Herbert Brown
Herbert Charles Brown (Londra, 22 maggio 1912 – Lafayette, 19 dicembre 2004) è stato un chimico britannico naturalizzato statunitense vincitore del Premio Nobel per la chimica nel 1979 per i suoi lavori con i borani.
Biografia
Brown, il cui vero nome era Herbert Brovarnik, nacque a londra da genitori ebrei ucraini. La famiglia si trasferì negli Stati Uniti nel giugno del 1914, quando lui aveva due anni.[1]
Nell'autunno del 1935, entrò alla University of Chicago, completò due anni di studi in tre quadrimestri, e si guadagnò un dottorato in scienze nel 1936.[1] Lo stesso anno divenne cittadino naturalizzato statunitense.[2] Il 6 febbraio 1937 sposò Sarah Baylen, la persona che ha sempre accreditato come colei che lo ha fatto interessare agli ibridi del boro, un argomento collegato al lavoro grazie al quale lui e Georg Wittig vinsero il Premio Nobel per la chimica nel 1979.[1] Due anni dopo aver iniziato gli studi, nel 1938 si laureò, sempre alla University of Chicago. Non trovando lavoro nell'industria, accettò un posto come post-dottorato. Questo fu l'inizio della sua carriera accademica. Divenne docente in quell'università nel 1939, e mantenne l'incarico per quattro anni prima di spostarsi alla Wayne University di Detroit. nel 1946 fu promosso ad associate professor. Divenne professore di chimica inorganica alla Purdue University nel 1947, e nel 1949 si unì all'Alpha Chi Sigma, una confraternita professionale specializzata nel campo della chimica.[3] Mantenne il posto di professore emerito dal 1978 fino alla morte, nel 2004.[1] Nel campus della Purdue University, Il Laboratorio di chimica Herbert C. Brown fu nominato in suo onore.
La ricerca
Durante la seconda guerra mondiale, mentre lavorava con Hermann Irving Schlesinger, Brown scoprì un metodo per produrre boroidruro di sodio (NaBH4), che può essere usato per produrre borani, composti formati da boro e idrogeno. Il suo lavoro portò alla scoperta del primo metodo per la produzione di enantiomeri puri asimmetrici. La sua base di lavoro furono gli elementi chimici i cui simboli erano le iniziali del suo nome, idrogeno (H), carbonio (C) e boro (B).
Brown attribuì a sua moglie Sara il merito di averlo supportato e avergli permesso di concentrarsi su queste scoperte amministrando le finanze, mantenendo la casa ed il giardino ed altro. Come lui stesso ebbe occasione di dire, dopo aver ricevuto il premio Nobel a Stoccolma, lui portò la medaglia e lei il premio di 100.000 dollari.
Morì il 19 dicembre 2004, in un ospedale di Lafayette (Indiana), nell'Indiana, dopo un attacco di cuore.
Note
- ^ a b c d Wilhelm Odelberg, Herbert C. Brown: The Nobel Prize in Chemistry 1979, in Les Prix Nobel, Nobel Foundation, 1979. URL consultato il 27/08/2007.
- ^ Herbert C. Brown, in Notable Names Database, Soylent Communications. URL consultato il 27/08/2007.
- ^ Biography of Herbert C. Brown, su chem.purdue.edu, Purdue University, 2001. URL consultato il 27/08/2007.
Collegamenti esterni
- biografia di Herbert Brown sul sito della Nobel Foundation da Les Prix Nobel, 1979
- Herbert Brown obituary su Chemical & Engineering News
- Herbert Brown obituary su USA Today