Sovremmennik (in russo Современник, in italiano Il Contemporaneo), è stata una rivista letteraria russa.

Fondata nel 1836 da Aleksandr Sergeevič Puškin, per l'intero ventennio a cavallo della metà dell'ottocento è stata la più importante rivista del panorama della critica letteraria russa.[1]

Tra i suoi primi collaboratori, oltre al suo stesso fondatore, troviamo Nikolaj Vasil'evič Gogol', Vladimir Fëdorovič Odoevskij, Pëtr Andreevič Viazemskij. A seguito della morte di Puškin, la rivista passò sotto la direzione di Pëtr Aleksandrovič Pletnëv, amico personale di Puškin. La vita della rivista non ebbe grandissimo rilievo all'interno della cultura russa fino a quando, alla fine di un lento declino, nel 1846, fu acquisita da Nikolaj Alekseevič Nekrasov e Ivan Ivanovič Panaev.

Nekrasov ne divenne il direttore editoriale, facendo iniziare alla rivista il periodo di maggior diffusione e influenza all'interno del dibattito non solo letterario ma politico e culturale della Russia dell'epoca. Alla sua redazione, oltre a Ivan Sergeevič Turgenev e Tjutcev, nel tempo si affiancarono intellettuali di spicco come Vissarion Belinskij, Dobroljubov, Nikolaj Gavrilovič Černyševskij e Pisarev.

Nella dinamica delle collaborazioni la rivista subì una sempre maggiore influenza dell'ala radicale rappresentata da Černyševskij e Dobroljubov, a scapito di quella liberale, che portò, nel 1858, all'allontanamento dei ììi questi ultimi dalla redazione, perdendo collaboratori quali Turgenev, Lev e A. Tolstoj, Grigorevic e Ostrovskij.

Note

  1. ^ Colucci - Picchio, Storia della civiltà letteraria russa, Dizionario - Cronologia, p. 297, UTET, Torino, 1997