Banqueting House
La Banqueting House (Casa dei Banchetti) di Whitehall, a Londra, è la meglio conservata delle Banqueting Houses fatte costruire dai sovrani inglesi. È inoltre l'unica componente superstite del complesso di Whitehall, distrutto dal grande incendio di Londra del 1666.

La storia
L'edificio fu commissionato da re Giacomo I Stuart all'architetto Inigo Jones ed è oggi uno dei migliori prodotti del Classicismo inglese, presentando una serie di elementi dedotti dall'architettura rinascimentale e dal Manierismo italiano. Nel 1622 i lavori terminarono. Qualche decina di anni più tardi, re Carlo I d'Inghilterra venne giustiziato proprio davanti al palazzo.
L'architettura
La costruzione che è costituita da un'unico grande vano a doppio volume, si ispira allo schema tipologico della basilica romana desunto con tutta evidenza da Andrea Palladio. Tale corrispondenza doveva essere maggiormente evidente al momento della costruzione, quando ancora non era stata demolita l'abside posta sul lato sud[1].
L'interno è uno spazio luminoso a doppio cubo i cui lati longitudinali, con doppia finestratura, sono scandito da due ordini sovrapposti (ionico e corinzio) interrotto da un ballatoio su mensole. Il soffitto cassettonato accoglie pannelli dipinti da Pieter Paul Rubens raffiguranti l'apoteosi di Giacomo I.
L'esterno è mutuato dai palazzi urbani di Palladio e, per adeguarsi a tale modello, Jones rinuncia agli elementi architettonici manieristici presenti dei disegni di studio e persino al frontone triangolare sul prospetto principale[2] visto che l'ingresso è posto sul lato minore. La facciata è scandita da sette campate di due ordini sovrapposti di lesene; i tre intercolumni centrali sono evidenziati con l'uso di semicolonne. L'aspetto attuale non corrisponde a quello originario in quanto un intervento ottocentesco ha eliminato il cromatismo dovuto all'uso di materiali lapidei diversi[3].
Note
Il portale Inghilterra degli Stuart non esiste