Muggiò
Template:Comune Muggiò (in lombardo Mugiô), adagiata lungo una terrazza pianeggiante (altopiano asciutto milanese) ad una quota massima di 186 metri sul livello del mare, ad una media di 170 metri s.l.m. e ad una minima di 164 metri s.l.m. (fraz. Taccona), con un'estensione territoriale di circa 5,6 km², è una città appartenente alla regione Lombardia ed alla provincia di Monza e Brianza.
Geografia
Sòglia meridionale dell'area Briantea, la città dista dal capoluogo lombardo 16 km ed è collocata di poco al suo nord-est. Il suo centro è situato a 45°35'34’’ dì latitudine nord e a 3°13’24" di longitudine ovest dal meridiano di Monte Mario (Roma), vertice geodetico.
Storia
Si ritiene che il nome originario della città possa derivare dall'aggettivo latino metulatus, ad indicare la conformazione ondulata. Il primo centro abitato a sorgere ove si trova oggi Muggiò è Ameglao (la cui esistenza è documentata dall'879). Da tale nome la città arrivò al nome attuale attraverso diverse modifiche. Nel 912 il centro aveva già assunto il nome di Meglao; nel 1196 il nome era diventato Migloe. Tale nome viene confermato anche nei documenti relativi ad un censimento del 1398. Durante i secoli successivi, diversi documenti religiosi parlano del centro definendolo Migioe, Mugloe e nell'accezione latina di Muglovium. È della seconda metà del XIII secolo la prima comparsa del nome di Muggiò, per quanto questo toponimo riapparirà solo in documenti del 1790 (e si parla di Mugiò, con una sola g). Solo dall'inizio del XIX secolo il nome di Muggiò sarà definitivo. La presenza di nomi prettamente germanici nei primi documenti storici rinvenuti, fanno pensare che la sua costituzione sia avvenuta all’epoca delle invasioni barbariche ed in particolare di quella del popolo Longobardo. In epoca feudale Muggiò seguì le sorti di Desio (sede della Pieve) passando, dapprima sotto la dominazione dei Visconti - sino alla metà del’400 - poi fu, da Luigi XII Re di Francia e Duca di Milano, concessa al dottore, fisico, Gabriele Pirovano ed ai suoi eredi. Nel 1518, fu ceduto ad Ottaviano Rho che lo perdette nel 1521, perché seguace dei francesi; passò quindi sotto Francesco II Sforza, successivamente a Galeazzo Ferreri, al Cavalier Vespasiano Roadino, a Giacomo Gallarati (10 settembre 1530) e, all'estinzione della linea, fu acquistato da Giorgio Manriquez (7 maggio 1550) sotto il ducato di Filippo II Re di Spagna. In epoche diverse, in assenza di sovrano, i marchesi Manriguez cedettero vari centri della Pieve a diverse famiglie, ma tennero Desio, Muggiò ed altri sette villaggi. Alla morte del Marchese Lodovico (24 gennaio 1791) il consigliere Conte Pietro Secco Commeno ereditò questo feudo, per concessione fatta antecedentemente (20 novembre 1779) dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, avendo egli sposato Laura Manriquez, figlia di Don Lodovico. La presa di possesso avvenne il 28 novembre del 1795; con la venuta di Napoleone Bonaparte nel 1796 cadde ogni diritto feudale sul territorio. In quest’arco di tempo s'inseriscono nella storia di Muggiò personaggi di nobili famiglie locali e milanesi, quali i Casati, gli Isimbardi, i Bolagnos, i D'Adda, i Taccona, gli Scorpioni e i Santambrogio, che lasciarono varie testimonianze.
Analisi urbana
L'agglomerato urbano di Muggiò rimane, sino alla fine del 1800, pressoché inalterato nella forma (ancora individuabile nel centro storico odierno), tuttavia si assiste ad un importante rinnovamento di edifici ed infrastrutture, come la costruzione del Canale Villoresi, il canale artificiale più grande realizzato in Italia, che fu ideato dall’ingegner Eugenio Villoresi (1810-1879); esso preleva acqua dal fiume Ticino riversandola nel fiume Adda, interessando, con il suo tracciato, un territorio di circa 85.000 mq. Il periodo compreso tra le due guerre vede la realizzazione d’opere che ebbero grande rilievo sotto l’aspetto igienico-sanitario, come la costituzione di una cooperativa acqua potabile e la costruzione di un primo pozzo idrico, nel 1927 (uno dei primi della Provincia di Milano, che sostituisce quelli antichi insufficienti) oggi la rete idrica preleva acqua potabile da otto pozzi. Nel 1932 avviene la costruzione del canale di bonifica Alto Lambro che da Muggiò si estende fino a Carate Brianza (inaugurato a Muggiò nell’Aprile del 1935 dal Capo del Governo, Benito Mussolini), oggi coperto, sul suo tracciato corre parte della nuova Strada Provinciale Desio-Muggiò-Nova Milanese. Nel 1950 il comune viene attraversato da una strada d’importante comunicazione, la Strada Provinciale 10, poi Statale n°527 Bustese. Gli anni seguenti assistono ad un importante fenomeno che ebbe gran rilevanza nello sviluppo urbano, infatti calamità naturali come l'alluvione del Polesine o i terremoti portarono un alto tasso immigratorio d’origine veneta e meridionale nel territorio milanese, provocando il boom economico edificatorio. Il territorio muggiorese, tipicamente agricolo sino alla prima metà del secolo (frumento e granoturco), gelsi e viti; con lo sviluppo di industrie e piccole/medie imprese, alcune molto importanti - nel campo alimentare Star (doppio Brodo) fondata qui nel 1948 o in ambito chimico RAVIZZA Farmaceutica (Collirio ALFA) fine anni ‘50 (entrambe trasferitesi alcuni decenni fa) - ha subito radicali trasformazioni. Nel corso degli ultimi anni, con una popolazione che supera i 23.000 abitanti ed una riqualificazione del tessuto urbano attraverso una seria politica urbanistica (Piano Particolareggiato Centro Storico, Piano Insediamenti Produttivi, Parco del Grugnotorto: ultimo serbatoio di grandi spazi inedificati (7.000.000. di mq. c.a.) tra Muggiò, Nova Milanese, Varedo, Paderno Dugnano, Cusano Milanino e Cinisello Balsamo), la Città, ufficialmente riconosciuta con un Decreto del Capo dello Stato nel 1992, ritrova una sua identità, riscoprendo quei caratteri sociali ed il valore dei suoi Beni storico-architettonici mediante interventi di restauro particolarmente importanti e significativi.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Muggiò è lambita ad est dalla Strada Provinciale n° 5 “Villa di Monza”, più a nord, denominata Statale n° 36 del Lago di Como e dello Spluga, a sud dalla Tangenziale Nord A 52 ed è suddivisa trasversalmente dalla Strada Statale n° 527 “Bustese” che la collega a Saronno e al Varesotto orientale. Due le Strade Provinciali: la n° 151 Cinisello Balsamo-Muggiò-Desio e la n° 220 Lissone-Muggiò. La rete stradale urbana è di 52km lineari, la rete ciclabile è di 17km lineari.
Distanza dalle principali città italiane
Bari | 897 km |
Bologna | 233 km |
Firenze | 316 km |
Genova | 189 km |
Milano | 16 km |
Napoli | 788 km |
Palermo | 1498 km |
Roma | 597 km |
Torino | 151 km |
Venezia | 265 km |
Autobus
- Linea Z204 Vedano (Lissone) - Muggiò - Cinisello Balsamo
- Linea Z205 Limbiate - Varedo - Nova Milanese - Muggiò - Monza FS
- Linea Z209 Monza FS - Muggiò - Desio - Bovisio Masciago - Cesano Maderno FNM
- Linea Z218 Sesto S. Giovanni M1-FS - Cinisello B. Ospedale Bassini - Monza Ospedale Nuovo
- Linea Z219 Paderno Dugnano/Palazzolo FNM - Nova Milanese - Muggiò - Monza FS
- Linea Z227 Sesto S. Giovanni M1-FS - Muggiò
- Linea Z234 Vedano - Lissone - Muggiò
- Linea Z244 Vedano - Monza Centro - Taccona di Muggiò - Cinisello Balsamo
Ferrovie
Muggiò è servita dalla tratta ferroviaria Milano-Como-Chiasso che le consente di raggiungere brevemente le suddette città e altri centri minori. La piccola stazione ubicata a Lissone intitolata a Lissone-Muggiò è stata inaugurata nel 1872.
Palazzi, Chiese, Monumenti
Cappella di San Rocco
La Cappella di San Rocco si trova nel centro di Muggiò, sulla strada che porta a Monza (Via G. Mazzini). Nonostante oggi si trovi nel centro di Muggio, l'edificio era una cappella campestre, dei Sancti Rochi Campestris.
La costruzione fu iniziata nel 1524 ed intitolata al protettore degli appestati.
L'architettura è semplice, la cappella è preceduta da un pronao con colonne in granito. All'interno, sopra l'altare di marmo, si trova una statua del Cristo, che porta sulla testa dei capelli veri.
Nel 2004 la chiesa è stata restaurata, per riportarla allo splendore di un tempo.
Per la festività di San Rocco, il 16 agosto, dalla cappella parte una processione che si dirige verso la Parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo Apostoli.
Croci della Peste (XVI sec.)
Parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo
Monumento Nazionale (Legge 1/6/1939 n° 1089); essa sorge in forme lombardo-gotiche, sull'area centrale di un ex Collegio Barnabita (già residenza settecentesca dei conti Porro), su progetto dei rinomati architetti milanesi Angelo Savoldi e Giambattista Borsani, che s'ispirarono alla Basilica di Sant'Andrea in Vercelli (1219-1227). La posa della sua prima pietra risale al 23 giugno 1895, l’apertura al culto nel 1897. La torre campanaria con cuspide conica s'innalza tra il 1920 e il 1922. La facciata principale viene ultimata nel rispetto dell'antico progetto (1894) solo nel 1968; tripartita, questa è stata tutta rivestita in cotto con elementi in trachite - travertino e arricchita con icone legate alla vita dei due Apostoli: sul bronzeo portale centrale viene raffigurata la loro vocazione, nei vetri istoriati del rosone centrale vi è il loro martirio, ed in alto sul timpano, il gruppo scultoreo rappresenta la gloria acquisita attraverso la croce di Cristo. L'interno, imponente ed elegante, conferma lo slancio preannunciato in facciata: sulla pianta a croce latina si sviluppano le campate con volte a crociera, tre navate che conducono al transetto, agli estremi del quale sono poste due cappelle minori. Le semplici colonne in pietra si alternano a possenti pilastri sagomati sui quali poggiano gli archi a tutto sesto, in tali colonne polistili, ai rossi mattoni si alternano le fasce di granito. All'incrocio fra la navata centrale e il transetto si eleva la cupola, la cui volta a raggiera poggia sul tamburo ottagonale con finestre trifore. Due lesene d'altare attribuite ad Antonio Canova (1757-1822) fino agl'anni '60 incorniciavano il prestigioso dipinto "Cristo in croce con la Maddalena" di Francesco Hayez (1791-1882) commissionato nel 1827 dalla Famiglia Isimbardi (oggi conservato presso il Museo Diocesano di Milano) ora sostituito da una riproduzione fotografica.
Santuario della Beata Vergine Addolorata del Castagno
Uno storico viale pedonale alberato, detto un tempo "delle Rimembranze" ora "del Castano", conduce dalla centralissima via Italia al sacro edificio dedicato alla Beata Vergine Addolorata. La chiesa in stile barocco, dono del conte Giuseppe Bolagnos alla popolazione di Muggiò, si edifica agli inizi '700 sul luogo della primitiva cappella votiva, sorta nel XVI secolo in seguito ad un evento straordinario.
Santuario della Madonna delle Grazie, già di Santa Giuliana (XIV sec.)
Palazzo Bolagnos, Andreani, Santambrogio
La costruzione d'impostazione barocca, presenta all'interno un portico colonnato ed un vasto scalone d'onore con meraviglioso parapetto in arenaria; perduto purtroppo il giardino originale a disegno geometrico, rimasto tale per tutto il corso dell'Ottocento. Il lotto edificato, posto nel cuore dell'abitato, si affaccia sulla piazza dell'antica parrocchiale (oggi scomparsa e intitolata ad Antonio Gramsci), già appartenuto ai conti Bolagnos, è successivamente passato agli Andreani, ai nobili Santambrogio e ancor oggi è di proprietà privata.
Palazzo Brusa, Mariani
Attiguo a villa Isimbardi, Monumento Nazionale, il palazzo Brusa di Muggiò si realizza sul finire del XVIII secolo, inglobando una preesistente costruzione risalente probabilmente al 1400. Caratteristiche del complesso sono la vasta corte interna a pianta quadrata, un vano, al piano terra, con otto colonne isolate e volte a crociera ed altri spazi chiusi un tempo destinati a scuderie per i nobili Isimbardi.
Villa Isimbardi, D'Adda
L'immobile, Monumento nazionale (Legge 1 giugno 1939 n. 1089), ha particolare interesse architettonico perché villa del XVIII secolo (su una trave del sottotetto vi è incisa l'annata della probabile edificazione: 1783), a due piani con portico centrale a tre fornici (volte a crociera) e due colonne in pietra; i corpi di fabbrica laterali conferiscono all'edificio una tipologia ad "U". Sul piano di campagna, oltre il triportico è collocato il Salone di Ricevimento con magnifico soffitto affrescato d'ispirazione neoclassica (figure ed anfore), altre sale ed anditi adiacenti presentano affreschi "a grisaille" giunti ai giorni nostri in un ottimo stato di conservazione. Sul piano nobile, di notevole interesse, si trova in posizione centrale il vasto Salone delle Feste” l'odierna Sala di rappresentanza della Città.
Villa Casati, Stampa di Soncino
La prestigiosa villa ha origine intorno alla fine del XV secolo quale residenza estiva dei Casati, una ricca e nobile famiglia guelfa milanese. Nel nucleo storico di Muggiò, associata alle tenute sorge la palazzina con elegante portico e giardino di contorno. Questa dimora avita vede il passaggio di diverse generazioni Casati e ospita personaggi illustri come i cugini Cardinali Carlo e Federico dei principi Borromeo durante le loro visite pastorali al borgo (1579 / 1604-1611). Il conte Agostino Casati (1739-1820), ex Ciambellano imperiale, per il rinnovo della sua villa, affida l'incarico all'architetto austriaco Leopold Pollack (Vienna 1751 - Milano 1806) già autore di villa Barbiano di Belgiojoso d'Este, poi Reale e del Teatro Filodrammatici a Milano. La concezione progettuale di villa Casati, mirabile capolavoro di architettura Neoclassica, s'imposta su un prisma rettangolare, da cui sporge, al centro di uno dei lati maggiori, un cilindroide a base ellittica. La sua tipologia deriva dall'arte barocca tradizionale e richiama modelli francesi e viennesi. Villa Casati Stampa di Soncino, Monumento nazionale (Legge 1 giugno 1939 n. 1089) e splendida sede municipale, rivive i fasti del passato grazie al restauro architettonico conclusosi nel 1982.
Mausoleo Casati, Stampa di Soncino
Il Mausoleo ospita le tombe della nobile famiglia Casati, tra cui quelle di Teresa Casati (1787-1830) Federico Confalonieri (1785-1846) Gabrio Casati (1798-1873) Angelo Casati (1802-1846) Camillo Casati (1805-1869) Rinaldo Casati (1844-1898) Camillo Casati Stampa di Soncino (1877-1946) Alessandro Casati (1881-1955) Alfonso Casati (1918-1944) Camillo Casati Stampa di Soncino (1927-1970)
Palazzo Taccona, Bertoglio, D'Adda
Posto sulla via che da Muggiò conduce a Milano, si tratta di una residenza nobiliare della seconda metà del XVIII secolo. In quel periodo, un edificio preesistente, di proprietà dei Conti Taccona, fu rimaneggiato fino ad assumere l'aspetto attuale. L'edificio, riconosciuto Monumento Nazionale nel 2002, presenta una forma ad "U", con l'asse centrale a unire l'esterno con il giardino, e si ispira alle cosiddette ville di delizia tipiche della Lombardia del Settecento. Nella struttura è presente un portico che conduce al giardino stesso ed una scala d'oro che porta al primo piano, ove è posta la sala da ballo. L'edificio presenta anche una cappella dedicata ai Santi Magi, probabilmente costruita precedentemente al palazzo stesso. Negli ultimi anni il Palazzo ha subito ampie ristrutturazioni, in parte ad uso abitativo. Nel dicembre 2001 il palazzo ha poi subito un imponente crollo, che ha costretto gli abitanti al trasferimento forzato. Il palazzo è stato dunque ricostruito seguendo i canoni che ne ispirarono la costruzione originaria.
Stadio Superga 1949
Lo Stadio della città, dedicato ai Caduti di Superga 1949 (la squadra del Grande Torino), è realizzato su progetto dell’Arch. Roberto Biscardini negli anni 1982-84. Collocato a sud del Canale Villoresi e ben inserito all’interno del locale Parco Grugnotorto (progettato alla fine degli anni ’70 dall’architetto milanese Maurice Munir Cerasi), il verde campo di gioco è utilizzato dalle due società calcistiche cittadine: il Football Club Muggiò San Carlo (nato nel 2004 sulle ceneri della prima associazione di calcio risalente agli anni ’40 poi rifondata nel 1964) e la Società Calcio Taccona (fondata nel 1968). Nelle sue immediate vicinanze un altro rettangolo di gioco è invece dedicato a Gaetano Scirea (1953-1989), già capitano della Nazionale e Campione del Mondo (1982).
Personalità legate a Muggiò
- Paolo Ottavio Casati (1596-1672), Cavaliere di Corte
- Paolo Casati (1685-1707), il "Gigante", Capitano del Reggimento Imperiale Dragoni
- Carlo Porta (1775-1821), Poeta italiano
- Camillo Casati (1805-1869), Conte, 1° Sindaco di Muggiò dopo l'Unità d'Italia
- Maria Isimbardi, D'Adda (1827-1849), Marchesa di Pandino
- Camillo Casati Stampa (1877-1946), Marchese di Soncino
- Alfonso Casati (1918-1944), Sottotenente dei Granatieri, Medaglia d'Oro alla Memoria - Eroe della Guerra di Liberazione dall'occupazione nazista.
- Antonio Riboldi (1923), Mons. Vescovo emerito di Acerra
- Giampiero Albertini (1927-1991), Attore cinematografico italiano
- Giorgio Larocchi (1929-2007), Pittore e poeta italiano
- Marco Ferradini (1949), Cantautore e musicista italiano, insegnante
- Alessandra Ferri (1964), ex prima Ballerina del Teatro alla Scala in Milano
- Marco Castoldi (1972), Cantautore e musicista italiano
- Samantha Ferrari (1973), Campionessa italiana e Mondiale di Ginnastica Ritmica
- Arianna Errigo (1988), Campionessa italiana e Mondiale di Fioretto femminile
Feste e fiere
- 6 gennaio – Corteo dei Magi
- 6 gennaio – Mercatino della Befana
- 17 gennaio – Falò di Sant’Antonio nella piazza del municipio.
- 2 giugno – Taccona in festa: sagra dei produttori agricoli
- Terza domenica di settembre – Festa patronale dedicata alla Madonna Addolorata del Castagno.
- Prima domenica di ottobre - Festa patronale dedicata alla Madonna del Rosario (Fraz. Taccona)
- Terza domenica di ottobre – Festa della Castagna.
- 13 dicembre - Premio Santa Lucia: consegna delle benemerenze civiche.
- Seconda domenica di dicembre – Presepe vivente nel centro storico.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]

Amministrazione comunale
Sindaci di Muggiò dall'Unità d'Italia al 2009
- Conte Camillo Casati (1860-1869);
- Dott. Giovanni Zberg (1869-1898);
- Luigi Scotti (1898-1901);
- Luigi Mauri (1902-1910);
- Angelo Galbiati (1910-1918);
- Alfredo Figini (1919-1922), Partito Socialista;
- Angelo Natale (1922-1923), Commissario Prefettizio;
- Cav. Piero Larocchi (1923-1933), Podestà;
- Dott. Ettore Monfrini (1933-1936), Commissario Prefettizio;
- Angelo Alfredo Galli (1936-1938), Podestà;
- Cav. Ezio Gritti (1938-1943), Podestà;
- Rag. Rodolfo Santambrogio (1943-1944), Commissario Prefettizio;
- Dott. Pellegro Cella (1944-1945), Commissario Prefettizio;
- Alfredo Figini (1945-1946), Partito Comunista Italiano;
- Enrico Merati (1946-1960), Partito Comunista Italiano;
- Dott. Ferruccio Ottolina (1960-1969), Democrazia Cristiana;
- Rag. Edoardo Silva (1970-1975), Democrazia Cristiana;
- Arch. Alfredo Viganò (1975-1985), Partito Comunista Italiano - Partito Socialista Italiano;
- Rag. Mario Cherubini (1985-1987), Partito Socialista Italiano - Partito Comunista Italiano;
- Arch. Elio Cambiaghi (1988-1990), Partito Comunista Italiano - Partito Socialista Italiano;
- Rag. Mario Cherubini (1990-1992), Partito Socialista Italiano - Partito Democratico di Sinistra - Partito Social Democratico;
- Stefano Rijoff (1992-1999), Partito Democratico di Sinistra - Democrazia Cristiana/Partito Popolare Italiano;
- Dott. Pietro Stefano Zanantoni (1999-2004), Forza Italia - Alleanza Nazionale - Unione di Centro;
- Dott. Carlo Giuseppe Fossati (2004-2009), La Margherita - Democratici di Sinistra/Partito Democratico - Partito della Rifondazione Comunista - Comunisti Italiani - Socialisti Italiani - Lista Civica ViviMuggiò - Lista Di Pietro;
- Dott. Pietro Stefano Zanantoni (2009- ), Il Popolo della Libertà - Lista Civica Brianza 2009-Per il bene di Muggiò - Lega Nord.
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- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.