Gubbio

comune italiano
Versione del 3 ott 2009 alle 15:02 di MM (discussione | contributi) (Annullate le modifiche di 95.74.154.178 (discussione), riportata alla versione precedente di Cantalamessa)

Template:Comune Gubbio è un comune di 32.674 abitanti della provincia di Perugia, in Umbria. La superficie del territorio comunale è la più vasta della regione, e la settima in Italia.

Geografia fisica

Il vastissimo territorio comunale si trova prevalentemente in zona montuosa. La città è posizionata alle falde del monte Ingino ed è attraversata dal torrente Camignano.

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Gubbio.

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ikuvium.

Le prime forme di insediamento nel territorio eugubino sembrano da collocarsi già nella preistoria (resti di un villaggio preistorico sul monte Calvo).

Le Tavole eugubine

  Lo stesso argomento in dettaglio: Tavole eugubine.

Gubbio fu una città umbra con il nome di Ikuvium o Iguvium posta sulle vie di comunicazione tra il Tirreno e l'Adriatico. Testimonianze del periodo umbro sono le importanti Tavole eugubine, scoperte intorno metà del XV secolo ed acquistate dal comune nel 1456, costituite da sette tavole in bronzo, in parte redatte in alfabeto umbro ed in parte in alfabeto latino, ma sempre in lingua umbra.

Periodo romano

Alleatasi con Roma nel 295 a.C., ottenne nell'89 a.C. la cittadinanza romana: fu eretta a municipium ed ascritta alla tribù Clustumina.

Invasa dagli Eruli fu nel 552 distrutta dai Goti di Totila, ma venne ricostruita con due potenti torri difensive dai Bizantini di Narsete, generale di Giustiniano, non più in pianura, ma sulle pendici del monte Ingino. Nel 772, Gubbio fu occupata dai longobardi Liutprando, Astolfo e Desiderio.

San Francesco a Gubbio

La città di Gubbio è strettamente legata alla storia di san Francesco, in particolar modo ad un evento della sua vita citato nel XXI capitolo dei Fioretti di San Francesco, cioè l'incontro con il lupo.

A Gubbio Francesco si rifugiò dopo essersi allontanato da Assisi, trovando asilo presso la famiglia degli Spadalonga. Per questo Gubbio è considerata la seconda capitale francescana[senza fonte].

Libero comune

 
Il palazzo dei Consoli

Ceduta alla Chiesa con le donazioni di Pipino il Breve e Carlo Magno, la città, pur assoggettata ai vescovi, si costituì in Libero comune di fazione ghibellina e, nell'XI secolo, iniziò una politica espansionistica. Distrutta Luceoli, posta sulla via Flaminia nei pressi dell'odierna Cantiano, il suo vasto territorio fu inglobato in quello eugubino e in posizione più strategica, fu fondata Pergola (poi città autonoma dal 1752). La creazione di Pergola fu considerata pericolosa dalla vicina città di Cagli, che già si sentiva minacciata da Gubbio in quanto gli Eugubini avevano ottenuto la concessione imperiale sullo strategico Castello di Cantiano, controllando di fatto, agevolmente, i collegamenti sulla via Flaminia; ne nacquero una serie di scontri che coinvolsero, in forza delle alleanze promosse dai cagliesi, anche Perugia. Le continue guerre di confine portarono Gubbio ad avere più di cento castelli sotto il suo dominio, ma, nello stesso tempo, ad entrare in forte conflitto con Perugia, allarmata dal suo espansionismo.

Nel 1096 in seguito alla partecipazione alla prima crociata di numerosi suoi abitanti al seguito di Girolamo Gabrielli, la città aggiunse nel suo stemma il rastrello e i gigli: l'insegna del francese Goffredo di Buglione.[senza fonte]

Nel 1151 undici città confederate, capeggiate da Perugia, attaccarono Gubbio con l'intento di spazzare via la città. La città resse all'urto ed il seguente contrattacco portò ad una schiacciante vittoria. L'evento fu attribuito all'intervento ritenuto miracoloso di Sant'Ubaldo (1080-1160), allora vescovo della città. La potenza militare e commerciale che Gubbio andava sempre più ostentando portò ad altri scontri con Perugia, finché nel 1257 i perugini occuparono parte dei territori eugubini, che furono poi restituiti con il trattato di pace del 1273.

 
La chiesa di San Giovanni

Nel XIII secolo Gubbio prosperò in pace, crescendo dal punto di vista sia urbanistico, sia economico, sia demografico. Nel 1263, i guelfi presero il potere che detennero fino al 1350, tranne brevi parentesi, come quando, nel 1300, Gubbio fu occupata dalle truppe ghibelline del conte di Ghiacciolo (Uberto Malatesta) e di Uguccione della Faggiuola. Infine, caduta sotto la signoria di Giovanni Gabrielli, nel 1354 fu assediata ed espugnata dal cardinale Albornoz, legato pontificio, che l'assoggettò alla Chiesa concedendo, però, alla città gli antichi privilegi e statuti propri.

La pace fu di breve durata poiché il governo pontificio non mantenne le promesse fatte dal cardinale Albornoz: gli eugubini nel 1376 insorsero e instaurarono un autogoverno. Pochi anni dopo, nel 1381, il vescovo Gabriello Gabrielli, appoggiato dal papa, si autoproclamò signore di Agobbio, nome medioevale di Gubbio, provocando la ribellione dei cittadini che, ridotti alla fame, nel 1384 si levarono in armi contro il vescovo. Impossibilitati a resistere al battagliero vescovo, che non voleva perdere il dominio sulla città, gli eugubini si "consegnarono" spontaneamente ai Montefeltro, duchi di Urbino, perdendo così il titolo di libero comune, ma ottenendo un lungo periodo di tranquillità. I Montefeltro, signori amanti dell'arte, restituirono a Gubbio i privilegi e gli ordinamenti civili, la città tornò così a fiorire culturalmente e artisticamente; in quel periodo fu ricostruito il Palazzo dei Consoli.

Nel 1508 subentrarono, nel dominio della città, i Della Rovere, che lo tennero fino al 1624 quando, con la morte di Francesco Maria II Della Rovere, ultimo erede della casata, tutti i beni passarono, come da volontà testamentaria, allo stato pontificio.

Nella battaglia di Lepanto è riferita la presenza di numerosi uomini d'arme eugubini, tanto da stupire secondo un aneddoto don Giovanni d'Austria[senza fonte].

Regno d'Italia

Nel 1860 Gubbio fu annessa al Regno d'Italia e, nello stesso anno, fu aggregata alla provincia di Perugia.

A seguito della depressione economica del 1873-1895, conseguente alla crisi agraria che si ebbe in Italia verso il 1880, numerosi abitanti emigrarono alla ricerca di lavoro e migliori condizioni di vita. Tale fenomeno è continuato per circa un secolo, in varie ondate condizionate dalla prima e dalla seconda guerra mondiale, per esaurirsi negli anni Settanta. Le mete furono essenzialmente i paesi europei e in ordine di preferenza: Lussemburgo, Francia, Belgio, Svizzera, Germania; quindi i paesi dell'America del Nord (Canada e USA) e dell'America del Sud (Argentina e Brasile), ma anche Sud Africa e Australia.

Durane la seconda guerra mondiale, il 22 giugno 1944, a seguito da un'operazione effettuata da un gruppo di partigiani, i tedeschi attuarono una feroce rappresaglia, trucidando, a colpi di mitragliatrice, 40 cittadini innocenti, nei pressi della chiesa della Madonna del Prato, dove oggi un mausoleo ricorda i "40 martiri". Inoltre, per circa trenta giorni, fino al 25 luglio 1944, giorno della liberazione, la città fu duramente bombardata dalle artiglierie tedesche che, dai monti circostanti, battevano la vallata per contrastare l'avanzata delle truppe di liberazione.

Monumenti e luoghi d'interesse

Il Palazzo dei Consoli fu fatto costruire nel XIV secolo dal governo della città, che in questo modo voleva testimoniare la grandezza e la potenza raggiunta dalla città. Il palazzo, in stile gotico, è alto circa sessanta metri. Dal 1901 è sede del museo civico, dove sono esposti antichi reperti archeologici umbri, una collezione numismatica ed una pinacoteca.

Altri luoghi di interesse sono la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo, le chiese di San Francesco, San Giovanni, San Martino, San Pietro e Sant'Agostino, il museo diocesano, il museo della chiesa di Santa Maria Nuova, la raccolta d'arte del convento San Francesco, il Museo della Torre di Porta Romana, il Cassero e il Teatro romano.

 
Il Teatro romano

Nel cassero (corrispondente all'antica arce) risiedeva l'esercito eugubino. Questa struttura triangolare incombente sulla la città si sviluppa su tre file di cunicoli di cui una sotterranea, muniti di feritoie su entrambi i lati. Nel percorso dei cunicoli ogni 5 metri è possibile trovare dei fori (sulle pareti, a terra e nei soffitti), che venivano usati per comunicare. Dal cassero partivano altri cunicoli, che sfruttando antiche vie sotterrane univano e percorrevano tutta la città.[senza fonte]

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Folclore

Gubbio è tradizionalmente definita la "città dei matti", riferito alla proverbiale imprevedibilità degli eugubini. Una usanza tradizionale è il conferire la "patente di matto" a chi compie tre giri di corsa intorno alla cinquecentesca "Fontana dei Matti", situata nel largo Bargello.

La città di Gubbio è situata sulla strada del pellegrinaggio, il Cammino di Assisi.

Politica

Gubbio è considerata una delle città al di sopra dei 15.000 abitanti politicamente più "rosse" d'Italia, dal momento che dal 2001 il Partito della Rifondazione Comunista, insieme ai Verdi e alla lista civica "Sinistra Unita", detiene la maggioranza assoluta dei seggi in consiglio comunale. Il Popolo delle Libertà organizza annualmente nel mese di settembre un'assemblea di partito cui partecipano numerosi esponenti di spicco, tra cui il leader Silvio Berlusconi.

Cultura

Media

Televisione

Gubbio è la sede principale delle riprese della serie televisiva prodotta dalla Lux Vide e da Rai Fiction Don Matteo, con Terence Hill. "Don Matteo" è trasmessa in Italia da Raiuno e da Sat2000.

Eventi

  • Il 15 maggio di ogni anno vi si svolge la Festa dei ceri in onore del patrono della città, sant'Ubaldo.
  • L'ultima domenica di maggio di ogni anno vi si svolge il palio della balestra, evento folcloristico in onore del patrono della città, sant'Ubaldo.
  • Dal 7 dicembre al 10 gennaio sulle pendici del monte Ingino viene disegnato con le luci un enorme albero di Natale.
  • Dal 2004 la città di Gubbio ospita la manifestazione culturale denominata "Altrocioccolato"
  • Dal 2003 l'ultima domenica di agosto, la banda musicale "Madonna del Ponte" organizza il raduno bandistico "Sbandiamo".
  • Il "Centro internazionale per la pace fra i popoli di Gubbio" celebra dal 1994 la "Festa della mansuetudine" per ricordare l’evento dell'ammansimento del lupo da parte di san Francesco, ed ha istituito il "Fuoco francescano della pace" da offrire a enti, associazioni e istituzioni che promuovono la cultura della pace e della riconciliazione nel mondo.

Personalità legate a Gubbio

Geografia antropica

Frazioni

Biscina

A Biscina, frazione di Gubbio, sorge l'omonimo castello la cui fondazione sembra risalire al X secolo. Le mura racchiudono la corte interna ma si aprono ad est sulla chiesa e sulla pianura sottostante, in cui scorre il fiume Chiascio. Sul lato nord si può osservare una delle due torri del castello, quella che proteggeva l'ingresso. Il castello è in corso di ristrutturazione da parte dei privati proprietari e ne è previsto l'inserimento in un futuro "Percorso francescano".

Da Biscina passava un'importante strada municipale che collegava Gubbio ad Assisi.

Zangolo

A 13 km da Gubbio, nota per il Castello di Carbonana, del V secolo.

Infrastrutture e trasporti

Tre livelli della città sono collegati con ascensori pubblici ed una cabinovia a 2 posti collega Gubbio (532 m) al santuario di Sant'Ubaldo (803 m).

Sport

Nel territorio comunale è presente una pista per il volo ultraleggero. Tradizionalmente lo sport più praticato e seguito in città è il calcio: l'A.S. Gubbio 1910 attualmente gioca in II divisione, ma vanta un passato anche in serie B. La seconda squadra della città è l'ASD Ikuvium, che gioca in III categoria. Molte sono però le squadre dilettantistiche nate nelle frazioni: il Semonte (eccellenza) e finalista di coppa umbra nel 2009, il Padule (promozione), il Carbonesca ed il Fontanelle-Branca (I categoria), il Real Padule (II categoria), il Casamorcia-Raggio ed il Pontedassi (III categoria). Anche la pallavolo è molto praticata e soprattutto quella femminile ha un'ottima tradizione e vanta un passato in B1. Il basket ha nella Barbetti Redil la sua portacolori, mentre sono presenti anche associazioni di sport minori come il rugby, il ciclismo, il pattinaggio, il tiro con l'arco, il ruzzolone ed il podismo. La piscina comunale, che spesso ospita meeting nazionali, permette una costante pratica del nuoto da parte di varie società eugubine.

Impianti Sportivi

  • Stadio Pietro Barbetti
  • Palazzetto dello Sport via Dell'Alboreto
  • PalaITC
  • Impianto Ciclabile Polivalente "Le Cerque"

Amministrazione

Template:ComuniAmministrazione

Gemellaggi

Galleria fotografica

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Template:Provincia di Perugia

  1. ^ Dati tratti da: