Nabucco (gasdotto)
Il gasdotto Nabucco è un progetto volto alla realizzazione di una nuova via di importazione del gas naturale proveniente dalla zona del Caucaso, del Mar Caspio e, potenzialmente, del Medio Oriente. Collegherà la Turchia con l'Austria. Fra gli obiettivi dichiarati del nuovo gasdotto c'è il rafforzamento della sicurezza dell'approvvigionamento per i Paesi componenti il consorzio e per l'Unione Europea in generale. A gasdotto ultimato, infatti, il gas che affluirà sul mercato comunitario proverrà da nuovi fornitori attraverso un nuovo corridoio di approvvigionamento [1].
Storia
Il progetto è nato nel febbraio del 2002 quando la compagnia austriaca OMV e quella turca Botas iniziarono le discussioni per la sua preparazione, Nel giugno del 2002 ebbe una notevole espansione e un protocollo di intesa per la costruzione del gasdotto venne firmato fra OMV, Botas, la bulgara Bulgargaz, la romena Transgaz e l'ungherese MOL. Qualche mese dopo, nell'ottobre, venne firmato un nuovo accordo di cooperazione il cui scopo era l'affidamento dello studio di fattibilità del progetto. Nel dicembre del 2003 l'Unione Europea firmò un protocollo di intesa con le cinque compagnie garantendo il finanziamento del 50% dei costi dello studio di fattibilità (incluse: analisi di mercato, studi tecnici, economici e finanziari). Ultimati nel 2004, gli studi indicarono che il progetto era fattibile sia dal punto di vista tecnico che da quello economico-finanziario. A metà del 2005, quindi, si entrò nella fase vera e proprio di sviluppo progettuale con la firma dell'accordo di joint venture fra i 5 soci che costituirono, a quel punto, la società Nabucco Gas Pipeline International GmbH e le diverse società Nabucco nazionali. Nel febbraio del 2008 entrò nel consorzio anche la tedesca RWE. Il 27 gennaio del 2009, nel quadro del Nabucco Summit, sia la Banca Europea degli Investimenti che la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo si impegnarono a garantire adeguato supporto finanziario al progetto. Infine, il 13 luglio 2009, fu firmato ad Ankara l'accordo intergovernativo fra i governi dei Paesi che partecipano al progetto alla presenza del Presidente della Commissione Jose Manuel Barroso, del Commissario all'Energia Andris Piebalgs e dell'Inviato Speciale per l'Energia statunitense Richard Morningstar[2].
Soci e management
Sono attualmente 6 i soci del progetto Nabucco (in ordine di transito):
- Botas (Turchia)
- Bulgargaz (Bulgaria)
- Transgaz (Romania)
- MOL (Ungheria)
- OMV (Austria)
- RWE (Germania)
Ognuno dei partner detiene il 16,67% delle azioni della compagnia[3]. La francese Gaz de France ha cercato di entrare nel progetto ma è stata costretta a rinunciarvi a causa dell'opposizione turca[4]. Anche la compagnia polacca PGNiG ha manifestato il proprio interesse a entrare nel consorzio[5]. A capo della società che gestirà il gasdotto siede l'austriaco Reinhard Mitschek, mentre Joschka Fischer, ex ministro del governo rosso-verde tedesco, è stato cooptato nel board della società e ne sarà consulente [6].
Percorso e caratteristiche tecniche
La lunghezza del gasdotto sarà di circa 3.300 km, con partenza dal confine orientale turco ed arrivo all'hub di Baumgarten in Austria dove il gas potrà essere stoccato e/o distribuito al resto dell'Europa centrale. Attraverserà Bulgaria (400 km), Romania (460 km) e Ungheria (390 km), mentre la maggior parte della linea sarà in territorio turco (2.000 km circa). Il diametro massimo sarà di 56" e saranno costruite circa 12-13 stazioni di compressione lungo tutto il tracciato per far transitare i circa 31 miliardi di metri cubi di gas previsti [7].
Costruzione
Dopo lo studio di fattibilità è stato deciso di dividere la costruzione in due fasi[8]. La prima fase dovrebbe iniziare nel 2011 e dovrebbe vedere la costruzione della linea fra Ankara e Baumgarten, facendo si che nel primo periodo il gas arrivi fino alla capitale turca tramite le infrastrutture già esistenti al confine curdo-iraniano (gasdotto Iran-Turchia) e georgiano (South Caucasus Pipeline, detto anche gasdotto Baku-Tblisi-Erzurum) e venga poi convogliato nel Nabucco. Potrebbero essere trasportati in questa fase circa 8 miliardi di metri cubi annui. La seconda fase dovrebbe iniziare nel 2014 e concludersi entro un paio d'anni e vedrebbe la costruzione della sezione da Ankara fino ai sopracitati confini. Progressivamente saranno aggiunte delle stazioni di compressione in modo da accrescere la quantità di gas trasportato fino ai previsti 31 miliardi di metri cubi/anno. Il costo totale del progetto dovrebbe aggirarsi, a detta del consorzio, sui 7,9 miliardi di euro totali[9].
Fonti di approvvigionamento
Secondo il consorzio Nabucco, le fonti di approvvigionamento sarebbero molteplici, spaziando dal gas azero (il campo gigante di Shah Deniz), kazako e turkmeno del Mar Caspio a quello egiziano, iracheno e iraniano; non sarebbe da escludere nemmeno la fornitura di gas russo [10]. Allo stato attuale, va ricordata la firma di un contratto del tipo Production Sharing Agreement fra RWE e la società di stato turkmena per lo sviluppo di alcuni blocchi di produzione situati nel settore turkmeno del Mar Caspio [11]. Il Nabucco avrà un regime di accesso garantito alle terze parti di almeno il 50%, cioè solo la metà della sua capacità sarà riservata ai suoi partner mentre l'altra metà potrà essere aggiudicata per mezzo di procedure open season [12].
Finanziamento Europeo
Il Nabucco fa parte dei progetti infrastrutturali in campo energetico ritenuti prioritari dall'Unione Europea, essendo inserito nel cosiddetto Corridoio Sud di approvvigionamento del gas naturale. Riceverà un finanziamento di 200 milioni di euro nel quadro del "Programma di sostegno alla ripresa economica tramite la concessione di un sostegno finanziario comunitario a favore di progetti nel settore dell'energia", conosciuto con l'acronimo inglese di EEPR (European Energy Programme for Recovery)[13].
Curiosità
A margine del primo summit dei partner del progetto Nabucco tenutosi a Vienna, i partecipanti alla riunione si recarono all'Opera di Vienna per rilassarsi ascoltando il Nabucco di Giuseppe Verdi. Quando si parlò del nome da dare al gasdotto la decisione fu quasi automatica ed unanime [14].
Note
- ^ http://www.nabucco-pipeline.com/press-public-news/q-a/q-a.html si veda in particolare la Q&A n.8 (EN)
- ^ http://www.euractiv.com/en/energy/eu-countries-sign-geopolitical-nabucco-agreement/article-184062 (EN)
- ^ http://www.nabucco-pipeline.com/company/shareholders7/table-of-content-shareholder.html (EN)
- ^ http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=3259&Itemid=56
- ^ http://uk.reuters.com/article/idUKLR22969020090127 (EN)
- ^ http://www.spiegel.de/international/europe/0,1518,632827,00.html (EN)
- ^ http://www.nabucco-pipeline.com/project/project-description-pipeline-route/project-description.html (EN)
- ^ http://www.nabucco-pipeline.com/project/project-timeline/main-page-project-timeline-20090126.html (EN)
- ^ http://www.nabucco-pipeline.com/project/project-description-pipeline-route/project-description.html (EN)
- ^ http://www.nabucco-pipeline.com/company/markets-sources-for-nabucco/markets-sources-for-nabucco.html (EN)
- ^ http://www.turkmenistan.gov.tm/_en/?idr=1&id=090717b (EN)
- ^ http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/09/1114&format=HTML&aged=0&language=EN&guiLanguage=en (EN)
- ^ http://www.eu2009.cz/en/news-and-documents/press-releases/declaration---prague-summit--southern-corridor--may-8--2009-21533/ (EN)
- ^ http://www.nabucco-pipeline.com/press-public-news/q-a/q-a.html (EN) si veda in particolare la Q&A n. 15