Museo archeologico nazionale di Crotone
- errato numero di parametri
Il Museo Archeologico Nazionale di Crotone è un museo archeologico statale gestito dalla Direzione Generale per i Beni Archeologici e si trova in via Risorgimento 120.
Museo archeologico nazionale di Crotone | |
---|---|
![]() | |
Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Crotone |
Indirizzo | via Risorgimento 120 |
Coordinate | 39°04′48.73″N 17°07′51.99″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Archeologia |
Apertura | maggio 1968 |
Gestione | Ministero della Cultura |
Visitatori | 13 215 (2022) |
[[1] Sito web] | |
Storia
Fu fondato nel 1968 a partire dal materiale della precedente collezione civica, con pezzi significativi di tutta l'area della Magna Graecia. Il nucleo originario era stato composto da materiale proveniente da scavi non ufficiali e dal mercato antiquario; solo in seguito vi confluirono vari reperti provenienti da scavi realizzati in città, nelle necropoli e negli insediamenti del territorio.
Collezioni
Il museo espone materiali a partire dall'epoca neolitica, come le asce di pietra e raschiatoi di ossidiana da Policastro; sempre alla sezione preistorica, ma all'età del ferro, appartengono le brocche dal collo rigonfio, le fibule di varia foggia e i rari strumenti musicali a corda, trovati nelle tombe di Cirò. Di grande importanza le due asce a margini rialzati dell'antica età del bronzo provenienti da Roccabernarda/Petilia Policastro ed i ripostigli, databili all'età del bronzo finale e all'età del ferro, di asce e manufatti in bronzo da Cirò e dal territorio a sud di Crotone.
L'epoca greca è documentata con molti reperti. Dell'epoca arcaica sono i vasi unguentari corinzi e vari frammenti ceramici: di un vaso attico a figure nere, di un vaso calcidese, ecc. Altre ceramiche provengono da vari centri della Lucania, dall'Apulia e dall'Etruria (piattello).
Da Crotone provengono vari materiali preistorici e protostorici, un'antefissa arcaica con testa di Gorgone, una testa fittile di giovinetto, un piccolo altare con Ercole in lotta con i Centauri, vari rilievi votivi, della ceramica a figure rosse, un'oscilla e dei bronzetti di Ercole in assalto con indosso la leontè.
Un cippo confinario con la numerazione "29" è scritto in greco, mentre un puntale in bronzo reca l'iscrizione "Acanthropos figlio di Teognide".
Dall'area urbana di Crotone proviene un eccezionale rilievo a carattere votivo, scolpito su una lastra in marmo di Nasso, raffigurante, probabilmente, la dea Hera a colloquio con un'altra figura femminile, divina o sub-umana, forse la stessa personificazione della città.
Un'intera sezione è dedicata ai reperti dal Santuario di Hera al Capo Colonna (Lakinion), che ebbe enorme importanza nel mondo greco arcaico e fu sede della lega italiota prima che venisse trasferita a Taranto. Tra gli oggetti esposti numerosi oggetti votivi, frammenti di decorazioni architettoniche in marmo e terracotta e frammenti di sculture. Un cippo con iscrizione attribuisce il santuario a "Hera Eleytheria". Tra tutto spicca lo straordinario Tesoro di Hera rinvenuto nell'edificio B dell'Heraion e comprendente, tra l'altro, il magnifico diadema aureo, il pendaglio da cinturone di produzione indigena ed una navicella nuragica.
Tra i reperti di epoca romana spiccano il gruppo scultoreo di Eros e Psyche dal carico marmoreo sommerso di [Punta Scifo]] e la dedica latina del santuario a "Era Lacinia". Altre sezioni documentano gli altri santuari della zona: quello di Apollo Aleo a Krimisa (Punta Alice a Cirò Marina), il tempio dorico di Caulonia e un'area di culto a Punta Stilo.
Bibliografia
- G. Custodero, Antichi popoli del Sud: Apuli, Bruzii, Lucani, Messapi, Sanniti e Greci prima della conquista romana, Lecce 2000.
- R. Spadea, Il tesoro di Hera. Scoperte nel santuario di Hera Lacinia a Capo Colonna di Crotone, Museo Barracco, 28 marzo-30 giugno 1996, Milano 1996.
- E. Greco, Magna Grecia, Guide Archeologiche Laterza, Bari 1995.
- G. Tagliamonte, I figli di Marte: mobilità, mercenari e mercenariato italici in Magna Grecia e Sicilia, Roma 1994.
- M. Osanna, Chorai coloniali da Taranto a Locri: documentazione archeologica e ricostruzione storica, Roma 1992.
- C. Turano, La Calabria antica, Reggio Calabria 1977.
- D. Marino, Kroton prima dei Greci. La prima età del Ferro nella Calabria centrale ionica, R.S.P. LV, Firenze 2005, pp. 439-465.
- D. Marino, G. Pizzitutti, Un ripostiglio di bronzi dal territorio a sud di Crotone (Calabria centro-orientale), R.S.P. LVIII, Firenze 2008, pp. 321-335.
- D. Marino, Prima di Kroton. Dalle comunità protostoriche alla nascita della città, Crotone 2008.
- D. Marino, M. Corrado (a cura di), O Dei di Kroton! Luoghi e testimonianze del sacro dentro le mura, Crotone 2009.