Questa lista è suscettibile di variazioni e potrebbe essere incompleta o non aggiornata.

«Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,

dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare
e avere la pazienza delle onde, di andare e venire ricominciare a fluire...»

Lista dei venti in Italia:

Le denominazioni derivanti dal mondo classico

Il maggior trattato enciclopedico del mondo romano a noi pervenuto è la Naturalis Historia di Plinio, che nel libro secondo si occupa di meteorologia e quindi anche dei venti.

All'interprete sorgono problemi, non solo per la duplicazione di nomi attribuiti allo stesso vento, ma anche perché prevale l'opinione che Plinio abbia seguito una rosa dei venti a 12 punte (quindi con una distanza angolare di 30° e non di 45° o sue frazioni come è la rosa dei venti successivamente adottata) Si indica qui di seguito la terminologia adottata, anche perché spesso ripresa dagli scrittori italiani di tradizione colta:

  • aquilone borea da nord
  • subsolano da Est
  • euronoto da S.S.E
  • noto o austro (o ostro) da Sud
  • chelidonio, favonio, zefiro (o zeffiro) da ovest
  • cauro (o coro) da N.W.

Le repubbliche marinare

Nel medioevo, a fianco di questa denominazione latina i naviganti nel Mediterraneo introdussero nomi di derivazione araba come garbo da cui garbino per venti occidentali o da sud ovest.

Nello stesso tempo, con l'invenzione della bussola attribuita a marinai di Amalfi o al mitico Flavio Gioia alla rosa dei venti venne atribuito anche il compito di indicare i punti cardinali, il cui nome, invece, è di origine fiamminga.

Le attuali denominazioni regionali

Abruzzo

Basilicata

Scirocco (sud est) Tramontana o maestrale (nord ovest) Grecale (nord est)

Calabria

Reggio Calabria: Scirocco, Borea,tramontana,libìci,mezzogiorno,ponente, levante, maestrale,greco;

Catanzaro Scirocco, Labici, Ponente, Greco, Levante Cosenza Scirocco, Tramontana,

Campania

Maestrale (NW)

Salbora (N)

Emilia-Romagna

Friuli-Venezia Giulia

Lazio

Liguria

  • Tramontana
  • Marin, vento da sud est (dal mare) delle vallate del ponente e delle contigue valli piemontesi; localmente chiamato Mainasso.

Lombardia [1]

Inverna (Lago Maggiore)

Marche

Molise

Piemonte [3]

Puglia

Scirocco da SE,

Maestrale o "Maestro" da NW,

Tramontana da N,

Bora da NNE (simile al grecale, ma leggermente più spostato verso nord, molto più teso, freddo ed intenso),

"Buriana" (che, diversamente da altre zone d'Italia, in Puglia sta ad indicare il vento da ovest, quando si alza improvviso e intenso, carico di umidità e foriero di tempesta), spesso concomitante a trombe d'aria e a trombe marine,

"Favonio" (equivalente al caldo vento di Libeccio, da SW,

Greco (corrispondente al "Grecale") o "Scutarino" vento freddo proveniente dalla Valle di Scutari (Albania).

Sardegna

Sicilia

Nord: Tramontana

Sud: Ostro

Est: Levante

Ovest: Ponente

Nord-Est: Grecale

Sud-Est: Scirocco

Sud-Ovest: Libeccio

Nord-Ovest: Maestrale

Toscana

Trentino-Alto Adige

Umbria

Ternino [senza fonte]

Valle d'Aosta

Veneto

Laghi

  • Moscendrino: spira dalla pianura alla montagna
  • Tramontana: vento costante da nord (vento termico). Spira al mattino.
  • Inverna: vento costante da sud (vento termico). Spira al pomeriggio.
  • Invernone: da sud-ovest. Porta tempesta dalla pianura alla montagna
  • Valmaggino: leggero dalle valli sopra Locarno
  • Mergozzo: da nord ovest. Spira di notte.

Venti portatori di bel tempo (con tempo sereno soffiano regolarmente due venti):

  • Tivano (o Tivan): vento periodico da nord-est (vento termico). Costante tutto l'anno, dalle prime ore del mattino e fin verso metà giornata (solitamente spira tra le h. 6:00 e le 10:00), con velocita media di 18 km/h (5 m/sec). Proviene dalla Valtellina. Cala all'alzarsi della Breva. La sua totale assenza indica l'avvicinarsi del cattivo tempo (Ventone).
  • Brèva: vento periodico da sud (vento termico) tutto l'anno a partire dalle h. 10:00 fin verso le h. 18:00, con velocità di 25-28 km/h (7-8 m/sec). Si alza quando cala il Tivano.

Venti portatori di cattivo tempo (sono detti anche venti montivi in quanto calano dalle valli laterali; sono per lo più venti estivi e assumono solitamente forte intensità, diventando pericolosi soprattutto durante i temporali):

  • Argegnino: proviene da ovest attraverso la Val d’Intelvi. Raggiunge lo specchio d'acqua (ramo di Como) ad Argegno, con raffiche violente che si incanalano principalmente risalendo il ramo verso nord-est. Interessa il lago tra Nesso (a sud) e Bellagio (a nord).
  • Bellanasco: proviene dalla Val Maggiasca sopra Bellano.
  • Bergamasca: vento del ramo di Lecco che da sud risale sino al centro-lago (Varenna, Menaggio) e vi perde intensità.
  • Borgognone: spira da est. Proviene dalla Valtellina e giunge sul lago all'altezza di Colico.
  • Breva dei Laghetti: spira da sud-ovest e si incanala nel lago prendendo direzione nord. Il nome deriva dalla zona dei laghi borromei (Annone, Pusiano, Alserio, Segrino) dalla quale si origina. Si manifesta nel ramo di Lecco nelle località di Malgrate (scende da Valmadrera incanalandosi tra il Monte Cornizzolo, Corno Birone, Corni di Canzo a settentrione e Monte Barro a meridione) e di Bellagio in frazione San Vito (scende da Chevrio).
  • Favonio (o Föhn, detto anche vento marino: è un vento di caduta che scende dalle pendici delle montagne scaldandosi. Lo si trova in periodi invernali e primaverili.
  • Garzeno[6] (o Garzenasc): proviene dalla valle sovrastante Dongo (per questo viene anche detto Vent da Dong). Si presenta solitamente nelle ore pomeridiane e serali. La sua intensità investe Domàso e Colico.
  • Liscione o Traversone: spira da sud-ovest scendendo da Valbrona e giunge sul lago a Ceppo Palazzolo, aprendosi a ventaglio tra Mandello Lario e Abbadia Lariana.
  • Menaggino[7]: proviene violento dalla Val Menaggio, in accompagnamento alle perturbazioni temporalesche. Di breve durata ma con raffiche che raggiungono i 100 km/h, colpisce con potenza le rive opposte.
  • Molinaccio: spira da sud-est. Scende da due vallate che si congiungono sul lago a Faggeto Lario. Giunto sullo specchio d'acqua si apre a ventaglio tra Carate e Urio, perdendo intensità tra Moltrasio (a sud) e Laglio (a nord).
  • Sant'Anna: spira da nord-ovest. Scende dal Monte Motto, tra Menaggio e Acquaseria. Si esaurisce nello specchio antistante il suo ingresso nel lago.
  • Tivan d'acqua (o Tivanell): spira dopo una debole pioggia o temporale in montagna.
  • Ventone (o Vento, chiamato anche San Vincenzo, Nord, Tramontana): da nord (Valchiavenna), giunge improvviso sul lago attraverso il Piano di Spagna. Violento (raffiche con velocità di 40-80 km/h), dura 3-7 giorni. Frequente in primavera dopo maltempo in zona alpina.
  • Tivano (o Tivan): vento periodico regolare da nord (vento termico). Costante tutto l'anno, dalle prime ore del mattino e fin verso metà giornata (solitamente spira tra le h. 6:00 e le 10:00), con velocita media di 5 m/sec. La sua assenza indica l'avvicinarsi di cattivo tempo (Ventone).

[8]

Lago di Bolsena

  • Tramontana vento da nord invernale che agita il lago

Voci correlate

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ Sito regione Lombardia
  2. ^ Il föen nel Canton Ticino e nella Lombardia occidentale
  3. ^ Sito Regione Piemonte
  4. ^ Carducci, nella poesia San Martino ricorda il ruolo del maestrale sulle coste toscane che non sono protette dal vento di nord-ovest
  5. ^ Mappa dei venti del Lago di Como
  6. ^ Il Garzeno visto da Colico (Lago di Como)
  7. ^ Il Menaggino visto da Bellano (Lago di Como)
  8. ^ Cecchini C. & Cencioni C. (2000), Si nun tira l vènto chiappi poco. I venti del Trasimeno nella cultura dei pescatori, «Quaderni del Museo della Pesca del Lago Trasimeno», 4, Edizioni Era Nuova, Perugia
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