Scorzè
Template:Comune Scorzè (in lingua veneta Scorsè /skor'sɛ/) è un comune di 18.944 abitanti[1] della provincia di Venezia
Geografia fisica
Territorio
Il comune confina con le province di Treviso e Padova. Il territorio comunale è pressoché pianeggiante, di natura alluvionale al pari del resto della Pianura Padana. È inoltre ricchissimo di risorgive e di vie d'acqua: in particolare è attraversato dal fiume Dese e dai suoi affluenti (Rio Storto, Rio San Martino, Desolino). Dal punto di vista dell'orografia, la zona posta a nord del fiume Dese è sensibilmente più alta rispetto al territorio a sud del corso d'acqua.
Clima
Il territorio Scorzetano gode di un clima temperato, grazie alla mitigazione dovuta alla vicinanza del mare e della laguna. I principali venti che battono la zona sono la bora da nord est e lo scirocco dall'Adriatico. Le estati sono generalmente asciutte, al pari degli inverni, mentre assai più piovose si presentano le mezze stagioni, con sporadici episodi anche di allagamenti popolarmente detti brentane.
Storia
Il periodo romano
In epoca romana, il territorio scorzetano era amministrato dal municipium di Treviso ed era intensamente coltivato. Tutt'oggi è possibile notare che la disposizione di alcune vie di comunicazione riflettono la regolarità dell'antico graticolato [2].
Il medioevo
Il toponimo deriva presumibilmente dall'attività dei conciatori di pelle (gli scorzeri), diffusa nella zona durante il Medioevo.
Dopo le invasioni barbariche, con il territorio circostante fece parte del Regno dei Longobardi e in seguito del Sacro Romano Impero. È però in una bolla di papa Eugenio III del 1152 che viene nominata Scorzè per la prima volta, scritta per confermare i possedimenti del vescovo di Treviso Bonifacio. La zona era allora amministrata dalla diocesi, ma di fatto era divisa in vari staterelli indipendenti che per tutto il medioevo si scontrarono in aspre lotte. Il nome della città fu legato alle famiglie signorili degli Scorzadis prima e dei Tempesta poi, i quali stabilirono la loro residenza nel castello che sorgeva presso il fiume Dese, a est rispetto al borgo, cioè l'attuale centro abitato dove sorge la parrocchiale[3].
Nel 1241 Ezzelino III da Romano incendia il castello, tuttora, diroccato, presente nel simbolo della città, e spiana il terrapieno su cui sorgeva. Il centro del paese si sposta allora attorno alla chiesa.
Nel 1338, dopo essere passata agli Ezzelini, agli Scaligeri e ai Carraresi, Scorzè seguì le sorti di Treviso e fu annessa alla Serenissima. Della seconda metà del Trecento sono da ricordare le tre invasioni degli Ungari che devastarono il territorio[4].
L'età moderna
Dopo il periodo napoleonico, che sancì la fine della Repubblica di Venezia, dal 1815 il paese è parte dell'Impero Austro-ungarico. È questo un periodo di rinnovamento per Scorzè che vede consacrato l'attuale cimitero (1828) e aperta la prima farmacia (1843). Il rinnovamento continua anche quando, nel 1866, il Veneto passa al Regno d'Italia. Nel 1888 è innalzato il municipio.
Durante la Prima Guerra Mondiale Scorzè non fu coinvolta direttamente nel conflitto, ma ospitò comunque un ospedale militare allestito presso villa Conestabile. Il fascismo rappresentò uno degli eventi più duri per il paese che culminò, nel 1945, con la barbara esecuzione di numerosi oppositori. Lo stesso parrocco, monsignor Antonio Cercariolo si trovava spesso in disaccordo con i politici di allora[5].
Dopo la fine della guerra, Scorzè attraversò un fiorente periodo economico che la vide accrescersi sotto il punto di vista industriale e demografico.
Simboli
Lo stemma comunale, concesso nel 1911 da Vittorio Emanuele III rappresenta uno scudo di forma sannitica su cui campeggia un castello semidiroccato, in ricordo dell'antico fortilizio distrutto da Ezzelino III da Romano; ai suoi piedi, i ghiaccioli di grandine simboleggiano la signoria locale dei Tempesta.[6]
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa arcipretale e campanile
La Chiesa arcipretale[7], dedicata a San Benedetto Abate, fu edificata tra il 1761 e il 1767 su progetto dell'architetto veneziano Giorgio Massari.
All'esterno spiccano sul timpano le tre statue attribuite ad Antonio Bonazza che raffigurano San Benedetto, Santa Lucia e Sant'Agnese. Sui pilastri del sagrato antistante la chiesa si trovano invece nove statue di santi attribuite allo scultore padovano Francesco Androsi (1713-1794).
All'interno sono conservati affreschi di insigni autori come Giambattista Canal (1745-1825) per quanto riguarda l'Altare maggiore, Francesco Zugno (1709-1787) nel soffitto della navata e Antonio Beni (1866-1942) sulle pareti della navata. Sull'altare maggiore spiccano la pala di Paolo Pino San Benedetto con i Santi Nicola e Lorenzo e l'imponente tabernacolo di Giuseppe Bernardi detto il Torretto di Pagnano, maestro del Canova. Negli altari laterali sono da segnalare San Francesco d'Assisi riceve le stimmate di Paris Bordone e Immacolata concezione di Francesco Vason, mentre ricchissimo è l'altare della Madonna della Salute. L'organo, dei fratelli Pugina ma con materiale del precedente organo di Gaetano Callido (acquistato nel 1808 dalla Chiesa di Sant'Agnese di Venezia[8]), è ora in restauro ad opera della ditta "Zanin".
Il Campanile, alto 50 metri, risale al XVI secolo. Nel 1876 è stato integralmente restaurato sostituendo la cella campanaria. Nell'ultimo restauro del 1990 è stato scoperto un affresco sopra la porta d'ingresso raffigurante una Madonna con Bambino fino allora nascosto dalla meridiana del 1729[9].
Palazzo municipale
Costruito tra il 1888 e il 1889 su progetto dell'Architetto Alvise Motta, in origine conteneva anche sei aule scolastiche, gli uffici del Comune, l'ufficio postale e l'ufficio telegrafico. L'opera esternamente si presenta in stile neoclassico, con balcone. Fu ristrutturato una prima volta nel corso dei primi anni '60, mentre nel corso degli anni '80 l'edificio è stato ampliato e nei nuovi locali hanno trovato sede, per oltre un decennio, gli uffici del Distretto Sanitario della locale Ulss. Nel 1985 è stata inaugurata la nuova piazza comunale completata dalla fontana e dal monumento ai caduti Olism realizzato da Simon Benetton.
Attualmente si sta procedendo ad un radicale intervento di restauro del fabbricato.
Ville venete
Il più interessante edificio di architettura civile del capoluogo è senza dubbio Villa Soranzo Conestabile, costruita nel XVI secolo dalla Famiglia del doge Giovanni Soranzo e più volte ampliata. Circondata da uno splendido parco, progettato nel 1838 dal veneziano Giuseppe Jappelli, all'interno conserva notevoli decorazioni ad affresco ed un sontuoso scalone a tenaglia progettato a metà settecento all'Architetto Andrea Zorzi, il quale conferì all'intero complesso uno stile ispirato al nascente neoclassicismo.
Lungo la strada che conduce verso Castelfranco Veneto sorge Villa Dolfin - De Ferrari, costruzione del XVII secolo con interni riccamente decorati con stucchi, affreschi e soffitti alla sansovina. È abbellita anche da un elegante oratorio dedicato a San Gaetano da Thiene, cui è dedicata la pala attribuita a Gregorio Lazzarini.
Proprio in centro, invece, sorge Villa Orsini, già sede dei Carabinieri, delle Scuole medie e della biblioteca comunale, oggi adibita ad usi culturali. Il salone centrale del piano nobile è decorato con interessanti affreschi allegorici di scuola tiepolesca.
Altri edifici di valore storico presenti nel capoluogo sono Villa Barbiero, semplice edificio del XVII secolo e Villa Tombacco, di origini cinquecentesche.
Aree naturali
Oasi Todori
A partire dal 2006 a Scorzè è stata istituita un'ampia area naturale detta Oasi Todori, che si estende per circa ventimila metri quadri, ricca di vegetazione e fauna locale[10]. Si sviluppa attorno all'omonimo mulino ed è cartatterizzata dalla presenza delle acque del fiume Dese e dei suoi affluenti. Oltre che area verde a disposizione della cittadinanza a pochi passi dal centro abitato, quindi ideale per attività ricreative di vario genere, essa è anche sede di importanti attività didattiche che vedono impegnate le istituzioni scolastiche locali per sensibilizzare i giovani riguardo le tematiche ambientali.
I mulini lungo il Dese
La Repubblica Serenissima, sempre molto attenta alla gestione dell'idrografia del suo entroterra, costruì nel territorio comunale di Scorzè ben quattro mulini, tre nel Capoluogo e uno nella frazione di Cappella. I tre edifici sono il Mulino Todori, che si trova nelle vicinanze dell'area verde di proprietà comunale denominata "Oasi Todori", il Mulino Pamio ora Michieletto, situato anch'esso lungo il corso del fiume Dese in Via Canove e il Mulino Bonotto che ora ospita ora una struttura alberghiera.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[11]

L'ISTAT suddivide il territorio comunale nelle seguenti località abitate (vi è riportata anche la popolazione durante il censimento del 2001):
- CAPPELLA, 926
- PESEGGIA-GARDIGIANO, 4.535 (le due frazioni sono considerate un'unica località perché contigue)
- RIO SAN MARTINO, 887
- SCORZÈ, 7.478
- Ariosto, 26 (a Cappella, lungo via Ariosto)
- Armellin, 33 (a Peseggia, verso la fine di via San Paolo)
- Barchessa, 25 (a Peseggia, presso una laterale di via Verdi)
- Bassa, 97 (a Cappella, all'inizio di via Bassa)
- Bastia, 14 (a Cappella, lungo via Bastia)
- Battaglion, 23 (a Peseggia, lungo via Polo)
- Bellia, 20 (a Cappella, verso la fine di via Dante)
- Bigolo, 58 (a Rio San Martino, lungo via Bigolo)
- Bragato, 31 (a Cappella, lungo via Ariosto)
- Brotto, 73 (a Gardigiano, lungo via Frattin)
- Bulegato, 21 (a Gardigiano, verso la fine di via Canaletto)
- Busatto, 118 (a Peseggia, lungo via Verdi)
- Campigotto, 21 (a Cappella, verso la fine di via Ariosto)
- Canove, 72 (a Scorzè, lungo via Canove)
- Capitellon, 66 (a Rio San Martino, lungo via Capitellon)
- Case Cervesato, 91 (a Rio San Martino, lungo via Buonarroti)
- Case Favaro, 38 (a Scorzè, verso la fine di via Canove)
- Castellana, 29 (a Scorzè, lungo via Castellana)
- Centrale Olmara, 172 (a Scorzè, presso via Olmara)
- Cuchi, 117 (a Cappella,, all'incrocio tra via Dante e via Speri)
- Favorita, 33 (a Rio San Martino, lungo via Favorita)
- Fontane, 44 (a Rio San Martino, lungo via Da Vinci)
- Gagliardi, 19 (a Scorzè, presso via Gagliardi)
- Gallese, 149 (a Rio San Martino, lungo via Gallese)
- Giusto, 39 (a Gardigiano, verso la fine di via Marini)
- Gomieri, 41 (a Rio San Martino, lungo via Gomieri)
- La Stella, 19 (a Peseggia, lungo via Polo)
- Michettoni, 84 (a Scorzè, lungo via Canove)
- Montiron, 23 (a Rio San Martino, lungo via Montirone)
- Pesce, 25 (a Rio San Martino, lungo via Bigolo)
- Petrarca, 40 (a Cappella, lungo via Petrarca)
- Pizzato, 125 (a Peseggia, lungo via Tiziano)
- Sant'Ambrogio, 147 (a Rio San Martino, lungo via Sant'Ambrogio)
- Sottana, 11 (a Rio San Martino, lungo via Drizzagno)
- Spangaro, 38 (a Peseggia, lungo via Spangaro
- Tabina, 138 (a Rio San Martino, presso l'incrocio tra via Onaro e via Gomieri)
- Tasca, 17 (a Gardigiano, presso una laterale di via Rossini)
- Tegon, 23 (a Cappella, lungo via Boschi)
- Tosatti, 23 (a Rio San Martino, lungo via Tosatti)
- Tosatto, 19 (a Rio San Martino, all'inizio di via Tosatti)
- Volta, 48 (a Scorzè, lungo via Volta)
- Zanetti, 57 (a Cappella, verso la fine di via Dante)
- case sparse, 1.162
Immigrazione
Di seguito sono riportati i dieci gruppi di stranieri più consistenti (al 31/12/2007):
Pos. | Cittadinanza | Popolazione |
---|---|---|
1 | Romania | 259 |
2 | Serbia e Montenegro | 158 |
3 | Albania | 122 |
4 | Marocco | 121 |
5 | Cina | 93 |
6 | Moldavia | 45 |
7 | Ucraina | 34 |
8 | Nigeria | 26 |
9 | Brasile | 17 |
10 | Polonia | 16 |
Resto del Mondo | 169 |
Dialetto
Il territorio comunale si presente, dal punto di vista dei dialetti, assai variegato, risentendo della sua posizione geografica, a cavallo tra le province di Venezia, Padova e Treviso. Le tre famiglie si dividono, grossomodo, così il territorio:
- Veneto centrale (padovano) parlato per lo più nel Capoluogo;
- Veneto centro-settentrionale (trevigiano) parlato per lo più a Rio San Martino;
- Veneto lagunare (veneziano) parlato per lo più a Peseggia e Gardigiano.
Negli ultimi anni, ovviamente, queste distinzioni hanno perduto la già debole rigidità, eccezion fatta per l'area orientele del Comune, dove la massiccia immigrazione di persone provenienti dall'area mestrina ha rafforzato l'idioma lagunare a Peseggia e Gardigiano.
Cultura
Istruzione
Scuole
A Scorzè ha sede l'Istituto Comprensivo Galileo Galilei che comprende l'Asilo Nido, la Scuola Materna, la Scuola Elementare e la Scuola Media. Una sede distaccata delle scuole elementari dello stesso istituto si trova a Rio San Martino. È inoltre presente anche una Scuola Materna paritaria di proprietà della Parrocchia.
Biblioteca
La Biblioteca Comunale ha sede in Via dei Soranzo, dietro Villa Conestabile, e vanta un patrimonio di circa 37.000 volumi, di cui 7.000 nella sede distaccata di Peseggia. Nella collezione sono compresi 1.300 Compact Disc musicali e circa 200 dischi in vinile di musica classica, provenienti dalla donazione "Gino Novello"[12].
Teatro
Presso via Cercariolo si trova il Teatro Comunale "Elios-Aldò" che ospita ogni anno la prestigiosa Stagione Teatrale di Scorzè[13]. Il Teatro è sede anche di altri eventi importanti sia di carattere ricreativo che sociale. Ospita anche iniziative di incontro dei giovani delle scuole col mondo teatrale e dal 2001 una interessante rassegna di teatro amatoriale[14].
Personalità legate a Scorzè
- Ivano Beggio, industriale
- Antonio Beni, pittore e architetto
- Nevio Favaro, calciatore
- Pietro Ghedin, calciatore
- Aldo Graziati, direttore della fotografia
Eventi
Sagra di San Benedetto Abate
Si svolge nel mese di luglio presso il campo sportivo parrocchiale, dove ha sede anche lo stand gastronomico. Molti gli eventi in programma: il palio dei rioni (tornei di calcio, pallavolo e calcetto balilla), concerti, show live con cabarettisti, musical e altro (es. raduno dei motociclisti).
Festa dello Sport
Organizzata dall'"Associazione Sportiva Libertas Scorzè", si tiene durante il mese di agosto e prevede varie manifestazioni sportive[15].
Geografia antropica
Suddivisioni storiche
Durante il dominio veneziano, il territorio dell'attuale comune di Scorzè fu partito tra le podestarie di Noale, Mestre e Treviso. In particolare, alla prima apparteneva Scorzè paese, alla seconda Peseggia e Cappella e all'ultima Rio San Martino (Mestrina di sopra) e Gardigiano (Mestrina di Sotto)[16].
Frazioni
Economia
A partire dal secondo dopoguerra, Scorzè ha conosciuto un notevole sviluppo industriale. Nel territorio comunale sono presenti diverse importanti attività produttive, quali l'Acqua Minerale San Benedetto o l' Aprilia, nonché tutta una serie di piccole e medie imprese, complessivamente circa 600 aziende artigiane, che, in questa fase storica, stanno affrontando un periodo di straordinaria crisi, con pesanti conseguenze per la situazione occupazionale.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il capoluogo sorge all'incrocio tra due importanti direttrici viarie:
- la SR 515 "Noalese", che collega Padova a Treviso;
- la SR 245 "Castellana" che collega Mestre a Castelfranco Veneto.
Sempre dal capoluogo partono anche le Strade Provinciali 37, diretta a Salzano e Mirano, 39 Moglianese, diretta a Mogliano Veneto e 82, diretta a Scandolara.
Ad est della frazione Cappella scorre inoltre un tratto dell'Autostrada A4 (il Passante di Mestre); è ancora in fase di discussione il progetto che prevederebbe l'uscita dell'autostrada proprio nel territorio comunale.
Autobus
Il capoluogo è ben collegato e servito dal trasporto pubblico su gomma:
- Gli autobus ACTV provvedono ai collegamenti con Venezia, Mestre, Mirano e Mogliano Veneto[17];
- Gli autobus SITA e La Marca provvedono ai collegamenti con Padova, Noale e Treviso[18].
Ferrovie
Nel comune di Noale, lungo la linea ferroviaria Venezia-Trento è situata la Stazione di Noale – Scorzè, a tre binari, dove fermano tutti i treni che transitano per quella tratta e che sarà interessata dal servizio della linea 6 del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale.
Amministrazione
Template:ComuniAmministrazione
La maggioranza (centro-destra) in Consiglio comunale è composta dai gruppi: Il Popolo della Libertà (6 consiglieri), Lega Nord (5 consiglieri), Scorzè in lista (1 consigliere).
L'opposizione (centro-sinistra) è invece composta dai gruppi: Partito Democratico (5 consiglieri), Lista civica Pizzolato Sindaco (2 consiglieri) e Italia dei Valori (1 consigliere)[19].
Amministrazioni precedenti
Sport
Associazioni Sportive
Molto vivace l'attività associazionistica a Scorzè. La più prestigiosa associazione è il Club Ciclistico nato nel 1906 e campione d'Italia per diversi anni, con la sua costola motorizzata costituita dal Club Motociclistico nato nel 1928. Esistono inoltre molte associazioni sportive e culturali, secondo una tradizione di volontariato ed impegno sociale che è una delle maggiori caratteristiche del paese. Si segnala in particolare l'associazione dilettantistica Centro Sportivo Libertas Scorzè, fondata nel 1981 e tuttora attiva nel ciclismo, atletica, pallavolo e basket. Per quanto riguarda il calcio, invece, è attiva l'Associazione Calcio Libertas Scorzè- Peseggia, i cui colori sociali sono quelli ufficiali del Comune, il rosso e il blu.
Impianti sportivi
Stadio
Lo Stadio Comunale di Scorzè fu costruito verso la fine degli anni '60 su progetto dell'ing. Franco pascoli di Treviso e più volte riammodernato. All'epoca, costò all'Amministrazione Comunale 110 milioni di lire. Ha una capienza di circa 1500 posti, di cui 500 coperti. È circondato dalla pista per l'atletica leggera, mentre del complesso fanno parte anche una palestra e campi da tennis e calcio a cinque, utilizzati per lo più dall'Associazione Libertas.
Note
- ^ Fonte: dati ISTAT [1]
- ^ In particolare, sono stati identificati come decumani gli assi via Moglianese Cappella-via Moglianese-via Venezia-via Ronchi e via Tito Speri; come cardini gli assi via Onaro a Rio San Martino, via Dante a Cappella, via Ponte Nuovo-via Verdi a Peseggia (forse il cardine massimo).
- ^ Cfr.: F. Burbello, "Scorzè, immagini del '900, Martellago, 1998.
- ^ A. Marchesan, "Treviso medioevale", I, Treviso, 1923.
- ^ A. Stangherlin, "Scorzè e le sue frazioni", Venezia, 1968. Anche gli anziani del paese sono tutt'oggi in grado di riferire strani accadimenti a riguardo. Pare infatti che, nonostante fossero stati numerosi i tentativi, le "squadracce" fasciste non riuscirono mai a fare irruzione presso l'abitazione dell'Arciprete per infliggergli le celebri punizioni a base di olio di ricino.
- ^ Secondo quanto si legge nel R.D. 9 aprile 1911, lo Stemma rappresenta uno scudo di forma sannitica sormontato dalla corona inquadrato da: un castello d'argento semidiroccato a sinistra fondato sulla campagna di rosso in campo azzurro segno della signoria degli Scorzadis, della distruzione di Ezzelino, il Tiranno, e della dominazione di Treviso, nonchè da ghiaccioli di grandine al naturale d'argento in campo rosso simbolo della signoria dei Tempesta.
- ^ il titolo di arcipretale in perpetuo risale al 1757.
- ^ AA. VV., Organo della Chiesa Arcipretale "S. Benedetto" di Scorzè, Scorzè, 1976.
- ^ F. Burbello, "Scorzè, immagini del '900, Martellago, 1998.
- ^ [2] Via libera al parco Todori da La Nuova Venezia del 6 gennaio 2009.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ [3] Consulta il catalogo della biblioteca presso il sito internet del Comune.
- ^ [4] Programma delle ultime edizioni della Stagione Teatrale.
- ^ [5] Elenco delle iniziative ospitate dal Teatro Elios-Aldò.
- ^ [6] Programma della Festa dello Sport online.
- ^ Gli estimi della Podestaria di Treviso (PDF) e sommario dell’inventario (PDF).
- ^ [7] Ricerca orari ne Sito ACTV.
- ^ [8] Ricerca orari nel sito de "La Marca".
- ^ [9] Cfr. Sito del Comune
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scorzè
Bibliografia
- C. Agnoletti, "Treviso e le sue pievi", I, Treviso, 1896
- F. Burbello, "Scorzè, immagini del '900", Martellago, 1998
- A. Marchesan, "Treviso medioevale", I, Treviso, 1923
- A. Stangherlin, "Scorzè e le sue frazioni", Venezia, 1968
Collegamenti esterni
Istituzioni
Cultura
- Sito ufficiale dell'Istituto Comprensivo G. Galilei di Scorzè
- Sito ufficiale della Pro Loco di Scorzè
Sport
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1926 | 1933 | Giovanni Barbiero | Partito Nazionale Fascista | Podestà | |
1933 | 1934 | Carlo Buratti | Partito Nazionale Fascista | Podestà | |
1934 | 1941 | Valeriano Zanetti | Partito Nazionale Fascista | Podestà | |
1941 | 1945 | Albano Dittadi | - | Comm. pref. | |
1945 | 1946 | Natale Moroni | Comitato di Liberazione Nazionale - DC | Sindaco | |
1949 | 1960 | Giuseppe Michieletto | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1960 | 1970 | Attilio Donà | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1970 | 1975 | Flavio Michieletto | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1975 | 1980 | Pino Boscaro | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1980 | 1985 | Antonio Zaltron | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1985 | 1990 | Renzo Pamio, Albino Luise, Mario Pastrello | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1990 | 1999 | Igino Michieletto | centro | Sindaco | |
1999 | 2004 | Romano Centomo | centrosinistra | Sindaco | |
2004 | 2008 | Clara Caverzan | centrodestra | Sindaco | |
2008 | 2009 | Luigi Pizzi | - | Comm. pref. | |
2009 | in carica | Giovanni Battista Mestriner | centrodestra | Sindaco |