Marche

regione italiana a statuto ordinario
Versione del 26 ago 2009 alle 08:57 di Beta16 (discussione | contributi) (Inutile appesantire la pagina ricopiando qui intere sottovoci)
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Marche (disambigua).

Template:Regione

«... così benedetta da Dio di bellezza di varietà di ubertà, tra questo digradare di monti che difendono, tra questo distendersi di mari che abbracciano, tra questo sorgere di colli che salutano, tra questa apertura di valli che arridono...»
«... di essere marchigiani bisogna meritarselo.»

Le Marche sono una regione dell'Italia centrale di 1.551.377 abitanti[1] con capoluogo Ancona. Confinano con l'Emilia-Romagna (provincia di Rimini), la Repubblica di San Marino, la Toscana (provincia di Arezzo), l'Umbria (provincia di Perugia), l'Abruzzo (provincia di Teramo), il Lazio (provincia di Rieti) e il Mar Adriatico.

Geografia

 
Le Marche per zone altimetriche.

Le Marche, regione dell'Italia centrale, si collocano sul versante del medio Adriatico e occupano 9.365 km² di territorio italiano che si estende tra il fiume Conca a nord e il Tronto a sud; a ovest la regione è limitata dall'Appennino. Essa presenta una forma caratteristica di pentagono irregolare e si sviluppa perlopiù longitudinalmente da nord-ovest a sud-est.

I confini amministrativi coincidono in genere con quelli geografici, ma esistono alcune eccezioni.

La regione è a prevalenza collinare, il 69% del territorio (6.462,90 km²), mentre il restante 31% (2.902,96 km²) è montuoso.[2][3]

  Lo stesso argomento in dettaglio: Zone altimetriche d'Italia.

Il territorio è soggetto a terremoti: infatti, il 97,3% della regione, pari a 230 comuni,[4] è stato classificato a rischio medio o alto. Il litorale, lungo 173 km,[5] è caratterizzato da ampie spiagge sabbiose, ad eccezione della costa alta e rocciosa del Monte Conero, che rappresenta il punto più alto del versante marittimo. Le altre zone di costa alta sono due: nei pressi di Grottammare, e il colle San Bartolo, a nord di Pesaro. Il colle dell'Ardizio, a sud di Pesaro, pur essendo vicinissimo al mare, non lo tocca. Secondo il Ministero della Salute, il 98,2% della costa è balneabile.[6]

Man mano che si procede verso l'interno si delinea la zona collinosa, un'area che si estende per 200 km² da nord a sud. Il settore occidentale delle Marche è attraversato dall'Appennino. A sud del passo di Bocca Trabaria prende il nome di Appennino umbro-marchigiano, mentre a nord di tale passo c'è un limitato, ma importante settore, appartenente all'Appennino tosco-emiliano. Il gruppo montuoso più elevato è la pittoresca catena dei Sibillini, a cavallo delle province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata, in cui il Monte Vettore (2478 m) padroneggia. Altri monti importanti della regione sono: Monte Nerone (1526 m), Monte Catria (1702 m), Monte San Vicino (1479 m), Monte Pennino (1570 m), Monte Rotondo (2103 m), Monte Fema (1575 m), Monte Priora (2334 m), Monte Bove (2143 m), Monte Sibilla (2175 m), Monte Vallelunga (2221 m), Monte Porche (2335 m), Monte Argentella (2201 m).

Clima

Nella zona litoranea il clima è subcontinentale a nord di Ancona con sbalzi di temperatura da stagione a stagione: estati calde, ma rinfrescate dalla benevole brezza marina, inverni freddi (a Pesaro la temperatura media di gennaio è di 3,8 °C) con regolari piogge di stagione. A sud di Ancona la subcontinentalità si attenua per lasciare posto a un clima sublitoraneo che assume caratteri più spiccatamente mediterranei nella Riviera delle Palme (a Grottammare la temperatura media di gennaio è di 7,6 °C).[7] Nelle zone montuose vi sono estati fresche e inverni rigidi con ampia possibilità di neve; l'inverno risulta altresì rigido nelle zone collinari interne ove si possono verificare basse temperature.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti (migliaia)

Nel 2006[8] i nati sono stati 13.757 (9,0‰), i morti 15.809 (10,3‰) con un incremento naturale di -2.052 unità rispetto al 2005 (-1,3‰). Le famiglie contano in media 2,5 componenti. Il 31 dicembre 2007 su una popolazione di 1.520.636 abitanti e una densità di 157 abitanti per km² si contavano 81.890 stranieri (5,4%).

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia delle Marche.

Le Marche nascono come unità etnica e culturale nell'età del ferro, quando furono abitate per la loro interezza dai Piceni, con gli importanti centri di Novilara (nei pressi di Pesaro), Ancona, Belmonte Piceno, Ascoli Piceno. Nel IV secolo il Piceno settentrionale venne invaso dai Galli Senoni, mentre i Greci di Siracusa fondarono la colonia di Ancona.

Dopo la battaglia di Sentino i Galli vennero sconfitti da una coalizione tra Romani e Piceni. Quando gli alleati romani divennero troppo invadenti, con la fondazione di colonie in territorio piceno, i Piceni si ribellarono, vennero sconfitti e dopo entrarono nello stato romano. Due importanti strade collegavano le Marche a Roma: la Flaminia (che arrivava a Fano) e la Salaria (che arrivava a Porto d'Ascoli). Inoltre durante il periodo imperiale Ancona venne scelta da Traiano come porto di Roma verso Oriente, come prova anche l'iscrizione dell'arco di Traiano di Ancona, nella quale il capoluogo marchigiano è chiamato "accessum Italiae", cioè "ingresso d'Italia".

Alla caduta di dell'Impero Romano d'Occidente le Marche, dopo aver fatto parte del regno di Odoacre come il resto d'Italia, entrarono nell'orbita dell'Impero Romano d'Oriente, mentre il vecchio nome, "Piceno", si perde. Nell'alto Medioevo il territorio regionale acquista il nome di Marca di Ancona, nata dall'unificazione di varie marche, ossia "territori di confine" del Sacro Romano Impero.

In epoca comunale fiorirono i comuni di Pesaro, Fano, Ancona, Jesi, Fermo e Ascoli Piceno. In particolare Ancona ebbe momenti di splendore artistico e culturale grazie ai suoi rapporti marittimi con l'Oriente; è infatti una delle repubbliche marinare che non compaiono nello stemma della marina militare. Nel Rinascimento celebre in tutta Europa è la signoria di Urbino, che fu un vero e proprio faro dell'arte italiana. Altre città importanti economicamente e culturalmente nel periodo delle signorie sono state quella di Camerino, Fano, Pesaro, Senigallia, Fabriano, San Severino. Ancona, invece, alla pari con le altre città marinare italiane, mantenne il suo regime repubblicano.

Tra la metà del 1500 e i primi decenni del 1600 le città marchigiane entrarono nello Stato della Chiesa, che, come tutti gli stati regionali italiani, annullò le entità politiche più piccole. Seguì un periodo di recessione, condiviso da gran parte d'Italia, rischiarato solo dal pontificato di Clemente XII che nel 1700 tracciò la strada oggi detta Vallesina e diede respiro all'economia regionale dichiarando Ancona porto franco.

Con l'arrivo delle truppe francesi le Marche si diedero ordinamento repubblicano costituendosi in Repubblica Anconitana, poi assorbita dalla Repubblica Romana. Durante il periodo risorgimentale le Marche parteciparono alle lotte per l'unificazione con i moti di Macerata e con l'eroica resistenza di Ancona alle truppe austriache nel 1849, in contemporanea con Roma e Venezia. La battaglia finale dell'unificazione italiana si combatté nelle Marche: fu la celebre battaglia di Castelfidardo, che permise l'unione dei territori liberati da Garibaldi al sud con quelli redenti da Vittorio Emanuele II al nord.

Con l'annessione all'Italia la Marca di Ancona cambiò nome e venne ufficialmente chiamata "Marche" con un plurale che ne sancisce l'unità fondamentale pur nella ricchezza di aspetti locali. Nella storia più recente si ricorda la settimana rossa, la rivolta dei Bersaglieri, e la partecipazione alla Resistenza, partecipazione massiccia e popolare tra le più forti d'Italia.

Nell'Italia unita, le Marche originarie includevano il territorio dell'alta valle del fiume Marecchia, annesso alla legazione d'Urbino con motu proprio di Pio VII il 6 luglio 1816.[9] Ma nel 2009 esso fu scorporato e unito all'Emilia-Romagna per effetto della L. 3 agosto 2009 n. 117, che attuava la volontà popolare espressa con referendum dagli abitanti dei comuni interessati (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria, Talamello).[10]

Economia

L'economia marchigiana è costituita maggiormente da una fiorente piccola-media industria ad alta specializzazione distribuita equamente in tutto il suo territorio, ma concentrata soprattutto nel litorale e nelle valli. Tra i settori di spicco possiamo trovare: l'industria delle calzature, in numerosi centri delle province di Fermo e Macerata, l'industria mobiliera e meccanica pesarese, quelle meccaniche, di stampi e vitivinicole dei Castelli di Jesi, patria del vino Verdicchio; la grande industria navale di Fano e Ancona; l'industria di elettrodomestici e della carta di Fabriano e poi quella turistica, ogni anno sempre più florida grazie ai tanti centri balneari e artistici, i quali attirano tanti turisti dall'Italia e dall'Europa.

Di seguito la tabella che riporta il PIL ed il PIL procapite[11] prodotto nelle Marche dal 2000 al 2006:

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Prodotto Interno Lordo
(Milioni di Euro)
30.527,8 32.291,3 33.912,9 34.794,0 36.170,9 36.994,1 38.542,6
PIL ai prezzi di mercato per abitante
(Euro)
20.898,0 22.002,8 22.946,7 23.278,2 23.925,7 24.277,5 25.150,1

Di seguito la tabella che riporta il PIL[11], prodotto nelle Marche ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche:

Macro-attività economica PIL prodotto % settore su PIL regionale % settore su PIL italiano
Agricoltura, silvicoltura, pesca € 598,0 1,55% 1,84%
Industria in senso stretto € 8.967,9 23,27% 18,30%
Costruzioni € 2.006,3 5,21% 5,41%
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni € 7.166,9 18,59% 20,54%
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali € 8.711,1 22,60% 24,17%
Altre attività di servizi € 6.753,5 17,52% 18,97%
Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni € 4.338,9 11,26%% 10,76%
PIL Marche ai prezzi di mercato € 38.542,6

Città importanti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Primi comuni marchigiani per abitanti.

Comuni della regione con più di 15.000 abitanti, secondo la stima dell'ISTAT (1 gennaio 2007). Fra parentesi il numero delle femmine (F) e dei maschi (M) residenti:

Vie di comunicazione

Aeroporti civili

Porti

Strade principali

Distanze stradali (minime)[12]
in km Ancona Ascoli Piceno Fermo Macerata Pesaro Urbino
Ancona - 119 63 50 62 90
Ascoli Piceno 119 - 60 87 177 192
Fermo 63 60 - 39 120 148
Macerata 50 87 39 - 102 116
Pesaro 62 177 120 102 - 35
Urbino 90 192 148 116 35 -

Linee Ferroviarie

Nodi logistici

Piste ciclabili

Sport

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sport nelle Marche.

Politica

File:Marche-Ancona 2.jpg
Sede e uffici della Regione Marche ad Ancona

Istituzioni

Sono organi della Regione il Consiglio regionale, la Giunta e il suo Presidente. Tutti gli organi della regione sono ad Ancona.

Presidente

  Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti delle Marche.

Il Presidente della Giunta regionale è eletto a suffragio universale e diretto in concomitanza con l'elezione del Consiglio regionale e fa parte dell'organo consiliare. Nella prima seduta del nuovo Consiglio regionale il Presidente della giunta espone il programma del governo regionale e presenta gli assessori, tra i quali indica il Vicepresidente chiamato a sostituirlo in caso di assenza o impedimento temporaneo. Il Presidente della giunta regionale può sostituire il Vicepresidente e gli assessori previa comunicazione al Consiglio regionale.

Il Presidente della giunta regionale ha le seguenti funzioni:

  • Rappresenta la Regione.
  • Nomina e revoca gli assessori, fra i quali il Vicepresidente, attribuisce le deleghe agli assessori e può revocarle.
  • Può conferire incarichi particolari a singoli consiglieri regionali.
  • Dirige la politica della Giunta e ne è responsabile.
  • Promulga le leggi, emana i regolamenti, indice i referendum previsti dallo Statuto
  • Sovrintende all'azione amministrativa regionale.
  • Partecipa ai lavori della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza unificata, tenuto conto degli indirizzi generali del Consiglio.
  • Promuove, su deliberazione della Giunta, la questione di legittimità costituzionale e i conflitti di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale e ne dà immediata comunicazione al Consiglio.

Giunta Regionale

La Giunta regionale è l'organo esecutivo della Regione ed è composta dal Presidente e da non più di dieci assessori, compreso il Vicepresidente. La Giunta opera collegialmente, in armonia con le direttive impartite dal Presidente della Giunta. La Giunta adotta, su proposta del suo Presidente, un regolamento interno che ne disciplina il funzionamento. Le deliberazioni della Giunta non sono valide se non è presente la maggioranza dei suoi componenti e se non sono assunte a maggioranza dei presenti. Le sedute della Giunta non sono pubbliche, salvo diversa decisione della Giunta stessa. La Giunta Regionale pubblica periodicamente il Notiziario della Giunta Regionale Marche[13], che può essere sia letto direttamente on line in versione digitale, che in versione cartacea facendone richiesta gratuita dal suddetto sito. Data la varietà e la facilità di fruizione dei servizi offerti, il sito è visitato periodicamente dai marchigiani residenti all'estero, in particolare da quelli che si trovano negli Stati Uniti e in Argentina. Il Notiziario, sia in versione cartacea che in digitale, e la newsletter permettono infatti loro di restare in contatto con la Regione Marche e con ciò che vi avviene.

Consiglio regionale

Il Consiglio regionale è l'organo legislativo e della rappresentanza democratica della Regione ed è eletto a suffragio universale e diretto; esso svolge la funzione di indirizzo e di controllo politico del governo regionale.

Il Consiglio della regione Marche è formato da quarantadue consiglieri regionali. Il Consiglio elegge il proprio presidente e l'ufficio di presidenza. Il Consiglio approva a maggioranza assoluta dei componenti il proprio regolamento di organizzazione e funzionamento interno ed il regolamento interno di amministrazione e contabilità.

Il Consiglio organizza i suoi lavori in commissioni permanenti per l'esame, in sede referente, delle proposte di legge regionale e di altre deliberazioni consiliari e per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo sull'amministrazione regionale, nelle materie di rispettiva competenza. Il Consiglio può inoltre istituire Commissioni speciali e di inchiesta.

Stemma e gonfalone

Con legge regionale n. 13 del 15 marzo 1980[14] e pubblicata sul bollettino regionale n. 28 del 22 marzo 1980, vengono definiti lo stemma ed il gonfalone della regione.

«Lo stemma della regione Marche è costituito dal disegno stilizzato di un picchio che si sovrappone in parte alla lettera maiuscola m, di colore nero, in campo bianco delimitato da una striscia verde in forma di scudo.»
«Il gonfalone della regione è di colore bianco con la scritta "Regione Marche" in colore verde e reca al centro lo stemma di cui all'articolo precedente.

il gonfalone si completa con il nastro tricolore (verde, bianco, rosso) annodato al di sotto del puntale.»

Il simbolo del picchio deriva dall'uccello sacro dei Piceni, un antico popolo che abitava nel territorio regionale.

Il comando Regione Carabinieri "Marche"

  Lo stesso argomento in dettaglio: Regione Carabinieri "Marche".

ZPS - Zone di Protezione Speciale

Questi sono, per quanto concerne la Regione Marche, i siti delle Zone di Protezione Speciale.
Le località - definite Zone di Protezione Speciale, e spesso indicate con l'acronimo ZPS - sono state proposte sulla base del Decreto 25/3/2005 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 168 dell'21 luglio 2005 - predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai sensi della direttiva 79/409/CEE.

Provincia di Ancona
Provincia di Ascoli Piceno
  • Litorale di Porto d'Ascoli (La Sentina)
  • Montagna dei Fiori
  • Monte dell'Ascensione
  • Monte Oialona - Colle Propezzano
Provincia di Fermo
  • ...
Provincia di Macerata
  • Dalla Gola del Fiastrone al Monte Vettore
  • Gola di Sant'Eustachio, Monte d'Aria e Monte Letegge
  • Monte Giuoco del Pallone
  • Monte San Vicino e Monte Canfaito
  • Valle Rapegna e Monte Cardosa
  • Valle Scurosa, Piano di Montelago e Gola di Pioraco
  • Valnerina, Montagna di Torricchio, Monte Fema e Monte Cavallo
Provincia di Pesaro e Urbino

Suddivisione amministrativa

 
Le province marchigiane

La regione Marche è suddivisa in 5 province e 239 comuni.

Stemma Provincia Comuni
File:Provincia di Ancona-Stemma.png Ancona 49 (elenco)
File:Provincia di Ascoli Piceno-Stemma.png Ascoli Piceno 33 (elenco)
File:Provincia di Fermo-Stemma.png Fermo 40 (elenco)
File:Provincia di Macerata-Stemma.png Macerata 57 (elenco)
File:Provincia di Pesaro e Urbino-Stemma.png Pesaro e Urbino 60 (elenco)

Galleria immagini

Note

  1. ^ Bilancio demografico 2008, dati ISTAT
  2. ^ Dei comuni dell'Alta Valmarecchia distaccati nel 2009 Casteldelci e Pennabilli sono considerati montani, gli altri collinari.
  3. ^ Zone altimetriche ISTAT della provincia di Pesaro e Urbino
  4. ^ Classificazione sismica 2003 dei comuni italiani
  5. ^ Franco Bertini (a cura di). Storia delle Marche. Bologna, Poligrafici editoriale, 1995. pagg. 12-13
  6. ^ Costa marchigiana? Tra le più balneabili., Il Resto del Carlino, 4 agosto 2009. URL consultato il 5 agosto 2009.
  7. ^ I.S.T.A.T., Statistiche Meteorologiche, Roma, 1967-1977 (11 anni rilevati). Dati estratti dagli 11 annuari meteorologici relativi agli anni 1967-1977 e successivamente rielaborati
  8. ^ Fonte dal sito: demo.istat.it
  9. ^ Antonio Aluigi, L'Alta Valmarecchia ha "voglia di Rimini", su avvocati.rimini.it. URL consultato il 15-08-2009.
  10. ^ L. 3 agosto 2009 n. 117
  11. ^ a b Dati Istat - Tavole regionali
  12. ^ Itinerari ViaMichelin (più brevi)
  13. ^ http://giornale.regione.marche.it/
  14. ^ Adozione dello stemma e delle insegne della regione Marche ai sensi dell'art.2 dello Statuto.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Template:Marche Template:Regioni