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Duomo di Imola

Imola (Jômla in romagnolo), città Medaglia d'oro al Valor Militare per attività partigiana, è un comune di circa 68.019 abitanti della provincia di Bologna. La città, attraversata dal fiume Santerno, affluente di destra del Reno, è considerata l'ingresso occidentale nella regione storico-geografica della Romagna.

Geografia fisica

Imola è situata lungo la Via Emilia, nel punto in cui la valle appenninica del fiume Santerno sfocia nella Pianura Padana.

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Imola.

Storia

Antichità

La città era anticamente chiamata Forum Cornelii, dopo che il dittatore romano Lucio Cornelio Silla la fondò intorno all'82 a.C. La città divenne un centro di agricoltura e commercio.

Secondo Paolo Diacono, nel 412 Imola fu teatro del matrimonio di Ataulfo, re dei Visigoti, con Galla Placidia, figlia dell'imperatore Teodosio il Grande.

Medioevo

Il nome attuale deriva dalla locuzione "Castrum Imolae", usata per la prima volta nel VII secolo dai Longobardi, che lo assegnarono alla fortezza (l'attuale “Castellaccio", la costruzione della quale è attribuita al Longobardo Clefi); successivamente il nome passò alla città stessa.

Nella Guerra Gotica (535-553) e dopo l'invasione dei Longobardi, la città fu governata alternativamente dai Bizantini e dai Longobardi. Con l'Esarcato di Ravenna, Imola passò sotto l'autorità papale. Nel IX secolo fu coraggiosamente difesa contro i Saraceni e gli Ungari da Fausto Alidosi. Nel X secolo Troilo Nordiglio acquisì grande potere.

Nei primi secoli dopo il Mille si susseguirono guerre contro i Ravennati, i Faentini e i Bolognesi, così come lotte interne da parte dei Castrimolesi (da Castro Imolese, castello di Imola) e i Sancassianesi (da San Cassiano). Nello stesso periodo venne redatto il primo Statuto comunale della città.

Nella disputa tra Papa e Imperatore, Imola fu generalmente ghibellina, sebbene essa ritornò spesso al Papa (per esempio nel 1248). Diverse volte i Signori locali tentarono di ottenere il controllo della città (gli Alidosi nel 1292, Maghinardo Pagani nel 1295). Papa Benedetto XII consegnò la città e il suo territorio a Lippo II Alidosi, il quale venne insignito anche del titolo di vicario pontificio. Il potere rimase nella famiglia Alidosi fino al 1424, quando il condottiero Angelo della Pergola, "capitano" per Filippo Maria Visconti, ne ottenne il controllo.

Nel 1426 la città fu riannessa alla Santa Sede e il legato pontificio (più tardi Cardinale) Capranica inaugurò un nuovo regime negli affari pubblici.

In seguito essa fu guidata da diversi condottieri, tra cui i Visconti, dai quali derivano diverse fortezze di confine. Nel 1434, 1428 e 1470 Imola fu dominio degli Sforza che erano diventati signori di Milano. La città fu riportata sotto l'autorità papale quando fu concessa in dote sotto Caterina Sforza, moglie di Girolamo Riario.

Caterina Sforza

La duchessa, figlia di Galeazzo Maria Sforza, ha segnato un periodo della storia di Imola.
Il padre aveva sottratto la città a Taddeo Manfredi, feudatario pontificio. Quando Caterina non ha ancora compiuto 10 anni, decide di darla in sposa a Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV. Imola costituisce parte della dote nuziale di Caterina.

Girolamo Riario fu insignito del dominio sul Principato di Forlì e Imola. Questo portò diversi vantaggi a Imola, che fu abbellita con splendidi palazzi e luoghi d'arte. Dopo soli quattro anni Girolamo fu assassinato, a Forlì, il 14 aprile del 1488 da una congiura. Caterina stessa fu imprigionata, ma poi riuscì abilmente a tornare libera. Poté così recuperare il governo sia di Forlì che di Imola, anche grazie all'appoggio dello zio Ludovico il Moro, sempre interessato a garantirsi in tal modo una certa influenza nella zona della Romagna, per contrastare la presenza di Venezia. Il 30 aprile del 1488 Caterina iniziò il suo governo in nome del figlio maggiore Ottaviano, legittimo erede del principato.

Nel 1494 scoppiò un conflitto tra Ducato di Milano e Regno di Napoli. Caterina inizialmente si mantenne in posizione neutrale. Poi scelse di sostenere il Re di Napoli, ma fu tradita dai partenopei, che al primo attacco dei francesi non la difesero. Si schierò quindi con il Re di Francia, lasciando al suo esercito via libera per raggiungere e conquistare il regno di Napoli.

Papa Alessandro VI decise di riprendere direttamente il dominio dei territori pontifici in Romagna. A questo scopo assoldò Cesare Borgia, cui affidò la guida di un esercito. Il 24 novembre 1499 Cesare Borgia arrivò a Imola. Per evitare il saccheggio, le porte della città vennero aperte dagli abitanti ed egli poté prenderne possesso (25 novembre), dopo averne espugnato la rocca dove il castellano resistette diversi giorni. Caterina, arroccata a Forlì, non poté fare altro che assistere all'evento.

Con la morte di Alessandro VI (18 agosto 1503) , Cesare Borgia perse tutto il suo potere. Caterina rivendicò la signoria su Imola e Forlì presso il nuovo papa Pio III. Il pontefice si mostrò favorevole al ripristino della Signoria dei Riario su Imola e Forlì, ma la popolazione delle due città si dichiarò in maggioranza contraria al ritorno della Contessa, per cui lo Stato passò ad Antonio Maria Ordelaffi, che si insediò il 22 ottobre del 1503. Ma le contese per il controllo della città non terminarono: lo testimoniano l'aspra disputa tra le famiglie Vaini e Sassatelli.

Età moderna

Nel 1797 le forze rivoluzionarie francesi stabilirono un governo provvisorio; nel 1799 Imola fu occupata dagli Austriaci; nel 1800 fu annessa alla Repubblica Cisalpina. Con la Restaurazione tornò sotto lo Stato Pontificio, nella Legazione di Ravenna. Nel 1859, in seguito ai Plebisciti d'annessione al Regno di Sardegna, fu annessa al Regno di Sardegna.
Dopo la creazione del Regno d'Italia, vennero abolite le Legazioni, sostituite dalle Province. La città, con i paesi della vallata del fiume Santerno fu tolta a Ravenna per essere annessa alla Provincia di Bologna, di cui fa parte tuttora.

Onorificenze

Imola è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione.

«Forte di tradizioni popolari e democratiche, dava vita, subito dopo l’8 settembre 1943 ad un attivo movimento di resistenza costituendo i primi nuclei partigiani da montagna. Nonostante perdite iniziali e dure rappresaglie nazifasciste, la popolazione dell'imolese continuava fieramente la lotta, rivendicando, con il sangue versato anche dalle sue indomite donne, pace e libertà e difendendo il patrimonio agricolo e industriale della propria terra. Reparti della 36a brigata Garibaldi "A. Bianconcini" costituirono una continua minaccia alle spalle del nemico e, durante l'offensiva angloamericana contro la linea gotica, cedettero agli affari importanti posizioni strategiche. Raggiunta dalla linea del fuoco, Imola subiva, durante cinque mesi, il martirio dei bombardamenti, aerei e terrestri, delle vessazioni nemiche, delle deportazioni e dei massacri. Il 14 aprile 1945, partigiani delle brigate GAP e SAP, presidiata la città, la consegnavano agli alleati, mentre combattevano nei gruppi di combattimento del nuovo Esercito Italiano "Cremona" e "Folgore", altri suoi figli continuavano la lotta fino alla liberazione dell’Italia settentrionale [1]
— Imola, 8 settembre 1943 - 14 aprile 1945
  • Il 2 giugno 1971 della medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte [2].
Medaglia ai Benemeriti della Cultura e dell'Arte

Monumenti e luoghi d'interesse

Chiese della città

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Famiglie Nobili di Imola

Personalità legate ad Imola

Cultura

Musei

Mezzi di informazione

Eventi

  • Imola in Musica: si tiene nel centro storico tutti gli anni il primo weekend di giugno e affianca concerti di artisti di rilievo a piccoli spettacoli di artisti da strada.
  • Baccanale: rassegna enogastronomica che si tiene a novembre con tema diverso ogni anno; aderiscono all'iniziativa molti ristoranti del comprensorio proponendo menù dedicati.
  • CortoImola Festival: importante concorso internazionale di cortometraggi.
  • Mostra scambio CRAME: mostra scambio a livello europeo allestita all'interno dell'autodromo la metà di settembre.
  • Fantaveicoli: concorso di improbabili "biciclette" costruite dai partecipanti; la sfilata avviene ogni anno per Carnevale. Uno dei temi trainanti è l'ecologia.

Fino al 2007 Imola ha ospitato L'Heineken Jammin Festival.

Economia

Imola è una città a forte sviluppo industriale. La peculiarità della struttura economica imolese è la fortissima presenza di cooperative, nate in maggioranza fra le due guerre Mondiali. Le maggiori sono la SACMI (impianti per l'industria ceramica e del packaging), la Cooperativa Ceramica di Imola (ceramiche), la Cefla (varie attività industriali), la CESI (edilizia) e la 3elle (infissi in legno). Nel corso degli anni sessanta nacquero a Imola e nel Circondario innumerevoli aziende, prevalentemente metalmeccaniche, ceramiche e di laterizi. Renato Bacchini fu uno dei più importanti fautori dello sviluppo dell'industria imolese privata del dopoguerra. Egli fu il fondatore del Gruppo Benati (macchine movimento terra), della Cerim (ceramiche), dell'Avicola Selice (alimentare) e il continuatore di molte altre attività industriali già presenti sul territorio. Le maggiori aziende non cooperative sono l'IRCE (conduttori elettrici) e la Case (gruppo FIAT),che alla fine degli anni "80 rilevò gli stabilimenti e la produzione del Gruppo Benati.

Amministrazione comunale

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Gemellaggi

Imola è gemellata con:

Sport a Imola

La città è sede dell'autodromo Enzo e Dino Ferrari, dove si disputava il Gran Premio della Repubblica di San Marino di Formula 1, la cui, finora, ultima edizione ha avuto luogo nel 2006. L'autodromo Enzo e Dino Ferrari è tristemente famoso per la morte del campione brasiliano Ayrton Senna e dell'esordiente Roland Ratzenberger. La morte di Ayrton Senna fu assai criticata perché la legge italiana stabilisce che non si possono disputare manifestazioni sportive dopo la morte di un atleta durante la competizione. Infatti, Ratzenberger era morto sul circuito il sabato prima della gara durante le qualifiche (30 aprile 1994), mentre Senna morì durante la gara, il 1º maggio 1994; per aggirare la legge fu dichiarato che Roland Ratzenberger era deceduto in ospedale anziché sull'autodromo.

Il 3 giugno 1992 la decima tappa del Giro d'Italia 1992 si è conclusa ad Imola con la vittoria di Roberto Pagnin.

Sport molto seguito è inoltre la pallacanestro. La prima squadra della città è l'Andrea Costa, attualmente militante nel campionato italiano di LegaDue. Altra squadra storica della città è la Virtus Imola che dopo aver militato per anni in B1, ora è nelle serie minori a causa di un fallimento. La Virtus Imola gioca al Pala Ruggi (1500 posti), che è il palazzetto della città; in precedenza, giocava ai giardini Savonarola, in mancanza di uno stabile coperto. Non essendo il Palaruggi omologato per la serie A, l'Andrea Costa gioca le partite casalinghe al Palacattani di Faenza.

In ambito calcistico, la squadra principale è l'Imolese, che ha militato per vari anni in serie C; a causa della situazione economica, il club è precipitato in Promozione, da dove è stata promossa senza difficoltà in Eccellenza. Lo stadio, il Romeo Galli, può contenere all'incirca 3800 spettatori.

Nel 1968 Imola ha ospitato il campionato del mondo di ciclismo su strada disputatosi sul "circuito dei tre monti" e vinto da Adorni.

Il 14 agosto 2008 l'imolese Andrea Minguzzi ha conquistato la medaglia d'oro alle Giochi della XXIX Olimpiade nella lotta greco-romana, vent'anni dopo l'ultimo successo olimpico del suo maestro, il concittadino Vincenzo Maenza.

Di Imola è anche la società di ginnastica artistica Biancoverde, la società in cui milita la giovane atleta olimpionica Carlotta Giovannini.

Nel dicembre 2008, l'under 17 dei Ravens Imola, squadra di football americano, ha conquistato a Trecate (NO) il secondo posto nel campionato nazionale, aggiudicandosi il titolo di vice-campione d'Italia

Il 23 maggio 2009 la squadra senior dei Ravens Imola, che milita in Silver League, ha battuto 27-26 i Rams Milano e si è aggiudicata un posto per la finale nazionale Serie B che si è tenuta il 6 giugno 2009 allo stadio Caravita di Cercola (NA) con risultato finale di 34 - 14 a favore dei Briganti Napoli. I Ravens Imola sono quindi nuovamente vice-campioni d'Italia.

Dal 20 al 28 giugno 2009 Imola è stata sede dei Campionati Italiani di Ciclismo, denominati "Settimana Tricolore" (crono e strada), organizzata alla U.S.Imolese e dal Comune di Imola.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato italiano di ciclismo su strada 2009.

Bibliografia

  • Antonio Saltini, Salomoni M. Teresa; Rossi Cescati Stefano, Via Emilia. Percorsi inconsueti fra i comuni dell'antica strada consolare, Bologna, Il Sole 24 Ore Edagricole, 2003, ISBN 978-88-506-4958-7.
  • Natale Tampieri, Imola 14 aprile 1945. Riflessioni sulla Resistenza, Imola, Corso Bacchilega, 2007, ISBN 978-88-887-7552-4.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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