Alessandro Moissi

attore austriaco (1879-1935)
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Alessandro Moissi, conosciuto anche con il nome tedesco, Alexander Moissi, e con quello lingua albanese, Aleksandr Moisiu (Trieste, 2 aprile 1879Vienna, 23 marzo 1935), è stato un attore austriaco di origini italo-albanesi, uno dei più noti attori dell'area di lingua tedesca agli inizi del XIX secolo.

Moissi nella commedia Turandot di Carlo Gozzi

Biografia

 
Moissi nel Risveglio di primavera di Frank Wedekind

Alessandro Moissi, questo il suo nome all'anagrafe, fu il quinto figlio del ricco commerciante albanese Kostantin Moisiu e della triestina Amalia di Rada; nacque a Trieste (all'epoca Austria-Ungheria) e divise la sua infanzia fra la città della madre, e Durazzo, città del padre. Per un periodo studiò a Graz.

A 19 anni si trasferì a Vienna per studiare canto, ma dopo un anno il posto gli fu revocato. Si cimentò allora col teatro, dove però - a causa del suo forte accento italiano - venne relegato a ruoli marginali. Durante una rappresentazione de Il tartufo di Molière fu notato, per il suo viso, da Josef Kainz, che interpretava il protagonista. Egli consigliò al direttore del teatro, Paul Schlenther, di farlo perfezionare, definendolo l'attore del futuro. Fu così che per due anni (1901-1903), Moissi si perfezionò al Neue Deutsche Theater di Praga.

Si trasferì poi a Berlino, dove Max Reinhardt lo volle con sé al Deutsches Theater. Ci volle tempo perché Moissi riuscisse ad affermarsi, ma Reinhardt insistè su di lui, affidandogli ruoli importanti, nonostante la critica lo bersagliasse per il suo accento italiano.

Ma fu proprio il suo accento, sia nella recitazione che nel canto, che - col tempo - colpì il pubblico: il poeta Franz Werfel lo definiva un mago, per Stefan Zweig la sua voce era musica, Klabund e Gerhart Hauptmann lo magnificarono, mentre Franz Kafka scriveva di lui nel suo diario.

In breve divenne un'autentica star del palcoscenico, ed uno dei più noti e più pagati attori di teatro del suo tempo. Nel 1914 partì volontario per la prima guerra mondiale nell'esercito tedesco, mentre nel 1918 si legò per qualche tempo alla Lega Spartachista.

Nel dopoguerra continuò la sua carriera, perlopiù con lunghe tournee all'estero, tornando raramente a Berlino, dove il suo stile di recitazione era considerato antiquato ed inadatto alle nuove evoluzioni del teatro, all'espressionismo così come al teatro politico di Bertold Brecht ed Erwin Piscator.

Lasciò definitivamente la Germania nel 1933.

Morì a Vienna il 23 marzo 1935, in seguito ad una polmonite contratta in Italia, dov'era stato in tournee e per provare una commedia scritta per lui da Luigi Pirandello e tradotta dall'amico Stefan Zweig, Non si sa come[1]. Sul letto di morte lo raggiunse l'offerta da Roma della cittadinanza italiana, mentre tempo prima era stato re Zog I di Albania ad offrire la cittadinanza albanese a Moissi, ma l'attore morì prima di poter concludere l'iter.

 
La tomba di Moissi a Morcote

È stato sepolto nel cimitero di Morcote, in Svizzera.

Si è sposato due volte: la prima con la viennese Maria Moissi, assieme alla quale aprì a Berlino la Scuola di recitazione Maria Moissi, e dalla quale ebbe una figlia, Bettina, divenuta a sua volta attrice; la seconda, nel 1919, con l'attrice Johanna Terwin.

Carriera cinematografica

Moissi ha recitato anche in undici film muti ed in due col sonoro, tra il 1913 ed il 1935:

Bibliografia

  • (DE) Rüdiger Schaper: Moissi. Triest, Berlin, New York. Eine Schauspielerlegende. Argon, Berlin 2000, ISBN 3-87024-513-1
  • (DE) Hans Böhm (a cura di): Moissi. Der Mensch und der Künstler in Worten und Bildern. Berlin 1927
  • (DE) Vangjel Moisi: Alexander Moissi. Verlag 8 Nëntori, Tirana 1980 (Biografia in lingua tedesca).

Note

  1. ^ Enzo Siciliano, L'isola, Manni, 2003, ISBN 8881764571. URL consultato il 20-05-2009.

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