Norma (opera)

opera lirica di Vincenzo Bellini

Norma è un'opera lirica in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani.

Norma
[[File:|frameless|center|260x300px]]Libretto del 1891
Lingua originaleitaliano
GenereOpera seria
MusicaVincenzo Bellini
(partitura online)
LibrettoFelice Romani
(libretto online)
Fonti letterarieAlexandre Soumet
Norma, ossia L'infanticidio
(6 aprile 1831)
Attidue
Epoca di composizionesettembre - novembre 1831
Prima rappr.26 dicembre 1831
TeatroTeatro alla Scala, Milano
Personaggi
  • Pollione, proconsole di Roma nelle Gallie (tenore)
  • Oroveso, capo dei druidi (basso)
  • Norma, druidessa, figlia di Oroveso (soprano)
  • Adalgisa, giovane ministra del tempio di Irminsul (soprano)
  • Clotilde, confidente di Norma (soprano)
  • Flavio, amico di Pollione (tenore)
  • Due fanciulli, figli di Norma e Pollione (recitanti)
  • Druidi, Bardi, Eubagi, sacerdotesse, guerrieri e soldati galli
AutografoConservatorio di musica S. Cecilia, Roma
«Casta Diva, che inargenti

Queste sacre antiche piante,

Al noi volgi il bel sembiante,

Senza nube e senza vel»

Caratteri generali

Composta in meno di tre mesi, dall'inizio di settembre alla fine di novembre del 1831, debuttò al Teatro alla Scala di Milano il successivo 26 dicembre.

Quella sera l'opera, destinata a diventare la più popolare tra le dieci composte da Bellini, andò incontro ad un fiasco clamoroso, dovuto sia a circostanze legate all'esecuzione (l'indisposizione della primadonna, il soprano Giuditta Pasta, nonché la tensione psicologica degli altri membri del cast), sia e alla presenza di una claque avversa a Bellini e alla Pasta; non di meno, l'inconsueta severità della drammaturgia e l'assenza del momento più sontuoso, il concertato che tradizionalmente chiudeva il primo dei due atti, spiazzò il pubblico milanese.

Il soggetto, tratto dalla tragedia di Alexandre Soumet Norma, ossia L'infanticidio, è ambientato nelle Gallie, al tempo dell'antica Roma, e presenta espliciti legami con Medea. Fedele a questa idea di classica sobrietà, Bellini adottò per Norma una tinta orchestrale particolarmente omogenea, relegando l'orchestra al ruolo di accompagnamento della voce.

L'opera, incentrata sulla protagonista, divenne il cavallo di battaglia di alcuni grandi soprani del passato, tra cui Maria Callas e Joan Sutherland; tuttavia la poliedricità del personaggio e della sua vocalità - che spazia dal lirismo più puro alla coloratura e ad accenti di sconvolgente drammaticità - ne fanno uno dei ruoli più impervi per voce di soprano, tanto che l'opera è oggi più famosa che rappresentata.

Trama

L'azione si svolge nelle Gallie, all'epoca della dominazione romana.

Nell'antefatto la sacerdotessa Norma, figlia del capo dei Druidi Oroveso, è stata l'amante segreta del proconsole Pollione, dal quale ha avuto due figli, custoditi dalla fedele Clotilde all'insaputa di tutti.

Atto I

Pollione confida all'amico Flavio di essersi innamorato di una giovane novizia del tempio d'Irminsul, Adalgisa, e di voler lasciare Norma. Adalgisa chiede un colloquio a Norma per aprirle il proprio animo e confessarle di aver mancato al voto di castità, senza però rivelare il nome dell'uomo amato. Norma, che riconosce nella novizia i propri sentimenti e il proprio peccato, la scioglie dai voti. Quindi le chiede chi sia l'innamorato e Adalgisa indica Pollione, che sta sopraggiungendo proprio in quel momento. Furiosa, Norma rivela tutto ad Adalgisa, che sdegnata respinge Pollione.

Atto II

Nella sua abitazione, Norma, sconvolta dalla rivelazione, ha deciso di uccidere i due figli, ma cede al sentimento materno. Decisa a suicidarsi, fa chiamare Adalgisa e la prega di adottare i bambini e di portarli a Roma, dopo essersi sposata con Pollione. Ma Adalgisa rifiuta e promette a Norma di convincere Pollione a tornare da lei.

Da tempo i Druidi, guidati da Oroveso, tramano una rivolta contro Roma. Norma, che si era sempre opposta, quando apprende che Adalgisa non ha ottenuto nulla dal colloquio con Pollione, chiama i Galli a raccolta e proclama guerra ai Romani. Sta per pronunciare il nome della vittima sacrificale da immolare al dio, quando giunge notizia che un romano è penetrato nel chiostro: è Pollione, venuto a rapire Adalgisa. Norma sta per colpirlo con un pugnale, ma poi si ferma, invita tutti ad uscire col pretesto di interrogarlo e, sola con Pollione, gli offre la vita purché egli abbandoni Adalgisa. L'uomo rifiuta e Norma chiama i suoi a raccolta; ha deciso quale sarà la vittima sacrificale: una sacerdotessa che ha infranto i sacri voti e tradito la patria. Sta per pronunciare il nome di Adalgisa, quando si rende conto che la colpa di Adalgisa è la sua e, nello sbigottimento generale, pronuncia il proprio nome. Commosso, Pollione comprende la grandezza di Norma e decide di morire con lei. In segreto, Norma confida ad Oroveso di essere madre e lo supplica di prendersi cura dei bambini, affinché possano salvarsi, raggiungendo Roma insieme a Clotilde. Quindi sale sul rogo con l'uomo amato.

 
Scenografia conservata al Museo Belliniano.

Brani celebri

  • Sinfonia
  • Meco all'altar di Venere, cavatina di Pollione (atto I)
  • Casta Diva, cavatina di Norma (atto I)
  • Sola, furtiva al tempio, duetto tra Norma e Adalgisa (atto I)
  • Ah! di qual sei tu vittima, terzetto tra Norma, Pollione e Adalgisa (atto I)
  • Teneri figli, arioso di Norma (atto II)
  • Deh, con te, con te li prendi, duetto tra Norma e Adalgisa (atto II)
  • Guerra, guerra! le galliche selve, coro (atto II)
  • In mia man alfin tu sei, duetto tra Norma e Pollione (atto II)
  • Deh! non volerli vittime, finale (atto II)

Cast della prima assoluta

Ruolo Registro vocale Interprete
Norma soprano Giuditta Pasta
Adalgisa soprano Giulia Grisi
Pollione tenore Domenico Donzelli
Oroveso basso Vincenzo Negrini
Clotilde soprano Marietta Sacchi
Flavio tenore Lorenzo Lombardi

Curiosità

Nel corso della seconda metà dell'Ottocento si affermò la prassi di affidare la parte di Adalgisa alla voce di mezzosoprano (abbassandone di conseguenza la tessitura), forse per sottolineare il contrasto con la protagonista, oppure perché la vocalità espressiva e naturale assegnatale da Bellini non rispondeva alla prassi coeva, secondo la quale le voci chiare e leggere dovevano essere per forza impiegate nel registro acuto e nel canto d'agilità.

Tale tradizione esecutiva, conservatasi anche nel XX secolo, contrastava per altro non solo con la volontà dell'autore e le caratteristiche musicali del ruolo, ma anche col carattere tenero della novizia innamorata, cui toccavano invece in sorte voci brunite e accenti da matrona. Solo negli ultimi anni le esecuzioni di Norma, in teatro e in CD, hanno restituito ad Adalgisa la sua voce e il suo carattere.

Discografia

Anno Cast Direttore
Orchestra e Coro
Etichetta
1954 Maria Callas, Mario Filippeschi, Ebe Stignani, Nicola Rossi-Lemeni Tullio Serafin
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
EMI
1937 Gina Cigna, Giocvanni Breviario, Ebe Stignani, Tancredi Pasero Tullio Serafin
Orchestra e Coro dell'EIAR di Torino
EMI
1960 Maria Callas, Franco Corelli, Christa Ludwig, Nicola Zaccaria Tullio Serafin
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
EMI
1964 Joan Sutherland, John Alexander, Marilyn Horne, Richard Cross Richard Bonynge
Orchestra e Coro della Welsh National Opera
Decca
1972 Montserrat Caballé, Placido Domingo, Fiorenza Cossotto, Ruggero Raimondi Carlo Felice Cillario
London Philharmonic Orchestra, Ambrosian Opera Chorus
RCA
1977 Beverly Sills, Enrico Di Giuseppe, Shirley Verrett, Paul Plishka James Levine
Orchestra e Coro del Metropolita Opera
Angel Records
1984 Joan Sutherland, Luciano Pavarotti, Montserrat Caballé, Samuel Ramey Richard Bonynge
Orchestra e Coro della Welsh National Opera
Decca

Bibliografia

Facsimili dell'autografo belliniano

  • Norma. Facsimile della partitura autografa, Reale Accademia d'Italia, Roma 1935, 2 voll.
  • Norma. Tragedia Lirica in Two Acts. A Facsimile Edition of the Original Manuscript and the Surviving Sketches, con un'introduzione di Philip Gossett, Early Romantic Opera, Garland Press, New York 1983, 2 voll.

File audio

Casta Diva dalla Norma, interpretata da Maria Callas

Collegamenti esterni