Molfetta
Template:Comune Molfetta è un comune di 61.184 abitanti della provincia di Bari, cittadina costiera a circa 25 km dal Capoluogo.
L'attività lavorativa si basa sull'agricoltura (frutta, ortaggi, uva, mandorle, olive), sulle industrie cantieristiche, enologiche, del cemento, del metallo, dei laterizi, olearie, delle paste alimentari e sulla pesca. La località, in epoca preistorica era già abitata e nel corso dei secoli conobbe le dominazioni di longobardi, bizantini, normanni, svevi, angioini e aragonesi.
Luoghi d'interesse
Da visitare il Pulo, sprofondamento carsico di diametro di 170 metri e perimetro di 400 circa ed una profondità di circa 30 metri, sul bordo superiore del quale sono visibili i resti di un villaggio neolitico: da questa località provengono resti di vasi, sempre di epoca neolitica, denominati tipo Molfetta e presenti in tutto il Mediterraneo, sono stati trovati resti umani risalenti all'età della pietra e del bronzo.
Il nucleo antico detto Isola di Sant'Andrea forma il primo nucleo urbano attorno al III sec. ed è caratterizzato da una singolare pianta a spina di pesce: qui sorge il Duomo, la più grande chiesa a cupole in asse del romanico pugliese coronate da due torri campanarie, edificato tra XI e XII sec. Sempre nel centro antico è situata la barocca chiesa di San Pietro eretta su una precedente chiesa romanica. Da notare le mura verso terra rimaste nel loro tracciato. Subito fuori dalle mura sorge la grandiosa cattedrale intitolata all'Assunta, ex convento dei Gesuiti, dove poste le ossa del patrono della città San Corrado, con busto in argento e oro di scuola napoletana. Di particolare attenzione è il grande quadro del molfettese Corrado Giaquinto.
La città stipulò dei patti commerciali con le Repubbliche Marinare di Venezia, Pisa e Amalfi, per rimanere in Italia, ma anche con Alessandria d'Egitto e Costantinopoli. Tutti confermati dal rinvenimento di trattati commerciali molto interessanti dal punto di vista del commercio marittimo.
Leggendario e soprattutto fantasioso l'appellativo Respa (RESPubblicA) dato alla città in epoca romana. La prima citazione scritta sulla civitas appartiene 925 d.C. con l'appellativo di 'Melfi', che forse rappresenta l'abbreviazione di 'Melphicte'. da questa Melphictumed infine Molfetta. Spesso assalita dai saraceni, ma grazie alle sue mura fortificate e coadiuvate da un sistema strategico di torri, riuscì a salvarsi; in seguito però divenne un dominio Longobardo.
Nei pressi della cattedrale sorgono le chiese del Purgatorio, Sant'Anna e Santo Stefano, tutte e quattro lungo lo stesso asse viario detto il "borgo". Poco più distante da queste sorge la chiesa di San Domenico, con annesso convento, oggi riadattato a contenitore culturale (biblioteca, museo e sala conferenze).
A circa 2 km dalla città direzione Bisceglie sorge la basilica-santuario della Madonna dei Martiri; l'attuale navata della chiesa sorge parzalmente sulla vecchia chiesa del XI sec., di qusta resta solo una cupola e la struttura sottostante, dove oggo sorge l'altare. Affianco alla chiesa giace l'ospedaletto dei crociati, sempre del XI sec., unico superstite dei due presenti nel complesso della Madonna dei Martiri dopo le ristrutturazioni del'1800.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]

Collegamenti esterni
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.