Luisa Ottolini
Luisa Ottolini (Tortona (Alessandria), 10 luglio 1954) è una fisica e ricercatrice italiana.
La sua attuale attività di ricerca riguarda principalmente lo studio, la messa a punto e l'ottimizzazione di procedure microanalitiche per la determinazione quantitativa di elementi presenti a basse concentrazioni (tracce), leggeri (litio, berillio e boro) e volatili (idrogeno, fluoro, cloro, carbonio) in campioni di interesse mineralogico, petrologico e geochimico.
Biografia
Laureata in fisica all’Università di Pavia (1978), dal 1982 al 1986 è stata responsabile della Sezione Strutturistica all’Istituto Sperimentale dei Metalli Leggeri (ISML) di Novara.
Nel 1987 ha attivato il Progetto Strategico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR): “Microsonda ionica per ricerche avanzate nelle Scienze della Terra” con l’installazione presso il “Centro di Studio per la Cristallografia Strutturale” a Pavia del primo e, ad oggi, unico laboratorio di Spettrometria di Massa a Ioni Secondari (SIMS) nelle Scienze della Terra. Da allora è Responsabile del laboratorio SIMS.
Nel 1989 ha attivato il servizio nazionale SIMS per Università ed Istituzioni CNR afferenti al Comitato di Scienze della Terra (05), seguendo più di 90 progetti di ricerca.
Nel 2002-2005 ha coordinato un’unità di ricerca a Pavia, sponsorizzata dal progetto europeo EUROMELT[1] (European Community’s Human Potential Programme, contratto no. HPRN-CT-2002-00211).
Dal dicembre 2005 è responsabile dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) del CNR - Sezione di Pavia[2].
E’ coautrice di più di 120 pubblicazioni internazionali (ISI), delle quali 5 su Nature; più di 200 riassunti relativi a Comunicazioni a Congressi Nazionali ed Internazionali, 35 tra monografie e rapporti interni.
Ambiti di ricerca
Indagine dei processi fisico-chimici alla base della produzione di ioni secondari nella tecnica SIMS. Studio delle limitazioni della tecnica nell’analisi quantitativa di campioni geologici: correzioni di interferenze ed effetti non-lineari (“effetti di matrice”).
Sviluppo ed ottimizzazione di procedure SIMS nell’analisi quantitativa di elementi in tracce: terre rare, scandio, titanio, vanadio, cromo, stronzio, zirconio, ittrio, bario, cesio, Nb, Rb, Hf, U, Th; elementi leggeri e volatili; Li, Be, B, H, F, Cl, C ed ultra-tracce (ppb) nell’ambito di studi petrologici, geochimici e cristallochimici, con particolare riferimento all’indagine di
Riconoscimenti
- 2004 - In occasione della celebrazione dell’ottantesimo anniversario della fondazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), è inclusa tra le 12 ricercatrici CNR che hanno contribuito allo sviluppo del progresso scientifico in Italia.[3]
- 2004 - Assegnato il nome Ferri-ottoliniite ad un nuovo end-member di anfibolo (IMA-CNMMN 2001-67A) per riconoscere il “contributo fondamentale di L. Ottolini nell’avanzamento dell’analisi in sonda ionica dei minerali, con particolare riferimento agli elementi leggeri”.[4]
- Dal 2006, inclusione nelle edizioni di Who’s Who in the World (Marquis, Who’s Who, Philadelphia, PA, USA).
Note
- ^ EUROMELT, su open.ac.uk, Open University, UK (co-ordinator); Clermont Ferrand, France; Saclay, France; Cambridge, UK; Pavia, Italy.. URL consultato il 21-5-2008.
- ^ CNR - Istituto di Geoscienze e Georisorse di Pavia, su www_crystal.unipv.it. URL consultato il 21-5-2008.
- ^ Storia del CNR al femminile, su cpo.cnr.it, CNR. URL consultato il 21-5-2008.
- ^ Abstract sulla Ferri-ottoliniite, su ammin.geoscienceworld.org, American Mineralogist. URL consultato il 21-5-2008.