Frosinone

comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia nel Lazio

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(latino)
«O Frusino felix omni memorabilis aevo Pontificum Mater, quos vexit ad aethera virtus!»
(italiano)
«O felice Frosinone, memorabile in ogni età,
Madre di Pontefici, che la virtù ha innalzato alle stelle!»


Frosinone (/frosiˈnoːne/, in dialetto frusinate Frusenone /frusəˈnoːnə/) è una città del Lazio di 48.250 abitanti[1], capoluogo dell'omonima provincia, spesso identificata anche come capoluogo della Ciociaria. È il dodicesimo comune della regione per numero di abitanti.

È un centro industriale e commerciale e un importante nodo di comunicazione del Lazio meridionale. Esistente sin dall'epoca preromana, nel corso della sua storia ha subito numerose devastazioni a seguito di saccheggi, terremoti (il più distruttivo nel 1350) e guerre (da ultimo la Seconda guerra mondiale) per cui conserva poche ma importanti tracce del proprio passato, come le rovine dell'anfiteatro, i reperti conservati nel museo archeologico cittadino e il monumento funerario del II secolo in località Sant'Angelo.

Geografia

 
Ponte "della Fontana" sul fiume Cosa

Territorio

Situata storicamente su di un colle, che domina la valle del Sacco, Frosinone è circondata dai monti che delimitano la valle, ossia gli Ernici a Nord ed i Lepini ad Est e a Sud, dove si intravedono gli Ausoni. Dista mediamente

Il territorio comunale è attraversato dai torrenti Cenicia e Rio e dal fiume Cosa, il cui flusso, sia per cause naturali che per la captazione delle sue acque, è ormai estremamente ridotto; un tempo invece era soggetto a frequenti piene con conseguenti inondazioni. Il rinvenimento di un'area di ghiaia nel corso di scavi archeologici nella zona di De Matthaeis[2] fa presupporre che in antichità vi scorresse un altro fiume, oggi scomparso. Nella pianura del Sacco sono presenti alcune fonti le cui acque sono sfruttate ad uso potabile ed industriale.

Sul colle permane il nucleo centrale della città, che si è progressivamente sviluppata estendendosi inizialmente sulle colline circostanti. Il quartiere della Stazione si è formato a partire dalla fine dell'Ottocento. L'espansione maggiore della città si è realizzata nella pianura sottostante nel corso del Novecento, scendendo disordinatamente lungo i crinali e le vie di comunicazione. Oggi si distinguono perciò, nell'uso comune, una Frosinone alta e una Frosinone bassa.

Limiti territoriali

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Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Frosinone.

Il clima del capoluogo della Ciociaria è di tipo semi-continentale, a causa della distanza dal mare e della posizione collinare, a poca distanza da catene montuose di un certo rilievo. Agli inverni sovente nebbiosi e relativamente rigidi, specie in caso di incursioni fredde da est, si contrappongono infatti estati piuttosto calde ed afose, nelle quali Frosinone é soggetta al fenomeno dell'"ondate di calore", per cui con relativa frequenza raggiunge un livello di allerta da codice rosso, (sulla base della scala di allerta stabilita dalla Protezione Civile) ovvero quando si verificano condizioni meteorologiche a rischio che persistono per alcuni giorni e per le quali è necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio.[3] Significative le escursioni termiche diurne, in particolar modo d'estate e tutt'altro che rari gli episodi nevosi, ultimo dei quali, modesto, nel 2005.

FROSINONE
(1971-2000)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 11,212,615,217,722,927,030,630,926,521,115,211,911,918,629,520,920,2
T. min. media (°C) 0,81,63,76,010,013,516,116,513,59,44,81,81,46,615,49,28,1
T. max. assoluta (°C) 19,0
(1996)
21,6
(1990)
26,8
(1981)
27,8
(1993)
31,4
(1994)
38,0
(1982)
39,2
(1983)
40,4
(1998)
38,2
(1982)
30,0
(1997)
24,8
(1994)
21,8
(1991)
21,831,440,438,240,4
T. min. assoluta (°C) −18,0
(1985)
−7,2
(1991)
−7,3
(1971)
−2,2
(1991)
1,4
(1991)
5,4
(1980)
8,7
(1980)
8,0
(1989)
4,7
(1971)
−0,4
(1971)
−7,2
(1973)
−7,4
(1991)
−18,0−7,35,4−7,2−18,0
Giorni di calura (Tmax ≥ 30 °C) 000007191950000045550
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) 1410410000004123650445
Precipitazioni (mm) 104,6112,687,9116,774,447,941,656,5102,8147,5192,6147,5364,7279,0146,0442,91 232,6
Giorni di pioggia 8891186457911102628152796
Giorni di nebbia 138555111391212331532475
Umidità relativa media (%) 76727071716866667176797975,770,766,775,372,1

Storia

Primi insediamenti

Ritrovamenti in diversi luoghi nel territorio, come i manufatti in pietra del Paleolitico inferiore (circa 250.000 anni fa) rinvenuti in località Selva dei Muli, testimoniano di antichissimi insediamenti nella zona.

Sempre nella stessa località, circa 4.000 anni or sono, esisteva un ampio abitato eneolitico. Nel millennio successivo la presenza umana si sarebbe diffusa nel territorio, come dimostrano i reperti archeologici rinvenuti nella parte alta della città (là dove sorgerà successivamente la cittadina volsca e romana), riferibili all’Età del bronzo finale (XII-X secolo a.C.), e nelle località Fontanelle e Fraginale, costituiti sia da resti degli antichi abitati, che da alcune sepolture databili intorno al VII-VI secolo a.C. È già volsca la necropoli casualmente scoperta presso l'odierno piazzale De Matthaeis, che comprende 21 tombe del VI-V secolo a.C.[4].

Età romana

 
I Volsci nel Lazio

Non ci è dato sapere di un eventuale ruolo della città nelle guerre che videro contrapposti i Volsci ai Romani, sappiamo invece[5][6] che nel 306 a.C. la città fomentò assieme alla Lega Ernica una ribellione al dominio di Roma: come punizione il suo territorio fu ridotto di un terzo (che passò alla vicina Ferentino, rimasta fedele all'Urbe), fu saccheggiata e i capi della rivolta, deportati a Roma, vennero pubblicamente decapitati (303 a.C.). Fu in seguito devastata dall'avanzata di Annibale lungo la Via Latina (durante la II guerra punica), alla quale non volle arrendersi: questo le meritò l'appellativo, datole da Silio Italico, di Bellator Frusino, che tuttora campeggia nello stemma cittadino:

«Fert concitus inde per iuga celsa gradum, duris qua rupibus haeret, bellator Frusino»

Silio Italico loda Frusino anche nel corso dell’elencazione degli alleati romani nella battaglia di Canne ("a duro Frusino haud imbellis aratro", VIII, 398). Anche scrittori greci la nominano nei loro scritti, mentre tra i romani, in seguito, Giovenale evidenzierà la tranquillità della città volsca.

Sappiamo che sotto la dominazione romana fu municipio con diritto di voto e fu iscritta alla tribù Ufentina; in epoca imperiale divenne colonia e parte delle sue terre vennero assegnate ai veterani, forse anche per contrastare un progressivo spopolamento.

Sulla diffusione del Cristianesimo a Frosinone non si hanno notizie certe, ma si ritiene che sia esistita un'antica diocesi; a Frosinone nacquero due pontefici, Ormisda e Silverio (unico caso di due papi padre e figlio), oggi patroni della città.

Molti scrittori antichi, tra i quali Tito Livio, Cassio Dione, Silio Italico, Festo Pomponio, Floro, Giovenale, Cicerone ricordano la città di Frosinone non solo per meri fatti storici, ma anche per le virtù dei suoi abitanti. Lo stesso Cicerone nel territorio di Frosinone possedeva una villa o un fondo come è possibile intuire da una lettera inviata al suo amico Attico[7]. Nonostante le traversie politiche e militari, Frosinone fu Prefettura e Municipio con tutti i diritti che la cittadinanza romana comportava. Come qualche storico riferisce furono innalzate le mura a difesa della città. Fu abbellita di edifici, monumenti e statue, che le guerre, lo scorrere dei tempi, l’incuria o la stoltezza degli uomini hanno mandato in rovina, anche se negli ultimi decenni sono stati ritrovati numerosi reperti custoditi in vari musei, per esempio la celebre statua di Marte che si trova a Roma, che fu rinvenuta nel 1744 nella zona che ancora oggi si chiama Colle Marte[8].

Medioevo e Rinascimento fra devastazioni e sviluppo

Frosinone fu più volte distrutta durante le invasioni barbariche, e rimase sempre dipendente dalla Roma papale; la sua funzione era principalmente agricola e militare: la rocca respinse, tra l'altro, i tentativi di espansione dei Conti de Ceccano.

Nel duecento saranno gli anagnini a tentare di imporre il loro dominio, ma Frosinone aveva dalla propria l'appoggio papale, che rese inoffensivi i nobili di Anagni. Dal XIII secolo fu saltuariamente sede del rettore di Campagna e Marittima, assieme ad altre città della provincia pontificia come Ferentino, Anagni e Priverno. Agli inizi del XIV secolo la città strinse un'alleanza con la vicina e potente Alatri, impegnandosi ad intervenire con propri rappresentanti al "parlamento" alatrense e a partecipare alle spedizioni belliche dell'alleato, mantenendo le proprie insegne. La città dovette subire un disastroso terremoto nel 1350.

Dall'età moderna al fascismo

Nel Cinquecento fu devastata dai Lanzichenecchi, che vi portarono la peste, immediatamente seguiti da truppe francesi e fiorentine, contestualmente al Sacco di Roma. La rocca, distrutta, venne ricostruita; per alcuni il portale principale sarebbe stato disegnato da Michelangelo. Nuove distruzioni si ebbero con l'occupazione da parte degli spagnoli in guerra contro Paolo IV nel 1556: la sua rocca era strategicamente rilevante per il controllo di tutta la valle del Sacco e per la difesa di Roma.

A seguito del trattato di Cave (1557) la residenza dei governatori pontifici della provincia di Campagna e Marittima fu fissata definitivamente a Frosinone; la Campagna e Marittima prenderà poi il nome di Delegazione di Frosinone. Tra il Seicento e l'Ottocento la città conobbe un significativo incremento demografico, passando da meno di duemila abitanti alla metà del Seicento agli oltre diecimila del primo censimento dello Stato italiano. Contemporaneamente si ebbe uno sviluppo architettonico e urbanistico, con la costruzione o ristrutturazione di monumenti e luoghi di culto, e nell'Ottocento la realizzazione di nuove importanti arterie stradali, su tutte la via Nova (attuale Corso della Repubblica) e viale Roma, nuovo accesso alla città.

Degno di nota fu l’atteggiamento della popolazione frusinate durante l’occupazione francese e la Repubblica Romana, alla quale comunque aderirono due frusinati, Giuseppe De Matthaeis e Luigi Angeloni, che divennero Tribuni della Repubblica: la popolazione, intorno al 1798 si ribellò ai soprusi delle truppe francesi e per questo motivo la città venne messa a ferro e fuoco e saccheggiata (la rivolta antifrancese riecheggia ancora oggi attraverso la Festa della Radeca, il Carnevale frusinate).

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Papa Pio IX in visita a Frosinone, 14 maggio 1863

In occasione del viaggio di Pio IX in Ciociaria (13-20 maggio 1863) con il treno, furono fatti solenni festeggiamenti, che si conclusero con la benedizione del pontefice dal balcone della Prefettura. Durante questa visita il papa promise un finanziamento straordinario per la costruzione di un acquedotto destinato a portare acqua corrente in città per mezzo di una pompa idraulica, acquedotto portato a termine e inaugurato l'8 dicembre 1869. Frosinone fu testimone nel 1867 della Campagna dell'Agro Romano per la liberazione di Roma con la Colonna Nicotera. Di rilievo lo scontro con i garibaldini a Monte San Giovanni Campano. Nel Museo nazionale di Mentana sono conservati i cimeli della "Vendita" Carbonara "Nicola Ricciotti" patriota mazziniano.

Frosinone fu sottratta allo Stato Pontificio e ufficialmente annessa al Regno d'Italia il 17 settembre 1870, tre giorni prima di Porta Pia. Ma il secolare dominio pontificio sulla città terminò già dalla sera del 12 settembre con la fuga dell'ultimo delegato apostolico, il monsignore Pietro Lasagni, allorquando le truppe italiane bivaccavano ancora lungo la Casilina, nel territorio di Ripi in attesa di riprendere la marcia verso Frosinone.[9]

Nella seconda metà dell'800 l'abitato della città era quasi del tutto racchiuso all'interno dell'antica cerchia muraria della "cittadella" medievale, così come era stato più volte ricostruito dopo le varie devastazioni subite da armate tedesche e spagnole nel XVI secolo e dai francesi sul finire del '700.[10] La cittadella stando alla descrizione dello studioso di storia locale Vittorio Valle, "era delimitata da un muro di cinta che aveva tre capisaldi, la Porta Romana o della Valle, la porta di Campania o Napoletana (oggi Porta Campagiorni) e la Rocca, ora sede della Prefettura."[11]

Dopo l’unificazione nazionale la città, divenuta capoluogo dell'omonimo circondario in provincia di Roma, conobbe un rinnovamento edilizio e un abbellimento architettonico dell’abitato, come testimoniano gli edifici tardo ottocenteschi e umbertini dell’attuale centro storico. La città divenne sede degli uffici della sottoprefettura e del distretto militare; dal 1863) era servita dalla stazione ferroviaria statale, alla quale si aggiungerà poi quella della ferrovia vicinale (la Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone).

Nel 1871 Domenico Diamanti divenne il primo sindaco della città dopo l'Unità d'Italia; questi si impegnò attivamente nell'ammodernamento e nel risanamento della città, allora conosciuta come una delle più arretrate d'Italia. Si provvide come detto al rinnovamento edilizio, alla sistemazione delle strade, delle piazze e all'illuminazione del centro urbano. Nel 1874 fu costruita una fila di prefabbricati di oltre 300 metri nota come "palazzata Berardi" destinata a rispondere alle esigenze abitative per impiegati e militari del neonato stato. Al centro della struttura sorse il Teatro Isabella, che fu successivamente chiamato Politeama e poi Cinema-Teatro Excelsior, ancora oggi presente sebbene inattivo.[12]. Nel giugno del 1873 Urbano Rattazzi, allora presidente del Consiglio dei Ministri morì improvvisamente a Frosinone mentre si trovava ospite di un amico. Per quell'occasione giunsero in città numerosi politici e funzionari del Re.

 
Prima foto aerea di Frosinone datata 17 settembre 1925

Al tempo della prima guerra mondiale Frosinone contava circa 12.000 abitanti, disseminati per la campagna in frazioni, in piccoli villaggi, o case sparse, dediti principalmente all’agricoltura. Una parte più esigua di abitanti risiedeva nel centro storico impiegata nei vari uffici della sottoprefettura, del Comune e delle altre amministrazioni tra le quali il Distretto militare. C’era anche una discreta attività artigianale e commerciale. Più modesta risultava l’attività industriale con la presenza di mulini lungo il corso del fiume Cosa, pastifici e tipografie.

Frosinone rimase sede di sottoprefettura dal 1871 al 1926. Nel 1927, nel quadro di una generale riorganizzazione amministrativa, venne istituita dal regime fascista la provincia di Frosinone, sottraendo comuni alle province di Roma e Caserta. Furono ampliati gli uffici esistenti, se ne crearono di nuovi, e furono trasferiti in città un gran numero di dipendenti statali, soprattutto da Caserta.

Frosinone conobbe quindi un nuovo sviluppo demografico, economico e sociale. In questo periodo furono inoltre realizzati numerosi nuovi edifici pubblici, tra questi il Palazzo della provincia e quello della Camera di Commercio. Nel 1926 era terminato l'imponente edificio "Pietro Tiravanti" sede delle scuole elementari.

Dalla seconda guerra mondiale ad oggi

 
Il centro storico di Frosinone devastato dai bombardamenti della II Guerra Mondiale

Le ultime distruzioni saranno inflitte alla città durante la seconda guerra mondiale, con 56 bombardamenti alleati protrattisi dall’11 settembre 1943 a tutto maggio 1944. Durante quell'infelice periodo tutti gli uffici pubblici vengono trasferiti temporaneamente a Fiuggi che godeva di una relativa tranquilla. È il 31 maggio del 1944 quando finalmente i primi alleati entrano a Frosinone. Si tratta dei soldati canadesi appartenenti al Loyal Edmonton Regiment, i quali trovano la città completamente distrutta e abbandonata. Alla fine della guerra Frosinone risulta il capoluogo di provincia più devastato in rapporto al numero di abitanti e al patrimonio edilizio[13]. Un censimento dell’anno successivo registrò 3.050 vani completamente distrutti, 4.880 gravemente danneggiati, ben 8.500 persone rimasero senza tetto, praticamente la totalità degli abitanti della parte alta di Frosinone. Centinaia furono i morti e i feriti.

Dalla ricostruzione si creano le premesse per il processo di trasformazione del sistema produttivo, che da prevalentemente agricolo diventa industriale e poi terziario. Durante il decennio '50-'60 l'andamento socio-economico di Frosinone segue e conferma le tendenze già riscontrate nell’immediato dopoguerra: un'inesorabile flessione del settore agricolo (9% degli occupati), un modesto incremento dell'industria (36%) e una significativa ascesa delle attività terziarie, che complessivamente (commercio, servizi e pubblica amministrazione) occupano il 54% della forza-lavoro.

 
Un'immagine contemporanea della città e dell'ampio sviluppo del dopoguerra

Continua l'opera di ricostruzione con alcuni rifacimenti fondamentali (palazzi della Prefettura, della Banca d'Italia, di Giustizia, della Camera di Commercio e delle Poste e Telecomunicazioni,) e la creazione di opere come l'Ospedale Civile, le case popolari, l'ampliamento della rete stradale urbana ed extraurbana,l'allacciamento idrico con gli insediamenti rurali e la costruzione del Grattacielo Edera.

È in questo quadro generale che si avvia il processo di industrializzazione. I due elementi propulsivi risultano la realizzazione nel 1962 del tratto autostradale Roma-Napoli e l'istituzione nello stesso anno del Nucleo di Industrializzazione della Valle del Sacco. L'arteria autostradale, che attraversa longitudinalmente tutta la valle, contribuisce in maniera definitiva a rompere l'isolamento del capoluogo e dell'intera provincia, che fino ad allora si avvaleva per i collegamenti interregionali dell'antica via Casilina o del poco funzionale tratto ferroviario Roma-Napoli, all'epoca non ancora elettrificato. Dalla crescita dell'economia negli ultimi decenni dipende in buona parte la Frosinone di oggi: di fatto, il capoluogo ciociaro presenta attualmente un aspetto in prevalenza moderno di centro industriale e commerciale, mostrando però uno sviluppo urbanistico disordinato e irrazionale dovuto alla mancanza di un piano regolatore e alla forte speculazione edilizia diffusasi già dagli anni '60.

Stemma

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Riguardo lo stemma della città lo statuto comunale recita espressamente:

«Il comune di Frosinone ha proprio stemma e proprio gonfalone contraddistinti da un leone rampante color naturale con lingua color rosso uscente dalla bocca, fondo dello scudo color rosso, attraversato da una fascia trasversale color azzurro con la scritta "Bellator Frusino" in oro, corona e contorno dello scudo color del bronzo, cinque gemme sulla fascia della corona»

Monumenti e luoghi d'interesse

Chiese e luoghi di culto

Cattedrale di Santa Maria Assunta

 
La Cattedrale di Frosinone, dedicata a Santa Maria Assunta
  Lo stesso argomento in dettaglio: Cattedrale di Santa Maria Assunta (Frosinone).

La chiesa è stata ampiamente rimaneggiata nel XVIII secolo rifacendosi a Sant'Andrea della Valle a Roma. Presenta un campanile romanico, alto 62 metri[15], a tre ordini di finestre bifore. Tra le opere d'arte conservate nel luogo sacro vi è una Madonna con Sant'Anna, San Giovannino e angeli del Sementi. La chiesa è Cattedrale dal 1986, anno di istituzione della diocesi.

Chiesa abbaziale di San Benedetto

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La Chiesa di San Benedetto, nel centro storico della città

Di antiche origini, la chiesa abbaziale di San Benedetto che è anche la più antica Pinacoteca della città, è stata ricostruita tra il 1750 e il 1797 in forme tardobarocche, con un tiburio ottagonale e una facciata a due ordini sovrapposti; rimasta indenne alle distruzioni belliche, conserva al suo interno pregevoli tele datate tra il XVII e il XIX secolo.

L'interno della chiesa presenta una navata unica, con cappelle laterali intercomunicanti, coperta con una volta a botte costolonata, stuccata e lunettata in corrispondenza di ogni finestra. All'interno della Chiesa si conserva il quadro della Madonna del Buon Consiglio di autore locale ignoto, al quale è legato un prodigio che sarebbe avvenuto il 10 luglio del 1796: mentre alcune donne erano riunite per il rosario davanti al dipinto "la Madonna apriva gli occhi e guardava i fedeli, poi il viso diveniva colore vermiglio. Alle volte l'occhio sinistro che guardava il Bambino si velava di pianto"[16]

Santuario della Madonna della Neve

 
Il Santuario della Madonna della Neve con la fontana in unimmagine d'epoca

Il Santuario della Madonna della Neve fu costruito come cappella rurale sul finire del Seicento nel luogo di un evento miracoloso, avvenuto il 10 maggio 1685 e noto come "Sudorazione della Madonna" che si sarebbe verificato nella già esistente chiesetta risalente al 1586. In poco più di un anno la chiesa fu ultimata in tutte le sue parti, sagrestia e companile compresi, e fu provveduta di tutti gli arredi sacri.

L'8 maggio 1678, quarta domenica dopo Pasqua, fu solennemente consacrata. Il Santuario ha in seguito ospitato una comunità di religiosi. Nella chiesa un affresco del XVI secolo rappresenta la Madonna della Neve con i santi Ormisda e Silverio. Vi è poi una pala di Filippo Balbi raffigurante la Madonna della Cintura. La chiesa originaria fu più volte saccheggiata nel corso della storia e subì anche gravi danneggiamenti durante i bombardament aerei a tal punto da essere demolita e ricostruita negli anni '50.

Chiesa di San Magno

La chiesa di San Magno o della Madonna della Delibera risale al IX secolo, ma l'aspetto attuale si deve in parte al restauro del 1747. A pianta ottagonale, al suo interno custodisce affreschi raffiguranti la Vergine Maria, il Bambino e San Magno adorante, San Tommaso d'Aquino e San Biagio, San Bernardino da Siena e San Luigi Gonzaga. Notevole è la pala d'altare affrescata raffigurante san Magno con sant'Ormisda. Tra i due santi l'ignoto autore dell'opera ha raffigurato la città di Frosinone, con la Rocca e le torri presenti all'epoca.

Chiesa della Santissima Annunziata

 
La chiesa della Santissima Annunziata

Distrutta durante i bombardamenti nella Seconda guerra mondiale, la Chiesa, sede sin dal 1785 di una delle parrocchie della città, fu ricostruita negli anni 50. Nel 1982 subì ingenti danni a seguito di un terremoto, tornando funzionante solamente nel 2000.

Chiesa di Santa Lucia

 
Chiesa di Santa Lucia

L'antica chiesa di Santa Lucia era stata edificata nel XVI secolo, per volere del vescovo Ennio Filonardi, per la sepoltura dei condannati a morte, e si trovava dove oggi sorge l'edificio della Banca d'Italia. Nel 1840 fu ricostruita sull'attuale Corso della Repubblica in forme neoclassiche.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie o di San Gerardo

Eretta nel corso del XVIII secolo per volere dei vescovi di Veroli De Zaulis e De Tartagnis nel luogo dove si trovava una piccola omonima cona e la Chiesa di San Lorenzo. La chiesa, a navata unica, presenta varie cappelle laterali e un prezioso affresco del XIV secolo, posto dietro l'altare centrale, raffigurante la Madonna che allatta il Bambino, tipica immagine di devozione popolare nonché unico frammento dell'antico edificio di San Lorenzo. Nel giugno del 1776 la custodia della Chiesa fu affidata ai padri redentoristi e al culto della Madonna delle Grazie venne associata la devozione per San Gerardo Maiella. La festa del santo, l'ultima domenica di settembre, richiama ogni anno migliaia di fedeli. San Clemente Maria Hofbauer visse per un certo tempo nella annessa casa religiosa fondata da Sant'Alfonso e in questa Chiesa celebrò la sua prima Santa Messa. È ancora oggi officiata dai padri redentoristi che hanno in questo santuario una loro casa.

Palazzi storici

Palazzo del Governo

 
Il Palazzo del Governo come appariva prima della seconda guerra mondiale

Collocato nel luogo della rocca cinquecentesca di Frosinone, il palazzo attualmente sede della prefettura di Frosinone venne edificato a partire dal 1825 come sede della Delegazione apostolica di Frosinone su progetto dell'architetto Mazzarini e i lavori, eseguiti dall'architetto Antonio Sarti, terminarono nel 1840. Della rocca mantenne il portale, il cui disegno era attribuito dalla tradizione orale al Michelangelo. L'edificio rimase danneggiato dal terremoto del 1915, da un incendio nel 1927 e soprattutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra acquisì l'aspetto attuale, mantenendo essenzialmente la struttura complessiva, con quattro piani e una loggia centrale all'altezza del piano nobile sostenuta da sei colonne doriche, ma privato della torretta dell'orologio che lo coronava. Al suo interno sono presenti arredi provenienti dalla reggia di Caserta.

Palazzo della Provincia

 
Il Palazzo della provincia

Il palazzo sede dell'amministrazione provinciale di Frosinone è stato realizzato tra il 1930 e il 1933 in stile neoclassico su progetto dell'architetto Giovanni Jacobucci. Secondo le intenzioni l'inagurazione del Palazzo sarebbe dovuta avvenire il 28 ottobre del 1932, in occasione del decennale della marcia su Roma, ma i lavori furono ultimati l'anno dopo.[17] Una scala monumentale conduce ai piani superiori e al salone di rappresentanza. Nel palazzo sono conservate opere d'arte di Umberto Mastroianni, di Renato Guttuso, del Cavalier d'Arpino, di Aldo Turchiaro e Giovanni Colacicchi.

Palazzo Pietro Tiravanti

 
Uno scorcio del "Tiravanti"

Sede dell'omonima scuola elementare, ed intitolato alla Medaglia d'oro Pietro Tiravanti, caduto in Libia nel corso della prima guerra mondiale, questo imponente edificio fu realizzato «sullo sperone verdeggiante del colle Belvedere in vista della ridente pianura»[18], su progetto dell'ingegnere Edgardo Vivoli. Pur se di architettura classica, è stato uno dei primi palazzi in Italia di queste dimensioni ad essere costruito in cemento armato antisismico; l'opera, pensata fin dal 1871, vide la sua ultimazione il 1° gennaio 1926[19]. Si sviluppa su 4 piani negli avancorpi laterali e 3 piani nella parte centrale, con 52 vani, 14 corridoi e 2 vani scala. Per le sue dimensioni, che lo rendono inconfondibile nel panorama cittadino, il "Tiravanti" è noto in città anche come l'"Edificio". Un progetto di recupero conservativo del palazzo, voluto dall'amministrazione comunale, è stato finanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena[20].

Grattacielo L'Edera

 
Il Grattacielo Edera

Il grattacielo L'Edera è stato realizzato negli anni Settanta, sotto la spinta dell'espansione economica ed urbanistica. Rappresentò allora non soltanto un importante esempio di iniziativa imprenditoriale privata, ma anche, al di fuori di Roma, un'avanguardia dell'edilizia di tutta l'Italia centro-meridionale.

Palazzo della Banca d'Italia

Costruito a partire dal 1854 sul sito dell'antica chiesa di Santa Lucia, il palazzo, che attualmente ospita gli uffici della Banca d'Italia, fu fino alla seconda guerra mondiale la caserma dei reali carabinieri. In precedenza era stato anche sede dei Gendarmi pontifici.

Musei, siti archeologici e monumenti

Museo Archeologico

 
Alcuni reperti conservati nel museo di Frosinone
  Lo stesso argomento in dettaglio: Museo Archeologico di Frosinone.

Il museo archeologico di Frosinone inaugurato nel 1994, con sede nel centro storico, conserva reperti dell'antica Frusino dalla preistoria all'età imperiale romana.

Anfiteatro romano

Le rovine di un anfiteatro romano, edificato tra la fine del I secolo e l'inizio del II secolo, sono ai piedi del colle su cui oggi sorge il centro storico della città, nei pressi del fiume Cosa. L'ipotesi che a Frosinone vi fosse un anfiteatro, venne formulata nei primi anni del 1800 da Giuseppe De Matthaeis, il quale in un suo saggio storico dedicato alla città cita alcuni documenti medievali nei quali compaiono espressioni come "juxta amphitheatrum Frusinonis" e "cum amphitheatrum"[21] ma fu individuato solamente nel 1965. La parte del monumento romano lasciata in vista tra i pilastri del soprastante palazzo novecentesco è oggi visitabile. Un plastico ricostruttivo del monumento è invece esposto nel Museo Archeologico di Frosinone. L'edificio a pianta ellittica presentava alle estremità del suo asse maggiore di circa 80 m gli ingressi principali all'arena che si presume dovesse avere unico ordine di gradinate, arrivando a contenere circa 2000 spettatori. Nelle adiacenze di questo sito archeologico è possibile visitare la località Ponte della fontana in cui si possono ammirare l'antico ponte e il fontanile dai quali deriva il nome dell'area. Accanto all'antico ponte della fontana si trova un ponte più moderno inaugurato nel 1870, che ancora oggi da viabilità ad una delle principali strade che portano alla parte alta della città.

Tomba Sant'Angelo

La cosiddetta Tomba Sant'Angelo è un monumento funerario del II secolo che si trova in località Sant'Angelo, a nord-est del centro cittadino. A pianta quasi quadrata, è costruita in opera laterizia ed è coperta da una volta a crociera. All'interno, gli intonaci con tracce di pitture sono in parte di epoca medievale, quando il monumento fu riutilizzato come luogo di culto[22].

Monumento a Nicola Ricciotti

 
Monumento a Nicola Ricciotti.

In Piazza della Libertà, davanti al Palazzo del Governo, si trova il monumento dedicato a Nicola Ricciotti, patriota frusinate morto nel 1844 in Calabria insieme ai fratelli Bandiera, e a tutti i martiri ciociari del libero pensiero e del Risorgimento. L'opera in bronzo, realizzata dal celebre scultore di Morolo Ernesto Biondi, fu inaugurata nel 1910 e oltre a Ricciotti raffigura fra gli altri Pietro Sterbini, Luigi Angeloni, Francesco Arquati, Sisto Vinciguerra e Aonio Paleario.

Monumento ai Caduti

File:Monumento caduti Frosinone.jpg
Monumento ai Caduti

Il Monumento ai Caduti di tutte le guerre di Frosinone è un'opera in acciaio dello scultore Umberto Mastroianni, che lo ideò nel 1970. Il monumento si trova nel Piazzale della Pace, dove fu collocato nel 1977.

Fontana De Carolis

 
La Fontana De Carolis nei pressi della Madonna della Neve
  Lo stesso argomento in dettaglio: Fontana De Carolis.

Nella piazza della Madonna della Neve è collocata la fontana realizzata dall'architetto Alessandro Specchi nel 1711, per volere del marchese Livio de Carolis, Generale delle Poste pontificie.

La fontana presenta alcune analogie con una precedente opera dello Specchi, la fontana Clementina nel porto di Ripetta. È costituita da una vasca con bacino quadrilobato. Ai lati della vasca sono erette due colonne sormontate da sfere marmoree.

Fontana Bussi e Ponte della Fontana

 
Fontana Bussi

Il sito si trova sotto il viadotto di Viale Roma non distante dal sito dell'anfiteatro romano ma sulla sponda opposta del fiume. Secondo vari studiosi locali, la fontana aveva origini molto remote e la sua collocazione originaria è certamente molto antica tanto da essere ritenuta tra le costruzioni più antiche della città, anche se dell'opera originaria non è rimasto nulla e la fontana attuale, nota come Fontana Bussi, dal nome del governatore dell'epoca Giovanni Battista Bussi de Pretis, è un'opera del 1774.

La prova dell'esistenza di un'antica fontana è però data dal ritrovamento di un cippo lapideo che riporta una iscrizione parziale, composta su tre righe, rinvenuto durante alcuni lavori di scavo. L’incisione sulla vecchia pietra, sprofondata nel terreno, risulta volutamente cancellata a colpi di scalpello e solo alcuni frammenti sono rimasti leggibili, avvolgendo nel mistero l'antica opera. La datazione storiografica del cippo fa ritenere che il fontanile è da collocarsi nel periodo di Gaio Mario, tra il 104 e nel 101 a.C..[23] È stata anche avanzata l'ipotesi che la scritta sull’antico pietra potrebbe essere stata cancellata volutamente dai cittadini frusinati perché in contrasto con il dominio romano nel corso di alcuni momenti storici[24].

Il ponte adiacente alla fontana e pertanto noto come "Ponte della Fontana" venne costruito nel 1665 sulla parte di struttura rimanente di un più antico ponte romano che forniva l'attraversamento del fiume Cosa all'antica via Latina (antica via romana che collegava il Lazio alla Campania, oggi via Casilina). Il ponte fu distrutto da una piena nel settembre 1773, per essere ricostruito l'anno seguente dai cittadini frusinati, assieme alla Fontana Bussi oggi presente, come è testimoniato dall’epigrafe commemorativa murata sul fronte dello stesso fontanile.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[25]

Residenti stranieri

Al 31 dicembre 2008 a Frosinone risultano residenti 2.251 cittadini stranieri pari al 4,66% della popolazione. Le nazionalità principali sono: [26]

Infrastrutture e trasporti

Strade e autostrade

  • Casello autostradale   Milano-Napoli   Frosinone

Per la sua posizione Frosinone è un naturale punto di passaggio e di incrocio di numerose vie di comunicazione. Vi si congiungono la:

Distanza dalle principali città

Ferrovie

Frosinone è servita dalla ferrovia Roma-Frosinone-Napoli. La stazione ferroviaria è situata in Piazzale Alessandro Kambo. Vi è allo studio la possibilità di spostare la stazione ferroviaria nei pressi dell'attuale aeroporto militare nel caso venga realizzato l'aeroporto civile regionale.

Fino al 1940 Frosinone era collegata con Roma e Fiuggi tramite la ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone.

Autolinee

 
Un autobus della GEAF in sosta al capolinea di Piazzale Kambo
  •   Da Frosinone, la COTRAL effettua collegamenti quotidiani con Roma e altre località nelle province di Frosinone, Latina e Roma.

Interporto

La struttura dell'interporto sorge in località Selva dei Muli, in un'area compresa tra la linea ferroviaria Roma-Cassino e l'Autostrada A1. La linea ferroviaria costeggia il sito lungo il lato nord; di fianco ad essa esiste un fascio di binari realizzati dal Consorzio ASI.

Aeroporto

  Lo stesso argomento in dettaglio: Aeroporto di Frosinone.

Frosinone è dotata di un aeroporto militare, sede del 72° stormo dell'Aeronautica militare.

È in progetto la realizzazione a Frosinone di un aeroporto civile[27].


Economia

L'economia cittadina è legata soprattutto al settore industriale e commerciale. Nella città di Frosinone a partire dagli anni '60 si è sviluppato un importante polo industriale, che fa parte del sistema produttivo locale chimico-farmaceutico del Lazio meridionale, riconosciuto formalmente della legge regionale n. 36 del dicembre 2001, attraverso la quale la Regione Lazio ha individuato un'area che comprende le Province di Roma, Frosinone e Latina e che racchiude aziende di piccole dimensioni oltre a numerose multinazionali. Tra le multinazionali presenti sul territorio di Frosinone vi sono ABB, Agusta, Klopman International. I settori merceologici produttivi maggiormente presenti sono quello della metalmeccanica e macchinari, della chimica e gomma e della apparecchiature elettriche.

Cultura ed istruzione

Stando ad uno studio del Sole 24 Ore Frosinone ha un'offerta culturale giudicata insufficiente e nella classifica del tempo libero registra un 91° posto su 103 capoluoghi[28]. Le motivazioni stanno nel fatto che si legge poco, ci sono pochi concerti, si fa poco sport e si va poco al cinema, anche se l'apertura di un cinema Arci ha tentato di riavvicinare una parte di pubblico alla sala cinematografica. Tra le carenze più significative per il capoluogo ciociaro spicca quella di un teatro comunale che amplifichi l'offerta di eventi e manifestazioni culturali.

Feste, tradizioni, manifestazioni

  • Febbraio: Premio Ciociaria
  • Maggio: La gara delle "Barozze"
  • 20 Giugno: Festa patronale dei S.S. Ormisda e Silverio
  • Giugno: Le Cantine del Giardino
  • Lunedì dopo la Pentecoste: S. Glibbratore (S.Liberatore)
  • Luglio: Note Ignote: "Altre forme – altri suoni": festival musicale
  • Luglio: La cittá delle donne: festival dell'arte al femminile
  • 5 Agosto: Festa della Madonna della Neve
  • 16 Agosto: San Rocco
  • Luglio-Agosto: Cinema all'aperto presso la Villa Comunale
  • Agosto: Frosinone Folk Festival
  • Settembre: Rivivere l’Antico: musica e visite guidate al Museo Archeologico
  • Settembre: Premio Internazionale Daniele Paris
  • Settembre (prima domenica):Festa della Sacra Famiglia alla Stecena (Stazione)
  • Ottobre: StraFrosinone, gara podistica internazionale
  • 12 Dicembre: Santa Lucia, Il falò di Maniano
  • Da Dicembre a Marzo: Stagione teatrale (presso il Nestor)

Carnevale frusinate

  Lo stesso argomento in dettaglio: Festa della Radeca.

La tradizione più sentita in città è sicuramente quella legata al Carnevale che si svolge nel Centro storico ed in particolare nel Rione Giardino. Il carnevale frusinate è caratterizzato dalla Festa della Radeca, un ballo nel quale i partecipanti al ritmo di musica sventolano festosamente enormi foglie di agave (radeca in dialetto) che rimandano agli antichissimi riti di fertilità e del ciclo della vita. Sul finire del 1700 al significato originario dell'antica festa si sovrappose quello della ribellione e della cacciata delle truppe francesi che negli anni precedenti avevano occupato e saccheggiato la città.

Mostre, fiere e mercati

  • Prima domenica di ogni mese: Mostra dell' artigianato e dell' antiquariato, presso il Centro Storico
  • Giovedì: mercato settimanale, presso zona Casaleno
  • 22 Maggio: Fiera di Santa Rita, presso Madonna della Neve
  • Ultima domenica di Ottobre: Fiera di Santa Fausta, presso Madonna della Neve

Istituti scolastici

Istruzione elementare

  • Scuola elementare Amedeo Maiuri
  • Scuola elementare Pietro Tiravanti
  • Scuola elementare Beata Maria De Mattias
  • Scuola elementare Dante Alighieri
  • Scuola elementare Giovanni XXIII
  • Scuola elementare Osteria De Matthaeis
  • Scuola elementare Lombardo Radice
  • Scuola elementare De Matthaeis
  • Scuola elementare Via Lago Maggiore
  • Scuola elementare Via America Latina
  • Scuola elementare Via Verdi
  • Scuola elementare Via Tevere

Istruzione secondaria di primo grado

Istruzione secondaria di secondo grado

  • Istituto Magistrale Fratelli Maccari
  • Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato Galileo Galilei
  • Istituto Professionale per il Commercio
  • Istituto Professionale per i Servizi Sociali
  • Istituto Tecnico Agrario
  • Istituto Tecnico Commerciale Leonardo da Vinci
  • Istituto Tecnico Geometri Filippo Brunelleschi
  • Istituto Tecnico Industriale Alessandro Volta
  • Istituto Tecnico per Attivita' Sociali
  • Liceo artistico Anton Giulio Bracaglia
  • Liceo classico Norberto Turriziani
  • Liceo linguistico Enrico Medi
  • Liceo scientifico Francesco Severi

Università

La città di Frosinone ospita sedi distaccate della Sapienza Università di Roma (facoltà di Medicina) e dell'Università degli Studi di Cassino (facoltà di Ingegneria). La sede si trova nei locali dell'ex Tribunale, al Centro storico.

Conservatorio di Musica Licinio Refice

  Lo stesso argomento in dettaglio: Conservatorio Licinio Refice.
 
Il Conservatorio di musica Licinio Refice

Il Conservatorio "Licinio Refice" si trova in Viale Michelangelo, nella zona Casaleno. Inaugurato nel 1972, prende il nome dal compositore di origine ciociara Licinio Refice. Nel corso degli anni il Conservatorio è divenuto polo d’attrazione per l’organizzazione dei migliori eventi musicali organizzati nel capoluogo ciociaro. Memorabile il concerto organizzato per festeggiare i primi venticinque anni di attività, nel 1998, quando venne commissionato un pezzo originale, musicato da Roman Vlad su una poesia di Giovanni Fontana. Negli anni si sono succeduti come direttori Iacopo Napoli (1972-1974), Daniele Paris (1974-1989), Cesare Croci (1989-1991), Roberto Tigani (1991-1994) e Francesco Arturo Saponaro (dal 1995). In particolare, va segnalata l’attività di Daniele Paris, tra i principali ideatori e organizzatori del Festival di Nuova Consonanza e ispiratore della Società Musicale Operaia Frusinate. Tra gli insegnanti più celebri del Conservatorio si ricorda il compositore Ennio Morricone.

Accademia di Belle Arti

L'Accademia di Belle Arti di Frosinone si trova in Viale Marconi. Attualmente gli indirizzi di studio sono: Decorazione, Grafica, Pittura, Scultura, Scenografia, Media Art, Fashion Design, Graphic Design, Restauro, Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico.

Archivio di Stato

L’Archivio di Stato di Frosinone è stato istituito con Decreto Ministeriale del 12.06.1956 e ha competenza su territori soggetti in passato allo Stato Pontificio e Regno di Napoli; la documentazione riflette dunque la diversità delle istituzioni trovando il suo naturale completamento nell’Archivio di Stato di Roma e in quelli di Napoli e Caserta.[30] La parte più cospicua dell’Archivio è costituita dalla documentazione giudiziaria e notarile. Nell'Archivio va segnalata la preziosa collezione dell’Archivio della Confraternita del Santo Spirito di Ferentino, fondata da Innocenzo III agli inizi del XIV secolo, che raccoglie oltre a documenti pergamenacei anche una serie di registri dei rendiconti degli amministratori della pia istituzione. Di rilievo anche la Collezione delle pergamene (secoli X – XVIII), provenienti principalmente da legature di protocolli notarili, all’interno della quale è possibile trovare esempi unici di notazione musicale, o di antiche scritture appartenenti al territorio, come la beneventana. Attualmente l'Archivio di Stato di Frosinone ha sede presso il Grattacielo Edera.

Biblioteche

Biblioteca Comunale "Norberto Turriziani"

Istituita con la delibera n.109 del 15 giugno 1939, la Biblioteca Comunale "Norberto Turriziani" si trova nell'omonimo e centrale Palazzo sito in Corso della Repubblica. La biblioteca ha un patrimonio stimato in circa 30.000 volumi tra libri ed opuscoli. La biblioteca offre i seguenti servizi: Consultazione, Prestito locale e interbibliotecario; Ascolto Musica; Visione VHS / DVD; Emeroteca; Consulenza Bibliografica. Dal gennaio del 2004 ha aderito all'Associazione Intercomunale Biblioteche Valle del Sacco.

Biblioteca Provinciale "Alberto Bragaglia"

Situata nei pressi della stazione, in via Maria De Mattias, la Biblioteca Provinciale "Alberto Bragaglia" raccoglie tra l'altro tesi di laurea su argomenti di carattere locale. Tra gli altri servizi vi è la possibilità di consultare quotidiani locali a partire dal 1954. È servita di wireless.

Casa della Cultura

Costruita riconvertendo la struttura l'ex mattatoio comunale, la Casa della Cultura è stata inagurata il 27 maggio 2009. All'interno, su due livelli, vi sono diversi ambienti polifunzionali: sale multimediali, spazi di incontro, sala per rappresentazioni teatrali e di spettacolo.

File:MuralesFrosinone2.JPG
Murales in onore del regista frusinate Carlo Ludovico Bragaglia

Cinema

 
cinema
CINEMA

Mass media

 
Quotidiano
Quotidiani
 
Rivista
Riviste
 
Televisiore
TV
 
Radio
Radio
 Portali
  • Ciociaria Oggi
  • La Provincia

Edizioni di Frosinone:


Associazioni culturali, benefiche, no profit

Gastronomia

A Frosinone è possibile gustare piatti e prodotti tipici della cucina ciociara, una cucina tradizionalmente contadina e pertanto fatta di ingredienti semplici ma al tempo stesso genuini. Oltre alle fettuccine ciociare, si possono menzionare gli gnocchetti con il ragù ciociaro fatto con frattaglie di pollo e pomodoro, la zuppa di fagioli e cipolle, le coppiette ciociare ovvero strisce di carne essiccata condita con spezie e servite a due a due, le caciotte ciociare, le ciambellette al vino, nonchè alcuni prodotti specifici dei paesi vicini tra i quali le mozzarelle di bufala di Amaseno, l'olio di Cervaro, gli amaretti di Guarcino. Tra i vini spiccano la Passerina del Frusinate, il Cabernet di Atina e il Cesanese del Piglio

Dialetto

  Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto ciociaro.

Nella città è spesso parlato il dialetto locale, ciociaro, nella sua variante frusinate che rispetto alle altri varienti del ciociaro è caratterizzata dalla presenza dello schwa e di tratti metafonetici di tipo napoletano, tipici dei dialetti meridionali.

Proverbi in dialetto frusinate

  • Frusenone tè la porta penta, triste chi c’èscie i biate chi c’entra
  • Agoste è cape de ‘mmierne.
  • Prima Natàle né fridde né fame, dòppe Natàle fridde i fame.
  • Natale ‘che glie sole, Pasqua ‘che glie tizzone
  • Fa chiù leste glie tiempe a cagnarse che la femmena a spugliarse
  • Glie cannarile è stritte ma c ‘entra la casa ‘che tutte glie titte
  • Meè fa la pecura, i glie gliupe se la magna
  • Chi caglina nasce, ‘ntèra ruspa
  • Attacca la crapa alla uigna, chelle che fà la mamma fà la figlia
  • Pile rùsce i cane pezzate sbattiglie ‘ntèra appena nate.
  • E’ mieglie Frusenone rebelle che Anagne ‘n pace
  • A lauà la ciocca agli’asene ce se remette tiempe i sapone
  • L’acqua fà male i le uine fà cantà
  • Gl’asene porta la paglia i gl’asene se la remagna
  • Tre so’ gli chiù putente, glie papa, glie re i chi nen tè niente
  • Quanne a Roma cammenauene scause, nui purtarime già le ciocie
  • A chi c’è muccecate la serpa, t’è paura pure de la lancèrta
  • Glie ‘mbriacone è accome aglie cucule: glie giorne è bone bone, la notte canta sule
  • Femmena che mòu l’anca uò la carne addo’ ce manca
  • La robba che piace aglie cappellane nen esce da glie cunvente
  • Adagie mierglie ca la fratta è longa
  • Chi nen po’ tuccà la padrona s’alliscia glie cane…
  • Chelle che nen uè ‘cu ‘n anne uè cu ‘n ora
  • Dicì glie uerme alla noce: tiempe ce uò ma te sbùce

Personalità legate a Frosinone

 
Luigi Angeloni

Attori e Registi

Musicisti, Scultori, Pittori

Religiosi

File:Hormispope.jpg
Papa Ormisda

Imprenditori

Politici, Combattenti

Poeti, Scrittori e Intellettuali

Sportivi

Servizi, enti, istituzioni

Tribunale

Il Tribunale di Frosinone è situato in Via Fedele Calvosa, in una struttura moderna inaugurata nel luglio 2000, assieme ad altri uffici giudiziari, quali la Procura della Repubblica presso il Tribunale e l'Ufficio di Sorveglianza. Inoltre, all'interno del palazzo, sono presenti anche l'Ufficio Unico Notificazioni, Esecuzioni e Protesti (Ufficiali Giudiziari) e il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati.

Casa circondariale

Il carcere è situato nella periferia Nord della città. In passato, le carceri cittadine si trovavano nella zona del centro storico, a ridosso della chiesa di San Gerardo. Una celebre evasione dal vecchio carcere fu quella di Cesare Battisti nel 1981.

Sanità

ASL Frosinone

L'ASL di Frosinone è sorta nel 1994 dalla fusione di dieci Unità Sanitarie Locali (U.S.L.) della Provincia. È sita in via Armando Fabi, nella zona dove è in costruzione il nuovo ospedale del capoluogo. Comprende un territorio suddiviso in 91 comuni con circa 490.000 abitanti. L'Azienda ha circa 5.000 dipendenti medici, che operano in quattro distretti sanitari (Anagni-Alatri, Frosinone, Sora, Cassino) e in sette presidi ospedalieri.

Ospedale civile Umberto I

L'Ospedale, situato in viale Mazzini, dispone di circa 450 posti letto. Oltre al Pronto Soccorso è dotato dei seguenti reparti: anatomia patologica, cardiologia, chirurgia generale, dermatologia, emodialisi, malattie infettive, medicina generale, oculistica, ortopedia e traumatologia, oncologia, ostetricia e ginecologia, otorinolaringoiatria, pediatria, psichiatria, radiologia, terapia intensiva, terapia intensiva neonatale, unità coronarica, urologia.

A fine 2009, l'Ospedale del capoluogo dovrebbe trasferirsi nella nuova struttura in fase di realizzazione nei pressi dell' ASL di Frosinone.

Ambiente

A Frosinone l'incremento dell'inquinamento atmosferico ha raggiunto livelli preoccupanti. Nel 2008 la città si è aggiudicata il non edificante premio del "Cigno Nero" istituito da Legambiente in quanto, nel 2007, è risultata essere quella con il più alto numero di giornate fuorilegge per le polveri sottili PM10[31]. Per questo motivo sono stati effettuati diversi studi e sono stati presi alcuni provvedimenti nel tentativo di migliorare la qualità dell'area, a partire dall'istituzione di giornate ecologiche e delle targhe alterne. Nella classifica finale dell'Ecosistema Urbano 2009 Frosinone si è piazzata al 103° posto, in ultima posizione.

Anno Ecosistema Urbano (Legambiente)[32]
2005 100° (- 4)
2006 85° (+15)
2007 88° (- 3)
2008 101° (-13)
2009 103° (- 2)

Frosinone è stato l’unico capoluogo a ottenere zero su “pianificazione e partecipazione ambientale” (piani traffico, piani energetici, zonizzazione acustica). Le voci più penalizzanti sono risultate:

  • Trasporto urbano: 11 viaggi/anno abitante;
  • Verde urbano: 7 metri quadri/abitante;
  • Piste ciclabili: 1,24 metri/abitante;
  • Motorizzazione: 73 auto ogni 100 abitanti (la media nazionale è di 60);
  • Perdite nella rete d’acqua potabile: 45%;
  • Raccolta differenziata: 7%.

Si registrano comunque dei segnali di miglioramento:

  • La città è passata da 2,2 m2 di verde usufruibile per abitante a 6,85 m2/ab
  • Per quanto riguarda la raccolta differenziata, negli ultimi tempi il nuovo sistema di Raccolta differenziata porta a porta sperimentato nel centro storico sembra aver dato risultati incoraggianti[33].

Al momento è in fase di realizzazione una pista ciclabile nella zona Selva Piana.


Aree verdi

 
La Villa Comunale di Frosinone
 
Uno scorcio del Parco delle Colline

Villa Comunale

Nella parte bassa della città, all'interno della Villa Comunale "Contessa De Matthaeis" inaugurata nel 2002 dopo un accurato restauro, vi è il parco cittadino di maggiore estensione. L'entrata al parco è caratterizzata da una tipica sistemazione a giardino all'italiana, composta da lunghe siepi e da alberi appartenenti a varie specie, organizzati in aiuole circolari. Sul retro della villa comunale si sviluppa un ampio prato che fa da sfondo all'intera area. Una parte rilevante del parco è stata sistemata a bosco misto composto da Querce, Aceri e Carpini, dove è possibile svolgere attività sportive.

Parco delle Colline

Inaugurato nel 2007 e sviluppato in un' area collinare, Il Parco delle Colline ha un'estensione terrazzata di circa 1 ettaro. All'interno vi è un'area archeologica e uno spazio per bambini. In passato nella zona venivano svolte da parte degli artigiani del luogo attività di produzioni di funi e per questo l’area veniva chiamata “dei funari”. È stato quindi realizzato un camminamento che riproduce l’antico sentiero percorso dai costruttori dei funi e denominato “Sentiero dei Funari”. All'interno del parco è situata la statua della Madonna del Rosario, realizzata dallo scultore ciociaro Tommaso Gismondi.

Laghetto di Maniano

Situato nella frazione di Maniano, questo laghetto nell'antichità era di proprietà del vescovo di Veroli, Giovanni, che il 9 giugno 959 concesse la tenuta del lago in enfiteusi al console e duca di Campagna, Loffredo.[34]


  • Nell'area urbana di Frosinone sono presenti all'incirca 4000 alberi.
  • Da molti anni si parla della realizzazione di un parco lungo il fiume Cosa, servito anche da una pista ciclabile, ma fino ad oggi il progetto non è ancora stato realizzato.

Sport

Calcio

  Lo stesso argomento in dettaglio: Frosinone Calcio.

La tradizione sportiva di Frosinone è legata soprattutto al Calcio. Il Frosinone Calcio, dopo una lunga storia di presenze nei campionati di Serie C, l' 11 giugno 2006 battendo nella finale dei play-off il Grosseto, ha conquistato per la prima volta una storica promozione nella Serie B, campionato in cui milita ininterrottamente dalla stagione 2006-2007. La squadra del Frosinone gioca le partite casalinghe nello Stadio Comunale "Matusa", in attesa di trasferirsi presso il nuovo stadio in costruzione.

Altri sport

Nella pallavolo si segnala la squadra femminile Frosinone Pallavolo '92, che milita in serie C. Nell'Atletica, spicca il club dell'Atletica Frosinone, nelle cui file è cresciuto l'atleta locale Fabrizio Donato, medaglia d'oro ai Campionati europei di atletica leggera indoor di Torino 2009 nella disciplina del salto triplo. Un altro celebre sportivo frusinate è il pugile professionista Sven Paris, punta di diamante dell'Accademia Pugilistica di Frosinone, il quale nel 2000 ha preso parte ai Giochi della XXVII Olimpiade a Sydney. Frosinone è stata diverse volte luogo di passaggio, di partenza o di arrivo del Giro d'Italia di ciclismo. Più di recente, nel 2004, ha ospitato la partenza di una tappa, mentre l'11 maggio 2005 la 4^ tappa del Giro d'Italia 2005 si è conclusa a Frosinone con la vittoria di Luca Mazzanti. Nella volata finale aveva vinto Paolo Bettini che poi fu retrocesso all'ultimo posto per una presunta irregolarità al neozelandese Baden Cooke. Nel 2009, il giro ha attraversato le strade di Frosinone, nel corso della tappa Napoli-Anagni.

La Cittadella dello Sport

 
Il nuovo Palazzetto dello Sport

In zona Casaleno sta sorgendo la Cittadella dello Sport di Frosinone, nella quale si trovano il Palazzetto dello Sport "Città di Frosinone", inagurato nel 2007 dove attualmente è ospitata la squadra del Veroli Basket e lo Stadio del nuoto di Frosinone, inagurato nel 2009 che ospiterà parte degli allenamenti di pallanuoto per i prossimi mondiali di nuoto di Roma. È in oltre prevista la realizzazione del nuovo stadio comunale, attualmente composto solo dalla tribuna principale, i cui lavori già avviati sul finire degli anni '80 sono da tempo bloccati. All'interno del nuovo stadio in costruzione si trova la palestra di pugilato dell'Accademia Pugilistica di Frosinone.

Impianti sportivi

Amministrazione

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Amministrazioni precedenti

Circoscrizioni

Il territorio del comune di Frosinone è suddiviso in tre circoscrizioni:

  • Circoscrizione I: zone Centro, Pescara, San Liberatore
  • Circoscrizione II: zone Stadio, De Matthaeis, Madonna della Neve
  • Circoscrizione III: zona Scalo

Gemellaggi

  •   Elmwood Park (Illinois), dal 1996: il gemellaggio è nato per la forte presenza di immigrati ciociari e in particolari frusinati nella cittadina americana.
  •   Tecumseh (Ontario), dal 2009: l’iniziativa è nata dalla proclamazione, da parte del Ciociaro Club of Windsor, della città di Frosinone come “Comune dell’Anno 2009”. Tecumseh, cittadina confinante con Windsor, ha riconosciuto il ruolo importante avuto dagli italiani nel proprio sviluppo. In particolare è stato riconosciuto quanto fatto dagli immigrati frusinati che hanno dato, fin dal loro arrivo, un forte contributo alla costruzione dell’apparato produttivo-economico, sia in campo manifatturiero che in quello delle produzioni agricole.[35]
  •   Nocera Umbra , dal 2009: il gemellaggio è nato a seguito dei tragici fatti del settembre 1997, quando la città di Nocera Umbra fu colpita dal terremoto. Una squadra di Vigili del Fuoco di Frosinone portò i primi soccorsi, in particolare, in località Colle di Nocera. Successivamente, il Comitato Colle Cottorino di Frosinone, presi contatti con la Pro Loco di Nocera Umbra, decise di portare un piccolo dono a ciascuno dei 110 bambini delle scuole elementari di Colle di Nocera Umbra. Da allora si è instaurato uno stretto legame di amicizia e solidarietà tra le due comunità e l'iniziale gemellaggio tra le due frazioni si è esteso a livello comunale.[36]

Galleria fotografica

Bibliografia

Note

  1. ^ Bilancio demografico anno 2008, dati ISTAT
  2. ^ [1]
  3. ^ http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/italia/2009/07/25/AM8zIMmC-allarme_protezione_civile.shtml
  4. ^ "Un tesoro antico sotto la città"
  5. ^ Diodoro Siculo, Bibliotheca historica, XX, 80
  6. ^ Tito Livio, Ab Urbe Condita libri, X, 1
  7. ^ Marco Tullio Cicerone, Epistulae ad Atticum XI, 13.
  8. ^ Ignazio Barbagallo, Frosinone, Lineamenti storici dalle origini ai giorni nostri
  9. ^ Maurizio Federico, Frosinone e i suoi pompieri, 2006, p.33
  10. ^ Maurizio Federico, Frosinone e i suoi pompieri, 2006, p.23
  11. ^ Intervento del Consigliere Vittorio Valle contro la proposta di demolizione dell'Arco di Porta Campagiorni, delibera comunale n.13 del 22-04-1947, registro 42,Archivio Storico Comunale di Frosinone
  12. ^ Maurizio Federico, Frosinone e i suoi pompieri, 2006, p.34
  13. ^ Maurizio Federico, La città è vuota e in rovina!, Biblioteca Comunale Turriziani, Frosinone 2005
  14. ^ Dal sito "Araldica Civica"
  15. ^ Catalogo dei più alti campanili d'Italia
  16. ^ Ignazio Barbagallo, Frosinone, Lineamenti storici dalle origini ai giorni nostri, p.288
  17. ^ Maurizio Federico, La città è vuota e in Rovina!, p.19
  18. ^ Le cento città d'Italia: Frosinone, capoluogo della Provincia ciociara, Fascicolo 294, Milano, 1929, p.7
  19. ^ http://www.comune.frosinone.it/archivio2_eventi-e-comunicati_0_123_2_1.html
  20. ^ http://www.comune.frosinone.it/index.php?id_sezione=703
  21. ^ Giuseppe De Matthaeis, Saggio istorico sull'antichissima città di Frosinone, p.37
  22. ^ Menteantica.it - Museo archeologico di Frosinone - Percorsi esterni al museo URL consultato il 28-08-2009.
  23. ^ Francesco Antonucci, Corpus Lapidarum Frusinonis - Vol.1
  24. ^ http://www.madonnadellaneve.frosinone.it/pontelafontana.htm
  25. ^ Dati tratti da:
  26. ^ [2]
  27. ^ http://www.aeroportofrosinone.it.
  28. ^ http://www.ilsole24ore.com/speciali/qv_2008/qv_2008_province/qv_2008_province_settori_classifica_finale.shtml
  29. ^ [3]
  30. ^ http://www.archivi.beniculturali.it/ASFR/sede.html
  31. ^ http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=481507
  32. ^ http://www.legambiente.eu/campagne/ecosistemaUrbano/index.php
  33. ^ http://www.leafr.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2880&Itemid=0
  34. ^ http://www.madonnadellaneve.frosinone.it/lago_maniano.htm
  35. ^ http://www.comune.frosinone.it/pagina820_ciociaro-club-of-windsor.html
  36. ^ http://www.comune.frosinone.it/pagina821_nocera-umbra.html

Voci correlate

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Collegamenti esterni



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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
... ... Sindaco
giugno 1944 novembre 1944 Domenico Marzi Partito Comunista Italiano Sindaco indicato dal CLN
dicembre 1944 giugno 1945 Giacomo De Palma Democrazia Cristiana Sindaco indicato dal CLN
giugno 1945 1946 Luigi Valchera Partito Socialista Italiano Sindaco indicato dal CLN
1946 ... Domenico Ferrante Democrazia Cristiana Sindaco
1972 1986 Paolo Pesci Democrazia Cristiana Sindaco
1988 1989 Dante Schietroma Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco
... 1990 Giuseppe Marsiano Democrazia Cristiana Sindaco
1995 1998 Paolo Fanelli Forza Italia Sindaco
1998 2002 Domenico Marzi Democratici di Sinistra Sindaco
2002 2007 Domenico Marzi Democratici di Sinistra Sindaco
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