Discussione:CICAP


Ultimo commento: 19 anni fa, lasciato da 82.59.213.168 in merito all'argomento Quei Talebani del CICAP

Attribuire il CICAP alla categoria pseudoscienza mi sembra profondamente errato. Il CICAP analizza i presupposti fenomeni paranormali e simili in modo rigorosamente scientifico. Forse il problema sta nel voler a tutti i costi assegnare tutti gli articoli ad una categoria priam di aver definito il criterio di categorizazzione ( che mi sembra ancora fermo alle categorie primarie)--Madaki 16:05, Set 30, 2004 (UTC)

Sono stato io mettere quest'articolo nella categoria pseudoscienza. L'ho fatto perchè la categoria si chiama "pseudoscienzA" e non "pseudoscienzE". La seconda sottointende un elenco di pseudoscienze (astrologia, alchimia, ufologia), la prima una raccolta di articoli che hanno a che vedere con la pseudoscienza. Quindi, un comitato per il controllo delle affermazioni sul paranormale, mi sembra che vi rientri di diritto. Inoltre non è che un articolo può stare in una sola categoria e basta, volendo lo si potrà mettere anche da altre parti... ma, imho, non è errato mettere un comitato nella categoria del suo ramo di interesse.
Non è certo lì per scopi denigratori o per mettere in dubbio il loro metodo scientifico. ;)
In ogni caso, non vedo davvero come un articolo in una categoria (foss'anche sbagliata), possa rappresentare un "problema" per qualcuno.
--lukius 21:55, Ott 1, 2004 (UTC)
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L'articolo non è un problema, al massimo è uno stub, semplicemente ho espresso una mia perplessità, abbastanza profonda, alla assegnazione alla categoria. A dire il vero sono poco convinto della categoria stessa. Certamente che l'articolo sul CICAP potrebbe stare nella categoria "esoterismo", come in quella "UFO" simili.--Madaki 12:33, Ott 2, 2004 (UTC)

Capisco le tue ragioni. La categoria non l'ho creata io, tuttavia approvo la sua esistenza perchè credo sia necessaria. C'è un sondaggio attivo circa il nome della categoria, dove non so ancora bene dove schierarmi :) ciao --lukius 09:50, Ott 3, 2004 (UTC)

Ho riscritto l'articolo di mio pugno, non dovrebbero più esserci problemi di copyright.
ciao --Andrea.gf 21:59, Feb 12, 2005 (UTC)

Coerenza

Vi faccio notare che il sig. Piero Angela quando si è trattato, a suo tempo, di curare la madre è andato da un prete guaritore. --Govoch 10:13, Mag 10, 2005 (CEST)

Te l'ha detto lui? --Snowdog 10:26, Mag 10, 2005 (CEST)
Anche se fosse, magari lo ha fatto per far piacere alla madre, non perchè ci credesse lui. --Olpus Bonzo 08:15, 3 feb 2006 (CET)Rispondi

Ridicoli

Questa è una mail che ho appena spedito al CICAP, sono dei Fanatici Atei e Iper-Razionalisti, sono attendibili come può esserlo Giucas Casella...:

e-mail:

Non avrei mai pensato di scrivervi, ma dopo aver letto per caso un passo su Wikipedia (l'enciclopedia libera on-line) in cui viene espresso un vostro metodo di indagine, mi sono talmente messo a ridere che non ho potuto trattenermi dallo scrivervi... praticamente riguardo alla telepatia voi sostenete questo cito il passo:

"In Italia, il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) si offre di analizzare ogni persona che sia disposta a provare la propria abilità telepatica. Il test prelimare da superare e' il seguente: al soggetto trasmittente saranno mostrate quattro immagini a colori, ed egli dovrà trasmetterne una, scelta a sorte, al soggetto ricevente, col quale non potrà, ovviamente, comunicare durante la prova. Il ricevente avrà davanti a sé quattro immagini identiche a quelle del trasmittente, e dovrà indicare quale è l'immagine che gli è stata trasmessa. Per dimostrare una qualche dote telepatica, la prova dovrà avere successo almeno 15 volte su 20. Nessuno finora ha superato, in Italia e nel mondo, questi test preliminari."

Se il passo non è a voi attribuibile me ne scuso, ma in caso contrario mi permetto di farvi notare che è ovvio che con parametri del genere non troverete mai nessuno, perchè è un esperimento degno del mago Othelma... studiato apposta per screditare il fenomeno che si indaga... nessuna persona dotata di qualità telepatiche può trasferire informazioni a chiunque perchè dipende dalle facoltà percettive dei riceventi, e molte persone non sono adatte, anzi sono rare, inoltre si ignora un fatto, che avere abilità telepatiche non presuppone nella maggioranza dei casi avere capacità di trasmissione, bensì la capacità di entrare in contatto con esseri ultraterreni, che possono essere spiriti, angeli ecc... la telepatia è nella maggiorparte dei casi ricettiva, medianica, e non può essere dimostrata inequivocabilmente e scientificamente con gli strumenti oggi a disposizione. Invece i casi di telepatia uomo a uomo ci sono ma sono rari e sicuramente non potrete mai avere un rapporto di 15 su 20, perchè come ho detto, non dipende da solo uno dei due soggetti, ma da entrambi.

Detto questo concludo dicendo che comunque io in passato ho letto molti vostri articoli, e le vostre indagini sono lungi dall'essere obbiettive, il vostro atteggiamento è sempre ed esclusivamente di chiusura totale, per voi è sempre tutta una bufala, il fatto è che molte volte le vostre indagini, i vostri parametri e le vostre valutazioni sono risibili e sono smontabili anche sul piano scientifico, date lo stesso effetto di Giucas Casella al contrario... , come per molti argomenti, per esempio i fenomeni di OBE, che ormai sono provati da migliaia e migliaia di casi, dove indagini accurate sono state svolte e non sono negabili tramite spiegazioni assurde iper-razionali che suscitano solo riso, come cercare di mettersi due fette di bresaola sugli occhi e negare l'innegabile. L'immagine che date all'esterno è di fanatici Atei e iper-razionalisti, non siete credibili, il vero scienziato è colui che è aperto e che se non ha strumenti sospende il giudizio o ammette che il fenomeno esiste ma non ha strumenti per indagarlo. Il volere negare ad oltranza l'esistenza di altre dimensioni o di facoltà, il voler indagare la metafisica con gli strumenti scientifici odierni non è possibile e forse non lo sarà mai perchè appunto è meta-fisica al di là del mondo fisico, del mondo materiale.


Con questo vi saluto, sarebbe bello che una volta tanto pubblicaste anche le critiche che vi vengono rivolte.

Cordiali Saluti, Francesco

--Antioco79 18:16, 23 mar 2006

In effetti la descrizione riportata nella voce non è molto corretta, in quanto la procedura viene concordata di volta in volta con il soggetto in modo che sia considerata valida per entrambe le parti (ovviamente). Provvederò a correggerla. Andrea.gf - (parlami) 19:19, 23 mar 2006 (CET)Rispondi

Quei Talebani del CICAP

Ad integrazione della discussione vi posto questo articolo di Corrado Piancastelli, Presidente del Centro Italiano di Parapsicologia, il titolo ovviamente è quello originale, non è stato messo di mia iniziativa.

Maggio 4, 2005

Nell'ottobre di quest'anno si terrà il IX Convegno Nazionale del CICAP, l'associazione sorta nel 1989 per dimostrare le falsificazioni dei cosiddetti fenomeni extrasensoriali.

Fin qui non ci sarebbe nulla da obiettare. La gran parte dei cosiddetti fenomeni fisici prodotti da sedicenti medium, guaritori, cartomanti e maghi, infatti sono sicuramente il frutto d'ignoranza, di superficialità, di superstizioni, d'imbrogli e di cattiva fede.

Ciò premesso, però, almeno quattro sono le obiezioni che devono essere poste. La prima riguarda la premessa su cui si istituisce il CICAP che sin dal primo giorno della sua fondazione ha sempre negato, in modo preconcetto, ogni possibilità di esistenza di fatti paranormali.

In ambito scientifico, questa posizione è intollerabile: rifiutare un presunto fenomeno o una semplice ipotesi vuol dire compiere lo stesso percorso di preconcetto, superstizione e cattiva fede che poi si attribuisce alla parapsicologia.

La scienza non ha preconcetti: il CICAP sì. Per fare un esempio, il ricercatore universitario Rhine, prima di decidere sull'esistenza o meno della telepatia, ha ricercato per trent'anni, effettuando centinaia di migliaia di prove. Non ha deciso esaminando uno o due casi (positivi o negativi perché magari dovuti a imbroglio) ma li ha estesi a migliaia di persone, in modo da ottenere una casistica su base scientifica.

Il CICAP non ha mai proceduto con una metodologia del genere, limitandosi, in modo non scientifico, a esaminare casi singoli per trarne generalizzazioni che, ovviamente, non fanno statistica ma solo opinione. Una procedura, quindi, decisamente anomala se si parla di "metodo scientifico". Ci si potrebbe chiedere se gli operatori del CICAP procedono allo stesso modo quando, come scienziati, lavorano nei propri laboratori universitari.

La seconda obiezione è una domanda di metodo: per il CICAP che cosa sono la ragione e la razionalità che tanto predicano? Ad esempio le cellule, prima dell'invenzione del microscopio, a chi le avesse ipotizzate erano frutto di follia? L'inconscio è un'invenzione di Freud? L'estetica è un gioco enigmistico della mente, oppure è una critica intuitiva della bellezza? Cos'è dunque la razionalità? E' vero solo ciò che è ripetibile in laboratorio e dunque i sentimenti (che sono astratti) appartengono alla sfera degli inganni psicologici?

La terza annotazione è che il CICAP (tranne per il caso dell'infelice articolo sul miracolo di San Gennaro) non mantiene la stessa linea per quanto riguarda i miracoli che la Chiesa attribuisce ai santi.

Le stimmate, prodotte da San Francesco e da Padre Pio erano una manifestazione isterica? Sant'Antonio aveva veri fenomeni di bilocazione? Gesù camminò veramente sulle acque, moltiplicò il pane e i pesci, guarì gli infermi e risorse dalla morte? Oppure, come direbbe James Randi, fu solo un illusionista da baraccone che prese in giro povera gente ignorante? I profeti profetizzavano il futuro, oppure erano come i cartomanti della televisione?

Ci piacerebbe che il CICAP mostrasse la stessa faccia intransigente anche verso i miracoli. Oppure ha questa organizzazione paura dei potenti cardinali, delle ritorsioni della Chiesa o del giudizio delle lobby universitarie?

Infine, e sono al quarto e provvisoriamente ultimo punto, il CICAP ammette che la scienza conosce assai poco della realtà (vedi l'articolo di Piero Angela sul depliant del recente convegno). Ma se è così, ed è così, a quale titolo gli "scienziati" negano a priori ciò che la scienza non può e non sa investigare?

La scienza, scrive Angela, non può rispondere alle domande angosciose sulla vita e sulla morte, non rassicura, non può dire nulla sul dolore. Siamo d'accordo. Soprattutto (ma questo Angela non lo scrive) la scienza non ha la pretesa dell'assolutezza. Ma se non sa e non può dire nulla sulla vita interiore, altre discipline, come la psicologia e la filosofia possono ben dire qualcosa in più anche in assenza di dimostrazioni secondo gli standard e i protocolli scientifici.

La ragione in primo luogo. La civiltà comprende la filosofia, l'arte e quindi la poesia, la musica, la letteratura, la stessa scienza; cioè non solo reperti di sala anatomica, ma anche la realtà di natura astratta, di quella natura, cioè, che per il CICAP non esisterebbe.

La creatività, nella vita umana, è stata il prodotto di intuizioni, di immaginario trasferito nel costume e nell'arte, di proposte, di ricerca e anche di utopie e di sogni. Dobbiamo sterilizzare tutto e concludere che per creatività e civiltà vale solo la conoscenza scientificamente dimostrabile? E poi, a quale conoscenza scientifica ci riferiremmo, alla fisica di Newton o alla relatività di Einstein?

E' chiaro che oggi dobbiamo pensare in modo scientifico, cioè partendo dalla dimostrazione (che non significa ripetibilità) di ciò che si afferma, ma pensare in modo riduttivo non è far scienza. E ci si chiede: si può veramente dimostrare che il CICAP ha tutte le ragioni e gli altri tutti i torti solo perché smascherando un imbroglio si afferma che tutto è un imbroglio?

Suvvia, un po' di serietà; per favore, più scienza seria. Se è vero che i falsificatori sono migliaia (e vanno smascherati) e utilizzano la buona fede altrui per prosperare e arricchirsi, millantatori sono anche quegli scienziati che si trincerano dietro la pomposità della scienza e approfittano della medesima buona fede altrui per far passare il messaggio (falso) che solo la scienza sperimentale sia la verità e il resto non esiste.

Il CICAP sembra animato dallo stesso spirito fondamentalista, da guerra santa, che sta dividendo il mondo in fedeli e infedeli. Nel nostro caso vorrebbe costringerci ad essere con la scienza o contro di essa, come se una ricerca integrata e corretta rappresentasse un ostacolo alla conoscenza e alla verità.

E' il radicalismo la piaga umana, cioè il convincimento di saper tutto anche quando oggettivamente si sa poco o nulla.

Corrado Piancastelli (Presidente del Centro Italiano di Parapsicologia)

--82.59.213.168 23:26, 23 mar 2006 (CET)Rispondi

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