Trentino-Alto Adige
- errato numero di parametri
|nomeRegione = Regione Autonoma Trentino-Alto Adige
Autonome Region Trentino-Südtirol
Region Autonóma Trentin-Südtirol
regione autonoma a statuto speciale
|linkBandiera = Flag of Trentino-South Tyrol.svg
|paginaBandiera = Bandiera del Trentino-Alto Adige
|linkStemma = Stemma_Trentino_-_Südtirol.svg
|paginaStemma = Stemma del Trentino-Alto Adige
|zona = Italia nord-orientale
|capoluogo = Trento
|superficie = 13.607
|abitanti = 1.007.267
|anno = 31-12-2008
|densita = 75
|province = Trento
Bolzano
|categoriaComuni = Comuni del Trentino-Alto Adige
|numeroComuni = 339
|presidente = Luis Durnwalder
|presidentePartito = SVP
|presidenteData = 17.02.2009
|giunta = Vedi Giunta Regionale
|consiglio = Vedi Consiglio Regionale
|seggi = 70
|elezioniUltime = 26 ottobre e 9 novembre 2008
|elezioniProssime = 2013
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|note =
|sito = http://www.regione.taa.it/
}}

La Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol (nome ufficiale) (in tedesco Trentino-Südtirol e in ladino Trentin-Südtirol) è una regione italiana di circa un milione di abitanti confinante con l'Austria meridionale e la Svizzera orientale, con capoluogo Trento[1]. Corrisponde alla parte più meridionale del Tirolo, regione storica dell'Impero Asburgico, recentemente rilanciata con l'istituzione, nell'ambito dell'Unione Europea, dell'Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino.[2]
Il Trentino-Alto Adige è formato da due aree storico-culturali ed amministrative: a nord l'Alto Adige, corrispondente alla Provincia Autonoma di Bolzano, ed a sud il Trentino, corrispondente alla Provincia Autonoma di Trento. Confina a sud e a sud-est con il Veneto, a nord e a nord-est con il Tirolo (settentrionale e orientale) ed il Salisburghese, a sud-ovest con la Lombardia, a nord-ovest con la Svizzera (Cantone dei Grigioni).
Etimologia
- Trentino= Dall'antico nome della città di Trento.
- Alto Adige= Parte superiore del fiume Adige.
- Südtirol= Sud del Tirolo inteso come regione storica.
Per effetto del secondo statuto speciale entrato in vigore nel 1972 il nome ufficiale della regione è Trentino-Alto Adige/Südtirol. Il primo statuto, del 1948, assegnava alla regione il nome bilingue Trentino-Alto Adige/Tiroler Etschland (Trentino-Alto Adige/Terra Tirolese dell'Adige). La legge di modifica costituzionale nr. 3 del 18 ottobre 2001 ha costituzionalizzato la dizione del 1972 (vedi l'articolo 116 della Costituzione). Nell'uso quotidiano italiano spesso la regione viene erroneamente indicata con la sola denominazione di Trentino, che indica in realtà il solo territorio corrispondente alla Provincia Autonoma di Trento.
Geografia della regione
Il Trentino-Alto Adige è la regione italiana più settentrionale ed è completamente montuosa. Con i suoi 13.607 km² il Trentino Alto Adige è una delle regioni meno densamente popolate in quanto ospita circa 1.000.000 abitanti per una densità di 74 ab/km², molto al di sotto della media nazionale, collocandosi al secondo posto, dopo la Valle d'Aosta, nel rapporto tra numero di abitanti e superficie territoriale. Considerando l'orografia del territorio e il fatto che le foreste ne ricoprono oltre il 70%, appare tuttavia evidente come vi siano notevoli differenze fra la densità di abitanti dell'entroterra (in cui peraltro si sono verificati fenomeni di spopolamento e di migrazione verso le città sulle principali valli) e quella dell' Adige.
Confini
Confina a nord e a est con l'Austria (Tirolo e Salisburghese), a ovest con la Svizzera (Canton Grigioni), a sud-est con il Veneto (provincia di Belluno), a sud con la Lombardia ed il Veneto e a sud-ovest (presso il passo dello Stelvio) con la Lombardia (provincia di Sondrio). È l'unica provincia italiana interamente montuosa (100% montagna) e comprende innumerevoli valli, passi, fiumi e laghi che circondano l'intero territorio alto-atesino. La Valle Aurina è la valle più a nord di tutta l'Italia e Predoi il centro abitato più a settentrione situato tra i piedi della valle e la vetta d'Italia, al confine austriaco.
La regione è compresa sopra le Alpi centrali e quelle orientali, mentre a sud il lago di garda delimita il confine con le altre regioni. Le catene montuose della regione sono tra le più belle d'Europa e si innalzano fino a quote altimetriche di 2700-3000 m. Tutta la regione è ricchissima di boschi di conifere e faggi, ruscelli e fiori, mentre in altri tratti (ad esempio vicino alle montagne) sono presenti numerosi prati e pascoli in cui vi è un'altissima percentuale di specie alpine di erbe e funghi, molte delle quali protette dallo statuto speciale, in cui la popolazione porta al pascolo i bovini. Le valli sono generalmente piccole e strette, i cui versanti sono ricoperti da foreste. Unica eccezione è la valle dell'Adige. La parte più settentrionale della valle percorsa dall'Adige è chiamata val Venosta, mentre a sud di Rovereto essa è denominata Vallagarina fino all'ingresso del fiume nella pianura Padana poco a nord di Verona. La Valle dell'Adige ha origine glaciale. Le principali città situate in val d'Adige sono Bolzano e Trento. Nella tratto meridionale della valle (Rovereto-Bolzano) corrono la Strada Statale 12 dell'Abetone e del Brennero, l'autostrada A22 del Brennero e la ferrovia del Brennero oltre a varie strade provinciali. Nel tratto tra Bolzano e Merano corrono la ferrovia Bolzano-Merano, la Strada Statale 38 dello Stelvio che tra i due centri è una superstrada detta MeBo, nonché varie altre strade minori.
Clima
Il clima del Trentino può essere definito di transizione tra il clima semicontinentale e quello alpino.Le temperature di gennaio sono comprese dai -5 C° ai -10° mentre in estate sui 20°-25° anche più.Pur presentando gran parte del proprio territorio ad una altitudine media piuttosto elevata (circa il 77% al di sopra dei 1000 m s.l.m., poco meno del 20% al di sopra dei 2000 m s.l.m.), esso non presenta quei caratteri di rigidità propri di altre aree alpine. A partire dalle fasce altimetriche più basse, il clima può essere suddiviso in quattro grandi aree[3]:
- area submediterranea - nell'area dell'Alto Garda e della bassa Valle del Sarca. È la parte relativamente più mite della regione, con inverni in ogni caso freddi, anche se non come nel resto dei fondovalle, ed estati calde ma moderate dalla brezza pomeridiana del Garda. La vegetazione è composta da essenze miste submediterranee e continentali con particolare presenza di olivi, lecci e cipressi;
- area subcontinentale - clima di transizione che caratterizza i fondovalle, con inverni piuttosto rigidi ed assai nevosi. La vegetazione è costituita soprattutto da castagni, faggi e abeti bianchi; anche in questa fascia non mancano in ogni caso essenze submediterranee, soprattutto nelle are più protette o di versante.
- area continentale - nelle vallate alpine (come le valli di Fassa o di Sole o di Primiero) con inverni rigidi ed estati brevi e piuttosto piovose e con vegetazione composta soprattutto da conifere;
- area alpina - nelle fasce superiori al limite della vegetazione arborea (1800/900 m s.l.m.), con nevi che permangono a lungo durante l'anno.
Montagne
A nord della Regione, verso il confine austriaco, lungo la linea che va dal Passo Resia al Passo di Monte Croce di Comelico, si estendono le Alpi Atesine (suddivisibili in Alpi Venoste, Breonie, Aurine e Pusteresi), che raggiungono la loro massima altezza nella Palla Bianca/Weisskugel (3764 m s.l.m.). Nella Valle Aurina, la Vetta d'Italia/Glockenkarkopf (2911 m s.l.m.) rappresenta la punta più a nord dell'intero territorio nazionale. Nella parte occidentale del Trentino-Alto Adige si elevano i gruppi dell'Ortles-Cevedale (con l'Ortles/Ortler, massima vetta della Regione, 3902 m s.l.m.), dell'Adamello-Presanella e delle Dolomiti di Brenta.
Sia l'Alto Adige che il Trentino sono interessati dalla sezione occidentale delle Dolomiti (Dolomiti di Sesto, Gruppo del Puez, Odle, Sciliar, Sassolungo, Catinaccio, Marmolada, Gruppo di Sella, Latemar, Pale di San Martino), mentre proseguendo verso sud i rilievi montuosi degradano nelle Prealpi.
Riassumendo le sezioni e sottosezioni alpine che interessano la regione sono[4]:
- Alpi Retiche occidentali (Alpi della Val Müstair)
- Alpi Retiche orientali (Alpi Venoste, Alpi dello Stubai, Alpi Sarentine)
- Alpi dei Tauri occidentali (Alpi della Zillertal, Alti Tauri, Alpi Pusteresi
- Alpi Retiche meridionali (Alpi dell'Ortles, Alpi della Val di Non, Alpi dell'Adamello e della Presanella, Dolomiti di Brenta)
- Prealpi Bresciane e Gardesane (Prealpi Gardesane)
- Dolomiti (Dolomiti di Sesto, di Braies e d'Ampezzo, Dolomiti di Brenta, Dolomiti di Gardena e di Fassa, Dolomiti di Feltre e delle Pale di San Martino, Dolomiti di Fiemme).
Assieme alle montagne ci sono anche numerosi passi: Passo Gardena, Passo Nigra, Passo Sella,Passo Stalle, Passo del Brennero, Passo del Rombo, Passo della Mendola, Passo delle Erbe, Passo delle Palade, Passo dello Stelvio, Passo di Campolongo, Passo di Costalunga, Passo di Monte Croce di Comelico, Passo di Monte Giovo, Passo di Pampeago, Passo di Pennes, Passo di Resia, Passo di Valparola, Passo San Lugano.
Le valli principali sono:
- Val d'Adige: Val Passiria, Val d'Ultimo, Val di Fassa
- Valle Isarco: Val di Tires, Val Gardena, Val Ridanna, Val Sarentino, Val d'Ega, Val di Vizze, Val Racines, Val di Giovo, Val di Fleres
- Val Pusteria: Val di Tures, Valle Aurina, Val Badia, Valle di Casies, Val Fiscalina, Valle di Anterselva, Val di Landro, Valle di Braies
- Val Venosta: Val Monastero, Val Martello, Val di Senales
Fiumi
Il Trentino-Alto Adige è ricco di corsi d'acqua (fra i maggiori: l'Adige con gli affluenti Passirio, Isarco con il suo tributario Rienza, Noce e Avisio, il Brenta, il Sarca e il Chiese).
Laghi
In Trentino si estende la punta settentrionale del lago di Garda che si trova un po' in Trentino, in Veneto e Lombardia; numerosi sono inoltre i laghi alpini, spesso di piccole dimensioni. Fra i più noti: lago di Anterselva, lago di Braies, lago di Caldaro, lago di Dobbiaco, lago di Caldonazza, lago di Carezza, lago di Cei, lago di Landro, lago di Ledro, lago di Levico, lago di Molveno, lago di Resia e lago di Tovel. Nella Provincia di Bolzano vi sono 176 bacini d'acqua naturali con lunghezza maggiore o uguale a 100 metri. Gran parte di tali bacini si trova a quote superiori ai 2000 m. I laghi naturali con una superficie maggiore di 5 ettari sono 13: di questi solo tre (il Lago di Caldaro, ted. Kalterer See, e i due laghi di Monticolo, ted. Montiggler Seen) sono situati al di sotto dei 1000 m. I restanti 10 laghi maggiori sono il Lago di Anterselva (ted. Antholzersee), lago di Braies (ted. Pragser Wildsee), il lago di Carezza (ted. Karersee), il lago di Costalovara (ted. Wolfsgruben) , il lago di Dobbiaco (ted. Toblacher See), il lago di Favogna, (ted. Fennberger See), il lago di Fiè (ted. Völser Weiher), il Lago di Santa Maria (ted. St. Felixer Weiher oppure Tretsee), il lago di San Valentino alla Muta (ted. Haidersee), il lago di Landro (ted. Dürrensee) ed il lago di Varna (ted. Vahrner See). Vi sono anche laghi artificiali, alcuni dei quali di dimensione ragguardevole. Tra i principali ricordiamo il Lago di Resia (ted. Reschensee), il Lago di Zoccolo (ted. Zoggler Stausee), il Lago di Fortezza (ted. Franzensfester See), il Lago di Rio di Pusteria (ted. Mühlbacher See) e il Lago di Valdaora (ted. Olanger Stausee).
Aree protette
Diverse sono le aree protette, che coprono circa un quinto del territorio della regione. Nel territorio regionale è presente un parco nazionale (Parco Nazionale dello Stelvio) e 10 parchi provinciali (8 dei quali si estendono in Provincia di Bolzano). I principali sono: Parco naturale Dolomiti di Sesto, Parco naturale Fanes - Sennes e Braies, Parco del Gruppo di Tessa, Parco del Monte Corno, Parco Puez Odle, Parco naturale dello Sciliar, Parco naturale Vedrette di Ries - Aurina, Parco nazionale dello Stelvio. Il Parco delle Alpi Sarentine è ancora in fase di attivazione. L'Alto Adige offre nelle sue montagne e valli innumerevoli monumenti naturali, come le piramidi di terra in Alto Adige; in Alto Adige le più famose sono le piramidi di Plata e le piramidi di Renon.
Parchi naturali
Parco naturale Dolomiti di Sesto, Parco naturale Fanes - Sennes e Braies, Parco del Gruppo di Tessa, Parco del Monte Corno, Parco Puez Odle, Parco naturale dello Sciliar, Parco naturale Vedrette di Ries - Aurina, Parco nazionale dello Stelvio.
Il Parco delle Alpi Sarentine è ancora in fase di attivazione.
L'Alto Adige offre nelle sue montagne e valli innumerevoli monumenti naturali, come le piramidi di terra in Alto Adige; in Alto Adige le più famose sono le piramidi di Plata e le piramidi di Renon.
Z.P.S. - Zone di Protezione Speciale
Questi sono, per quanto concerne la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, i siti delle Zone di Protezione Speciale.
Le località - definite Zone di Protezione Speciale, e spesso indicate con l'acronimo Z.P.S. - sono state proposte sulla base del Decreto 25/3/2005 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 168 dell'21 luglio 2005 - predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai sensi della direttiva 79/409/CEE.
- Provincia di Trento
- Lago di Tovel
- Palu' di Borghetto
- Taio di Nomi
- Passo Brocon
- Crinale Pichea - Rocchetta
- Alpe di Storo e Bondone
- Bocca d'Ardole - Corno della Paura
- Bocca di Caset
- Catena di Lagorai
- Monti Lessini Nord
- Piccole Dolomiti
- Pasubio
- Val Campelle
- Valle del Vanoi
- Provincia di Bolzano
- Biotopo Ontaneto di Sluderno
- Biotopo Vegetazione Steppica Sonnenberg
- Val di Fosse nel Parco naturale Gruppo di Tessa
- Lacines - Catena del Monteneve nel Parco Naturale Gruppo di Tessa
- Biotopo Delta del Valsura (in tedesco Falschauermuendung)
- Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina
- Ontaneti dell'Aurino (in tedesco Ahrauen)
- Valle di Funes - Sass de Putia nel Parco naturale Puez Odle
- Parco naturale dello Sciliar
- Biotopo di Caldaro
- Parco naturale Monte Corno
- Ultimo - Solda nel Parco Nazionale dello Stelvio
- Ortles - Monte Madaccio nel Parco Nazionale dello Stelvio
- Alpe di Cavallaccio nel Parco Nazionale dello Stelvio
- Parco naturale Fanes - Sennes e Braies
- Parco naturale Dolomiti di Sesto
Castelli in Provincia di Trento
- Castello del Buonconsiglio
- Castello di Rovereto
- Castello di Castellano
- Castello di Sabbionara d'Avio
- Castel Toblino
- Castello delle Flecche
- Castello di Arco
- Castel Belvedere o de la Mot
- Castel Beseno
- Castel Restor
- Castello San Giovanni
- Castel Telvana
- Rocca di Breguzzo
- Castel Sajori
- Castello di Dosso Maggiore
- Castello di Altaguardia
- Palazzo Lodron-Bertelli, maso Curio
- Castel Caldes
- Castellalto
- Castel Pietra
- Castello di Altaguardia
- Castelfondo
- Castello di Mostizzolo
- Castel Seregnano
- Castel Cles
- Castello di Arsio o Castel Fava o Castello Superiore
- Castello di Sant'Anna o Castello Inferiore
- Castel Coredo
- Palazzo Nero di Coredo
- Castel Corona
- Castelfondo
- Castel Drena
- Castello di Monreale
- Castel Fornace o Roccabruna
- Castel Corno
- Castel Pradaglia
- Castel Ivano
- Castel Madruzzo
- Castel Selva
- Castel Liprando o castello degli Aliprandini
- Castello di Santa Barbara
- Palazzo Bavaria e Palazzo Caffaro
- Castel Campo
- Castel Spine
- Castello di Malgolo
- Castel Malosco
- Tor Tonda
- Castel Firmian
- Castel San Gottardo
- Castello della Torre
- Castel Albano
- Castel Gresta
- Castel Penede
- Castel Nanno
- Castel Noarna
- Palazzo Lodron
- Castello di Nomi
- Palazzo Vecchio
- Castel San Michele
- Torre Quadra
- Castel Pergine
- Castel Romano
- Castel Barco
- Bastione di Riva del Grda
- Rocca di Riva del Garda
- torre Apponale
- Castel Lizzana, Castel Dante
- Castel Placeri
- Castel Avio
- rocca di Samoclevo
- Castel Mani
- castello di Montereale
- Castel Casez o Palazzo Concini
- Castel Morenberg o dei Mori
- Castello di Segonzano
- Castel Belasi
- Castel Belfort
- Castel Sporo o Rovina
- Castel Stenico
- Castel Bragher
- Castel Valer
- Castello di Tenno
- Castel Terlago
- Palazzo Torraccia
- Castel San Pietro di Ton
- Castel San Pietro di Torcegno
- Castel Thun
- Castello di Vasio
- Castel Vigolo
- Castello di Castellano
- Castel Chizzola
Castelli in Provincia di Bolzano
- Castel Roncolo o Runkelstein
- Castello di Tures
- Castel Badia
- Castel Monteleone o Castel Lebensberg
- Castel Foresta
- Castel Wolfsthurn o Castel Mareta
- Castel del Gatto o Katzenzungen
- Castel Trauttmansdorff o Castel di Nova
- Castel Verruca o Fragsburg
- Castel Rubein
- Castel San Zenoo Zenoburg
- Castello Principesco di Merano
- Castel Planta o Greifen
- Castel Rundegg
- Castel Tirolo
- Castelfeder
- Castel Gaudententhurm
- Castel Spauregg
- Castel Stachelburg
- Castel Forte o Trostburg
- Castello di Rodengo
- Castel del Giovo - Jaufenburg (Rovine)
- Castel Tor
- castel Gardena - Fischburg
- Castel Gaiano - Schlosse Goyen
Cultura
Monumenti storici
La provincia di Bolzano nel corso della storia è passata diverse volte in mano a diversi "padroni", che hanno portato tra l'altro anche alla costruzione di diversi castelli, fortezze, ecc ... Tra i più noti sicuramente castel Tirolo (da cui si è potuto avere anche prova dell'origine del simbolo della provincia), Castel Roncolo (il maniero illustrato). Successivamente ai castelli, sotto l'impero austro-ungarico, furono edificati diverse fortezze; il più famoso è sicuramente il Forte di Fortezza, per via della leggenda dell'oro nascosto dai nazisti in fuga.
Oltre ai castelli e fortezze, nella provincia di Bolzano si trovano diverse chiese, abbazie e monasteri: l'abbazia di Monte Maria, l'Abbazia di Novacella ed il Monastero di Sabiona
Storia
Fino al 1918 il Trentino-Alto Adige fu parte integrante della Contea del Tirolo e quindi dell'impero austro-ungarico. La Regione aveva costituito storicamente un unicum amministrativo/geografico con l'attuale Stato Federato del Tirolo) a partire dalla Restaurazione del 1815. In precedenza il Trentino costituì uno stato semi-indipendente dentro il Sacro Romano Impero Germanico, dalla fondazione del Principato vescovile di Trento (e del coevo Principato di Bressanone) all'inizio dell'XI secolo, sino alla sua secolarizzazione nel 1802 per opera di Napoleone.
Le spinte risorgimentali-irredentiste che si svilupparono in Italia durante il corso del XIX secolo sfociarono nell'annessione della regione all'Italia. Alla conclusione della prima guerra mondiale, il Trattato di Saint Germain del 1919 assegnò la regione (all'epoca chiamata Venezia Tridentina) al Regno d'Italia. Tale annessione sancì lo smembramento dell'antica contea tirolese e l'accorpamento di popolazioni di lingua tedesca all'Italia.
Dopo la fine della Grande Guerra, che aveva visto i soldati trentini impegnati prevalentemente sui fronti orientali dell'impero austro-ungarico, ma anche contro le truppe italiane, il subentrato governo fascista perseguì una politica di assimilazione delle minoranze di lingua tedesca e ladina ed una progressiva italianizzazione dell'intera regione. I comuni ladini di Livinallongo del Col di Lana, Colle Santa Lucia e Cortina d'Ampezzo furono smembrati dal contesto regionale ed accorpati alla provincia veneta di Belluno. Vennero inoltre abolite le scuole di lingua tedesca in Alto Adige.
Nel 1939, in ottemperanza all'accordo italo-tedesco sulle Opzioni, la maggioranza dei residenti altoatesini di lingua tedesca si dichiarò favorevole ad emigrare verso i territori del Terzo Reich. Lo scoppio della seconda guerra mondiale intervenne però a rallentare le operazioni di esodo.
A seguito dell'armistizio firmato dall'Italia con gli alleati, la regione venne di fatto annessa al Terzo Reich. Dal 1943 al 1945 venne praticamente ristabilita l'integrità territoriale asburgico-tirolese che era stata frantumata nel 1918. Il governo della Repubblica Sociale Italiana non aveva praticamente giurisdizione sui territori della regione (che venne estesa a comprendere anche il Bellunese). L'area venne ufficialmente nominata Zona d'Operazione delle Prealpi - Ted. Operationzone Alpenvorland, con capoluogo Bolzano.
Dopo la fine del secondo conflitto mondiale ed anche in seguito a manifestazioni popolari (l'A.S.A.R. a Borghetto (TN) nel 1948) che reclamavano il distacco della parte settentrionale della regione dall'Italia, al Trentino-Alto Adige venne formalmente e costituzionalmente riconosciuta un'autonomia speciale. Inizialmente l'autonomia era prevista solo per l'Alto Adige, ma il trentino De Gasperi, la allargò ai suoi conterranei, creando sulle ceneri della Venezia Tridentina (creata solo nel 1922) la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige. In questo modo fu coronata da successo la ricerca di forme d'autonomia da sempre richieste dalle popolazioni trentine ed altoatesine/sudtirolesi sin dai tempi dell'Impero asburgico.
L'autonomia speciale della Regione risale al Trattato di Parigi che mise fine alla Seconda Guerra Mondiale ed in particolare all'accordo siglato tra De Gasperi, per il governo di Roma, e Karl Gruber, per il governo di Vienna (Accordo De Gasperi-Gruber).
A seguito di nuove trattative tra Italia ed Austria, rese necessarie dall'insoddisfazione del gruppo di lingua tedesca (culminata nel terrorismo del BAS), fu siglato il cosiddetto "Pacchetto" e nel 1972 entrò in vigore il nuovo Statuto regionale, che tutt'ora privilegia l'autonomia delle province.
Il Trentino-Alto Adige, unitamente allo Stato Federato del Tirolo, costituisce un'Euroregione. Ovvero l'Euregione Tirolo-Alto Adige-Trentino.
Amministrazione
Assetto istituzionale e politica
La politica del Trentino-Alto Adige/Südtirol è di tipo parlamentare, democratico e democratico-rappresentativa (per le minoranze linguistiche) ed il presidente della regione ha autonomie quasi pari ad un capo di governo. Il sistema elettorale è multipartitico, infatti il presidente della regione si alterna tra quello della provincia di Trento e quello di Bolzano. Il potere esecutivo spetta al governo regionale, mentre quello legislativo al consiglio regionale. Con la riforma elettorale del 2001 il potere esecutivo e legislativo è diventato indipendente e separato nelle due provincie autonome a statuto speciale. Nel Trentino vige la politica presidenziale, democratica e rappresentativa, mentre a Bolzano/Bozen vige il sistema parlamentare, dove il capo provinciale sostituisce il capo dello stato. I due presidenti della provincia eleggono a loro volta i deputati regionali e singolarmente, soprattutto a Bolzano/Bozen, quelli provinciali. La giunta regionale è presidiata dal presidente della regione ed è composta da assessori (solitamente 5) e da due vice presidenti della regione, uno trentino ed uno altoatesino. Con la riforma del 2001 e l'alternarsi del presidente, a colui che non spetta più la carica di presidente della regione, funge da vice presidente. Il Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol è composto da 70 membri, 35 trentini e 35 altoatesini. I deputati regionali sono eletti separatamente nelle due provincie. In pratica il consiglio regionale è l'unione di quello provinciale trentino e altoatesino. Prima della riforma del 2001 vi era un unico sistema di partiti per la regione. Dopo la riforma le due provincie possono avere dei partiti regionali ben distinti e separati e delle elezioni separate (in pratica gli assessori di una determinata provincia possono cambiare in periodi diversi). La regione non prevede la totalità di voti ad un solo partito provinciale percui possono essere presenti più partiti nella giunta.
Il Trentino-Alto Adige è una regione a statuto speciale. Le sue due province, il Trentino (Provincia Autonoma di Trento) ed Alto Adige (Provincia Autonoma di Bolzano) sono le uniche due province italiane che godono di uno statuto di autonomia.
Le due autonomie provinciali sono sviluppate in modo tale che di fatto contano più della regione stessa: specifiche norme, basate sul titolo V della Costituzione (anche prima delle modifiche), prevedono che vengano trattate alla stregua di regioni, tant'è che partecipano anche alla Conferenza Stato - Regioni, la cui denominazione ufficiale è, per l'appunto, Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano.
Dalle penultime elezioni amministrative i cittadini non eleggono più il consiglio regionale dal quale si formeranno poi i due consigli provinciali, ma viceversa. Ossia gli elettori votano il rinnovo del proprio consiglio (sistema proporzionale puro in Alto Adige, sistema proporzionale con premio di maggioranza in Trentino), che insieme formano quello regionale.
Un accordo fra i presidenti delle due province ha istituito il sistema della "presidenza regionale a rotazione": la regione avrà nel corso di una legislatura due presidenti, che sono in pratica i presidenti stessi delle due province autonome.
Nel caso della corrente legislatura il primo ad aver assunto la carica di presidente della regione è quello al tempo stesso della Provincia Autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder (il primo presidente regionale di lingua tedesca o in ogni caso dell'Alto Adige, carica assunta sempre da italiani del Trentino), mentre nella seconda parte della stessa prenderà il suo posto il trentino Lorenzo Dellai. Lo stesso sistema di rotazione vale anche per la presidenza del consiglio regionale.
Nella prima metà di legislatura il consiglio e la giunta regionale si riunisce a Trento, mentre prosegue nella seconda a Bolzano. Di fatto il ruolo di Trento-capoluogo regionale si può definire puramente formale. Entrambe le città capoluogo hanno dal punto di vista politico-amministrativo un'eguale importanza.
Dallo Stato Italiano le due province autonome sono dunque considerate alla stregua di regioni. Inoltre il governo intrattiene rapporti separati con le due province: in regione infatti vi sono due Commissariati del Governo, uno a Bolzano per l'Alto Adige ed uno a Trento per il Trentino. Dati i limitati poteri ad essa attribuiti, e la natura derivata delle sue autorità rispetto a quelle delle due singole amministrazioni locali, dopo le riforme istituzionali del 2001 la Regione può essere considerata una confederazione delle due province autonome.
Consiglio regionale
Il Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige (in tedesco Regionalrat Trentino-Südtirol, in ladino Consei dla Region Trentin-Südtirol) è l'organo legislativo della Regione autonoma Trentino-Alto Adige. È composto dai 70 membri dei consigli delle province autonome di Trento e di Bolzano.
Giunta Regionale
L'attuale giunta regionale è formata da cinque membri (2 di madrelingua italiana, 2 tedesca, 1 ladina). La carica del Presidente della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige (in tedesco Präsident der Autonomen Region Trentino-Südtirol) viene assegnata a rotazione al Presidente della Provincia Autonoma di Trento ed al Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano.
Presidente
Assessori
- Lorenzo Dellai (UpT), primo vicepresidente e assessore al bilancio.
- Martha Stocker (SVP), seconda vicepresidente e assessora al welfare.
- Florian Mussner (SVP), assessore alle minoranze linguistiche.
Simboli regionali
Secondo il Decreto del Presidente della Repubblica del 21 marzo 1983 la Regione gode di tre simboli ufficiali (Bandiera, stemma e gonfalone):
- Bandiera
- Per quanto concerne la bandiera della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige; essa è composta da un bicolore bianco ed azzurro od alternativamente bianco e blu (colori sui quali, anticamente, si portavano gli stemmi di Trento e Bolzano) caricato al centro dallo stemma ufficiale regionale. La bandiera, raramente impiegata ed ufficiosamente riconosciuta (non se ne conosce il motivo ma mai impiegata ufficialmente), viene spesso rimpiazzata dalle più popolari bandiere delle due province autonome o dalla bandiera ladina.
- Stemma
- d'argento inquartato: il primo ed il quarto all'aquila antica di Trento di nero, rostrata e membrata d'oro, contornata da fiamme di rosso uscenti e linguata di rosso fiammeggiante, con le ali caricate da sostegni d'oro con trifogli dello stesso nel contorno alare; il secondo ed il terzo all'aquila antica del Tirolo di rosso, rostrata e membrata d'oro, linguata di rosso, con le ali caricate da sostegni d'oro. (DPR 21/03/1983)
- Gonfalone
- drappo partito d'azzurro e di bianco caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione bilingue in oro: Regione Trentino-Alto Adige nel palo d'azzurro e Region Trentino-Südtirol nel palo di bianco. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della Regione e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro. (DPR 21/03/1983)
Demografia
Nel 2006[5] i nati sono stati 10.231 (10,3‰, il secondo più alto indice regionale d'Italia), i morti 8.362 (8,4‰) con un incremento naturale di 1.869 unità rispetto al 2005 (1,9‰). Le famiglie contano in media 2,4 componenti. Il 31 dicembre 2006 su una popolazione di 994.703 abitanti si contavano 61.674 stranieri (6,2%). Alla fine del 2006 si contavano 487.673 abitanti, di cui 28.394 stranieri (5,8%). Nello stesso anno i nati vivi sono stati 5.409 (11,1‰), i morti 3.707 (7,6‰), con un incremento naturale di 1.702 unità (3,5‰), il più elevato del Norditalia. Le famiglie contano in media 2,5 componenti, mentre la nuzialità nel 2005 era di 3,8 matrimoni ogni mille abitanti, dei quali il 41.8% si è svolto con rito religioso.
Comuni principali
Il Trentino-Alto Adige è suddiviso in 339 comuni (223 in provincia di Trento e 116 in provincia di Bolzano), di cui questi sono i venti più popolosi ordinati per numero di abitanti (dati: Istat 31/12/2008):
Gruppi linguistici
In Trentino-Alto Adige sono presenti tre gruppi linguistici (non è possibile disporre di dati precisi, poiché soltanto in Alto Adige è prevista la dichiarazione di appartenenza linguistica):
Lingua | Percentuale |
---|---|
italiano | ca. 69 % |
tedesco | ca. 32 % |
ladino | ca. 5% |
Il Trentino è quasi completamente italofono, con comunità storiche germanofone (Mocheni e Cimbri), mentre l'Alto Adige è a maggioranza germanofona (parlante il dialetto sudtirolese), con una forte minoranza italofona, oggi circa al 26% (in passato anche al 35%).
In Trentino-Alto Adige è presente una minoranza linguistica ladina, parlante il ladino, una lingua retoromanza. La cosiddetta Ladinia, che si estende anche in territorio veneto, comprende 5 vallate: Val Gardena (BZ), Val Badia (BZ), Val di Fassa (TN), Livinallongo del Col di Lana (BL) e Ampezzo (BL). Ogni vallata possiede la propria variante linguistica, spesso molto differente dalle altre. Per dare impulso ad uno sviluppo linguistico-culturale dell'area si è pensato, attraverso il progetto SPELL, di creare una lingua standard ("ladino standard") sul modello del romancio nel Cantone svizzero dei Grigioni, che riunisca gli aspetti più simili delle varie parlate ladine.
Gli abitanti ed il corretto uso degli aggettivi
Quando ci si riferisce a qualcosa del Trentino-Alto Adige bisogna fare attenzione alla zona alla quale ci si riferisce. Spesso i media italiani parlano di "Trentino" riferendosi alla regione, anche se si tratta di avvenimenti accaduti in Alto Adige (p.es. "...a Silandro, in Trentino... / ...l'Adige nasce in Trentino..."), quelli tedeschi o del gruppo slavo fanno riferimento a "Sudtirolo" per ciò che accade anche in Trentino, oppure usano entrambi (p.es. "...das Adamellogebirge in Südtirol... / ...der Südtiroler Levicosee im Trentino... / ...južnotirolsko glavno mesto Bocen v Trentinu...").
In realtà sarebbe corretto e rispettoso della realtà regionale verificare a quale dei due territori ci si sta riferendo, evitando così errori. Per gli abitanti e ciò che è del Trentino si deve usare l'aggettivo o il sostantivo "trentino" (o "tridentino" se riferito alla storia o alla Chiesa, p.es. "il Concilio Tridentino"), per gli abitanti e ciò che è dell'Alto Adige si deve usare o "altoatesino" (soprattutto se riferito ad abitanti di madrelingua italiana o al territorio, p.es. "il capoluogo altoatesino") o "sudtirolese" (soprattutto se riferito ad abitanti di madrelingua tedesca o alla cultura e storia locali, p.es. "la cucina sudtirolese").
Durante il Fascismo ed il Risorgimento tornò in auge la denominazione di origine latina di Venezia Tridentina per riferisi al territorio che oggi è chiamato Trentino-Alto Adige, dato che questo era noto in epoca romana, sin dall'età augustea, come Regio X Venetia et Histria per via del fatto che era abitato prettamente dal popolo dei Veneti. La denominazione, mai ufficializzata durante il regno d'Italia (1861-1946) ma popolarmente diffusa, decadde nell'uso dopo la seconda guerra mondiale, quando la costituzione italiana introdusse le regioni. Il territorio assunse dunque il nome attuale (in tedesco venne chiamata Trentino-Tiroler Etschland, ovvero "Trentino-Terra Tirolese dell'Adige"), quindi divenne "Trentino-Alto Adige/Südtirol" nel 1972. Il toponimo "Alto Adige" deriva a sua volta da uno storico ed omonimo dipartimento amministrativo di epoca Napoleonica (il cosiddetto Haut-Adige). Infine il temine "Tirolo" deriva dalla Città di Tirolo (oggi comune dell'Alto Adige), che fu sede della Contea di Tirolo: il territorio altoatesino assunse, soprattutto in ambito germanico, il nome di "Tirolo" mutuandolo proprio dall'omonima cittadina.
Sport
Lo sport in Trentino-Alto Adige si è sviluppato ad un certo livello solo dal secondo dopoguerra in poi.
Voci correlate
Note
- ^ Art. 1 c. 2, Statuto Speciale per la Regione Trentino-Alto Adige.
- ^ Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, su europaregion.info. URL consultato il 7-3-2009.
- ^ classificazione proposta da Aldo Gorfer in Atlante del Trentino. Trento, Panorama, 1988, p.65
- ^ In ordine di sezione secondo la SOIUSA.
- ^ Fonte annuario statistico italiano 2007-ISTAT
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Collegamenti esterni
- Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, su regione.taa.it, Sito ufficiale. URL consultato il 7-3-2009.
- Il sito degli Eventi in Trentino, su eventitrentino.it, Sito Eventi Trentino. URL consultato il 16-9-2009.