Utente:AnjaManix/Sandbox3
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Le tachicardie sopraventricolari sono un gruppo di tachicardie la cui origine dell'impulso elettrico si ritrova in un punto qualsiasi sopra il punto di divisione del fascio atrioventricolare:
- Seno atriale
- Atri
- Giunzione atrioventricolare
Epidemiologia
Si tratta delle forme di aritmia più diffuse nei giovani[1] (incidenza 1-2%)[2] ma che arriva a superare il 41% in pazienti in seguito ad operazioni cardiache.[3] Fra le varie forme la più come risulta essere la forma di rientro da via accessoria mentre la più rara è la giunzionale ectopica.
Tipologia
Le forme di tachicardia sopraventricolare sono di diversi tipi, esistono quelle da rientro (quasi sempre sono di tipo parossitico raramente di tipo incessante) e le forme automatiche di tipo incessante:[4]
Forme da rientro
- Da via accessoria
- Da doppia via nodale, composta dal nodo seno-atriale e le cellule transizionali
- Intratriale, forma più comune successivo ad intervento cardiaco. Questo per via della presenza di cicatrici
- Sinusale
Forme automatiche
- Atriali
- Giunzionali
- Tachicardia atriale polimorfa
Sintomatologia
La durata dei singoli episodi può variare da alcuni secondi ad ore intere[5] Fra i sintomi e segni clinici associati:
- Onda P=La contrazione degli atri
- Complesso QRS=La contrazione dei ventricoli.
- Onda R= Il punto più alto, importante per calcolare la frequenza
- Tratto ST= Una pausa (assenza di segnale elettrico), generalmente piatta
- Onda T= Ripolarizzazione ventricolare, le cellule ritornano a riposo, permettendo una successiva stimolazione
- Onda U= Ripolarizzazione degli strati più profondi (compresi le reti del Purkinje)
- La frequenza viene stabilita normalmente dal nodo del seno atriale
- La frequenza normale è 60-100 battiti al minuto
- Una tachicardia è quando si viene a superare i 100 battiti al minuto
- L'intervallo RR (dal punto più alto ad un altro) indica la frequenza
- 1 mm di carta= 40 millisecondi (calcolato su base 25 mm=1 secondo)
- Frequenza (RR)= 60.000 / (mm di carta fra due onde R x 40)
Note
- ^ Salerno JC, Seslar SP., Supraventricular tachycardia., in Arch Pediatr Adolesc Med., vol. 163, marzo 2009, pp. 268-74.
- ^ Gabriele Vignati, Manuale di aritmologia pediatrica p.3, Mc Graw Hill, 1999, ISBN 9788838624506.
- ^ Yildirim SV,, Tokel K, Saygili B, Varan B., The incidence and risk factors of arrhythmias in the early period after cardiac surgery in pediatric patients., in Turk J Pediatr., vol. 50, novembre-dicembre 2008, pp. 549-53.
- ^ Calabrò MP,, Cerrito M, Luzza F, Oreto G., Supraventricular tachycardia in infants: epidemiology and clinical management., in Curr Pharm Des., vol. 14, 2008, pp. 723-8..
- ^ Kathryn A., Wood, Carolyn L. Wiener, Jeanie Kayser-Jones, Supraventricular Tachycardia and the Struggle to be Believed, in Eur J Cardiovasc Nurs., vol. 6, dicembre 2007, pp. 293–302..
Bibliografia
- Eugene Braunwald, Malattie del cuore (7a edizione), Milano, Elsevier Masson, 2007, ISBN 978-88-214-2987-3.
- Aldo Zangara, Terapia medica ragionata delle malattie del cuore e dei vasi, Padova, Piccin, 2000, ISBN 88-299-1501-7.
- Daniele Bracchetti, Guadagna RF, Calmieri M, Le aritmie cardiache clinica, terapia medica e invasiva terza edizione, Padova, Piccin, 1999, ISBN 88-299-1378-2.
- Marcello Costantini, L'elettrocardiogramma dalle basi fisiologiche alla facile interpretazione, seconda edizione, Mc Graw Hill, 2006, ISBN 9788838616693.
- Gabriele Vignati, Manuale di aritmologia pediatrica, Mc Graw Hill, 1999, ISBN 9788838624506.
- D. Dubin, Rapida interpretazione dell'ECG (dalla quarta edizione americana), Marrapese, 2006, ISBN 88-299-1378-2.