Incidente ferroviario di Viareggio

sinistro ferroviario avvenuto il 29 giugno 2009 presso la stazione di Viareggio

Template:Strage Il disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009 è stato un grave incidente ferroviario verificatosi a causa del deragliamento del Treno Merci 50325 Trecate-Gricignano e dalla successiva esplosione di due cisterne contenenti GPL nei pressi della stazione di Viareggio.

Convoglio

Il treno, composto da 14 Carri cisterna, era trainato dalla Locomotiva E.655.175[1]. Il primo carro è immatricolato presso la compagnia ferroviaria polacca PKP, mentre gli altri 13 presso le ferrovie tedesche (Deutsche Bahn)[2]. I carri con il gas sono stati instradati lungo il binario del raccordo interno che collega la raffineria SARPOM a San Martino di Trecate (NO) alla rete ferroviaria convenzionale da FS Logistica, che prima avrebbe compiuto le operazioni d verifica della sicurezza dei 14 carri[3][4] e alla Stazione di Novara sono stati agganciati al convoglio. Le cisterne del convoglio tra cui quella da dove è fuoriuscito il gas che ha innescato l'esplosione, appartengono alla multinazionale americana GATX (sebbene rechino l'insegna KVG, la quale è una società austriaca di proprietà di GATX Rail)[5] e poi date in locazione a ExxonMobil proprietaria insieme all'Italiana ERG della raffineria.[6].

Cronologia

Poco prima di mezzanotte il Treno merci 50325 Trecate-Gricignano, col suo convoglio di quattordici Carri cisterna contenenti di Gas di Petrolio Liquefatto deraglia, per cause ancora in fase di accertamento ma probabilmente per il cedimento del carrello del primo Carro cisterna che trascina fuori dai binari altri quattro dei quattordici carri che compongono il convoglio. Solo dal primo carro fuoriesce il Gas GPL che al contatto con l'ossigeno e alla prima possibilità d'innesco produrrà la tremenda esplosione. I danni sono immediati e l'esplosione causa immediatamente molte vittime e decine di feriti di cui molti in condizioni gravissime a causa delle ustioni, a quasi 24 ore dall'evento si contano ancora alcuni dispersi. [7]

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni