Sava (Italia)
Template:Comune Sava è una città ionico-salentina con più di 20.000 abitanti della Puglia in provincia di Taranto. È famosa per essere una delle Città del Vino, in quanto la sua ricchezza agricola principale è, appunto, la produzione di vino primitivo, nonché di olio d'oliva estremamente pregiato.
Geografia
Il territorio su cui sorge la città di Sava, che è posto a circa 28 km dal capoluogo di provincia, Taranto, è quello delle murge tarantine. L'abitato è al centro del Salento Settentrionale.
Il centro urbano è posto a 107 m s.l.m. e tra il territorio comunale e quello di Manduria, sorge il Monte Bagnolo (124 m).
Storia
Le prime attestazioni sulla fondazione di Sava risalgono intorno al 300 a.C., ove nella contrada di Agliano sono stati trovati reperti greci, probabilemente era l'ultimo avamposto di Taranto prima della parte Messapica che dominava il salento meridionale all'epoca. Sul finire del VII secolo, poi, Longobardi e Bizantini giunsero a un accordo di pace che prevedeva la spartizione dei territori occupati: ai Bizantini restava la parte estrema della penisola salentina, mentre il resto della regione andò ai Longobardi. I Bizantini costruirono un limes (un lungo muro) sul confine stabilito, il cui ricordo è tramandato attraverso il toponimo "Limitone dei greci". Tale confine partiva dalla costa Adriatica a sud di Brindisi e, passando a sud della vicina città di Francavilla Fontana, svoltava ancora più a sud nel territorio di Sava in località "La Zingara", seguendo un tracciato rettilineo fino alla località denominata Monte di Magalastro, lasciando a est il centro abitato di Sava. Questa lunga muraglia, meglio conosciuta con il termine dialettale locale "Paretòne", ossia grande parete, è costruita a secco con pietre calcaree di modeste dimensioni. Intorno al 1400 vi sono fonti della creazione dell'attuale caseggiato, mentre la formazione del Comune risale all'epoca napoleonica (1810). Sava, come gli altri comuni limitrofi, è stata caratterizzata, per buona parte del XX secolo da una forte emigrazione verso l'Italia settentrionale e, in misura minore, verso l'Europa settentrionale. Per quanto riguarda il termine "Sava", come per molti altri luoghi d'Italia, le origini etimologiche sono le più varie e disparate, e molte entrano addirittura in contrasto tra loro. C'è chi sostiene che esso risalga a "Saba", facendo riferimento ad una leggendaria famiglia Patrizia Romana, e c'è ancora chi sostiene la derivazione da "Sabua", che in lingua latina indicherebbe un particolare tipo di roccia, che si trova nel territorio: la roccia arenaria.La città è oggi un luogo di terra, mare e cultura locale, e il tutto è allietato dalla vicinanza delle spiagge di questo tratto di territorio salentino, che rendono ideale la villeggiatura estiva.
Il 19 agosto 1976 si sviluppò un potente tornado che colpì la città di Sava e le campagne circostanti, fino ad esaursi nei pressi di Manduria; il suo passaggio determinò precipitazioni molto intense e venti di fortissima intensità che causarono ingenti danni.[1][2]
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[3]

Turismo
Collegamenti
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da (vedi):
- Autostrada A14 Bologna-Taranto (barriera di Massafra) da e per l'Italia settentrionale
- S.S. 7 ter
- S.S. 7 Appia da e per Brindisi
A Sava vi è una stazione ferroviaria, posta sulla linea Martina Franca - Lecce delle Ferrovie del Sud Est.
L'Aeroporto di Taranto-Grottaglie "Marcello Arlotta" effettua servizi di linea per il traffico passeggeri con voli charter. Gli aeroporti più vicini sono:
Da visitare
- Santuario della Vergine SS. di Pasano risalente al 1400 ca. e sito a 3 km dal centro abitato. È dedicato alla Madonna di Pasano in ricordo del famoso miracolo dello schiavo avvenuto in quegli anni.
- Limitone dei Greci, un lunghissimo muro di confine tra il territorio magno-greco e quello messapico, che ha suscitato grande interesse a studiosi, storici e archeologi e i cui resti sono ben conservati e visibili nelle adiacenze della contrada di Pasano.
Pare che lo stesso santuario di Pasano sorga sulle rovine di un antico luogo di culto pagano, mentre nella contrada di Aliano (che è uno degli altri insedimenti importanti della storia di Sava) esistono a tutt'oggi tracce di templi dedicati a Demetra e Dioniso.
- Palazzo Baronale, situato in pieno centro del paese, conserva nelle sue fondamenta un antichissimo frantoio ipogeo, aperto da poco tempo ai visitatori.
- Chiesa Madre
- Convento di San Fracesco
- Chiesa della Croce
- Chiesa dell'Immacolata vecchia
- Chiesa di San Cosimo
- Chiesa della Mater Domini
Economia
L'economia locale è prevalentemente agricola e determina l'aspetto dell'agro savese, prevalentemente coltivato a vitigno e ad uliveto. La produzione vinicola è in parte costituita dal primitivo, un vitigno molto antico con cui viene prodotto il Primitivo di Manduria, originariamente chiamato Primitivo di Lizzano. Per l'economia savese è molto importante la produzione di questo vino rinomato. Fino agli anni Sessanta del secolo scorso, l'agricoltura savese non temeva rivali. Oliveti secolari e vigne curate caratterizzano ancora oggi le campagne che circondano la città, a dispetto dell'espansione urbana degli ultimi decenni. La produzione e la vendita del predetto Primitivo di Manduria, un vino rosso D.O.C. estremamente rinomato, costituisce il principale motivo di orgoglio cittadino. Le attività contadine si vanno allargando sempre più per la presenza di numerosi commerciante del settore che nel corso degli ultimi anni stanno dando vita a numerose piccole e media imprese, settori, questi ultimi, destinati a espandersi anche per l'opportunità della vasta Zona Industriale della Città di Sava che tende ad allargarsi col passare del tempo.
Cultura
Presso il Convento di San Francesco d'Assisi (O.F.M.) è ubicata una biblioteca molto ricca contenente più di 20.000 volumi; in parte è frutto di donazioni private, tra le quali spiccano i fondi degli scrittori locali "Giglio Caraccio" e "Del Prete".
Festività ed eventi Savesi
Il santo patrono di Sava è San Giovanni Battista; tale festività ricade il 24 giugno. In questo periodo, che viene denominato giugno Savese, si svolgono diverse manifestazioni che coinvolgono tutta la popolazione: serate di intrattenimento, che spaziano dalla musica all'arte e alla cultura, con varie mostre e incontri. Sempre in giugno si dà inizio al tradizionale "torneo di san Giovanni".
Il soprannome
Come è consuetudine nei paesi e nelle città del sud Italia, anche Sava, nelle credenze popolari antiche, detiene alcuni soprannomi. Il primo, che fu il più usato e conosciuto anche dai paesi limitrofi, è quello di fungi e fai (funghi e fave), alludendo alla tipica alimentazione della popolazione savese durante gli anni di guerra; altri erano soliti soprannominare i savesi con il ben più dispregiativo epiteto di zzàppa e ruètulu (zappa e vomere), disprezzando la tipica attività agricola peculiare di una città agricola come Sava. Altro soprannome della popolazione savese, usato nel comune di Maruggio, è quello di "capu crossa" cioè "testa grande".
Amministrazione comunale
Gemellaggi
La città è gemellata con
- Amfipoli, dal 2005
Note
- ^ Il tornado di Sava del 19 agosto 1976
- ^ Descrizione del 19 agosto 1976
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
sindaco ALDO MAGGI 3° mandato
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Sito istituzionale
- Gruppo Culturale Savese
- [1] Agesci Sava 2
- [2] ITIS - LST "Oreste Del Prete"
- [3] Decrizione Araldica dello Stemma e del Gonfalone della Città