Provincia di Frosinone

provincia italiana
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Template:Provincia La Provincia di Frosinone è una provincia del Lazio di 496.419 abitanti[1].

Confina a nord con l'Abruzzo (Provincia dell'Aquila), a est con il Molise (Provincia di Isernia), a sud-est con la Campania (Provincia di Caserta), a sud con la Provincia di Latina e a ovest con la Provincia di Roma.

Geografia

 

Il territorio della provincia comprende larga parte del bacino del fiume Sacco e di quello del Liri. I confini territoriali sono posti per lo più in corrispondenza di catene montuose, dai Monti Ernici a nord e i Monti Lepini a sud-ovest, ai Monti Ausoni e i Monti Aurunci a sud, alle Mainarde a nord-est.

Orografia

Il sistema montuoso che interessa il territorio della provincia di Frosinone segue il naturale sviluppo delle catene montuose della penisola italiana; i due sistemi principali sono ascrivibili all'Appennino centrale a nord, e al preappennino laziale a sud, divisi da un vasto territorio vallivo attraversato dal fiume Sacco e dal Liri, definito complessivamente Valle Latina. Il tratto dell'Appennino centrale che degrada nella provincia si muove dai Monti Sabini a Nord fino a scendere nel frusinate in direzione sud-est nelle catene dei Monti Simbruini (fino a Filettino), Monti Cantari ed Ernici fino alla conca di Sora. Un tratto dell'Appennino abruzzese sconfina nel Lazio a est di Sora e della media valle del Liri: dalla Serra Lunga sempre in direzione sud-est raggiunge la Valle di Comino e il gruppo montuoso delle Mainarde-Monti della Meta. Fra le vette principali il Monte Viglio a Filettino, la Monna a Guarcino, Pizzo Deta (Pizzuteta) a Veroli e il Monte Meta a Picinisco.

 
Panorama dei monti Ernici da Alatri.

Appartengono invece al preappennino laziale le catene montuose che si sviluppano parallele all'appennino centrale, delle quali la minore è il gruppo del Monte Caira a nord di Aquino, che separa la Val Comino dalla valle del Liri. Dal Vulcano Laziale in provincia di Roma scendono verso sud-est invece i Monti Lepini che in provincia di Frosinone raggiungono modeste altezze con il Monte Cacume presso Patrica. I Lepini degradano poi presso Priverno dove la valle del fiume Amaseno li separa dal gruppo montuoso degli Ausoni-Aurunci che a sud raggiungono le foci del Garigliano. Tra le cime si ricorda il Monte Fammera

Idrografia

 
Il lago di Posta Fibreno.

Laghi

La maggior parte dei bacini lacustri sono invasi artificiali per l'alimentazione di centrali idroelettriche. Interessano la valle del Liri, a Vallerotonda il lago di Cardito, a Picinisco di Grotta Campanaro, a Ceprano il lago di Isoletta originato dalle acque del Liri e il lago San Giacomo. Gli unici due bacini naturali sono di origine carsica, il lago di Canterno presso Fiuggi e il lago di Posta Fibreno.

Fiumi

 
Il fiume Melfa presso Picinisco

L'idrografia del territorio della provincia è segnata da due principali bacini fluviali: la valle del Liri-Garigliano e la Valle del Sacco. Il primo inizia il suo corso in Abruzzo per poi entrare nel Lazio presso Sora, dove accresce notevolmente la sua portata grazie al principale affluente, il Fibreno che sorge presso il lago omonimo. Il Liri divide quindi in due la provincia, sviluppando il suo percorso da nord verso sud fino a Ceprano dove incontra il Sacco. Prima di incontrare il Gari e di formare il Garigliano riceve le acque del Melfa, il principale fiume della Valcomino, insieme al Mollarino.

Nella valle del Sacco dai monti Ernici scende il fiume Cosa che attraversa Alatri e Frosinone. L'Amaseno, che sorge presso l'omonima città, è l'unico fiume non affluente del Liri, che attraversa l'agro pontino e sfocia nel Tirreno presso Terracina (LT).

Clima

Secondo i dati medi del trentennio 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si aggira attorno ai +6 °C, mentre quella dei mesi più caldi, luglio e agosto, si attesta sui +23 °C; mediamente, si registrano 47 giorni di gelo all'anno.
Le precipitazioni medie annue sono abbondanti, attorno ai 1300 mm, mediamente distribuite in 100 giorni, con un picco tra l'autunno e l'inverno ed un minimo relativo estivo [2] [3] [4].

FROSINONE Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 10,612,114,717,922,626,630,330,226,521,215,311,511,418,429,021,020,0
T. min. media (°C) 0,51,73,76,19,813,215,816,013,49,25,01,81,36,515,09,28,0
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) 1510510000004123760447
Precipitazioni (mm) 132,6128,2100,298,968,550,639,965,395,2141,7202,2175,4436,2267,6155,8439,11 298,7
Giorni di pioggia 991011874678111129291726101
Umidità relativa media (%) 77747071727068687175797876,37168,77572,8

Storia

Preistoria

  Lo stesso argomento in dettaglio: Volsci, Ernici, Regio I Latium et Campania e Latium adjectum.

La presenza dell'uomo in ciociaria è testimoniata già in età molto antica. Il ritrovamento di ossa appartenente al genere Homo, presso i comuni di Ceprano e di Pofi sono collocabili al Paleolitico. L'Uomo di Ceprano sembrerebbe risalire a un periodo compreso tra gli 800 mila ed 1 milione di anni fa. Durante il passaggio dall'Età del bronzo all'Età del Ferro l'uomo trasforma le proprie abitudini di vita stanziandosi in villaggi perennie e dedicandosi alla caccia ed ad una primitiva forma di agricoltura. Abitazioni e testimonianze indirette sono state rinvenute nei pressi di Alatri e Frosinone in località Selva dei Muli.

 
Le popolazioni italiche nel Lazio

In tempi storici, intorno al X-IX secolo a.C., si vide lo stanziamento di genti indoeuropee su un territorio probabilmente già occupato da popolazioni cosiddette Pelasgiche. Questi fatti vengono echeggiati in un gran numero di leggende latine e mediterranee, come nell'Eneide di Virgilio, in cui appare Camilla, la regina dei Volsci, protetta da Diana, divinità verginale italico-indoeuropea, contro il troiano Enea. Altra leggenda è quella della fuga di Saturno, cacciato dall'Olimpo da Giove, che approdò nel Lazio per insegnare agli uomini la tecnica e per riportare l'età dell'oro. È leggenda anche che Saturno abbia fondato sette città che hanno la "A" come iniziale del nome presentano grandi mura megalitiche, come per esempio Alatri.

Nel VII secolo a.C. la provincia di Frosinone entrò nell'orbita di Roma, e molte delle città che vi fanno parte furono definite Latium Adjectum, cioè il «Lazio aggiunto», ovvero il territorio della Valle del Liri. Prima però di conquistare queste terre e di domare i Volsci e gli Ernici dovettero passare quasi 300 anni, due guerre sociali e due guerre sannitiche, che infine portarono le popolazioni del Lazio meridionale alla cittadinanza romana. Da questo momento la provincia di Frosinone seguì il corso dell'impero romano, inclusa nella regio I Latium et Campania.

Medioevo ed età moderna

Con la caduta dell'Impero romano, dopo le vicissitudini delle invasioni dei goti e dei longobardi, la parte nord dell'attuale provincia diviene parte dello Stato Pontificio come Comitatus Campaniae, in seguito distretto della più vasta Campagna e Marittima, e poi della Delegazione di Frosinone; la parte sud invece fu inclusa nei domini del Regno di Sicilia come parte della Terra di Lavoro, dopo esser stata parte del ducato di Benevento e dei possessi feudali dell'Abbazia di Montecassino, oltre che dei gastaldati di Aquino e Sora. Tra il 1100 e il 1450 raggiunse una discreta autonomia politica la Contea di Ceccano, insieme di feudi posti entro i confini dello Stato Pontificio, a ridosso dei Monti Lepini. I ceccanesi furono, tra l'altro, protagonisti importanti nelle lotta per le investiture tra Papato ed Impero. Dal 1443 al 1796 fu istituito nella media valle del Liri il ducato di Sora, stato feudale del Regno di Napoli che, da sempre amministrativamente molto autonomo, raggiunse per breve tempo autonomia politica.

L'età moderna fu caratterizzata da un discreto isolazionismo della Valle del Sacco, vista la scarsità di vie di comunicazione e l'inattuata modernizzazione territoriale che, essendo legata alle politiche di cardinali ed ecclesiastici, nello Stato Pontificio non scese più a sud di Tivoli e delle città incluse nelle sedi suburbicarie. Nella Valle del Liri solo dopo aver soppresso le strutture feudali del Ducato di Sora e dell'Abbazia di Montecassino fu possibile, sotto il regno dei Borboni di Napoli procedere con le prime tappe dell'industrializzazione e delle riforme amministrative (il 14 luglio 1796 i Borboni disponevano la costruzione della via consolare Sora-Napoli e di un nucleo industriale presso Isola di Sora per la produzione di armi e la filatura del rame[5]).

Il regno d'Italia e l'istituzione della provincia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Circondario di Frosinone e Circondario di Sora.

Nel 1927, a seguito del riordino delle Circoscrizioni Provinciali stabilito dal Regio Decreto N°1 del 2 gennaio 1927,per volontà del governo fascista, venne istituita la provincia di Frosinone, unendo il circondario di Frosinone, dall'unità d'Italia in provincia di Roma, con il circondario di Sora e parte di quello di Gaeta (mandamenti di Pico ed Esperia; la fascia tra il mar Tirreno e i monti Aurunci passò invece alla provincia di Roma[6]), fin allora parte della provincia di Terra di Lavoro.

La nuova provincia rappresentava, secondo il disegno originario, il tentativo di unificare l'intera Valle del Liri con il territorio romano. La riorganizzazione della viabilità - che avvicinò i territori fin allora in Terra di Lavoro a Frosinone con la realizzazione della Strada Statale 637 di Frosinone e di Gaeta - e, prima dell'istituzione della provincia di Latina, la posizione centrale del circondario di Frosinone rispetto a tutto il Lazio meridionale, garantirono alla città il titolo di capoluogo di provincia.

 
Targa storica all'ingresso di Casalattico (Valle di Comino), già in provincia di Terra di Lavoro

Fu favorito il potenziamento degli uffici e delle sedi, al punto che per incrementare l'importanza della città, molti dei dipendenti pubblici della soppressa Terra di Lavoro furono trasferiti a Frosinone dando per la prima volta al centro urbano un aspetto cittadino che fino ad allora nel circondario era stato proprio di Alatri e Anagni.

Cartografia antica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Campagna e Marittima e Terra di Lavoro.

Economia

Agricoltura e allevamento

L'agricoltura prevede una discreta produzione ortofrutticola, viticoltura e olivicoltura. Molto sviluppato è l'allevamento e il pascolo di bovini, caprini e ovini, specialmente nella Valle del Sacco e lungo in confine con l'Abruzzo, sulle Mainarde. Dall'attività vengono ricavati prodotti caseari o carne, esportati in tutta la provincia e oltre confine.

Industria

 
Cave di marmo a Coreno Ausonio.

L'apparato industriale della provincia di Frosinone si presenta come un complesso territoriale fortemente variegato, legato a fattori economici, storici e politici molto diversi fra loro. Gli unici settori che presentano una discreta organizzazione in grando i fornire rappresentanze nazionali sono quelli relativi al polo chimico-farmaceutico di Anagni e quello della metalmeccanica di Frosinone e Cassino, sorti grazie agli interventi politici ed economici della cassa per il Mezzogiorno. Sono tutte produzioni localizzate in grandi stabilimenti presso le periferie cittadine[7].

Un sistema industriale spontaneo e storicamente legato ad uno dei primi processi d'industrializzazione del Mezzogiorno è caratterizzato da un gruppo di imprese di media dimensione in cui è impiegata una percentuale non indifferente dei lavoratori provinciali. Recentemente tali industrie sono state organizzate nei distretti industriali della carta e del vestiario tra Sora ed Isola del Liri. Il distretto dell'estrazione e lavorazione del marmo a Coreno Ausonio è un sistema produttivo più giovane, unico distretto industriale del Lazio insieme a quelli di Sora e quello della ceramica di Civita Castellana.[8]

Discreto infine l'apporto delle imprese a conduzione familiare di carattere artigianale, fra cui emergono i settori del tessile e del mobile nella media valle del Liri, della gomma in Valcomino e l'indotto dello stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano.[7]

Commercio e turismo

Il cosiddetto settore terziario nel territorio provinciale è prevalentemente concentrato nella città capoluogo e nei centri principali sedi di uffici o amministrazioni decentrate come Sora e Cassino. In quest'ultima città è particolarmente sviluppato il sistema economico che ruota intorno al università cittadina, istituita negli '70 e al tribunale, mentre a Sora è attivo un importante polo fieristico e un discreto sistema di promozione commerciale.

 
La conca

Molte città e associazioni folkloriche legano ormai la propria promozione turistica al termine Ciociaria: già durante il ventennio fascista il Touring Club Italiano adottava per identificare la provincia di Frosinone tanto il termine Campagna quanto il nome più recente di Ciociaria.[9]

La terra ciociara, fertile solo nei fondovalle, frazionata dalle montagne, è stata contesa in ogni epoca; Giosue Carducci, la definì come un "grande e solenne paese pagano e cattolico": il tratto distintivo di questa terra è proprio la capillare presenza di edifici di culto, monasteri e palazzi religiosi; un filo ininterrotto di spiritualità, arte, cultura unisce i templi rurali antichi e le acropoli arcaiche delle cosiddette Città di Saturno alle cattedrali di Anagni e Alatri, o ai conventi benedettini in cui nacque il monachesimo occidentale. A Subiaco sorgono i due monasteri di Santa Scolastica e San Benedetto; in quest'ultimo, sotto due chiese sovrapposte affrescate mirabilmente da artisti di scuola senese e umbra, è racchiuso il Sacro Speco, la grotta in cui il santo trascorse tre anni in eremitaggio prima di tornare a condividere la sua fede col mondo. Ancora oggi è facile capire perché questo luogo affascinante, sospeso sull'alta valle dell'Aniene, sia stato scelto per la meditazione più estrema.

Al centro della ciociaria si trova il paese dal nome curioso, Strangolagalli. Si narra che fu fondato da Federico II di Svevia che voleva farne una fortezza inespugnabile per contrastare lo Stato della Chiesa, infatti il confine che allora divideva i due stati (Stato Pontificio e Regno delle due Sicilie) era il fiume Liri.

 
Alatri - Santa Maria Maggiore

L'Abbazia di Monte Cassino, che Benedetto fondò nel 529 sulle rovine di un tempio di Apollo, da piccolo oratorio divenne in breve un faro di civiltà, che ci ha trasmesso molte tra le pagine più importanti della cultura universale, copiate dai monaci su codici di pergamena. Come è noto, Montecassino è stata ricostruita secondo le linee originarie dopo i bombardamenti del 1944; a rifletterne l'immagine più antica restano le oreficerie e i paramenti del Tesoro, i volumi della biblioteca, l'archivio in cui è conservato anche il famoso Placito capuano, il primo documento in lingua italiana volgare.

Tra le grandi abbazie ciociare c'è poi quella duecentesca di Casamari, in territorio di Veroli, edificata dai Cistercensi nel particolare stile che era prerogativa del loro ordine: un gotico quasi del tutto privo di ornamenti, in cui la semplicità della pietra spoglia si fa capolavoro. Un gioiello è anche la Certosa di Trisulti, che dista circa sette chilometri da Collepardo, sui monti Ernici; qui il panorama riempie gli occhi quanto la chiesa barocca e la farmacia settecentesca del convento, affrescata e completa di arredi.

Oltre che di monasteri, la mappa storica della regione è costellata di antichissime città arroccate, che conservano le vestigia di popoli preromani. Le Acropoli degli Ernici e dei Volsci sono cinte da mura poligonali: tale fortezze, definite ciclopiche per l'imponenza delle costruzioni, risultarono in molti casi inespugnabili persino ai Romani ai tempi delle guerre laziali. Mura che ad Arpino si fondono con le case di Civitavecchia, il suggestivo borgo che fu il primo nucleo della città; che si ammirano particolarmente ben conservate a Ferentino, dove sfiorano i resti del teatro romano. Tra tutte però quelle meglio conservate e più belle sono sicuramente quelle dell'Acropoli di Alatri, la cui origine si fa risalire a popolazioni prossime agli Ittiti ed alla cultura micenea.

Sempre ad Alatri è notevole la collegiata di Santa Maria Maggiore, una delle più belle creazioni del Romanico laziale.

 
Trisulti - La Certosa

Accanto alla passeggiata archeologica si snoda quella medievale, che è quanto mai ricca e tocca gran parte dei comuni della Ciociaria: ci porta ad esempio a scoprire Borgo San Leucio, il rione più antico di Veroli, e il trecentesco Palazzo Cantelmi di Atina; la chiesa di Santa Maria della Libera ad Aquino e la rocca di Fumone (dove morì prigioniero Celestino V, il papa del dantesco "gran rifiuto"); le mura turrite di Boville Ernica e di Vico nel Lazio. Ci conduce a Ceccano, dove troviamo la chiesa di San Nicola del XII secolo, splendido esempio di arte gotico-romanica,la chiesa di Santa Maria a Fiume di epoca medievale e ricostruita fedelmente dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale nonché il Castello dei Conti, recentemente ristrutturato. Ma, soprattutto, ad Anagni, che dopo essere stata la capitale degli Ernici divenne una delle residenze predilette dei pontefici romani. La città di Bonifacio VIII affascina per il suo centro storico di impronta duecentesca e aristocratica, e per la cattedrale di Santa Maria: splendida per l'eleganza del prospetto romanico, per le sculture della Cappella Caetani, per gli affreschi di matrice ancora bizantina.

Da segnalare anche che è presente una parte del Parco Nazionale d'Abruzzo, che abbraccia la parte montuosa occidentale ed inoltre in Ciociaria è presente una bellezza naturale unica in tutta Europa: una cascata in un centro cittadino, che si trova ad Isola del Liri, che in realtà di cascate ne ha due, la Cascata Grande e la Cascata Valcatoio.


Un più recente progetto di valorizzazione turistica sta investendo risorse umane ed economiche nelle città della Valcomino (Posta Fibreno) a ridosso del Parco Nazionale d'Abruzzo e attorno ai Monti Ernici (Collepardo: Pozzo d'Antullo e grotte dei Bambocci), per offrire nuovi percorsi alle esigenze del turismo ecologico.[10]

Trasporti e vie di comunicazione

Le vie di comunicazione principali della provincia di Frosinone seguono prevalentemente la conformazione naturale del territorio: senza dover scavalcare valichi di elevata altezza o traforare montagne, ferrovie e strade si sviluppano nei fondovalle della Ciociaria e della Valle del Liri, rispettivamente lungo le direttrici Roma-Napoli e Abruzzo-Tirreno.

Linee Ferroviarie

Le linee ferroviarie che attraversano il territorio provinciale sono due, la Roma-Napoli via Frosinone, classificata nella RFI come parte della rete ferroviaria nazionale fondamentale, e la Avezzano-Sora-Roccasecca, considerata invece parte della rete complementare. Una ferrovia minore, a scartamento ridotto, un tempo attraversava il territorio dei monti Ernici, da Palestrina a Frosinone via Fiuggi, detta Ferrovia Roma-Fiuggi, oggi attiva solo in provincia di Roma.

Linee Stradali

Autostrade e superstrade

Lungo la Valle del Sacco e nell'alta Terra di Lavoro da Ceprano a Caianello si sviluppa l'autostrada del Sole, che nel territorio provinciale è suddivisa in sei caselli.

L'autostrada del Sole nel territorio provinciale

A1 MILANO - NAPOLI
Autostrada del Sole in provincia di Frosinone
Uscita ↓km↓ ↑km↑ Provincia Strada Europea
  Anagni - Fiuggi Terme 611 149 FR  
   Area servizio "La Macchia" 613 147 FR  
  Frosinone 624 136 FR  
  Ceprano 644 116 FR  
  Pontecorvo - Castrocielo 659 101 FR  
   Area servizio "Casilina" 660 100 FR  
  Cassino 670 90 FR  
  San Vittore 679 81 FR  

L'apertura di un casello autostradale a Ferentino è prevista entro la fine del 2009.

Un sistema di superstrade invece si sviluppa a est dell'autostrada, per collegare le aree interne della Valcomino e dell'alta valle del Liri con il capoluogo e il meridione. Da Frosinone ha inizio la Strada Statale 214 Maria, detta anche supestrada Frosinone-Sora, a quattro corsie, che dal capoluogo raggiunge Sora. Qui l'ultima uscita non è distante dal percorso della Strada Statale 690 Avezzano-Sora, strada a scorrimento veloce, di due corsie, che dalla Marsica entra attraverso la Valle Roveto in provincia di Frosinone dove diventa la Strada Statale 627 della Vandra e prosegue poi per la Val Comino fino alla Strada Statale 509 di Forca d'Acero e poi a Cassino.

Altre strade

Il resto del territorio provinciale è coperto da una rete stradale minore caratterizzata dalle antiche strade statali, che si sviluppano anche attraverso valichi e aree pedemontane.

Aeroporti

  • Aeroporto di Frosinone Girolamo Moscardini - aeroporto militare.
  • Aeroporto di Aquino - Da lunedì 17 novembre 2008 l’aeroporto di Aquino, con il suo centro di attività sportiva Aquiland, è stato aperto al traffico aereo nazionale. Lo scalo sarà un importante punto di appoggio per l’aviazione generale e traffico aereo civile, poiché la zona era finora sprovvista di questo tipo di struttura.

Cultura

Identità della provincia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ciociaria, Terra di Lavoro e Circondario di Sora.

La provincia di Frosinone dal dopoguerra è comunemente fatta coincidere con la Ciociaria nella sua intera estensione. La parte nord della provincia è appartenuta per secoli allo Stato della Chiesa, la parte sud invece, che comprende gli importanti comuni di Cassino e Sora, prima dell'unità d'Italia apparteneva al Regno delle Due Sicilie e alla Provincia di Terra di Lavoro fino al 1927 quando durante il fascismo venne fondata la provincia di Frosinone.

 
Dialetti meridionali (in magenta) e mediani (in rosa) nel Lazio (tra le province di Frosinone e Latina il confine è segnato dal consonantismo).[11]

Recentemente molte polemiche hanno riaperto il problema dell'identità, attorno a una diatriba sulla proposta di una nuova provincia, quella di Cassino, che verrebbe a comprendere i territori laziali, che al 1861 facevano parte dei circondari di Sora e di Gaeta.

Dialetto

  Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto ciociaro, Dialetto sorano e Dialetti campani.

Le parlate locali della provincia di Frosinone sono molto diversificate, tradizionalmente raggruppate dai linguisti in due gruppi ben distinti fra loro, i dialetti italiani mediani a cui è ascritto il cosiddetto dialetto ciociaro, e i dialetti italiani meridionali a cui sono ascritte invece le parlate simili al dialetto della Campania a sud della linea immaginaria Sora-Ceprano-Circeo, resi celebri dallo studio del celebre glottologo Clemente Merlo in uno dei suoi studi più importanti, la Fonologia del dialetto di Sora.

Arte e monumenti

Il territorio della provincia occupa un territorio culturalmente molto eterogeneo, in cui è possible trovare sovrapposti, come per buona parte dell'Italia peninsulare, le tracce della tradizione greco-romana agli edifici di culto del cristianesimo e i resti dell'incastellamento medievale.

 
Acropoli di Ferentino.

Importanti testimonianze archeologiche sono raccolte nelle tracce affiorate di alcune città romane quali Fregellae e Fabrateria nova, nonché le aree archeologiche di Aquinum e Casinum nelle quali è possibile ritrovare i selciati dell'antica via Latina, archi monumentali, anfiteatri e templi pagani. Un'importante villa romana è stata trovata presso Anagni, mentre molte città della provincia, le cosiddette città saturnie, conservano dei suggestivi perimetri murari che hanno alimentato nella tradizione filosofica e letteraria miti e leggende sulla loro costruzione.

Il medioevo sconvolse l'assetto urbano romano, trasformando molte delle antiche città della Regio I in delle povere rocche di campagna. Le testimonianze più importanti del basso medioevo, quando il territorio della provincia si trovò a metà tra il ducato di Benevento e il ducato romano, sono il castello di Vicalvi, sede del gastaldo di Sora, e i ruderi di fortificazioni a Rocca d'Arce, Aquino e Fumone, molte delle quali scomparse già nel primo rinascimento.

Il più importante riferimento artistico e monumentale del medioevo ciociaro e lirinate sono l'importate sistema di abbazie benedettine e cistercensi: Montecassino, Trisulti e Casamari sono i più celebri esempi internazionali di architettura monastica medievale e rinascimentale. Caratteristici gli elementi architettonici tardomedievali dei centri storici di Anagni, Alatri, Alvito, Ferentino e Veroli.

Dell'età moderna restano pochi elementi di rilievo artistico e culturale, come i resti delle prime industrie cartarie ad Isola del Liri e l'urbanistica sociale connessa, i palazzi istituzionali di Frosinone superiore, costruiti a seguito dell'elevazione della città a capoluogo di provincia, e debole tracce di razionalismo italiano nella ricostruzione di Sora dopo il terremoto del 1915, Pontecorvo e Cassino, quest'ultima sulla linea Gustav fu distrutta dal bombardamento degli alleati durante la seconda guerra mondiale


Chiese e monasteri

File:Provincia di Frosinone-Stemma.png   Chiese, santuari e oratori
Veroli Abbazia di Casamari
Veroli Scala Santa
Veroli Concattedrale
Collepardo Certosa di Trisulti
Cassino Abbazia di Monte Cassino
Ferentino Santa Maria Maggiore
Anagni Duomo
Sora Abbazia di San Domenico
Alatri Collegiata di Santa Maria Maggiore
Atina Cattedrale
Il cassetto delle foto delle architetture religiose

Chiese

Castelli e palazzi storici

File:Provincia di Frosinone-Stemma.png   Castelli e palazzi storici
Alvito Castello Cantelmo, Palazzo ducale, Palazzo Elvino
Isola Liri Castello ducale
Sora Castello di Rocca Sorella
Vicalvi Castello
Atina Palazzo ducale
Alatri Palazzo Gottifredo
Anagni Palazzo dei Papi
Arce Torre di Campolato, Castello di Isoletta
Arpino Castello di Ladislao
Monte San Giovanni Campano Castello D'Avalos
Sant'Apollinare Castello della torre, Palazzo Murario Palazzo difensivo.
Il cassetto delle foto dei castelli della provincia

Castelli

Musei

File:Provincia di Frosinone-Stemma.png   Musei
Atina Museo archeologico
Ceprano Museo archeologico di Fregellae
Frosinone Museo archeologico
Sora Museo della Media Valle del Liri
Il cassetto delle foto dei musei della provincia

Musei

Archeologia

File:Provincia di Frosinone-Stemma.png   Archeologia
Arpino Mura ciclopiche
Atina Mura ciclopiche
Alatri Mura ciclopiche
Cassino Area archeologica di Casinum
Ceprano Area archeologica di Fregellae
San Biagio Saracinisco Sepolcreto sannite di Ominimorti
San Giovanni Incarico Area archeologica di Fabrateria nova
Il cassetto delle foto dei monumenti della provincia

Monumenti

Biblioteche, università e teatri

File:Provincia di Frosinone-Stemma.png   Biblioteche e Università
Cassino Università degli studi di Cassino (Scienze Motorie, Lettere e Filosofia, Ingegneria, Economia, Giurisprudenza)
Frosinone Università degli studi di Cassino (Ingegneria ambientale)
Alatri Biblioteca comunale
Frosinone Biblioteca comunale
Ferentino Biblioteca comunale
Sora Università degli Studi di Cassino (Scienze delle comunicazioni)
Veroli Biblioteca Giovardiana
Il cassetto delle foto delle biblioteche e delle università

Biblioteche e Università

Feste, fiere, sagre e manifestazioni

File:Provincia di Frosinone-Stemma2.png Feste, fiere e sagre
Alatri Saturno Film Festival
Esperia Sagra del vino a Monticelli
Isola del Liri Liri Blues Festival
Sora Fiera campionaria del mobile, Sorarreda, Mercato dell'Antiquariato, Carnevale del Liri, Infiorata del Corpus Domini.
Ceccano Dieciminuti Film Festival

Amministrazioni e decentramento

  Lo stesso argomento in dettaglio: Divisioni amministrative della provincia di Frosinone.

La provincia di Frosinone opera un decentramento amministrativo istituendo dal 2003 le sedi distaccate degli uffici provinciali di Cassino e Sora. I comuni della provincia sono raggruppati in quattro settori statistici e amministrativi facenti capo alle città di Anagni, Cassino, Frosinone e Sora che raggruppano i vari distretti sanitari, scolastici e centri per l'impiego.[12] Più volte è stata proposta l'unione di alcuni comuni della media valle del Liri nel comune di Lirinia, che diverrebbe il secondo centro urbano per popolazione della provincia.[13][14][15]

Comuni principali

Stemma Città Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
File:Frosinone-Stemma.png Frosinone 48.250 47 km²
File:Cassino-Stemma.png Cassino 32.886 82 km²
  Alatri 29.053 92 km²
File:Sora-Stemma.png Sora 26.434 71 km²
  Ceccano 22.749 60 km²
  Anagni 21.348 113 km²
  Ferentino 20.985 80 km²
  Veroli 20.580 120 km²

Comunità montane

Parchi naturali

 
La valle di Canneto nel parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

Aree protette principali

Entro il territorio della provincia di Frosinone si sviluppano diverse aree protette, occupando circa l'11%[16] dell'intero territorio provinciale. Si tratta di aree parchi prevalentemente montani, come lo storico Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, fra i primi parchi nazionali d'Italia, che nel Lazio si sviluppa entro lo spartiacque del fiume Melfa, ovvero la Valcomino. È l'istituzione che protegge ambienti preziosi e ricchi di acque e biodiversità, fra i più celebri della provincia come la Valle di Canneto o il complesso delle Mainarde-Monti della Meta. Di più recente istituzione è invece il Parco regionale dei Monti Aurunci, che occupa le cime meridionali della provincia, al confine con il territorio del sud pontino: l'area interessata, sebbene coperta prevalentemente da pascoli e da boschi di leccio e roverelle, con rare e sporadiche faggete negli ambienti cacuminali, è un importante ambiente per la conservazione di specie rare ed endemiche come il ragno Tegenaria bordoni e il coleottero Leptusa sibyllinica subsp. aurunca. Numerose le specie di orchidacee, altrove assenti in provincia, fra cui Ophrys bombyliflora e Ophrys crabronifera.

È in progetto l'istituzione di un parco regionale dei Monti Ernici.[17].

Altre riserve

Oltre alle grandi riserve montane che ricadono nel territorio della provincia una serie di piccole oasi sono state istituite nel corso degli anni per proteggere piccoli ambienti lacustri o boschivi come la riserva naturale lago di Posta Fibreno, in cui è preservato dalla pesca e dal turismo abusivo il prezioso ambiente lacuale e ripario, importante rifugio per l'avifauna migrante e locale insieme alla riserva naturale del lago di Canterno.

Un'oasi minore è gestita dalla sezione provinciale del WWF presso Collepardo, in cui alle pendici di una collina in parte coperta da un querceto mesofilo è stato istituito un piccolo orto botanico didattico che raccoglie la flora dei monti Ernici.

Note

  1. ^ demo.istat.it 31/07/2008
  2. ^ www.wunderground.com/global/IY.html Medie climatiche 1961-1990
  3. ^ www.eurometeo.com/italian/climate Dati climatologici medi
  4. ^ www.meteoam.it Tabelle e grafici climatici
  5. ^ Di Biasio A., Territorio e viabilità nel Lazio meridionale. La rete stradale degli antichi distretti di Sora e Gaeta dal tardo settecoento all'Unità, Rassegna Storica Pontina I, 1993
  6. ^ Archivio di Stato di Latina
  7. ^ a b Documento preliminare d’indirizzo del P.T.P.G., adottato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 7 del 05/03/03.
  8. ^ http://www.distretti.org/Distretti/Mappe-dei-distretti.htm Mappe dei distretti industriali italiani - sito ufficiale
  9. ^ Ferrante E., La provincia di Frosinone, in Attraverso l'Italia, vol. XI (Lazio). Consociazione Turistica Italiana, Milano 1943, p. 205
  10. ^ APT Frosinone
  11. ^ Pellegrini G. B, Carta dei dialetti d'Italia, Pacini ed., Pisa 1977.
  12. ^ Provincia di Frosinone, sito istituzionale
  13. ^ Associazione Lazio - Lirinia - Abruzzo - Proposta di Legge
  14. ^ http://www.soraweb.it/almanacco/det.asp?k=994
  15. ^ Altre proposte
  16. ^ Dati dell'associazione Orso and Friends
  17. ^ Alcune proposte sulla stampa locale: [1], [2], [3].

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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