Videogioco stealth

tipo di videogioco d'azione
Versione del 2 lug 2009 alle 17:28 di Rene Mathis (discussione | contributi) (Il gioco Hitman è nato prima di Splinter Cell)
«Combatti quando devi combattere.Uccidi quando devi uccidere.Queste sono le regole da seguire sul campo di battaglia e in un gioco d'azione»
«La tua missione non è eliminare i nemici, ma evitare il contatto con loro. Dimentica tutto ciò che hai visto nei film di guerra.»

Un videogioco stealth, a differenza dei videogiochi d'azione, è basato sulla pazienza e sull'abilità del giocatore di evitare di essere rilevato per poter completare gli obiettivi fissati. Il genere è piuttosto vecchio, ma i giochi che cadono completamente in questa categoria sono ancora relativamente pochi.

Il giocatore deve riuscire a superare porte chiuse, pattuglie e altri ostacoli senza attirare l'attenzione dei personaggi controllati dal computer. In base al gioco si può essere rilevati in base a diverse variabili, come ad esempio essere visti, aver prodotto troppo rumore (ad esempio correndo su superfici metalliche) o aver lasciato impronte visibili.

Storia

Il primo videogioco di successo del genere stealth fu Thief: The Dark Projekt (1998) per PC, anche se un primo tentativo in questo campo erano stati Castle Wolfenstein (1980) e Metal Gear (1987) per MSX, poi evolutosi con Metal Gear Solid (1998) per Sony PlayStation.

Durante lo sviluppo di Wolfenstein 3D (1992), la id Software aveva aggiunto molte caratteristiche stealth già presenti in Castle Wolfenstein, come potersi avvicinare silenziosamente alle spalle dei avversari o indossare le uniformi nemiche, ma nessuna di queste fu inserita nella versione finale. La serie System Shock ha incoraggiato il giocatore a usare le tecniche stealth attraverso l'aggiunta continua di nemici nei livelli (respawn) e alla scarsa disponibilità di munizioni e di armi che inoltre tendono a deteriorarsi proporzionalmente all'uso.

Mentre in Thief il giocatore doveva comportarsi come un ladro in un'ambientazione fantasy ispirata al medioevo, in Metal Gear Solid il personaggio è un incursore, caratteristica ripresa in seguito da molti giochi, tra i quali le famose serie Hitman e Tom Clancy's Splinter Cell.

A conferma del successo di questo gameplay, si può citare anche il fatto come la maggior parte dei giochi usciti da diversi anni a questa parte, contiene almeno uno o due livelli in cui è necessario muoversi con circospezione e cercare di evitare gli avversari piuttosto che gettarsi in avanti con fucili spianati: fra i tanti lo sparatutto in prima persona Call of Juarez.

Gameplay

Le dinamiche dei giochi stealth sono molto differenti da quelle degli altri giochi d'azione. I giocatori infatti possono morire velocemente se affrontano i problemi con un approccio troppo impulsivo. Solitamente si cerca di enfatizzare la precisione, la pianificazione, l'attenta osservazione e le abilità di risoluzione dei problemi invece che nell'utilizzo di riflessi veloci.

Se l'eccitazione nella maggior parte dei videogiochi d'azione deriva da adrenaliniche situazioni di combattimento, il divertimento in uno stealth è di natura più cerebrale. L'abilità di avvicinarsi a portata di braccio di un avversario o di colpire un nemico particolarmente pericoloso senza nemmeno essere visti fa presa su molti giocatori. Inoltre, questi videogiochi tendono ad enfatizzare molto di più la storia, perché parte dell'impatto del gioco deriva proprio dall'ambientazione, che deve porre particolare importanza alla propria relativa debolezza in campo aperto e sempre per lo stesso motivo, questo tipo di videogiochi tendono a contenere molti più indizi visivi o sonori sulla posizione di oggetti, avversari o altri personaggi. Questo da una parte può portare alla creazione di perle di rara bellezza, ma dall'altro rende molto più difficoltoso e costoso la creazione di simili giochi.

I fan di questo tipo di giochi traggono spesso forte divertimento dal gameplay ad alta tensione, mentre gli altri trovano frustrante l'eccessiva difficoltà e l'alta precisione richiesta.

Voci correlate