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Caltagirone (Caltagiruni o Cattaggiruni in siciliano), soprannominata La Regina dei Monti Erei, è un comune di 39.520 abitanti (g.f.(fonte ISTAT, marzo 2009), della provincia di Catania.

Situato nella Sicilia centrale, è famosa per la produzione della ceramica, sviluppatasi nei secoli a partire dai tempi dei Greci. Dopo un passato glorioso che la vide, già da oltre due millenni, roccaforte privilegiata per bizantini, arabi, genovesi e normanni che controllavano le due piane, quella di Catania e di Gela, oggi Caltagirone vive un periodo di rinnovato sviluppo, grazie alle sue risorse principali come il turismo e la produzione della ceramica.

È ricca di monumenti come le chiese, pregevoli palazzi e ville settecentesche, per l'eccezionale valore del suo patrimonio monumentale fa parte dei comuni del Val di Noto, Patrimonio Mondiale dell'umanità.

Ha dato i natali ai politici Don Luigi Sturzo e Mario Scelba. Aspira da tempo a diventare capoluogo di provincia dei 15 comuni del calatino.

Il comune di Caltagirone nella provincia di Catania

Geografia

La città è ubicata sulla sella di collegamento tra gli Erei e gli Iblei attraversata dalla Strada Statale 417, che la collega a Catania e a Gela.

Caltagirone si trova a circa 50 km a sud-ovest del capoluogo. La città(610 s.l.m.-parte alta)si sviluppa su tre colli adiacenti alla catena dei monti Erei e presenta un assetto urbanistico in cui la parte del centro storico, collocata più in alto, è nettamente distinta dalla zona di nuova espansione, più a sud-est.

Presso la parte nuova della città si trova la nuova stazione ferroviaria della linea a binario unico Catania-Gela.

La precedente stazione venne disattivata alla fine degli anni settanta in concomitanza con l'attivazione della nuova linea per Gela e la costruzione della nuova grande stazione.

La linea ferroviaria a scartamento ridotto che collegava il centro con Piazza Armerina (EN) e la Stazione di Dittaino era già stata disattivata negli anni '60.

Il territorio

La città sorge al margine occidentale della provincia, a 608m di altitudine, adagiata su tre colli che, formando un anfiteatro naturale, costituiscono lo spartiacque tra le valli del fiume Maroglio, che sfocia nel golfo di Gela, e il fiume Caltagirone che scende verso la piana di Catania.

 
Scalinata di S. Maria del Monte

Nella parte meridionale si trova un piccolo altopiano sabbioso dove sorge il piccolo borgo di Santo Pietro con la sua riserva naturale. Dall'altopiano si può godere il panorama del golfo di Gela.

Sempre nella parte meridionale sorge il piccolo centro di Granieri, a 351m di altitudine, entrato a far parte del territorio di Caltagirone nei primi anni del Novecento.

Facevano parte del territorio le borgate di Mazzarrone, Botteghelle, Cucchi, Leva e Grassura, elevate a comune autonomo nel 1976 e costituenti l'attuale comune di Mazzarrone. Già nel 1937 era stato ceduto, al comune di Chiaramonte Gulfi, l'esteso territorio dell'ex feudo Mazzarronello, posto a sud di Mazzarrone.

Riserve naturali

 
La campagna siciliana, Caltagirone.

Nel territorio di Caltagirone sono presenti una riserva naturale e un parco situato nella parte nord della città:

Riserva Naturale Orientata Bosco di Santo Pietro

Parco Monte San Giorgio

Il clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Caltagirone.

Data l'altitudine di poco superiore ai 608 m s.l.m., il clima è generalmente umido, anche per il fatto di trovarsi sullo spartiacque tra la piana di Gela e la piana di Catania.

L'inverno è piuttosto rigido, con temperature comunque quasi sempre sopra lo zero, ed è caratterizzato da precipitazioni abbastanza copiose, soprattutto piovose.

La nebbia caratterizza l'autunno in quasi tutte le zone della città, tanto da essere definita dagli abitanti stessi "la pesana". La primavera è abbastanza fresca, con temperature superiori ai 10-15 °C, mentre l'estate si manifesta con alte temperature (sopra i 30-35 °C), che degenerano a volte in afa tra luglio e agosto.

In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +8,2 °C; quella del mese più caldo, agosto, è di +25,4 °C.[1]

CALTAGIRONE Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 11,112,114,416,721,827,330,430,426,621,116,512,912,017,629,421,420,1
T. min. media (°C) 5,35,36,78,812,717,220,020,417,613,810,37,05,99,419,213,912,1

Trasporti

Strade

Caltagirone è collegato a Gela e Catania mediante la Strada Statale 417   detta, anche se non molto a proposito, a scorrimento veloce e a Catania per mezzo della Strada Statale 385 di Palagonia   che dopo il Bivio Iazzotto si innesta sulla costiera SS114  .

La città è collegata anche a Siracusa per mezzo della Strada Statale 124   che prosegue oltre San Michele di Ganzaria innestandosi sulla SS117 Bis.

Su queste direttrici operano varie autolinee extraurbane come la Sais Autolinee, l'Etna Trasporti e l' Azienda Siciliana Trasporti che gestisce anche il trasporto urbano della città .


Città vicine

Template:Città vicine


Distanza dalle principali città

Ferrovie

 
Il gonfalone della città

Caltagirone è attualmente collegata a Catania ed a Gela mediante una linea a semplice binario non elettrificata di RFI.

Fino alla fine degli anni 60 era collegata direttamente anche a Piazza Armerina e, proseguendo fino alla Stazione di Dittaino anche alla Ferrovia Palermo-Catania.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Caltagirone.

Il simbolo di Caltagirone

 
stemma

Il simbolo di Caltagirone risale al 1030, anno della liberazione della città da parte dei genovesi dal dominio saraceno.

I calatini, per riconoscenza, avrebbero adottato nel loro stemma, nel petto dell'aquila che tiene tra gli artigli un osso, lo scudo crociato rosso sostenuto da due grifoni, per ricordare l'antica origine, quella della Repubblica marinara.


Economia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Museo della Ceramica di Caltagirone.
 
La famosa Scalinata di Santa Maria del Monte decorata con piastrelle in ceramica policroma

Caltagirone è un centro agricolo, per la vastitità del suo territorio e la poca densità abitativa (103 ab./km²) (si annoverano coltivazioni di uva, olive, mandorle, pesche, querce da sughero) (Quercus suber).

È nota soprattutto per la tradizione della produzione di ceramica; La produzione ceramica, sviluppatasi nel corso dei millenni, ha portato ad una fiorente attività che si manifesta nelle innumerevoli botteghe in cui la produzione tradizionale di stoviglie e manufatti vari si va evolvendo sempre più verso forme artistiche decorate a mano.

Oltre al vasellame, elementi di spicco nella produzione locale sono le figure in terracotta ed i fischietti.

A questo proposito, la città è dotata di un proprio museo specializzato, il Museo della ceramica,sito all'ingresso del giardino pubblico, che raccoglie oggetti che documentano l'evoluzione dei manufatti del settore a partire dalla preistoria e dal periodo greco attraendo numerosi visitatori e turisti.

In tempi recenti si è sviluppata una forma di attrattiva turistica costituita dai presepi artistici nei quali le figure in terracotta inserite all'interno costituiscono uno degli aspetti più rilevanti dal punto di vista artistico: al presepe sono dedicate numerose caratteristiche esposizioni sia permanenti che temporanee nei mesi di dicembre e gennaio. Recentemente, nei locali della ex biblioteca comunale, è stato istituito il Museo internazionale del presepe, che vanta una collezione di oltre mille pezzi, i quali abbracciano un percorso storico che va dal Settecento fino ai giorni nostri.

La città festeggia come patrono San Giacomo ed in occasione della festività, la scala monumentale viene illuminata con un sistema tradizionale di coppi colorati disposti in modo da riprodurre un disegno stilizzato dal notevole effetto scenico.

I principali punti di interesse turistico del centro storico sono la lunga Scalinata di Santa Maria del Monte o comunemente detta "La Matrice", in cui ognuna delle 142 alzate è decorata con un differente motivo di piastrelle in ceramica che riprendono gli stili del passato, e il ponte di S.Francesco che collega i due colli su cui si sviluppa il centro storico.

Industria

All'interno della Zona industriale di Caltagirone , posta in basso nella piana di Catania, si svolgono importanti attività di carattere industriale e artigianale.

Nell'Area di Sviluppo Industriale (ASI) operano decine di imprese tra cui primeggiano quelle alimentari, della ceramica, dell'edilizia e manifatturiere.

Vi operano oggi 20 aziende, cui se ne aggiungono altrettante che stanno avviando l'attività produttiva con un impiego di forza lavoro di un migliaio di unità.


Città gemellate

  San Francisco, Stati Uniti d'America

  Fiume, Croazia

  Kallikrateia, Grecia

Il nome di Caltagirone in altre lingue

il nome di Caltagirone in altre lingue



Storia

  Bene protetto dall'UNESCO
Città tardo barocche del Val di Noto
  Patrimonio dell'umanità
 
Tipoarchitettonico
CriterioC (i) (ii) (iv) (v)
Pericolono
Riconosciuto dal2002
Scheda UNESCO(EN) Late Baroque Towns of the Val di Noto (South-Eastern Sicily)
(FR) Scheda
 
barocco a Caltagirone

Preistoria

Sin dall'antichità la località fu scelta per la sua posizione privilegiata che essendo sullo spartiacque che divide le due più vaste pianure della Sicilia, la Piana di Gela e la Piana di Catania, le consentiva di controllare e difendere un vasto territorio.

I primi insediamenti stabili nel territorio dell'odierna Caltagirone risalgono alla preistoria, come testimoniano gli scavi archeologici effettuati in contrada Sant'Ippolito - alle sorgenti del fiume Caltagirone - che hanno portato alla luce i resti di un villaggio neolitico abitato ininterrottamente sino all'arrivo dei Greci.

Poco distante, in contrada Montagna, vi è una necropoli risalente alla prima età del bronzo. Meritano particolare attenzione le ricche tombe della struttura a tholos.

Sulle colline che dominano la vallata del fiume Maroglio si trova il grande centro greco di Monte San Mauro con costruzioni in muratura.

Gli archeologi, inoltre, hanno trovato tracce della presenza umana in epoca remota nelle contrade Moschitta, Paradiso, Piano dell'Angelo e nella stessa Caltagirone.

Caltagirone archeologica

Dai Romani al Medioevo

  Lo stesso argomento in dettaglio: Comunità ebraica di Caltagirone.

Scavi archeologici hanno dimostrato anche la presenza dei Romani nel territorio, scelta avvenuta per la sua posizione privilegiata che le consentiva di controllare un vasto territorio.

Durante la dominazione araba fu una delle fortezze più importanti della Sicilia orientale e da essi proviene l'attuale nome della città. Fonti storiche riportano il nome all'espressione araba Qal'at Ghīrān, "rocca delle grotte", forse proprio in relazione alle tombe preistoriche di contrada Montagna o alle abitazioni scavate nella roccia.

Per il fatto che gli abitanti erano specializzati nella lavorazione dell'argilla e, in particolare, di contenitori adatti ad esportare la notevole produzione di miele, gli Arabi sembra introducessero nuove tecniche nella lavorazione dell'argilla, dando quindi un importante impulso all'artigianato della ceramica. L'espansione vera e propria dell'abitato e il fiorire della sua economia avvennero comunque durante il periodo normanno.

Nel 1154 Edrisi, il celebre geografo arabo alla corte di Ruggero il Normanno, descrive così Hisn al-Genūn (Castello dei Genovesi): Il castello di Caltagirone sorge imponente sulla vetta di un monte inaccessibile; nel suo territorio si estendono campi coltivati a perdita d'occhio. Questo nome deriva probabilmente dalla presenza di una nutrita colonia di Genovesi giunti intorno al 1040.

Il primo documento certo in cui compare il toponimo Caltagirone, ed in cui sono elencati i possedimenti della città è datato 1160 ed è emanato da re Guglielmo 1° - il Malo-.

La fiorente comunità ligure diede manforte al conte Ruggero contro i musulmani durante l'assedio di Rocca di Judica. Quest'aiuto valse alla città di Caltagirone i possedimenti dei territori di Judica, Fetanasimo, Regalsemi e Camopietro ed è all'origine della ricchezza feudale della città.

Nel XIII secolo Caltagirone partecipò alla rivolta contro gli Angioini nei cosiddetti Vespri Siciliani.

Fu il nobile Gualtiero di Caltagirone a sollecitare l'avvento di re Pietro d'Aragona nel corso dell'assedio di Messina. Deluso nelle sue aspettative dal nuovo monarca, Gualtiero cospirò contro di lui e fu per questo decapitato in Piazza San Giuliano nel 1283.

In seguito allo sviluppo dell'artigianato e del commercio, legati alla produzione della ceramica, nacque una classe di ricchi commercianti che si stabilirono qui provenendo anche da altre parti d'Italia.

Il benessere di cui godette la città è facilmente ravvisabile anche nel centro storico di Caltagirone che presenta edifici sacri e pubblici di pregevole fattura, la cui costruzione e il cui rifacimento fu affidato, com'era in uso, ad abili e famosi architetti ed artisti dell'epoca.

Nel XIV secolo a Caltagirone viveva una piccola comunità ebraica (הקהילה היהודית ב Caltagirone) stabilitasi in una zona vicino al quartiere San Giuliano che oggi prende il nome di "Via Iudeca" (דרך Iudeca) o "zona miracoli". Gli ebrei si dedicavano all'artigianato (in particolare nel settore tessile, infatti molte famiglie della comunità ebraica finirono con l'assumere alcuni cognomi come per esempio "Alba") ed alle attività creditizie.

Nel 1492 la dominazione spagnola decretò la scomparsa degli ebrei in Sicilia e la città fu duramente colpita nella sua vita economica e culturale.

Nel 1458 sorgeva in cima alla collina maggiore un castello dove si incoronò re di Sicilia Giovanni II di Aragona che, per gratitudine dei soccorsi ricevuti nelle varie imprese da lui compiute, tornò a dichiarare Caltagirone città demaniale. Anche Giovanni d'Aragona e Castiglia e Ferdinando il Cattolico le concedettero e confermarono altri privilegi, tra cui quello del "mero e misto imperio".

Secoli XV-XVII

I secoli XV-XVII furono l'epoca aurea della "Città della ceramica", che allora si arricchì di chiese, istituti, collegi e conventi. Nacque pure l'università nella quale si insegnavano giurisprudenza, filosofia e medicina, nonché un ospedale che era tra i migliori della Sicilia.

In quei secoli la popolazione della città si aggirò sempre attorno ai 20.000 abitanti, di cui un migliaio erano ceramisti.

Nel 1671 a causa della carestia muorirono circa 2000 persone, per fame e per stenti.

Il 1693 è l'anno che segna una drammatica, radicale svolta per Caltagirone come del resto per l'intera Sicilia orientale. Un catastrofico terremoto la rade al suolo insieme ad altre dieci città: un immane disastro che costò la vita a circa 100 mila persone.

La città nell'arco di circa dieci anni risorge con un volto barocco, quello che ancora oggi sostanzialmente conserva.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Terremoto del Val di Noto.

Il Novecento

Nel 1900 Caltagirone fu città simbolo del popolarismo italiano di Don Luigi Sturzo. Caltagirone fu anche il simbolo del movimento anti-fascista infatti Don Luigi Sturzo si oppose al fascismo e dovette per tale motivo rifugiarsi prima a Londra e poi a New York.

Nella seconda guerra mondiale Caltagirone soffrì dei pesanti bombardamenti da parte degli angloamericani che distrussero alcuni monumenti significativi per la città.

Dagli anni sessanta agli anni settanta, a causa dell'insufficiente sviluppo economico, Caltagirone subì un massiccio esodo di popolazione verso le regioni del nord, finché nel decennio successivo si ebbe una nuova crescita dell'economia, dovuta allo sviluppo dell'attività artigianale e dell'edilizia con l'espansione della città nuova.

Oggi Caltagirone è una delle più importanti destinazioni turistiche della Sicilia, grazie al suo patrimonio artistico e maiolico, come per le sue tradizioni uniche, per la bellezza dei suoi belvederi e monumenti.

Tra le sue risorse più cospicue vanno ricordati i musei (museo regionale della ceramica, Mostra dei pupi siciliani, Galleria Civica d'Arte Contemporanea, e molti altri), le chiese (se ne contano più di 50) e le ville (Villa Patti, Villa Milazzo, e molte altre).


Ricorrenze e festività cittadine

  Lo stesso argomento in dettaglio: Festa di San Giacomo a Caltagirone.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Madonna di Conadomini.
 
A'Giunta
 
San Giacomo, santo patrono della città
  • Ricordo del terremoto, 11 gennaio, una delle pagine più brutte della storia di Caltagirone
  • Giovedi Santo, (giovedi santo, visita nelle chiese al sepolcro di Cristo)
  • Venerdi Santo, (venerdi santo, processione del Cristo Morto e dell'Addolorata)
  • Festa di Maria Santissima Di Conadomini, 31 maggio
  • solennità di Maria SS. del Ponte, 14 e 15 agosto

Eventi

  • Sagra dell'uva da tavola fraz. Granieri, 26 agosto


La città moderna

 
Palazzo Sant'Elia e Ponte San Francesco

La moderna Caltagirone è disposta ad anfiteatro e si presenta agli occhi dei visitatori in tutto il suo splendore con le grandi chiese, i campanili, le torri ed una distesa di tetti dalle caratteristiche tegole in cotto; All'imbrunire sembra proprio un presepe.

Le nebbie invernali la rendono misteriosa, alta ed inespugnabile fra i monti che la circondano. È infatti una delle poche città di questa parte della Sicilia ad aver conservato, dopo il terremoto del 1693, parte delle testimonianze dell'arte e dell'architettura medievali e, soprattutto, la tipologia dell'abitato.

Ma la vera attrazione di Caltagirone è rappresentata dalla millenaria tradizione della ceramica risalente al V secolo a.C.: le sue fornaci non hanno mai smesso di ardere.

Oltre alla visita del Museo della ceramica, per conoscere la storia e l'evoluzione di quest'arte attraverso i suoi manufatti, ogni angolo della città, museo all'aperto, sorprende il visitatore: qui con un inserimento colorato ed originale, lì con un vaso, per non parlare di quel capolavoro indiscusso che è la scalinata di Santa Maria del Monte.

Alle spalle del Museo della Ceramica si trovano il Giardino pubblico e la Villa Vittorio Emanuele, risalente al XIX secolo.


Il centro storico

 
belvedere Santa Maria del Monte

Il centro storico sorge a 608m d'altitudine; fino al primo dopoguerra era l'unico insediamento urbano, ed ha origini millenarie.

Nel settore orientale vi è il quartiere San Giorgio che prende nome dall'omonima chiesa, la più importante della città.

Il centro storico è ricca di numerose chiese e diversi monumenti, oltreché le principali istituzioni ed enti (comune, teatro, banche e assicurazioni).

A sud vi sono le aree urbane più basse rispetto al centro storico, vale a dire Il quartiere Acquanuova, San Pietro e San Francesco di Paola, quest’ultimo quartiere si trova il giardino pubblico che è considerato il polmone verde della città.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Centro storico di Caltagirone.


La città nuova

 
Villa Patti

A concreta testimonianza del fatto che la ceramica artistica non è solo una realtà del passato, basta osservare qua e là con occhio vigile cercando le tracce più recenti di un'arte sempre attuale.

Anche per la moderna Stazione ferroviaria, in Piazza della Repubblica, non si è rinunciato all'opera del ceramista Andrea Parini, che ha realizzato un grande e variopinto pannello che valorizza il salone principale.

Piazza della Repubblica è ornata da una fontana monumentale, posta su di una bella gradinata, costruita a metà del XIX secolo.

Nella vicina via Principe Umberto si trova la chiesa di Sant'Anna alla quale, pur essendo di recente costruzione, vale la pena di volgere lo sguardo per lo scenografico portico ad arcate che si sviluppa su tre lati.

Interessanti sono anche la chiesa della Sacra Famiglia - di costruzione moderna, ma interessante dal punto di vista architettonico per la pianta ottagonale - e il grande e funzionale Stadio polisportivo, entrambi in via Madonna della Via.

Cuore della nuova zona è il Viale Europa, pullulante di negozi e d'attività commerciali. Proseguendo da via principe Umberto per la via Santa Maria del Gesù, s'incontra, preceduta da una scalinata, la chiesa di Santa Maria del Gesù con l'attiguo convento, oggi inserito in un contesto urbanistico moderno.

La chiesa, cui s'accede tramite un delizioso chiostro verdeggiante, fu edificata nel Quattrocento e ricostruita dal Bonajuto, presenta una semplice facciata dal campanile seicentesco terminante con una guglia decorata in ceramica.

È custodita all'interno la preziosa statua raffigurante la Madonna della Catena realizzata da Antonello Gagini.

Il convento, nonostante i numerosi ed evidenti rifacimenti, presenta ancora un bel portale gotico che porta la data 1422.

Nei pressi della chiesa si trova la compatta costruzione dell'Educandato San Luigi, costruito nel 1861 oggi sede della Biblioteca comunale e dell'Archivio di Stato, che si fa notare più che per il suo esterno, dal semplice prospetto lineare, per l'atrio interno da cui, attraverso le arcate, s'accede al giardino posteriore.

Lungo la stessa via, e sul suo prolungamento, si possono osservare numerosi esempi di dimore nobiliari del XVIII e XIX secolo, tra le quali meritano d'essere menzionate Villa Patti, dal prospetto in stile gotico veneziano con piccolo portico ad arcate, dotata di un grande parco visitabile, Villa Motta, Villa Divisa, Villa Spataro e Villa Gravina.

Quartieri

Caltagirone è divisa nei seguenti quartieri:

Zona Quartiere
Caltagirone Nord - Centro Storico
  • Santa Maria del Monte - Sant'Agostino;
  • San Giacomo - Sant'Orsola;
  • San Giuliano;
  • Miracoli - Iudeca;
  • San Giorgio;
  • Cappuccini;
  • Ponte - Acquanuova;
  • San Francesco di Paola;
  • San Pietro;
  • Immacolata.
Caltagiorne Sud - Centro Nuovo
  • Semini;
  • Sant'Anna;
  • Sacra Famiglia;
  • Madonna della Via;
  • Balatazze;
  • San Giovanni Bosco - Bungavillea;
  • Romana.


Edifici religiosi

Il centro storico di Caltagirone pullula di piccole e grandi chiese.

Chiese cattoliche presenti a Caltagirone

Chiese cattoliche:

  • Basilica di San Giacomo;
  • Chiesa di San Francesco d'Assisi (immacolata);
  • Chiesa di Sant'Agata;
  • Chiesa di Sant'Andrea;
  • Chiesa di Santa Lucia;
  • Chiesa di Maria SS. dei Miracoli;
  • Chiesa del SS. Crocifisso del Soccorso;
  • Chiesa di San Biagio;
  • Chiesa di Maria SS. delle Stelle;
  • Chiesa di Sant'Orsola;
  • Chiesa di Gesù e Maria;
  • Chiesa di Sant'Isidoro;
  • Chiesa di Maria SS. degli Angeli;
  • Chiesa di Santa Caterina;
  • Chiesa di Santa Sofia;
  • Chiesa del Rosario;
  • Chiesa del Collegio;
  • Chiesa di San Nicola;
  • Chiesa Santa Maria del Monte (ex Matrice);
  • Chiesa della Maria del Ponte;
  • Chiesa di San Domenico;
  • Chiesa San Bonaventura;
  • Chiesa di San Giorgio;
  • Chiesa di Santo Stefano;
  • Chiesa di Santa Chiara;
  • Chiesa di San Francesco di Paola;
  • Chiesa di Santa Rita;
  • Chiesa Santa Maria di Gesù;
  • Chiesa di San Pietro;
  • Duomo di San Giuliano (Cattedrale);
  • Chiesa dei Cappuccini;
  • Chiesa del SS. Salvatore;
  • Chiesa di San Giovanni Bosco;
  • Chiesa di Maria SS. della Neve;
  • Chiesa di San Giuseppe;
  • Chiesa della Sacra Famiglia;
  • Chiesa di Sant'Anna;
  • Chiesa della Madonna della Via;
  • Chiesa di San Giovanni Bosco;
  • Chiesa San Vincenzo de Paoli;
  • Chiesa di San Paolo Apostolo; (frazione Piano San Paolo)
  • Chiesa dei SS. Pietro e Paolo; (frazione Santo Pietro)
  • Chiesa di San Giovanni Battista; (frazione Granieri)
Altre chiese presenti a Caltagirone

Chiese di altri culti:

  • Chiesa Avventista;
  • Chiesa Evangelica A.D.I.;
  • Chiesa Pentecostale;
  • Sala del Regno dei Testimoni di Geova;


Passeggiate nei dintorni

Cimitero Monumentale

  Lo stesso argomento in dettaglio: Cimitero Monumentale di Caltagirone.

Sulla via Nicastro, ad appena tre chilometri dal centro abitato, si trova il Cimitero Monumentale, preceduto da un viale alberato.

Detto Cimitero del Paradiso, dal nome della contrada in cui sorse, fu progettato dal celebre architetto Gian Battista Nicastro nel 1866, con pianta a croce bizantina iscritta dentro un muro perimetrale che in parte lascia intravedere l'interno attraverso alcune aperture.

Il progetto non fu mai portato a compimento dal Nicastro che morì nel 1903. Notevoli i loggiati, con arcate ogivali sostenute da snelle colonne, che donano al luogo luminosità e ariosità.

Da ammirare alcune cappelle gentilizie degli inizi del Novecento sia per lo stile architettonico sia per le pregevoli decorazioni in ceramica, alcune delle quali in cattivo stato di conservazione. Dal 1931 è stato dichiarato monumento nazionale.

Chiesa Madonna del Soccorso

Ad ovest della città, sull'antica strada per Gela, sorgeva, prima del terremoto del 1693, una chiesetta dedicata alla Madonna del Soccorso, sotto le sue macerie venne ritrovato un crocifisso dipinto su pietra.

Sul luogo del ritrovamento, alla fine del Settecento, fu costruita una chiesa progettata dal Bonajuto, in cui si venera la sacra immagine.

In seguito il Santuario del SS. Crocifisso s'arricchì di nuove strutture, anche per poter accogliere i numerosi devoti che vi si recano, lungo la strada che porta al Santuario si notano i misteri del Santo Rosario e le stazioni della Via Crucis su pannelli in maiolica.

Abbazia di Terrana

A pochi chilometri da Santo Pietro, nel vicino feudo di Terrana, sorgeva un tempo l'importante Abbazia cistercense di Santa Maria di Terrana di cui oggi rimane parte di una chiesetta, edificata nel XIII secolo, con resti d'affreschi quattrocenteschi.

Sulla facciata si mette in chiara evidenza il bel portale principale con i due mascheroni. All'interno, a fianco dell'abside, una porticina, sormontata da un arco ogivale, permette l'accesso al campanile.


Cultura

Musei

 
Fangotto in Ceramica di Caltagirone.

I principali musei di Caltagirone sono:

  • Museo della Ceramica di Caltagirone
  • Museo Civico al Carcere Borbonico
  • Museo delle Ville Storiche Caltagironesi e Siciliane
  • Museo d'Arte Contemporanea
  • Museo Internazionale del Presepe
  • Mostra dei Pupi Siciliani
  • Museo delle Espressioni Ceramiche Contemporanee (presso l'Istituto d'Arte)
  • Museo Naturalistico (frazione Santo Pietro)
  • Pinanoteca Museo dei PP. Cappuccini

Biblioteche

Biblioteca PIO XI

La Biblioteca si trova nell’antico Convento dei Frati Minori che risale alla fine del XIV secolo, oggi sede Vescovile.

Con i suoi 28.000 volumi circa, ha una valenza culturale e storica per Caltagirone; opere di notevole rilevanza storica e pregevoli tavole descrittive illustrate con delle caratteristiche tipografiche.

è vasta la gamma delle discipline rappresentate come la Letteratura, Storia, Geografia, Filosofia, Pedagogia, Scienze Naturali, Medicina, Matematica, Diritto Civile ed Ecclesiastico, Teologia, Musica e numerosi Dizionari ed Enciclopedie.

In questa biblioteca Sono presenti delle opere di Luigi e Mario Sturzo che, permettono di tracciare per intero la loro vita di questi uomini illustri con significativi interessi storici, sociali e religiosi sia per la storia della città e dell’Italia.

Biblioteca Comunale Emanuele Taranto

La biblioteca fu arricchita di opere alla fine del XVI secolo, con ingenti investimenti da parte del Senato cittadino.

Quando i gesuiti lasciarono la città, le opere che arricchirono la biblioteca, furono trasferite presso l'Università degli Studi di Catania.

Nel 1785 Una nuova biblioteca fu ricostituita dal patriziato cittadino su un nucleo di 8.000 volumi donati dal principe Niccolò Interlandi.

Nel 1870 i fondi bibliografici giunti dalle corporazioni religiose soppresse valorizzarono la biblioteca di circa 15.000 volumi che furono ordinati da Emanuele Taranto Rosso al quale è oggi intitolata.

Nel 1901 un violento incendio distrusse l'edificio nel quale era collocata la biblioteca e furono salvate solo 2.000 opere.

Nel 1902 la Giunta comunale affidò al bibliotecario Baroncelli il progetto di ricostruzione delle opere. Grazie alle donazioni dei cittadini si incrementò il fondo antico e con i nuovi acquisti prosperò il patrimonio librario della città.

Oggi la biblioteca conserva oltre 115.000 volumi dei quali circa 2.400 datano ai secc. XVI, XVII e XVIII, possiede una ricca collezione di 2867 fotografie e 1095 cartoline illustrate che risalgono ai primi anni del 1900. Si conservano, inoltre, i volumi dei privilegi nobiliari che appartengono all'Archivio Storico Comunale.

Biblioteca di quartiere Alessio Narbone

La biblioteca possiede oltre 8.000 volumi, sono testi moderni ed aggiornati che coprono i vari settori della conoscenza.

Questa biblioteca è nata con gli stanziamenti del Ministero della Pubblica Istruzione ed inaugurata il 16 maggio 2002, successivamente divenuta Biblioteca di Quartiere con lo scopo di servire l'utenza del Centro storico di Caltagirone.

Biblioteca della frazione Granieri

La biblioteca nella frazione Granieri fu istituita nel 1996. Dispone di circa 3000 volumi che spaziano dalla letteratura italiana e straniera, alla storia, a testi scientifici, enciclopedie, viticoltura.

Teatri

 
Galleria Luigi Sturzo

Teatro Politeama Ingrassia

Il Teatro costruito nel primo decennio del 1900 ad opera di Saverio Fragapane, venne inserito nel Piano Regolatore presentato dal pro-sindaco Don Luigi Sturzo nel 1907.

Il teatro si trova in corrispondenza con l’ingresso monumentale del Giardino Pubblico “Vittorio Emanuele”, il quale costituisce la vita culturale e artistica della città.

Oggi il teatro è di proprietà comunale e funziona come cinema.

Cinema

 
cinema
CINEMA
  • Cinema Politeama
  • Cinema Sant'Anna

Progetti futuri

  • Costruzione della Casa del Teatro nel quartiere Semini
  • Il restauro del Cineteatro Metropol

Media e telecomunicazioni

 
Quotidiano
Periodici Locali
 
Televisiore
TV
 
Radio
Radio
 
Radio
Web Radio
 Portali
  • L'urlo del popolo
  • L'obiettivo
  • La gazzetta del calatino
  • Canale 66
  • Tele Vita
  • Radio Rete Centrale
  • Studio Tre Radio
  • Radio Ctr
  • Radio Glamour
  • Glamour Vintage
  • Radio 66
  • www.radioglamour.net
  • www.comune.caltagirone.ct.it
  • www.lobiettivo.it

Frequenze radio ascoltabili a Caltagirone:

  • FM 91,3 – Studio Tre Radio
  • FM 92,9 – Radio rete Centrale
  • FM 100,5 – Radio CTR
  • canale66.tv
  • radioglamour.net

Film girati a Caltagirone

Istruzione

Scuole pubbliche e private

Scuole elementari


  • Scuola elementare " Fisicara";
  • Scuola elementare "Acquanuova";
  • Scuola elementare "Granieri";
  • Scuola elementare " Via Gela";
  • Scuola elementare "Giovanni Verga";
  • Scuola elementare "San Domenico Savio";
  • Scuola elementare "Carmine";
  • Scuola elementare "Semini";
  • Scuola elementare "S.Cuore" (paritaria/autorizzata)
  • Scuola elementare "Educational School"; (paritaria/autorizzata)
  • Scuola elementare "Maria ausiliatrice"; (paritaria/autorizzata)
Scuole medie

Le scuole medie presenti a Caltagirone sono 5:

  • Scuola media "Alessio Narbone";
  • Scuola media "Giorgio Arcoleo";
  • Scuola media "Vittorino da Feltre";
  • Scuola media "Piero Gobetti"
  • Scuola media "Maria Ausiliatrice" (paritaria/autorizzata);
Scuole superiori


Le scuole superiori ed altri Istituti Statali:

  • Liceo della Comunicazione "Maria Ausiliatrice" (paritaria/autorizzata);
  • Liceo Ginnasio "Secusio";
  • Liceo Scientifico "Ettore Majorana";
  • Liceo Socio Psicopedacogico "G. Gentile" (paritaria/autorizzata);
  • Istituto Tecnico Commerciale "Giorgio Arcoleo";
  • Istituto Tecnico Commerciale "Dante Alighieri" (paritaria/autorizzata);
  • Istituto Tecnico Industriale "Euclide";
  • Istituto Tecnico per geometri "Ernesto Basile";
  • Istituto D'Arte per la ceramica "Luigi Sturzo"
  • Istituto Professionale per l'industria e l'artigianato "Carlo Alberto dalla Chiesa";
  • Istituto Professionale per l'agricoltura e l'ambiente "Francesco Cucuzza";
  • Istituto Tecnico Agrario "Francesco Cucuzza";
 
Istituto d'arte ceramica

Università

  Lo stesso argomento in dettaglio: Istituto di Sociologia "Luigi Sturzo".

Per le sue potenzialità e cuore economico del calatino, Caltagirone è sede di alcuni corsi di laurea decentrati soprattutto quelle triennali. Sono presenti degli istituti come quello di Sociologia, teologia e musicale.

Gli atenei con rispettivi corsi decentrati a Caltagirone sono i seguenti:

  • Università degli Studi di Catania:
    • Progettazione e Gestione di Aree a Verde, Parchi e giardini (primo livello)
  • Università Kore di Enna:
    • Economia Aziendale (primo livello)
    • Psicologia (laurea specialistica)
    • Scienze tecniche Psicologiche (primo livello)
    • Master sul disagio sociale (primo livello)
  • Università degli studi di Messina
    • Infermieristica (primo livello)
    • Fisioterapia (primo livello)
  • Istituto di Sociologia "Luigi Sturzo"
    • Sociologia (primo livello)
    • Scienze del servizio sociale (laurea specialistica)
    • Master sulla Consulenza e Mediazione Familiare (primo livello)
    • Master sulla Programmazione e organizzazione di servizi alle persone nel pubblico e nel privato (primo livello)
    • Corso di aggiornamento di informatica e sistemi informativi applicativi al servizio sociale
  • Istituto di Teologia Padre Innocenzo Marcinnò
    • Teologia
  • Istituto Musicale Pietro Vinci


Personalità legate a Caltagirone

Scrittori

Artisti

Musicisti

Religiosi

Medici

  • Giovanni Burgio, medico ed umanista
  • Gesualdo Clementi, clinico, medico, chirurgo e rettore Università di Catania

Politici

Calciatori

Attori e attrici

Sportivi

Amministrazione comunale

 
Palazzo dell'Aquila

Template:ComuniAmministrazione

Sindaco e Consiglio comunale

Sindaco: Francesco Pignataro 05/2007

Giunta comunale:
La giunta comunale è stata designata dal rieletto sindaco di Caltagirone, Francesco Pignataro, che ha vinto le elezioni con il 51,07% dei voti le elezioni del 13-14 maggio 2007.

Consiglio comunale

Composizione attuale del Consiglio Comunale
Coalizione Centrodestra Coalizione Centrosinistra Gruppo Misto
  • Gruppo Misto: 9

Amministrazioni precedenti

Sport

Società sportive operanti a Caltagirone

  • A.t.d. Tennis club Caltagirone (tennis);
  • P.d. Libertas "Luigi Sturzo" (tennis tavolo);
  • Polisportiva Libertas Caltagirone (basket);
  • A.s.d Caltagirone Sud-Simeto (patinaggio a rotelle);
  • Accademia d'Armi "Agesilao Greco" (scherma);
  • C.s.t.i. (nuoto e pallanuoto);
  • A.s.d. Judo club "Kenshiro Abbe" (judo);
  • A.s.d. atletica Caltagirone (atletica leggera);
  • Antares club (Karate);
  • A.s.d pallavolo Caltagiorne (pallavolo).
  • A.s.d San Shou team Caltagiorne (Sandà - Kung-fu).

Calcio

La squadra della città della Ceramica è la Polisportiva Dilettanti Aquila Caltagirone del presidente Totò Sanfilippo e vicepresidente Claudio Delizia, che per la stagione sportiva 2009-2010 parteciperà al campionato di Eccellenza Siciliana nel giorne B.

Frazioni

  • Favarella, località contigua alla città di Grammichele, sviluppatasi lungo la strada che conduce a Granieri, è abitata sin dai primi anni settanta da cittadini del vicino comune. Negli anni ottanta era stata avanzata richiesta per accorpare questo territorio al comune di Grammichele, ma l'iter naufragò presso i competenti uffici regionali. Sono presenti diverse insediamenti produttivi e commerciali. Nel territorio vi sono stati rinvenuti resti di insediamenti ellenestici.


Società

Evoluzione demografica

Nonostante la popolazione nel 2006 risultasse di 39.333 abitanti, quella effettivamente residente è superiore. C’è una presenza degli immigrati e di abitanti che provengono dai comuni circostanti, innalzando il numero di abitanti a più di 42.000.

L'evoluzione demografica registratasi a partire dal 1861, denota il dato della popolazione a circa 22.000 abitanti: Un centro importante per quel periodo. La tendenza positiva culminò nei 41.879 abitanti del 1901, anche se il primo decennio fascista decretò un decisivo crollo, che ricondusse la popolazione alla soglia dei 36.118 abitanti.

Dagli anni sessanta agli anni settanta, a causa dell'insufficiente sviluppo economico, Caltagirone subì un forte decremento demografico, finché nel decennio successivo non si ebbe una nuova crescita, anche da associarsi all'espansione della città nuova e con la crescita dei servizi ed attività commerciali.

Abitanti censiti[2]

Religione

Il 95% della popolazione risulta battezzato secondo la fede Cattolica; il restante 5% è costituito da Testimoni di Geova, Avventisti, altri culti Evangelici e non cristiani.

Altre comunità religiose sono cresciute di numero grazie alla recente immigrazione. Tra queste, i buddisti (cingalesi e cinesi), ortodossi (rumeni ed ucraini) e musulmani (marocchini, tunisini e albanesi)

Cittadini stranieri residenti a Caltagirone

Caltagirone sta recentemente vivendo un notevole incremento dell'immigrazione, gli stranieri legalmente residenti a Caltagirone provengono da 34 paesi e da 4 continenti, una grossa parte provengono nel Subcontinente indiano.

Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti a Caltagirone con regolari permessi di soggiorno assommavano a 751, corrispondenti al 1,90% sul totale dei residenti.

Gli stati con il maggior numero di residenti a Caltagirone sono (dato aggiornato il 31/12/2007):

Principali gruppi di residenti stranieri regolari (sono riportate solo le etnie che superano le 5 unità)
Nazionalità Residenti
  Romania 212
  Sri Lanka 203
  Tunisia 81
  Albania 58
  Marocco 39
  Germania 27
  Polonia 17
  Ucraina 17
  Cina 13
  Francia 10
  Brasile 10
  India 10
  Colombia 6
  Venezuela 5
  5
  Russia 5
  Filippine 5
Tot stranieri residenti 751

Lingua e dialetti

Pur non essendo più in uso presso tutti gli strati della popolazione, a Caltagirone il siciliano è ancora abbastanza diffuso, ma purtroppo non gode più di particolare prestigio perché ha subito delle contaminazioni dall'italiano.

La parlata di Caltagirone dal punto di vista fonetico deriva dall’arabo, dallo spagnolo con qualche ceppo gallico e sassone.

La fonetica “araba” la si può riscontrare innanzitutto dalle consonanti:

In principio di frase hanno un suono deciso, come in siciliano "standard", ma precedute da una vocale diventano più rilassate e mai occlusive.

In fine ad una parola si pronunciano deboli, tranne che siano doppie o precedute da consonante. es: sett / sit (sette / sete).

Le vocali hanno dei suoni diversi: A (aperta, simile alla a italiana); E (può essere aperta o chiusa); I (chiusa, come le ee inglese); O (può essere aperta o chiusa); U (simile Alla u spagnola).

  • Dialetto antico:

1392. Estratto dalla richiesta, avanzata da Caltagirone, di non essere data in governo a nessun "barone", ma di dipendere direttamente dalla Corona spagnola, e di avere riconfermati i privilegi alla sua Università, dopo un breve periodo di instabilità.

"... per beni hi la dicta terra sia stata cum gracia justitia et optimu regimentu gubernata per li magnifichi don Manfré et Artali sou figlu, di li quali tutta la bona genti di la terra di Calatagiruni si ponnu troppu laudari, nichilominus ad zo ki la dicta terra riturni a lu antiqu statu in lu quali sempri fu subiecta a li signuri reali addimandamu ki la dicta terra no sia data in gubernationi a nullu baruni ... hi tuti li privilegij, immunitati et gracij facti et concessi a la dicta Universitati per li serenissimi principi predecessuri... siano confirmati a la dicta Universitati".

  • Dialetto moderno:

Salvatore Maria Aprile Chiarandà, Cancelliere dell' Arcadia Calatina.

16/11/1862. Sonetto satirico scritto in occasione del crollo della parte superiore del Teatrino del Giardino Pubblico.

"Cadi lu jornu dillo Sammartinu

mentri c'eranu mastri a manu a manu

tuttu a na vota l'autu teatrinu,

ristannu 'mpedi lu sfunnu marranu.

Cussì lu regnu Italicu malandrinu

cadrà lassannu un beddu deretanu

pri darci culla facci tunnu 'chinu

lu Carbunaru populu sovranu".

Verbi

  • Prima coniugazione (-ar) del verbo cantar (cantare)

Indicativo

Presente: Cantu, Canti, Canta, Cantammu, cantati, càntunu;

Imperfetto: cantava, cantàviti, cantava, cantàvumu, cantàvuvu, cantàvunu;

Passato Remoto: cantai, cantasti, cantau, cantammu, cantàstuvu, cantanu;

Passato Prossimo: he cantatu, ha cantatu, ha cantatu, ammu cantatu, atu cantatu, hannu cantatu;

Trapassato Prossimo: ava cantatu, àviti cantatu, ava cantatu, àvumu cantatu, àvutu cantatu, àvunu cantatu;

Condizionale e Congiuntivo coincidono

Presente: cantassi, cantàssiti, cantassi, cantàssimu, cantàssuvu, cantàssunu;

Passato: assu cantatu, àssutu cantatu, assu cantatu, àssimu cantatu, àssuvu cantatu, àssunu cantatu.

Imperativo

canta, cantass (forma di cortesia), cantammu, cantat, cantàssinu

  • Seconda coniugazione (-ri o -ir) del verbo durmir (dormire)

Presente: dormu, dormi, dormi, durmimmu, durmiti, dòrmunu;

Imperfetto: durmiva, durmìviti, durmiva, durmìvumu, durmìvuvu, durmìvunu;

Passato Remoto: durmii, durmisti, durmiu, durmimmu, durmìstuvu, durminu;

Passato Prossimo: he durmutu, ha durmutu, ha durmutu, ammu durmutu, atu durmutu, hannu durmutu;

Trapassato Prossimo: ava durmutu, àviti durmutu, ava durmutu, àvumu durmutu, àvutu durmutu, àvunu durmutu;

Condizionale e Congiuntivo coincidono

Presente: durmissi, durmìssiti, durmissi, durmìssimu, durmìssuvu, durmìssunu;

Passato: assu durmutu, àssutu durmutu, assu durmutu, àssimu durmutu, àssuvu durmutu, àssunu durmutu.

Imperativo

dormi, durmissi , durmimmu, durmiti, durmìssinu

Bibliografia

  • Bruno Sandro, Il giardino comunale di Caltagirone di G. B. Basile, Palermo 1990
  • Salomone Paolo, La Chiesa parrocchiale di S. Pietro in Caltagirone, Caltagirone 1990
  • Salomone Paolo, La cattedrale di Caltagirone nella storia e nell'arte, Caltagirone 1972
  • Stella Curto Paolino, Maria Santissima di Conadomini : patrona principale di Caltagirone, Caltagirone 1992
  • Seminerio Domenico, Terracotta e architettura : Caltagirone tra '800 e '900, Catania 1998
  • Ragona, Antonino, Caltagirone : lineamenti di storia ed arte,Caltagirone 1985
  • W.W.F., Caltagirone boschi di S. Pietro, Caltagirone 1989
  • Loria Lamberto, Il paese delle figure : Caltagirone, (a cura di Luigi M. Lombardi Satriani), Palermo 1981
  • Cilia Enza, Caltagirone : Museo regionale della ceramica, Palermo 1995
  • Bonacini Elisa, Il territorio calatino nella Sicilia imperiale e tardoromana", British Archaeological Reports, International Series 1694, Oxford 2007

Note

  1. ^ Tabella climatica.
  2. ^ Dati tratti da:

Voci correlate

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