Template:Comune Foligno (Fulginia, Fulginium o Fulginiae in latino, Fuligni in fulginate) è la terza città dell'Umbria, si trova al centro della Valle Umbra ed è attraversata dal fiume Topino. Il comune di Foligno è un comune prevalentemente montano in provincia di Perugia, e conta 57.032 abitanti.

La Città di Foligno è il centro commerciale ed industriale più ricco ed importante della Valle Umbra ed il principale centro di comunicazioni dell'intera regione.

Patrono della città è San Feliciano, compatrona la Madonna del Pianto.

Foligno fa parte del circuito delle Città dell'Olio.

Geografia fisica

Il territorio comunale è prevalentemente montano, mentre la città capoluogo si trova completamente in pianura (con qualche propagine collinare), nella Valle Umbra, alla confluenza di due fiumi: il Topino ed il Menotre. Il centro abitato più elevato in altitudine è la frazione di Curasci, che si trova a 1.016 m s.l.m., mentre il più basso è la frazione di Bùdino, posto a 196 m s.l.m. Da un punto di vista idrografico la maggior parte del territorio comunale è nel bacino del Tevere, quindi sul versante tirrenico della dorsale appenninica, mentre una parte, gli Altopiani di Colfiorito, è collocata sul versante adriatico.

Tutto il territorio comunale si trova in zona ad elevato rischio sismico, secondo la classificazione prevista dal P.C.M. n. 3274 del 20/03/2003, in "zona 1" con "rischio catastrofico".

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Foligno.

Il clima del capoluogo e della pianura circostante è di tipo continentale, mentre quello delle zone montane è di tipo subalpino continentale.

Storia

L'origine protostorica di Foligno risale all'epoca umbra preromana, essendo stata la città fondata dagli "Umbri Fulginates". La Fulginia umbra (città preromana la cui fondazione risalirebbe al X secolo a.C. e di cui si hanno memorie precedenti al 500 a.C.), poi Fulginium romana, situata alla biforcazione (diverticulum) dell'antica via Flamina (che qui si divideva in due rami) e allo sbocco del fiume Topino (l'antico Supunna umbro o Timea romano) a fondovalle, ha lasciato alla città moderna l'impianto di strade rettilinee che si incrociano perpendicolarmente. Le strade sono in rapporto con quattro ponti romani tuttora esistenti sull'antico corso del fiume Topino. Dal 258 a.C. fu prefettura e municipio, dal 254 a.C., iscritto alla tribù Cornelia ed ebbe notevole importanza durante l'epoca imperiale. Nel 476 fu assoggettata da Odoacre e poi dai Goti dal 493 al 550. Successivamente appartenne ai Longobardi che la annessero al Ducato di Spoleto e poi ai Franchi.

Appartenne al Ducato di Spoleto fino al 1198, quando fu annessa allo Stato Pontificio, per poi divenire importante comune ghibellino. Sempre unico baluardo ghibellino in Umbria (escluso il periodo dei Trinci), nel XIII secolo si scontrò in quattro cruente guerre con la vicina guelfa Perugia. La prima fu combattuta tra il 1248 e il 1251, la seconda nel 1254, la terza tra il 1282 e il 1283 e la quarta tra il 1288 e il 1289. Le prime tre furono vinte dai folignati, nell'ultima ebbe invece la meglio Perugia che estese la propria sfera di influenza a Foligno[1]. Secondo lo storico Jean-Claude Maire Vigueur, «Grundman[2] sostiene addirittura che una vittoria di Foligno avrebbe aperto la strada in Umbria per un tipo di sviluppo economico, politico e culturale tutto diverso, mentre la dominazione di Perugia ha fatto di essa il Mezzogiorno dell'Italia centrale, dedito principalmente alle attività agricole e subordinato, dal punto di vista commerciale e finanziario, agli uomini d'affari toscani...»[3]. Nel Trecento e nei primi decenni del Quattrocento, sotto la signoria guelfa dei Trinci (alleatati di Perugia), Foligno estese i propri confini fino all'Abruzzo. Fu questa un'epoca di notevole sviluppo economico per la città, con l'affermazione di manifatture legate alla lavorazione del legno, della carta, dei filati, della ceramica e di alcuni metalli (fra cui oro e argento). Foligno era stata annessa allo Stato Pontificio nel 1198 da papa Innocenzo III, nel 1255 iniziò il periodo comunale e fu assoggettata prima all'Impero e poi ai Trinci fino al 1439, quando tornò allo Stato Pontificio, condividendone le sorti fino alla sua incorporazione nel Regno d'Italia.

Durante la seconda guerra mondiale fu sede di un importante aeroporto, di caserme, di scuole militari e di industrie belliche (in particolare aeronautiche). Subì numerosissimi bombardamenti angloamericani che la distrussero all'80%, per questo fu insignita di medaglia d'argento.

Nella storia della città si sono susseguiti numerosi terremoti catastrofici, il più recente risale al 26 settembre 1997 che causò gravissimi danni alla città e alle frazioni montane, alcune delle quali quasi totalmente distrutte.

Onorificenze

La città di Foligno è decorata con

«Sopportava con fiero comportamento ripetuti bombardamenti che arrecavano gravi distruzioni agli impianti ed ai fabbricati e numerose perdite di vite umane. Partecipava con intrepido coraggio alla lotta per la liberazione, offrendo alla resurrezione della patria un largo tributo di sangue dei suoi figli migliori
— 1961

Società

Evoluzione demografica

L'evoluzione demografica degli ultimi anni risente fortemente degli eventi sismici che hanno provocato, dopo il 1997, una forte migrazione temporanea. Inoltre il dato della popolazione del 2001 non tiene ancora conto dei circa 13000 tra operai edili e loro familiari immigrati nel comune di Foligno per la ricostruzione post-sismica ed in gran parte rimasti. Abitanti censiti[4]

Tradizioni

"Giostra della Quintana"
  Lo stesso argomento in dettaglio: Giostra della Quintana.
Il "Centro del Mondo"

Foligno viene definita , per antica tradizione, (con una definizione amplificata da Eugenio Scalfari quando era direttore de La Repubblica, seppur male interpretava il senso storico della tradizione) il "centro del mondo" o, in fulginate, "lu centru de lu munnu". Foligno si trova infatti, secondo la tradizione, al centro della penisola italiana, a sua volta al centro dell'Europa e del Mediterraneo, che anticamente era considerato il centro del mondo. In particolare tale punto si identificava, nei decenni passati, con il birillo centrale del biliardo centrale dello storico "Caffé Sassovivo" in Corso Cavour ed è oggi segnalato solamente da un cristallo incastonato nel pavimento di una banca che si trova al posto dello scomparso caffè. Scalfari usò l'allocuzione in numerosi suoi articoli per diversi anni e divenne quasi un tormentone nel linguaggio politico di quegli anni.
Il consiglio comunale di Foligno, con propria delibera del 29 maggio 2008, ha stabilito che debba essere considerato "Centro del Mondo", il "Trivio", che è il punto più centrale del centro storico della città, all'incrocio tra gli antichi cardo e decumano dell'impianto urbanistico romano della città, oggi corso Cavour e via Mazzini.[5]

La statua lignea della Madonna del Pianto

A Foligno si venera una statua lignea del XVII secolo che rappresenta la Madonna del Pianto; di questa statua si hanno notizie a partire dal 1647. È conservata presso l'attuale Santuario, nella chiesa di Sant'Agostino, dopo che l'originale Santuario della Madonna del Pianto è andato distrutto durante i disastrosi bombardamenti alleati del 1944 sulla città.

Fin dal '600 è grande la devozione dei cittadini per la immagine della Madonna, e ancora oggi si celebra la festività nella domenica precedente alla festa di sant'Antonio abate nel mese di gennaio.

La sera del 14 gennaio 1703 durante le celebrazioni della Festa della Madonna del Pianto, la città fu colpita da un terremoto violentissimo che interessò tutto il centro Italia; i folignati, scampati al violento sisma, spontaneamente portarono la statua in processione per la prima volta il 28 gennaio di quell'anno, in segno di ringraziamento e devozione.

La crescente devozione portò nel 1713 alla decisione da parte del Capitolo di incoronare la sacra immagine con una corona d'oro. Da quel momento in poi tutte le volte che quache grave sciagura minacciasse la città, la statua veniva esposta al culto, o trasferita in Cattedrale.

Si ricorda tra i fedeli devoti più illustri anche l'arcivescovo di Spoleto Giovanni Maria Mastai Ferretti, divenuto poi papa Pio IX, che volle far decorare la nicchia del precedente santuario dove la Madonna era conservata.

La statua è nascosta durante tutto l'anno da un dipinto su tela, opera dell'artista folignate Matilde Galligari Mattoli riconducibile al periodo fine anni '50 / inizio '60 del XX secolo, riproducente l'immagine della Madonna stessa. Questo quadro copre la nicchia sovrastante l'altare maggiore del santuario dove è collocata la statua. Il giorno della festa della Madonna del Pianto viene calato in basso durante la prima messa mattutina per permettere la visione della sacra statua, per poi essere fatto risalire al suo posto alla fine dell'ultima messa pomeridiana celebrata dal Vescovo, a ricoprire la venerata immagine fino all'anno successivo.

Cuccugnai

Gli abitanti di Foligno vengono definiti, da secoli, cuccugnai. La parola cuccugnao in fulginate significa civetta ed esistono tre differenti leggende sull'origine dell'accostamento dei fulginati alla civetta. Secondo la prima deriverebbe dal fatto che i ducati d'oro coniati dalla zecca di Foligno venissero chiamati "occhi di civetta". Secondo un'altra tradizione, l'accostamento deriverebbe dal fatto che fino al XV secolo durante la festa di Pentecoste, venisse fatta scendere una colomba di cartapesta (simbolo dello Spirito Santo) dal campanile della cattedrale, ma pare che, per le sue fattezze, somigliasse più ad una civetta che ad una colomba e per questo il nome del rapace sarebbe stato accostato a quello dei folignati dagli abitanti delle città vicine. La terza leggenda dice che i folignati sarebbero stati esperti nella caccia con la civetta ed un vecchio proverbio dice: "guai a quell'uccello, che passa tra Foligno e Spello".

"Barbanera"

Dal 1762 si pubblica annualmente a Foligno il lunario-almanacco "Barbanera", annoverato tra i più famosi lunari,[6] tanto da divenire sinonimo di lunario-almanacco. [7]

Enti ed istituzioni

Presso la Caserma "Gen. Ferrante Gonzaga del Vodice" di Foligno, ha sede, dal 1996, il Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell'Esercito. La caserma in precedenza era stata sede del 1° Reggimento d'artiglieria da campagna e montagna "Cacciatori delle Alpi" (dalle origini, nel 1874, al 1943), quindi del 18° Reggimento Artiglieria e della Scuola allievi ufficiali e sottufficiali d'artiglieria, successivamente, dal 1981, del 92° Battaglione di fanteria "Basilicata".

Persone legate a Foligno

  Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Eventi

Tra gli eventi e le manifestazioni di rilievo nazionale che annualmente si svolgono a Foligno sono da ricordare:

Geografia antropica

Rioni

  Lo stesso argomento in dettaglio: Giostra della Quintana.

Il centro storico di Foligno è tradizionalmente suddiviso in venti rioni, ma solo dieci vengono oggi riconosciuti e gareggiano nella Giostra della Quintana. Questi ultimi sono: Ammanniti, Badia, Cassero, Contrastanga, Croce Bianca, Giotti, La Mora, Morlupo, Pugilli, Spada.

Questi invece i Rioni "morti" che sono stati inglobati nei precedenti, ma che restano nei toponimi: Borgo, Fonte del Campo, Cipischi, Croce, Falconi, Feldenghi, Franceschi, Menacoda, Piazza Vecchia, Spavagli.

Circoscrizioni

  • Circoscrizione n. 1 "Centro storico-Palombaro"
  • Circoscrizione n. 2 "Borroni-Corvia-Scafali-Sterpete-Cave-Casvecchie-Budino-Fiamenga-Maceratola"
  • Circoscrizione n. 3 "Viale Firenze-Subasio-Agorà"
  • Circoscrizione n. 4 "Flaminio-Ina Casa-Uppello"
  • Circoscrizione n. 5 "Sant'Eraclio"
  • Circoscrizione n. 6 "San Giovanni Profiamma-Belfiore-Vescia-Capodacqua-Pontecentesimo"
  • Circoscrizione n. 7 "Annifo-Colfiorito"
  • Circoscrizione n. 8 "Valle del Menotre"

Appartengono al comune di Foligno ben 127 frazioni, oltre a Foligno città:

Abbazia di Sassovivo, Acqua Santo Stefano, Afrile, Aghi, Ali, Altolina, Annifo, Arvello, Ascolano, Barri, Belfiore, Borgarella, Borroni, Budino, Camino, Cancellara, Cancelli, Cantagalli, Capodacqua, Caposomigiale, Cappuccini, Cariè, Carpello, Casa del Prete, Casa Pacico, Casale del Leure, Casale della Macchia, Casale di Morro, Casale di Scopoli, Cascito, Casco dell'Acqua, Casenove, Casette di Cupigliolo, Casevecchie, Cassignano, Castello di Morro, Castretto, Cavallara, Cave, Cerritello, Chieve, Cifo, Civitella, Colfiorito, Collazzolo, Colle di Verchiano, Colle San Giovanni, Colle San Lorenzo, Colle Scandolaro, Collelungo, Collenibbio, Colpernaco, Colpersico, Corvia, Costa di Arvello, Crescenti, Croce di Roccafranca, Croce di Verchiano, Cupacci, Cupigliolo, Cupoli, Curasci, Fiamenga, Fondi, Forcatura, Fraia, Hoffmann, La Franca, La Spiazza, La Valle, Leggiana, Liè, Maceratola, Maestà di Colfornaro, Madonna delle Grazie, Montarone, Morro, Navello, Orchi, Paciana, Palarne, Pale, Pallaia, Perticani, Pescara I°, Pescara II°, Pieve Fanonica, Pisenti, Poggiarello, Polveragna, Ponte San Lazzaro, Ponte Santa Lucia, Pontecentesimo, Popola, Rasiglia, Ravignano, Rio, Roccafranca, Roviglieto, San Bartolomeo, San Giovanni Profiamma, San Sebastiano, San Vittore, Sant'Eraclio, Santo Stefano dei Piccioni, Scafali, Scandolaro, Scanzano, Scopoli, Seggio, Serra Alta, Serra Bassa, Serrone, Sostino, Sterpete,Tenne, Tesina, Tito, Torre di Montefalco, Treggio, Uppello, Vallupo, Vegnole, Verchiano, Vescia, Vionica, Volperino.

Infrastrutture e trasporti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Nodo viario di Foligno, Aeroporto di Foligno, Stazione di Foligno e SSIT.

Importante nodo sia ferroviario, sulla linea Roma-Ancona e all'origine della linea Foligno-Terontola (Arezzo), che stradale sulla superstrada Flaminia all'intersezione della Strada Statale 75 Centrale Umbra, Strada Statale 77 della Val di Chienti, Strada statale 316 dei Monti Martani con la Strada Statale 3 Via Flaminia. Fu definita "porto di terra dello Stato Pontificio" per la sua centralità viaria, "Città aeronautica" per eccellenza per le sue industre aeronautiche e soprattutto per l'Aeroporto (nato intorno al 1880), fino al 1944 tra i più importanti e meglio attrezzati d'Italia, distrutto dai tedeschi in fuga ed oggi in via di ammodernamento.

I trasporti urbani sono gestiti dalla SSIT.

Amministrazione

Template:ComuniAmministrazione

Gemellaggi

Attualmente, il Comune di Foligno ha in essere tre gemellaggi:

Sport

Impianti sportivi

La città di Foligno è stata la sede del Campionato europeo juniores di pallavolo femminile 2008 svoltosi dal 5 al 13 settembre.

Curiosità

 
Pista dell'aereoporto di Foligno

Il 5 e 6 aprile 1472 a Foligno venne stampato dal tedesco di Magonza Johannes Numeister (allievo di Gutenberg) e dal folignate Evangelista Mei,[8] il primo libro in lingua italiana: la Divina Commedia.

Il 26 giugno 1952 all'Aeroporto di Foligno avvenne il primo dirottamento aereo nella storia dell'aviazione su di un aereo di linea passeggeri. Vi atterrò infatti un DC-3 delle linee aeree Jugoslave che effettuava il collegamento tra Zagabria e Pola e che fu dirottato su Foligno. A bordo vi erano 27 passeggeri, tra cui 4 membri dell'equipaggio e i 3 dirottatori, operai di Zagabria, che chiesero asilo politico.

Il 14 ottobre 2007, con una cerimonia pubblica in piazza della Repubblica, è stato festeggiato il completamento del restauro della lanterna della torre del Palazzo Comunale (giornalisticamente ed erroneamente da molti definita "torrino"), dopo il crollo avvenuto esattamente 10 anni prima durante una delle scosse sismiche del terremoto Umbro-Marchigiano del 1997. L'evento è tanto più significativo poiché il crollo avvenne in diretta televisiva e divenne quindi il simbolo stesso di quel tragico periodo.

Galleria fotografica

  Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Note

  1. ^ Secondo lo storico Jean-Claude Maire Vigueur «...Foligno aveva forse più possibilità di Perugia di diventare un grande centro economico, passa poi sotto la tutela di Perugia, che le impedirà di sviluppare le sue potenzialità...». Citazione tratta da Jean-Claude Maire Vigueur, Comuni e Signorie in Umbria, Marche e Lazio, Torino, UTET LIBRERIA, 1987, pag. 161, ISBN 88-7750-140-5
  2. ^ John Paul Grundman, The popolo at Perugia: 1139-1309, Washington University, Washington, 1974, pagg.199-201
  3. ^ Jean-Claude Maire Vigueur, Comuni e Signorie in Umbria, Marche e Lazio, Torino, UTET LIBRERIA, 1987, pag. 161, ISBN 88-7750-140-5
  4. ^ Dati tratti da:
  5. ^ Delibera del consiglio comunale sul "Centro del Mondo"
  6. ^ Barbanera
  7. ^ http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/B/barbanera.shtml
  8. ^ Altri identificano l'Evangelista Mei citato nel colophon dell'edizione, con il mecenate folignate Emiliano Orfini, altri ancora con il tipografo Evangelista Angelini.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Stampa locale online
Associazioni sportive

Template:Provincia di Perugia