Il codice da Vinci

romanzo scritto da Dan Brown

Il codice da Vinci (titolo originale in lingua inglese: The Da Vinci code) è il quarto romanzo thriller di Dan Brown, scritto nel 2003, e pubblicato in Italia nel 2005.

Il codice da Vinci
Titolo originaleThe Da Vinci code
AutoreDan Brown
1ª ed. originale2003
1ª ed. italiana2004
Genereromanzo
SottogenereThriller
Lingua originaleinglese
ProtagonistiRobert Langdon
CoprotagonistiSophie Neveu
Preceduto daLa verità del ghiaccio
Seguito daIl simbolo perduto

Viene venduto in 44 lingue.[senza fonte]

È il maggior romanzo di successo scritto da Dan Brown e a gennaio 2008 aveva venduto oltre 70 milioni di copie in tutto il mondo.[senza fonte]

Trama

Il romanzo, partendo dall'omicidio del curatore del Louvre, Jacques Saunière, a Parigi, passa a narrare di un'antica e misteriosa società segreta nota come Priorato di Sion, che nasconde un segreto che potrebbe compromettere i fondamenti stessi del Cristianesimo, nella versione tramandata dalla Chiesa Cattolica. Uno studioso di simbologia religiosa, Robert Langdon, affiancato da Sophie Neveu, nipote del curatore ucciso, e successivamente anche dallo studioso Sir Leigh Teabing, dovrà ripercorrere attraverso indizi nascosti in importanti opere d'arte, enigmi e misteriosi nemici, il percorso del Santo Graal, uno dei più grandi misteri dell'umanità.

Argomenti di critica

Dubbi sull'originalità dell'opera

Fra i critici dell'opera di Dan Brown c'è chi ha sostenuto che le idee centrali del libro siano state tratte da opere precedenti meno note.

Un'opera che presenta forti correlazioni con Il codice è, per esempio, La fratellanza della Sacra Sindone della scrittrice spagnola Julia Navarro.

Il caso più noto, però, è quello del saggio Il Santo Graal di Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln (1982). Baigent e Leigh hanno addirittura citato Dan Brown in tribunale per plagio. L'Alta Corte di Giustizia di Londra ha stabilito che il romanzo, pur riprendendo alcuni elementi dell'opera di Baigent e Leigh, non ha copiato il saggio. Assai curioso il fatto che l'estensore della sentenza (Peter Smith) abbia lasciato nel testo 37 lettere in corsivo e non per errore ma... come proprio "codice": le prime 11 lettere danno le parole Smith (il cognome del giudice in parola), Code (codice, in inglese) e la lettera J (judge, giudice), per le altre ("aeiextostpsacgreamqwfkadpmqz") il giudice ha lanciato la sfida per la soluzione dell'enigma. La soluzione è stata resa nota nell'aprile 2006. A interpretare il codice è stato un avvocato londinese, che avrebbe usato i numeri di Fibonacci, una formula matematica citata dal romanzo. La frase è stata tradotta da «Jackie Fisher, who are you? Dreadnought» in «Jackie Fisher, chi sei? Dreadnought (che vuol anche dire sterminatore)». Fisher fu l'ammiraglio inglese responsabile della costruzione della Dreadnought, la prima corazzata monocalibro del mondo.

Alcuni suppongono che la causa sia stata "aggiustata" dalla casa editrice dato che, come rileva Franco Cardini, è la stessa che aveva pubblicato Il Santo Graal: la cosa insomma si sarebbe risolta «in famiglia».[senza fonte]

Oltre ai temi ricavati dal libro di Baigent, Leigh e Lincoln, è necessario segnalare che tutti gli argomenti e gli "indizi misteriosi" legati ai dipinti di Leonardo da Vinci sono stati tratti dai libri di Lynn Picknett e Clive Prince: Turin Shroud, In Whose Image? (1994), solo di recente tradotto in italiano col titolo La Sindone da Vinci (2007) e The Templar Revelation (1997) (La Rivelazione dei Templari). Il secondo in particolare è citato a pag 296 del Codice da Vinci. assieme a Il Santo Graal di Baigent, Leigh e Lincoln tra i volumi presenti nella biblioteca di Leigh Teabing.

Inoltre la relazione tra Gesù e Maria Maddalena, è stata argomento del romanzo di Philipp Vandenberg Il mistero della pergamena del 1993.

Gli errori presenti nel romanzo

  Lo stesso argomento in dettaglio: Errori attribuiti al Codice da Vinci.

Il romanzo è stato accusato di contenere errori storici in grado di fuorviare il lettore, specialmente per quanto attiene alla storia del Cristianesimo. Nonostante si tratti di un'opera di finzione e non di un saggio storico, l'argomento trattato e la dichiarazione dell'autore riguardo la veridicità di "documenti e rituali segreti" citati nel romanzo hanno provocato una sorta di "caccia all'errore".

Curiosità

 
Codice parodico
  • Il nome di uno dei personaggi del romanzo, lo storico Leigh Teabing, potrebbe essere stato scelto utilizzando il cognome di Richard Leigh e l'anagramma del cognome di Michael Baigent, i due storici sopra citati.
  • Dal romanzo di Dan Brown, il regista premio Oscar Ron Howard ha tratto un film, uscito il 19 maggio 2006 in tutto il mondo.
  • Una parodia de Il codice da Vinci - diventato per l'occasione Il Codice Gianduiotto - è stata data alle stampe nel maggio del 2006 dallo scrittore astigiano Bruno Gambarotta.
  • Una versione teatrale, in chiave umoristica, del libro è stata realizzata nel gennaio 2007 dal giovane autore partenopeo, Denny Arrichiello. Lo spettacolo Il Codice d'Avincio, finge di essere la storia dalla quale Dan Brown ha poi tratto lo spunto per il suo romanzo, raccontando di un'esperienza vissuta da un gruppo di amici scomparsi misteriosamente dopo aver trovato il Santo Graal.
  • Il libro è stato più volte bruciato pubblicamente da fondamentalisti religiosi e da altre personalità.
  • Un'ulteriore parodia del famoso libro è Il codice Stravinci scritta da Toby Clements: storia divertente che riprende la costruzione del libro originale basandosi su principi umoristici, catapultati in una trama completamente differente ma con un tocco di originalità.
  • Altre parodie sono intitolate Il codice Gratta&Vinci, Il codice perdinci e Il codice Gattuso.

Edizioni

Cinema

  Lo stesso argomento in dettaglio: Il codice da Vinci (film).

Dopo il grande successo del romanzo è stato realizzato un film sull'omonimo, diretto da Ron Howard, distribuito dalla Sony Pictures Entertainment, uscito in contemporanea nelle sale di tutto il mondo il 19 maggio 2006, dopo l'anteprima al Festival di Cannes 2006 il 16 maggio.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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