soluzione fino ad ora sviluppata solo dal gruppo Volkswagen. La Golf è disponibile anche con la trazione integrale 4motion. Nel maggio 2007 è stata presentata la versione Variant, che differisce con la berlina solo per le dimensioni più imponenti oltre che ovviamente per la linea della coda da station wagon (anche se l'auto deriva dalla Jetta).

 
Una Golf quinta serie Variant

Su questa serie hanno esordito le versioni Bluemotion (abbinate al 1.9TDI da 105 CV) e i propulsori 1.4 TSI Twincharged (Turbina + Compressore volumetrico) da 140 e 170 CV. Sono ritornate anche versioni storiche come la Golf GT, la Golf GTD e la Golf GTI Pirelli, mentre al top di gamma si trova la Golf R32, abbinata al 3.2 VR6 da 250cv e disponibile, per la prima volta, nella variante a 5 porte.Il motore 1.6 a iniezione indiretta, già presente sul precedente modello, è stato qui riproposto anche in versione Bi-fuel, alimentanto a Gpl, carburante che viene immagazzinato in una bombola toroidale inserita sotto il vano bagagli al posto della ruota di scorta.

Dopo un primo anno con consegne un po' sotto le previsioni, la casa tedesca è corsa ai ripari, riposizionando il prezzo e proponendo prima una vera variante monovolume, la Golf Plus, da contrapporre a Renault Scénic e Ford C-MAX, e poi la sportiva coupé cabriolet Eos, riguadagnando considerevoli fette di mercato. Il riposizionamento del prezzo è stato anche possibile grazie alla condivisione del pianale con la sorella maggiore Passat, che ne ha notevolmente abbassato i costi di produzione.

Sesta serie (2008- )

Golf VI
 
Golf VI
Descrizione generale
VersioniBerlina
Anni di produzionedal 2008
Dimensioni e pesi
Lunghezza4.199 mm
Larghezza1.786 mm
Altezza1.479 mm
Passo2.578 mm
Altro
StileFlavio Manzoni
centro stile Volkswagen
 
Vista posteriore

La sesta serie della Volkswagen Golf è di fatto un restyling della precedente Golf V. Il veicolo ha debuttato al Motor Show 2008 a Parigi per entrare in produzione a dicembre 2008.

La Golf VI è stata disegnata da Flavio Manzoni insieme al resto del centro stile, si tratta dell'auto con il quale il gruppo tedesco vuole anticipare la nuova filosofia stilistica del marchio. [1] I fari anteriori sono più allungati e si uniscono alle solite strisce cromate poste a destra e a sinistra dello stemma della Volkswagen. Anche sotto la targa adesso ci sono delle strisce cromate e una di esse è incurvata alle estremità. Le maniglie delle portiere sono diventate più grandi ed ora sporgono molto di più; anche il tubo di scarico è stato cambiato, adesso è stato sdoppiato e fatto uscire dal lato sinistro del paraurti posteriore.

Tra le novità tecniche, l'adozione del nuovo motore turbodiesel ad Iniezione diretta Common rail al posto del precedente con iniettore-pompa.

I dispositivi di sicurezza sono stati ampliati grazie ai 7 airbag che si aprono in 12 millisecondi e tra questi c'è anche il nuovissimo airbag per le ginocchia del guidatore. Ci sono anche le sospensioni adattive che regolano l'assetto della vettura. Anche il park assist sarà disponibile ma con sovrapprezzo. Il cambio è di due tipi: manuale a 5 o 6 marce e DSG a 6 o 7 marce. Gli allestimenti sono di tre tipi: trendline, comfortline e highline (la più accessoriata).

Versioni all'uscita:

  • 1.4 TSI comfortline (122 CV)
  • 1.4 TSI highline (122 CV)
  • 1.4 TSI highline (160 CV)
  • 1.6 benz. trendline (102 CV)
  • 1.6 benz. comfortline (102 CV)
  • 2.0 TDI trendline (110 CV)
  • 2.0 TDI comfortiline (110 CV)
  • 2.0 TDI highline (110 CV)
  • 2.0 TDI comfortline (140 CV)
  • 2.0 TDI highline (140 CV)
  • 2.0 GTI TSI (211 CV)
  • 2.0 GTD TDI (170 CV)

I modelli sportivi

Tradizionalmente in tutte le serie veniva proposto un modello sportivo. Il primo fu la GTI del 1976, con ben 110 cavalli e soli 810 kg di peso. Il rapporto peso/potenza di questa prima Gti era di 7.36 kg per cavallo; nel 1982 la Gti ha subito un incremento di cilindrata fino a 1.8cc, con un incremento di 2cv ma un andamento di coppia totalmente diverso rendendo la macchina molto più veloce e coppiosa perdendo un po' nell'allungo. Rapporto rimasto imbattuto per anni fino all'avvento dell'ultima GTI (la quinta serie) che vanta un rapporto di 6,65 kg per cavallo. Nell'ultimo anno è stata presentata anche la Golf GTI Edition 30. Questa versione si differenzia dalla normale GTI per il motore da 230 CV, i cerchi da 18 pollici neri, il pomello del cambio con la forma della palla da golf (presente nella prima versione della GTI). L'Edition 30 è nata per festeggiare il trentennale della nascita della GTI, avvenuta nel lontano 1976. Per ogni anno, il motore è stato potenziato di 1 cv e presenta le caratteristiche estetiche della prima versione.

Produzione

La Golf viene assemblata in Europa negli stabilimenti tedeschi di Wolfsburg, Zwickau-Mosel e in Belgio a Bruxelles.

Sin dagli anni '80 viene assemblata in Bosnia-Erzegovina nello stabilimento di Sarajevo.

Lo stabilimento brasiliano di San Paolo dal 1980 produce le Golf destinate al mercato sudamericano.

In Sud Africa nella storica fabbrica di Uitenhage che dal 1978 sforna le Golf, nel 2004 iniziata la produzione dell'ultima serie.

Dal 2003 è costruita anche in Cina presso Changchun dove vengono prodotte anche la Bora e alcuni modelli di Audi.

Inoltre dal 2005 è prodotta anche in Ucraina nello stabilimento della JSC Eurocar dove vengono assemblate anche alcuni modelli di Audi e Skoda.

Note

  1. ^ Fonte: [1]

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Collegamenti esterni

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