Adria
Template:Comune Adria è una città di 20.549 abitanti in provincia di Rovigo, secondo comune più popolato della provincia.
Storia
Le prime tracce di un insediamento nella zona dell'attuale città di Adria (anticamente Hatria o Atria), risalgono al periodo tra il X ed il VI secolo a.C., quando i Veneti costruirono palafitte sul terreno paludoso che, all'epoca, si affacciava sul mare.
Altrettanto antica è la frequentazione greca del delta del Po (XII-XI secolo a.C.). La serie di lagune presenti anticamente lungo tutta la costa settentrionale, dalle foci del Po fino a Grado, rendeva sicura la navigazione delle navi. L'interesse dei greci era dato dal fatto che nel Delta del Po veniva commerciata l'ambra che proveniva dal Baltico, di qualità pregiata.
All'inizio del VI secolo a.C. Adria era un semplice insediamento etrusco posto sul Mincio, che all'epoca sfociava nel mare e seguiva quello che oggi è il corso del Canal Bianco, allora chiamato Po di Adria. I greci, che rivendevano l'ambra in tutto il Mediterraneo, vi fondarono un emporion, per gestirne direttamente l'importazione.
Adria divenne così famosa da dare il suo nome prima al ramo del Po su cui sorgeva, indi al golfo tra la foce del Po e l'Istria (Adrias Kolpos) e poi all'intero mare fino al Golfo Jonio (che per i greci si chiamava Ionios Kolpos).
Per la sua posizione strategica, Adria passò prima sotto il dominio della potente Siracusa, poi divenne preda dei Galli, alleati della città greca.
Il progressivo interramento del delta del Po dalla Rotta di Sermide (VIII secolo a.C.), che modificò il corso del Po che allora arrivava fino all'attuale Ficarolo e poi piegava verso sud, allontanò la città dal mare rendendo sempre più problematica la prosecuzione dell'attività portuale.
Al passaggio delle invasioni barbariche, il porto di Adria aveva già perso la gran parte della sua importanza, ma assunse il nuovo ruolo di importante bastione militare, all'interno dei territori amministrati dalla Chiesa di Roma. Il definitivo declino del porto di Adria avvenne in seguito alla rotta della Cucca del 589, che sconvolse l'intera idrografia del territorio circostante.
Tra il VII e l'VIII secolo Adria divenne un feudo vescovile indipendente da quello di Ravenna. Dopo una parentesi in forma di comune, divenne un possedimento estense e tale rimase anche di fronte all'espansione della Repubblica di Venezia.
Solo nel XVI secolo Venezia ne assunse il controllo, quando ormai era poco più di un villaggio in mezzo a una palude malarica.
Quando nel Seicento iniziò l'opera di bonifica della valle polesana, Adria cominciò ad assumere nuovamente importanza.
L'invasione di Napoleone Bonaparte del 1796 portò tra l'altro Adria a far parte del Distretto di Padova.
Con il trattato di Campoformio del 1797 fece parte dell'Impero austriaco [1]in seguito agli accordi di pace stipulati con Napoleone con lo scioglimento della prima coalizione antifrancese.
Con un decreto del 27.2.1798 gli Austriaci restituirono i diritti in precedenza avuti dalla Serenissima e istituirono la Provincia di Adria.
Dopo la vittoria di Marengo del 14 giugno 1800 i francesi tornarono.
Dal 1802 al 1813 entrò a far parte della Repubblica Italiana, trasformata nel 1805 in Regno d'Italia, amministrativamente incorporata nel Dipartimento dell'Adriatico con capoluogo Venezia.
L'invasione napoleonica non venne accolta positivamente; maggior favore incontrarono gli Asburgo quando conquistarono il Veneto.
Sconfitto Napoleone, in conseguenza della restaurazione operata dal Congresso di Vienna, Adria dal 1815 fu inclusa nel regno Lombardo Veneto, sotto la Prefettura di Rovigo. Gli Austriaci, pur non essendo benvoluti dai veneti, migliorarono notevolmente le infrastrutture e la qualità delle città, Adria inclusa, sostituendo nelle posizioni gestionali di importanza i veneti con amministratori austriaci. Il passo successivo sarebbe stato la pulizia etnica della popolazione veneta come fu fatto in Dalmazia ed Istria, dove gli austriaci arrivarono a chiudere tutte le scuole italiane e a forzare l'immigrazione slovena e croata.
Adria si contende con la Città di Atri (TE) l'onore di aver dato il nome al Mare Adriatico.
Monumenti e luoghi di interesse
Luoghi di culto
- Chiesa di Santa Maria Assunta della Tomba, modificata più volte nel tempo fino ad assumere l'attuale aspetto nel 1718 ed il cui nome sembra provenire dalla vicinanza di una tomba romana e citata in antichi documenti ritrovati con ad tumbam (latino vicino alla tomba). La tradizione popolare vuole che il vecchio campanile, abbattuto nel 1928 per far posto a quello odierno, sorgesse su un faro di segnalazione dell'antico porto romano, deducibile dalla presenza della lapide risalente al III secolo murata sullo zoccolo. All'interno è conservata una fonte battesimale di forma ottagonale, risalente al VII o VIII secolo, sulla quale è inciso il nome del 3° vescovo, vescovo Bono, il terzo della diocesi di Adria. Oltre a dipinti del XV e XVI secolo, nella cappella è presente un altorilievo in terracotta raffigurante una Dormitio Virginis ed attribuito a Michele da Firenze.
- Cattedrale Nuova dei Santi Pietro e Paolo, Duomo di Adria e sede ancor oggi della Diocesi di Adria-Rovigo.
- Cattedrale Vecchia di San Giovanni
Risale al XI sec. c.a, e si eleva a destra dell'edificio della nuova Cattedrale. Il suo attuale orientamento con abside ad ovest, risulta capovolto rispetto all'originale,in seguito alla costruzione al suo ridosso dell'edificio della Cattadrele nuova, dal cui interno sulla destra vi si accede. Sul lato sud si apre verso Piazzetta Campanile, mentre sulla zona retrostante fu edificata negli anni 30 c.a una pregevole e suggestiva riproduzione della Grotta di Lourdes. All'interno si ritrova un bassorilievo in gesso riproducente il battesimo di Gesù e i medaglioni degli evangelisti, tutti realizzati del Samoggia. Interessante e' la serie dei nomi dei Vescovi di Adria, con i rispettivi stemmi, disposti longo il perimetro interno delle mura laterali. Sotto la Cattedrale Vecchia di San Giovanni,l'alto medioevo ha lasciato un significativo segno della presenza cristiana in città, con i resti ancora visibili di ad una cripta di forma semicircolare, per alcuni risalente al V-VI sec., con affreschi pittorici di chiaro stile bizantino, che rappresentano gli apostoli.
Palazzi
- Villa Brusemini-Colognesi-Marotto
- Villa Emo, Cavallari
- Villa Grassi, Baroni
- Villa Tretti
- Villa Papadopoli, Mancini
- Villa Mecenati (sede del Conservatorio "A.Buzzolla")
- Palazzo Casellati
- Palazzo del Vescovado
Altri monumenti
- Pietra miliare romana riferita alla Via Popilia-Annia fatta realizzare dal console Publius Poppilius Laenas nel 132 a.C., rinvenuta nei pressi della Chiesa di Santa Maria Assunta della Tomba e successivamente portata nel parco del Museo Archeologico Nazionale.
- Monumento dedicato ad Alberto Maddalena.
Musei
- Museo Archeologico Nazionale di Adria: fondato nel 1780 da Francesco Girolamo Bocchi, conserva importanti reperti di epoca etrusca e romana, testimonianza del fiorente commercio portuale che aveva la città situata sul mare e nelle vicinanze di uno dei principali rami del Po. Da segnalare la presenza di numerosi oggetti di vetro provenienti sia dai vicini insediamenti che di importazione orientale e di una biga in ferro ritrovata insieme agli scheletri di tre cavalli nella tomba di un guerriero celtico del IV secolo a.C..
Il Museo ospita una sezione dedicata ai reperti di epoca etrusca e romana rinvenuti nella località San Basilio in Comune di Ariano nel Polesine. Sono in corso trattative per il trasloco di tali reperti nel Museo di San Basilio, di proprietà della Provincia di Rovigo, gestito dall'Ente Parco del Delta del Po.
Teatri
- Teatro Comunale del Popolo ( già "del Littorio"): sorge prospiciente il ramo cittadino del Canalbianco, in linea con i canoni della scuola architettonica degli anni trenta, e tutt'ora molto attivo, realizzato su progetto dell'architetto G.B. Scarpari, ed inaugurato il 24 settembre 1935 con Mefistofele di Arrigo Boito, diretto da Tullio Serafin, e interpretato da Tancredi Pasero, Giovanni Malipiero, Rosetta Pampanini, Giulietta Simionato, Lamberto Bergamini, Sara Scuderi e Serafina Di Leo.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[2]

Adria è il secondo comune più popolato della provincia. Come si può notare dal grafico, la città contava oltre 34000 abitanti, poi, dopo l'alluvione del 1951, parte della popolazione si spostò verso le zone più interne del polesine non colpite dall'alluvione, oppure emigrò prevalentemente nei distretti industriali della Lombardia e del Piemonte. Si consideri però che il numero di residenti dev'essere letto alla luce delle soppressioni e degli accorpamenti amministrativi degli anni 20 (ex Comuni di Bottrighe e Ca' Emo, mentre Bellombra fu Comune autonomo solo per circa due anni).
Cultura
- Conservatorio Statale di Musica "Antonio Buzzolla": tra le istituzioni culturali ricopre un ruolo eminente. È stato diretto ed ha formato illustri musicisti, e promuove con buoni esiti numerose iniziative, anche in collaborazione con altre istituzioni culturali, italiane ed estere.
- Biblioteca Comunale: con sede in un palazzo donato al Comune dalla Famiglia Cordella, e riordinata in anni recenti, assicura la possibilità di effettuare valide ricerche in molteplici ambiti.
I numerosi istituti scolastici presenti, inoltre, conferiscono alla città un ruolo di riferimento per gli studenti del medio e basso Polesine.
Sport
La società sportiva più importante è indubbiamente l'Unione Sportiva Adriese 1906, società calcistica che milita nel Campionato di Eccellenza veneto, girone B. Altre società del comune sono l' A.C. San Vigilio Adria e l' A.C. Bottrighe CMP che militano in Seconda categoria.
Nei pressi della città è presente un importante circuito automobilistico internazionale, l'autodromo: Adria International Raceway.
Un'associazione sportiva molto importante ed attiva è sicuramente l'Associazione Italiana Arbitri Sezione di Adria che conta una sessantina di associati provenienti da tutto il basso polesine. Gli arbitri di maggior rilievo che operano nelle categorie nazionali sono Costantino Andriotto per il Calcio a 5 Serie A e B, Andrea Spinello quale Assistente in Serie D. Vi sono poi molti associati che dirigono gare a livello Regionale in Eccellenza, Promozione e Prima Categoria.
Geografia antropica
Il Comune fa parte della zona climatica E.
Frazioni
- Bottrighe, Bellombra, Fasana, Ca' Emo, già comuni autonomi, seppur per brevi stagioni, ed aggregati ad Adria a seguito delle riforme amministrative susseguitesi dall'unità d'Italia agli anni 20-30;
- Baricetta, Valliera.
- Mazzorno Sinistro: si affaccia sul fiume Po; vi è un'antica chiesa recentemente restaurata e valorizzata;
- Cavanella Po: in anni passati era attivo un importante zuccherificio, del quale però oggi non restano che alcuni fatiscenti residui murali.
Infrastrutture
Adria è lambita dalla SS 309 Romea, è raggiunta dalla SR 434 per Rovigo, la SR 516 Piovese per Padova, la SP 45 per Rosolina, e la SR 495 per Ariano nel Polesine.
Trasporto pubblico
Il sistema del trasporto pubblico della città è servito da una linea extraurbana gestita dalla SITA che la collega con il capoluogo Rovigo e con le principali località sulla direttiva ovest-est verso il delta del Po e nord-sud verso la provincia di Venezia e di Ferrara.
Ferrovie
Ad Adria è presente una stazione ferroviaria a 5 binari collegata alle linee ferroviarie non elettrificate Rovigo-Chioggia e Adria-Mestre, inoltre si può recarsi anche a Verona e a Schio (Vi).
- Ferrovia Rovigo-Chioggia: Il traffico passeggeri è gestito in consorzio da Trenitalia e dalla Sistemi Territoriali. I treni, classificati come regionali, hanno una cadenza di ogni ora.
- Ferrovia Adria-Mestre: Il traffico passeggeri è gestito dalla Sistemi Territoriali. I treni, classificati come regionali, hanno una cadenza di circa ogni ora e mezza.
Elenco delle principali stazioni che sono collegate alla stazione di Adria:
Venezia Santa Lucia
Verona Porta Nuova
Padova
Mestre (Ve)
Chioggia (Ve)
Rovigo
Schio (Vi)
Piove di Sacco (Pd)
Cavarzere (Ve)
Trasporto fluviale
In città è presente un porto turistico ed un'attività cantieristica di rilievo.
Aeroporti
Facilmente raggiungibili da Adria, grazie ai treni e alle autostrade sono gli aeroporti di Bologna, Venezia e di Verona.
Amministrazione comunale
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Gemellaggi
Personalità legate ad Adria
- Guido Barbujani, genetista e scrittore
- Angelo Bellettato, poeta ed editore (1941-2004)
- Ugo Boccato, pittore (1890-1982)
- Francesco Antonio Bocchi, storico (1821-1888)
- Antonio Buzzolla, musicista compositore (Adria 1815-Venezia 1871)
- Nino Cattozzo, musicista compositore (Adria 1886-Roma 1961)
- Carlo Checchinato, rugbysta
- Umberto Maddalena, aviatore (Bottrighe, Adria 1894-Marina di Pisa 1931)
- Tommaso Marani, garibaldino
- Marino Marin, Poeta (Bellombra, Adria 1860-Adria 1951)
- Giovanni Marinelli,politico(Adria, 18 ottobre 1879 – Verona, 11 gennaio 1944)
- Mons. Livio Melina, presbitero e teologo italiano (Adria, 18 agosto 1952)
- Francesco Ortore, militante socialista
- Pietro Pegolini, patriota, combattente per l'Unità d'Italia
- Lamberto Pietropoli, compositore e direttore di coro
- Attilio Sacchetto, scultore e intagliatore
- Giambattista Scarpari, architetto (1884-1962)
- Carlo Tiengo, (1892-1945) avvocato, Prefetto, Ministro.
Bibliografia
- Il Veneto paese per paese, Casa Editrice Bonechi, Firenze - 1997
- Gianni Sparapan Adria Partigiana Ed. Minelliana - Rovigo - 1986
- autori vari. Guida Turistico Stradale del Parco Regionale Veneto del Delta del Po - Lugo (RA), 2006.
- autori vari. Enciclopedia del Polesine. Il Basso Polesine: Atlante polesano del Delta del Po - Rovigo, 2007.
Galleria fotografica
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Villa Mecenati, Conservatorio Statale di Musica "Antonio Buzzolla"
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Villa Tretti
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Villa Salvagnini
Voci correlate
Note
- ^ Napoleone pretese la rinuncia al titolo di Sacro Romano Impero.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
Altri Progetti
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