Zola Predosa
Template:S comuni Template:Comune Zola Predosa è un comune di 17.157 abitanti in provincia di Bologna.
Storia
Nel 1805, nel “Piano di aggregazione dei piccoli comuni e di distrettuazione del Dipartimento del Reno”, elaborato dalle classi dirigenti del napoleonico Regno d’Italia, il Comune di Zola Predosa fu inserito nel Cantone di Bazzano all’interno del Distretto di Bologna. Nel 1810, Zola fu compresa nel Cantone e nel Distretto di Bologna ed unì a sé, in qualità di aggregato, la località di Gesso. Con la restaurazione del primato pontificio su Bologna, il Comune di Zola, con la località di Gesso, fece capo alla Podesteria di Anzola dell'Emilia nel Governo di Bologna.
Zola Predosa è tra le città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stato insignito della Croce di guerra al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
— Zola Predosa, 8 settembre 1943 - aprile 1945
Luoghi di interesse storico-artistico
PALAZZO ALBERGATI
Maestosa residenza di campagna della famiglia Albergati, questo palazzo d'età barocca costruito nella campagna bolognese nei pressi di Zola Predosa è una delle più importanti ed originali opere architettoniche di tutto il Seicento europeo.
Il palazzo fu costruito a partire dalla seconda metà del XVII secolo su commissione del marchese Girolamo Albergati Capacelli e con contributi progettuali di Gian Giacomo Monti. Fin dai primi anni le sue grandi sale furono utilizzate da Francesco Albergati Capacelli, commediografo e attore, come teatro per musica e prosa. In breve tempo il Palazzo si trasformò in un centro vivissimo di vita mondana e culturale ospitando papi, re, principi, musicisti, letterati, scienziati e famosi avventurieri, e ha ospitato nel corso dei secoli illustri personaggi della politica e della cultura europea, dal Goldoni a Voltaire, da Juan Carlos di Spagna a Luciano Pavarotti.
L'edificio colpisce e sorprende per le sue eccezionali dimensioni e per l'insolito contrasto tra l'austerità dell'esterno e l'imprevedibile spazialità barocca dell'interno, impreziosita ed esaltata da un prestigioso ciclo di affreschi particolarmente rappresentativi della scuola emiliana dei secoli XVII e XVIII. I soffitti a volta, affrescati con temi mitologici, raffigurano opere di Alboresi, Colonna, Burrini, Pesci, Valliani, Bigari e Orlandi.
Il Palazzo ha mantenuto intatto l'assetto iniziale e costituisce uno dei massimi esempi di architettura barocca in Italia. In questa splendida cornice risaltano gli arredi originali, i mobili, i quadri che raccontano i gusti, la cultura, lo sfarzo e la vita segreta di chi lo ha abitato. Utilizzato da decenni nel settore convegnistivo, conviviale ed espositivo, si è subito posto al vertice delle dimore storiche finalizzate a questo tipo di attività.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]

Amministrazione comunale
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- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
Classificazione climatica
- Classificazione climatica: zona E, 2408 GR/G