Monte Roen
Il Monte Roen (2.116 m s.l.m.) è una vetta delle Alpi della Val di Non nelle Alpi Retiche meridionali. Si trova nell'alta Val di Non, tra la provincia autonoma di Bolzano da quella di Trento.
Monte Roen | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Altezza | 2,116 m s.l.m. |
Prominenza | 753 m |
Isolamento | 18 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°21′35.52″N 11°11′31.74″E |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Orientali |
Grande Settore | Alpi Sud-orientali |
Sezione | Alpi Retiche meridionali |
Sottosezione | Alpi della Val di Non |
Supergruppo | Catena Olmi-Luco-Roen |
Gruppo | Gruppo Roen-Macaion |
Sottogruppo | Costiera del Roen |
Codice | II/C-28.II-A.2.b |
Caratteristiche
Il monte Roen conserva ancora una grande biodiversità: sono infatti presenti varie specie di piante come faggi, castagni, abeti, pini e larici e, alle altitudini più elevate, si possono incontrare cervi, caprioli e camosci. Il territorio del monte Roen è frazionato tra molti comuni della Val di Non come Romeno, Don, Amblar, Casez, Tavon, Sanzeno, Coredo, per citarne solo alcuni.
Il monte Roen è poco frequentato durante l'inverno in quanto non esistono stazioni sciistiche al di fuori del Passo della Mendola e in buona parte anche d'estate vi sono pochi escursionisti per la presenza di aree completamente selvaggie, come Trezuel, Paluazza, Val Fredda, Val Avena e Val di San Giovanni, nelle quali è facile perdere l'orientamento. È quindi è una montagna prettamente riservata ai paesani che conoscono bene il territorio, percorso da una moltitudine di sentieri per raggiungere le malghe e le baite tipiche della zona sparse un po' ovunque.
Questa montagna rivive spesso nei racconti degli anziani, sipario di storie tragicomiche e irreali, assurde in certi versi, storie talvolta legate alla pratica della transumanza.
Al giorno d'oggi il Roen è divenuta una montagna sempre più selvaggia. D'altra parte costituisce una buona fonte di guadagno economico, soprattutto col taglio del legname. A tale scopo è stato costituito un apposito consorzio fra i comuni che hanno territori sulla montagna. Il legname molto spesso è lavorato dalle segherie in loco che utilizzano il legname per produrre imballaggi in legno.
Salita alla vetta
La via principale per raggiungere la cima consiste nell'oltrepassare il paese di Amblar per raggiungere la malga di Romeno a quota 1774 m (strada quasi interamente asfaltata). Dalla malga inizia un sentiero ripido che in circa mezz'ora porta alla cima.
La seconda importante via d'accesso al Roen è la strada forestale di 4 km che dall'abitato di Don sale alla malga della pieve di Sanzeno (1650 m). Da qui è possibile raggiungere la malga di Romeno proseguendo per la strada principale, oppure immettersi sulla strada forestale che sale dai 7 larici, con un sentiero impervio (molto divertente da affrontare con trial). Quest'ultima strada, appena citata (dai 7 larici), porta alla malga di Sfruz e Smarano (1918 m) dalla quale è possibile raggiungere la cima in circa 20 minuti.
Dal rifugio Oltradige inizia un percorso alpinistico supportato da una continua corda, percorso che conduce gli escursionisti sulla cima Roen. Questo percoro attrezzato non è particolarmente difficile anche se sono presenti dei punti esposti. Percorrendo la ferrata si puo ammirare uno stupendo paesaggio sull'Alto Adige.
Gare
Su questa montagna annualmente si disputa una gara di sci alpinismo in ricordo di Manuel Calliari. Tale gara inizia dal centro abitato di Don nei pressi delle ultime case passando per la località Malgerazzi e per poi inerpicarsi fino alla malga di Don e quindi la valle di san Zoan e cima Roen.