Fondi
Template:Comune Fondi è un comune di circa 31.169 abitanti della provincia di Latina, situato nel sud pontino a metà strada tra Roma e Napoli, sul tracciato storico della Via Appia. È situato lungo la tratta ferroviaria Roma-Napoli.
L'8 settembre 2008 il prefetto di Latina Bruno Frattasi ha richiesto lo scioglimento del Comune per infiltrazione mafiosa. Il governo non ha ancora dato esecuzione a tale richiesta.[1]
Geografia
Il nucleo urbano di Fondi è situato nell'omonima piana distesa ai piedi dei monti Aurunci e Ausoni, che la chiudono su tre lati, e aperta a sud verso il mar Tirreno. I rilievi circostanti, culminanti nel monte delle Fate (1090 m) e nel monte Calvilli (1102 m), alimentano le falde idriche della piana, che risulta ricchissima di acqua, come testimonia la presenza di oltre 20 sorgenti e 3 laghi. Tale abbondanza idrica ha reso necessarie nei secoli ingenti opere di bonifica, iniziate nel XVII secolo e concluse solo nella prima metà del Novecento, per trasformare gradualmente il territorio paludoso in una fertile zona agricola.
Il lago di Fondi (ora compreso nell'area del "Monumento naturale del lago di Fondi"), a forma di arco lunare con superficie di circa 3,8 km², rappresenta un esempio significativo di lago costiero. Infatti, grazie alla comunicazione con il mare tramite due canali, il Sant’Anastasia e il Canneto, le maree vi stabiliscono una costante alternanza di acque dolci e salate. Gli altri due laghi costieri presenti nella piana di Fondi (ma in parte in territorio di Sperlonga) prendono il nome di Lungo e San Puoto.
La costa, che si estende per circa 13 km tra Terracina e Sperlonga, è bassa e composta da una spiaggia di sabbia fine, orlata in alcuni tratti da una duna litoranea ancora ben conservata.
Storia
In età preromana il territorio di Fondi era abitato dagli Aurunci e successivamente dai Volsci. Di questo periodo abbiamo pochissime informazioni: solo di recente è stato possibile individuare il sito della Fondi preromana, un piccolo insediamento d'altura fortificato con una imponente cinta di mura (in località "Pianara").
Il primo riferimento storico alla città di Fundi risale al IV secolo a.C., quando essa ricevette, insieme a Formia, la cittadinanza romana senza diritto di voto (civitas sine suffragio: nel 338 a.C. secondo Livio, nel 332-1 secondo Velleio Patercolo). Dopo il fallimento di un tentativo di rivolta guidato da Vitruvio Vacco (330 a.C.), Fondi rimase una prefettura romana e successivamente (188 a.C.) ricevette la piena cittadinanza, passando a un governo retto da tre edili. In epoca imperiale una parte del suo territorio era entrata a far parte del demanio imperiale, probabilmente a causa dei possedimenti della famiglia di Livia Drusilla, moglie dell'imperatore Augusto e madre di Tiberio, nata a Fondi, come testimoniano un passo dello storico romano Svetonio ed alcune epigrafi.
Fondi è inoltre menzionata nelle fonti antiche per una importante produzione vinicola, ed in particolare per il prestigioso Cecubo, un vino bianco liquoroso che fu esaltato in poesia da Orazio e Marziale, e descritto come uno dei migliori vini dell'epoca da Plinio il Vecchio.
L'importanza di Fondi in età antica è stata determinata anche dalla costruzione della via Appia, iniziata nel 312 a.C..
La sua funzione di valido presidio sui confini del territorio romano fu ripresa in epoca medievale, quando Fondi venne associata ai patrimonia ecclesiastici e al ducato di Gaeta: questa zona del sud pontino divenne infatti particolarmente rilevante in quest'epoca, in funzione degli alterni rapporti tra Stato Pontificio e Regno di Napoli.
La contea di Fondi fu in possesso prima della famiglia Dell'Aquila, di origine normanna, e quindi (1299) dei Caetani, che ne fecero per circa due secoli il centro della loro influenza e la sede di uno sviluppo artistico di rilievo. Nel 1378 Onorato I Caetani vi riunì il conclave che elesse l'antipapa Clemente VII, in opposizione al legittimo pontefice Urbano VI (Scisma d'Occidente).
Passata in seguito sotto il dominio aragonese, venne concessa in feudo ai Colonna – sotto i quali conobbee un rinnnovato periodo di splendore artistico e culturale grazie alla ricchezza della corte di Giulia Gonzaga, che vi si stabilì dal 1526 al 1534 – e infine ai di Sangro.
I due saccheggi ad opera dei saraceni (1534, guidati da Khayr al-Din detto il Barbarossa, e 1594) segnarono il declino della città.
Nel 1633 un'epidemia di malaria alimentata dalle acque stagnanti colpì la zona riducendo in poco tempo la popolazione di Fondi da 10.000 unità a sole 332 persone e trasformando la zone in una landa deserta.
La comunità ebraica di Fondi
Dall'epoca romana fino agli inizi del XVII secolo, Fondi è stata sede di una fiorente comunità ebraica. Ne rimangono tracce evidenti nel quartiere medievale detto Giudea.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[2]

Economia
Le favorevoli condizioni climatiche e l’abbondante irrigazione hanno favorito un’intensa vocazione agricola del territorio. L'economia locale è quindi fortemente legata alla produzione e alla distribuzione dei prodotti agricoli. La tradizionale destinazione del territorio ad agrumeto è stata soppiantata in anni più recenti da un’intensa coltivazione di ortaggi, primizie in serra e frutta di ogni tipo.
Fondi è sede del secondo centro di distribuzione agroalimentare all'ingrosso d'Europa (M.O.F.), secondo solo a quello di Parigi, che movimenta circa 1,15 milioni di tonnellate di prodotti ortofrutticoli all'anno.
Cultura
La città di Fondi ha oltre 30 secoli di storia. Diverse le testimonianze dei siti archeologici di notevole interesse; monumenti e personaggi che hanno contribuito con la loro opera a farla diventare punto di riferimento.
Monumenti e luoghi d'interesse
L’impianto del centro storico presenta il classico schema romano a due assi ortogonali (decumano e cardine), racchiuso in una cerchia quadrangolare di mura, di cui sono visibili ampi tratti in opus poligonale e in incertum, integrate da torri di epoca successiva. Il decumano principale coincide con il tratto urbano della via Appia, proveniente da Terracina e diretta a Itri, mentre l'antico foro è conservato dall'attuale piazza della Collegiata.
- Il Castello, con la caratteristica torre cilindrica su base quadrata di oltre 31 metri, simbolo della città, venne eretto nel XIV secolo da Onorato I Caetani su un tratto delle mura romane. Le torri angolari merlate e gli altri caratteri di palazzo fortificato non hanno però impedito a Giulia Gonzaga di installarvi la sua corte di letterati e artisti nel Cinquecento. Dal 1997 è sede del museo civico.
- L’adiacente Palazzo del Principe, eretto tra il 1466 e il 1477, è forse opera dell'architetto catalano Matteo Forcimanya. I suoi portali, la bifora, il cortile e i loggiati costituiscono una interessante sintesi di elementi angioini e gotico-catalani.
- Il caratteristico quartiere storico dell'Olmo Perino, La Giudea, richiama la memoria di un'antica permanenza ebraica che sembra risalire a epoche molto remote.
- Le terme, di epoca romana, in parte visibili nell'attuale Piazza dell'Unità d'Italia.
- Le mura megalitiche, nell'attuale via Guglielmo Marconi, zona Porta Roma.
- La Casa degli spiriti.
- Il Museo civico.
Lungo il litorale, e più precisamente in zona S.Anastasia, è presente un sito archeologico di una casa romana con dei mosaici a terra.
Le chiese ed altri luoghi di culto
- Il duomo di San Pietro risale al XIV secolo nel suo aspetto attuale, ma insiste su preesistenze romane. Ospita il sepolcro di Cristoforo Caetani, una cattedra vescovile marmorea e un pulpito con mosaici cosmateschi del XIII secolo. Vi sono inoltre conservati i dipinti del Trittico dell'Annunciazione di Cristoforo Scacco e della Maestà con san Pietro e san Paolo di Antoniazzo Romano.
- La collegiata di Santa Maria Assunta, preceduta da un'ampia scalea che copre l'intera larghezza della facciata, è ornata da tre portali di cui quello centrale impreziosito da una lunetta sovrastata da un rosone. La chiesa, voluta da Onorato II Caetani, è stata realizzata alla fine del Quattrocento con pianta a croce latina e a tre navate. Oltre agli altari rinascimentali, vi sono conservati un ciborio che risale al 1491 e la venerata statua della Madonna del Cielo.
- Abbazia di San Magno, riaperta nel 2007 dopo un lungo restauro, sita all'interno del Parco Naturale dei Monti Aurunci.
- La Chiesa della Madonna del Soccorso.
- La Chiesa di San Domenico.
- La Chiesa di San Francesco.
- La Chiesa di San Martino.
- La Chiesa di San Paolo.
- Il Santuario della Madonna della Rocca.
- La Chiesa di San Magno.
Altri riferimenti culturali
Fondi ha dato i natali, in tempi storici, a san Sotero, papa dal 166 al 174. In tempi più recenti, ai fratelli Giuseppe e Pasqualino De Santis, (il primo, regista neorealista, vi ha girato Non c'è pace tra gli ulivi (1950) e Giorni d'Amore (1954); il secondo, fotografo cinematografico, ha ricevuto il premio Oscar nel 1969 per Romeo e Giulietta), al pittore Domenico Purificato, al poeta Libero de Libero e al cantante Felice Chiusano, componente del Quartetto Cetra.
Ricorrenze, feste, fiere, eventi culturali
Nota: dati da verificare, vedi commento nel sorgente
- Fiera cittadina in occasione della Festa di Sant'Onorato, il 10 ottobre di ogni anno
- Premio Fondi la Pastora per la letteratura drammatica (dal 1974)
- Festival Internazionale del Folklore Città di Fondi (ad agosto, dal 1986)
- Fondi Art Festival (a luglio, dal 1998)
- Fiera Agrozootecnica “Città di Fondi” (a giugno, dal 2001)
- Premio Nazionale di Pittura Città di Fondi (a settembre, dal 2001)
- Rassegna cinematografica FondiFilmFestival (a luglio o settembre, dal 2002)
Sport
A Fondi il calcio è molto praticato; la prima squadra,ed anche quella forse più conosciuta è il Football Club Fondi 1922,altre squadre minori sono la Pro Calcio Fondi e l' AC Fondi 86.
Ci sono anche due associazioni di pallacanestro, il Basket Fondi e la Virtus Basket Fondi.
A Fondi è presente inoltre un'importantissima squadra di Pallamano, L' HC SEMAT FONDI che milita attualmente nel campionato di serie A2
Personaggi illustri
- Papa Sotero, nato a Fondi, eletto papa nel II secolo
- Giulia Gonzaga, contessa di Fondi nel XVI secolo
- Libero de Libero, poeta, scrittore, critico d'arte, nato a Fondi nel 1905
- Giuseppe De Santis, famoso regista e sceneggiatore, nato a Fondi nel 1917
- Domenico Purificato, pittore, nato a Fondi nel 1915
- Paolo Zannella, poeta
- Alberto Molinaro, calciatore Società Sportiva Cassino 1927
- Felice Chiusano, musicista, membro del Quartetto Cetra, nato a Fondi nel 1922
- Pasqualino de Santis, direttore della forografia, premio oscar nel 1969 per Romeo e Giulietta, nato a Fondi nel 1927
Gemellaggi
Dati amministrativi
Amministrazione comunale
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Altre informazioni amministrative
- Il comune di Fondi fa parte della XXII Comunità Montana del Lazio 'Aurunci e Ausoni' e del Parco Naturale Regionale dei Monti Aurunci.
- Classificazione climatica: zona C, 1089 GR/G
La richiesta di scioglimento del Comune (2008)
Il Comune di Fondi è retto dal 2006 dal sindaco Luigi Parisella, ex forzista, con una coalizione di PDL e UDC. Il territorio del comune è considerato feudo elettorale del senatore forzista Claudio Fazzone, oggi coordinatore provinciale del PDL di Latina.[1]
L'8 settembre 2008 il prefetto di Latina Bruno Frattasi ha richiesto al Viminale lo scioglimento del Comune per infiltrazione mafiosa. Il Viminale ha trasmesso nel febbraio 2009 tale richiesta al Governo, che non vi ha ancora dato esecuzione.[1]
Il prefetto Bruno Frattasi ha rilevato come «sono emerse chiaramente le connessioni fra la famiglia di Tripodo Domenico - boss tra i boss napoletani in contatto coi Casalesi, con la 'ndrangheta, con figure apicali di cosa nostra - e soggetti legati per via parentale anche a figure di vertice del comune di Fondi», sottolineando «l' inosservanza sistematica della normativa antimafia del comune» e «le gravissime violazioni dell' aministrazione fondiana, che, unite all'agevolazione di interessi economici di elementi contigui alla criminalità organizzata o da considerare ad essa affiliati, conferiscono al quadro di insieme una pericolosità tale da dover essere fronteggiata col commissariamento». Secondo Frattasi, l'amministrazione di Fondi avrebbe «agevolato interessi economici di Salvatore La Rosa, già sottoposto a misure di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, considerato affiliato al clan Bellocco di Rosarno». Il prefetto di Latina, descrivendo Fondi come «luogo strategico per l' integrazione fra diverse organizzazioni di tipo mafioso», sottolinea che l'accesso al Comune «ha evidenziato un quadro complesso che riguarda senz' altro la figura del sindaco Parisella, di alcuni esponenti consiliari di maggioranza, nonché della stessa macchina amministrativa che in tutte le sue articolazioni risulta interessata da illegittimità gravissime quanto diffuse». «E' stata accertata la contiguità del Tripodo con Parisella, intervenuto personalmente per "accreditarlo" presso l' amministrazione in relazione a lavori di pulizia sebbene il comune disponesse già di una impresa che svolgeva quel servizio». «Il sindaco Parisella, con lettera a sua firma, ha conferito l' incarico di revisore dei conti del progetto europeo Equal a Maria Rosa Garruzzo, figlia di Vincenzo, tratto in arresto per usura aggravata da modalità di tipo mafioso»[1].
Una prima interrogazione parlamentare di Sesa Amici (PD), numero 3522 del 14 maggio 2009, ha domandato al ministro Maroni il perchè della mancata esecuzione della richiesta di commissariamento, che ha affermato di aver richiesto al consiglio dei ministri lo scioglimento del comune[3].
In un'interrogazione parlamentare nel maggio 2009, i deputati del PD Marco Minniti, Gianclaudio Bressa e Laura Garavini hanno chiesto chiarimenti sul perchè il Governo non abbia ancora provveduto allo scioglimento (già avvenuto nel frattempo per i comuni di Rosarno e Villa Literno), sottolineando che «negli ultimi giorni ci sono stati attentati incendiari e azioni intimidatorie a danno di imprenditori di Fondi riconducibili ad un' ulteriore recrudescenza dell' offensiva della criminalità organizzata sul territorio»[1].
Nell'agosto 2009 il Governo ha sottolineato di non aver intenzione di procedere al commissariamento del Comune di Fondi.[4]
Secondo Silvio Berlusconi, "In Cdm sono intervenuti diversi ministri, hanno fatto notare come nessun componente della giunta e del consiglio comunale sia stato neppure toccato da un avviso di garanzia. Quindi sembrava strano che si dovesse intervenire con un provvedimento estremo come lo scioglimento della giunta"[4].
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha dichiarato "Ho già dato incarico al prefetto competente di svolgere nuovi accertamenti in modo da essere pronto al primo Cdm a portare una nuova relazione se gli esiti della prima saranno confermati"[4].
Laura Garavini, capogruppo del PD alla Commissione Antimafia della Camera, ha presentato nei giorni scorsi un'interrogazione al ministro dell'Interno, chiedendo informazioni "sulla società che ha sede a Fondi denominata SILO srl, della quale sono soci l'attuale sindaco di Fondi, Luigi Parisella, il senatore Pdl, Claudio Fazzone e tale Luigi Peppe. Detta società, che dovrebbe occuparsi di lavorazione di prodotti agricoli, è di fatto inattiva ma possiede una struttura industriale situata in un'area interessata da una variante urbanistica detta Pantanello, che ha inciso significativamente sul valore del capannone della Silo come di altri capannoni presenti in zona. Il signor Luigi Peppe, oltre ad essere cugino del sindaco, è fratello di Franco Peppe, soggetto in rapporti certi con la famiglia Tripodo, ed in particolare con Antonino Venanzio Tripodo. Il quale, secondo alcuni collaboratori di giustizia, avrebbe usato per la consegna di armi a soggetti appartenenti al clan camorristico dei "Casalesi" una automobile intestata proprio a Franco Peppe"[4].
Il mancato scioglimento dell'amministrazione, a più di un anno dalla segnalazione, ha sollevato anche le critiche dell'Associazione Nazionale Prefetti[4].
Bibliografia
- M. Di Fazio, Fondi ed il suo territorio in età romana. Profilo di storia economica e sociale, British Archaeological Reports, Oxford 2006 (sulla storia antica e l'archeologia).
- M.T. Piscitelli Carpino (c.), Fondi tra Antichità e Medioevo, atti convegno (Fondi 2000), Napoli 2002 (sull'età medievale).
Note
- ^ a b c d e Alberto Custodero, Camorra a Fondi, ma il governo non scioglie, Repubblica, 22 maggio 2009
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Il ministro Maroni sullo scioglimento del Consiglio comunale di Fondi, su youtube.com. URL consultato il 26-07-2009.
- ^ a b c d e Alberto Custodero, "A Fondi tutto regolare" E l'opposizione attacca, La Repubblica, 15 agosto 2009
Voci correlate
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