Derby calcistici in Campania

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L'espressione Derby della Campania viene usata per indicare i derby di calcio svolti tra Napoli e Salernitana, vale a dire le due principali squadre della Campania. Questo confronto è definito anche Derby del Sud (insieme a tante altre sfide tra squadre centro-meridionali).[1]

In passato anche l'Avellino, attualmente in serie D, è stato protagonista dei derby con Salernitana e Napoli, ed è stato anch'esso considerato tra le principali squadre campane, fino al campionato di Serie B 2008-2009.


Il derby tra Napoli e Salernitana

Napoli
Salernitana

Sebbene in passato ci siano stati numerosi derby tra la Salernitana e diverse squadre della città di Napoli, il primo derby della storia tra la Salernitana e il "vero" Napoli avviene nel campionato misto campano del 1945 nello stadio Comunale di Salerno (in seguito intitolato a Vestuti). Al 35', con il risultato fermo sull' 1-1, l'arbitro Stampacchia assegna un rigore incerto al Napoli; i tifosi della Salernitana s'infuriano e vengono placati dalle forze dell'ordine. Il rigore, tirato da Mazzetti, si infrange sul palo. Si verificano incidenti durante la gara e a fine partita tra tifosi e tra giocatori (Stampacchia addirittura si getterà a terra e si fingerà morto!) e il campo di Salerno viene squalificato a tempo indeterminato[2]. La prima sfida in campionato si ha invece nel Campionato Misto del Sud del 1945-1946. La sfida di andata (Napoli, 23 dicembre 1945) finirà 1-0 per gli azzurri, quella di ritorno si concluderà con un pareggio per 1-1 (Salerno, 3 marzo 1946).

Per assistere nuovamente al derby della Campania occorrerà aspettare il campionato di Serie A 1947-1948 la cui gara di andata terminerà 3-3 (Salerno, 24 novembre 1947), quella di ritorno 0-0 (Napoli, 11 aprile 1948). Sarà un campionato che vedrà Salernitana e Napoli con gli stessi punti nella classifica finale (34), cosicché la Salernitana per un solo punto non riuscirà a salvarsi, ma il Napoli sarà declassato all'ultimo posto per un tentativo di corruzione: entrambe le squadre saranno quindi retrocesse in serie B per la stagione 1948-49. Il derby campano '48-49 di andata terminerà con un 1-1 (Salerno, 7 novembre 1948), quello di ritorno con la vittoria per 1-0 del Napoli (Napoli, 3 aprile 1949). La Salernitana terminerà il campionato al quarto posto con 47 punti (all'epoca però solo le prime due classificate salivano in serie A), il Napoli, invece, si classificherà con 45 punti al quinto posto. Nella stagione successiva la storia si ripete: 1-0 a Napoli (20 novembre 1949) e 1-1 a Salerno (16 aprile 1950). In quella stagione il Napoli tornerà in serie A, terminando il campionato al primo posto, mentre la Salernitana sarà tredicesima.

Il 18 agosto 1982 i granata riaffrontano il Napoli, stavolta in Coppa Italia. La partita terminerà con la vittoria azzurra con un rigore segnato da Ferrario. A fine gara non mancheranno gli scontri tra tifosi e si oderà anche un colpo di pistola, che però non avrà conseguenze.[3]

Per assistere al successivo derby tra Salernitana e Napoli occorrerà aspettare addirittura il campionato di serie B 1999-2000, con i granata reduci da una retrocessione dalla serie A e gli azzurri per il secondo anno di fila in cadetteria. Le sfide termineranno 1-1 a Salerno (3 ottobre 1999) e 3-1 per i partenopei a Napoli (5 marzo 2000). In quella stagione il Napoli si classificherà al secondo posto e sarà promosso in serie A, mentre la Salernitana si piazzerà settima.

Con la retrocessione del Napoli in serie B, le due compagini campane si incontrano di nuovo (Serie B 2001-2002) e i due derby termineranno 1-1 a Napoli, con gol di Lazzaro al 94' per la Salernitana, da poco entrato in campo (19 dicembre 2001) e 3-1 a Salerno per la Salernitana (10 marzo 2002). Quest'ultima partita è degna di nota anche per una elaborata coreografia degli ultras di Salerno in Curva Sud. Il campionato si concluderà con il Napoli al quinto e la Salernitana al sesto posto. Nella stagione seguente (Serie B 2002-2003) il Napoli perderà a Salerno per 2-0, ma vincerà in casa per 2-1 (24 novembre - 26 aprile). Il Napoli si classificherà quindicesimo, la Salernitana ultima, ma non retrocederà per via del Caso Catania. Nel campionato successivo (Serie B 2003-2004) ci saranno, tra andata e ritorno, ben sei derby campani: oltre a Salernitana e Napoli salirà in B anche l'Avellino. Sarà una stagione in cui entrambe le sfide tra granata e azzurri finiranno 0-0 (9 novembre - 3 aprile), e in cui il Napoli terminerà quattordicesimo, la Salernitana quindicesima, e l'Avellino retrocederà, avendo concluso il proprio campionato al penultimo posto. Anche il Napoli retrocederà, per inadempienze finanziarie, e sarà rifondato con il nome di Napoli Soccer.

Le ultime sfide tra salernitani e napoletani risalgono, l'una all'autunno del 2008, negli ottavi di finale di TIM Cup, in cui nella gara unica, giocata a Napoli, i partenopei (tornati in serie A) vincono per 3-1; l'altra all'estate del 2009, in cui nella gara secca del secondo turno di Tim Cup giocata al San Paolo (con divieto d'accesso alla tifoseria della Salernitana) la partita finisce 3-0 per i padroni di casa.

Bilancio

Il derby tra Salernitana e Avellino

Salernitana
Avellino

Salernitana e Avellino si sono affrontate per la prima volta nei campionati di serie C, nelle stagioni: 1959/60, 60/61 (Avellino retrocesso in Serie D), 62/63 (Avellino retrocesso nuovamente in Serie D), 64/65, 65/66 (Salernitana promossa in Serie B), 67/68, 68/69, 69/70, 70/71, 71/72, 72/73 (Avellino promosso in Serie B).

Nel campionato 1990/1991 per la prima volta le due squadre campane si affrontano in serie B. In questa stagione entrambe le squadre concluderanno a 36 punti (assieme a Modena, Pescara e Cosenza), al diciassettesimo posto: la Salernitana retrocede dopo aver perso lo spareggio col Cosenza mentre l'Avellino si salva per la classifica avulsa. Il primo derby di serie B si gioca a Salerno (Stadio Arechi) il 7 ottobre 1990: terminerà 0-0. La gara di ritorno, invece, terminerà 1-1 (Avellino, 3 marzo 1991).

Nel campionato di Serie B 1995-1996 le due squadre si incontrano nuovamente, e la Salernitana arriverà quinta in classifica, mentre l'Avellino sarà diciottesimo e retrocederà. L'Avellino si aggiudica la gara di andata: finirà 1-0 (Avellino, 8 ottobre 1995), quella di ritorno terminerà 0-0 (Salerno, 10 marzo 1996).

Le due squadre si affronteranno nuovamente in campionato nella stagione di Serie B 2003-2004: l'andata finirà 1-0 per la Salernitana, il ritorno 2-1 per l'Avellino, che alla fine della stagione retrocederà.

Nella stagione 2006-2007 le due squadre si affronteranno in serie C1.

Nella stagione di serie B 2008-2009 l'incontro di andata, disputato il 13 dicembre 2008 ad Avellino, è terminato 1-1, quello di ritorno, il 9 maggio 2009 a Salerno, è finito 1-0 per la Salernitana (con rete di Massimo Ganci al 41'). Il campionato si concluderà con la retrocessione degli irpini e poi con il fallimento della società avellinese: in questo modo, a partire dalla stagione 2009/10, con il Napoli in A, la Salernitana in B e l'Avellino costretto a ripartire dalla serie D, non sono più ravvisabili derby di campionato importanti in Campania.

In totale, su 8 derby disputati fino ad ora in serie B, si registrano 4 pareggi, 2 vittorie per i granata e 2 vittorie per i biancoverdi.

Bilancio

Il derby tra Napoli e Avellino

Napoli
Avellino

Le due squadre si sono affrontate in partite ufficiali esattamente per 30 volte: il primo confronto si è giocato allo stadio Partenio di Avellino in occasione della Coppa Italia 1973-74 ed è terminato col punteggio di 3-2 in favore degli irpini. Nella coppa nazionale in particolare le due compagini si sono incontrate per 4 volte (nelle edizioni 1973-74, 1977-78, 1981-82, 1982-83) con un bilancio di due vittorie a favore del Napoli, un pareggio e una vittoria dei biancoverdi. In serie A le sfide tra le due squadre sono 20, tutte concentrate nel decennio 1978-88. Dal 1988 non si sono più incontrate fino al 2003-04, nel campionato di serie B: la partita di andata al Partenio fini 3-0 a tavolino in favore dei padroni di casa (a causa dei gravissimi incidenti dovuti alla invasione di campo degli ultrà napoletani, in seguito alla quale morì un giovane tifoso partenopeo) mentre al San Paolo il Napoli si impose per 1-0 con rete di Savoldi. Nell'annata successiva le due compagini disputano il campionato di serie C1 girone B e si incontrano per ben 4 volte: il bilancio è di 2 vittorie per i lupi irpini e due pareggi. I biancoverdi in particolare raggiungono la serie B a discapito dei cugini nella doppia finale play-off grazie al pareggio per 0-0 ottenuto al San Paolo e alla vittoria per 2-1 allo stadio Partenio con reti di Biancolino, Moretti e dell'azzurro Sosa.

Bilancio

  • Sfide in totale: 30
  • Vittorie Napoli: 13
  • Vittorie Avellino: 7
  • Partite pareggiate: 10

Derby arcaici della Campania

I derby della Provincia di Napoli (1912-1926)

Il primo derby campano ufficiale della storia del calcio è Naples-Internapoli del 1912. Sia la partita di andata che quella di ritorno terminarono con la vittoria del Naples (2-1 e 3-2). Nella stagione successiva (Prima Categoria 1913-1914) l'Internaples eliminò il Naples nella semifinale centro-sud prima di perdere la finale contro la Lazio. Le due squadre nel campionato del 1915 si affrontano nuovamente, ma dopo la gara di andata vinta dall'Internapoli per 3-0, il campionato è sospeso a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Si riprenderà a giocare nel 1919 e verrà inaugurato il primo girone campano con ben 5 squadre della provincia di Napoli (compreso il Pro Caserta, all'epoca appartenente alla provincia partenopea): prima infatti c'erano solo due squadre campane, appunto il Naples e l'Internapoli. Tra i risultati delle squadre napoletane più rappresentative della Prima Categoria 1919-1920 sono da citare le sfide tra Naples e Internapoli, terminate entrambe a favore di quest'ultima, con i risultati di 3-1 e 2-1; le sfide andata e ritorno Naples-Pro Napoli: 0-2 e 1-3; quelle tra Internapoli e Pro Napoli: 6-1 e 1-1; tra Puteolana e Internapoli: 1-1 e 1-3; tra Puteolana e Naples: 1-1 e 1-1; infine le partite tra Puteolana e Pro Napoli, concluse col risultato di 2-1 e 3-1 per la Puteolana. Il girone lo vincerà l'Internapoli, che però sarà eliminato in semifinale. Il Pro-Caserta retrocede. La Prima Categoria 1920-1921 vede di fronte 7 squadre partenopee più la Salernitana, per un totale di 8 squadre campane divise in due sottogironi. Naples e Internapoli parteciperanno a due gironi distini nella prima fase. Nella seconda fase il Naples all'andata pareggerà con l'Intenapoli 0-0 (13 febbraio 1921) e al ritorno vincerà 2-1 (6 marzo 1921). Il numero dei club di Napoli e provincia crescerà a dismisura, ma nessuno di essi sarà in grado di competer con le grandi del Nord (Juve, Genoa, Milan). Nel campionato di Prima Divisione 1921-1922 le partite finiranno 1-0 in casa dell'Internapoli per i padroni di casa e 4-0 in casa del Naples per i padroni di casa. Alla fase successiva, però, si qualificherà la Puteolana, le cui sfide con Naples e Internapoli termineranno rispettivamente 1-0 con l'Internapoli 3-0 con il Naples in casa propria e 3-0 e 4-0 fuori casa sempre a favore della squadra di Pozzuoli. Nel torneo successivo (Prima Divisione 1922-1923) la Puteolana non si iscriverà al torneo per problemi economici, mentre saranno Savoia e Internaples a passare al turno successivo. L'Internaples è il frutto della fusione tra Naples e Internapoli, resasi necessaria per motivi economici e per carenza di risultati competitivi. L'Internaples pareggerà e poi sarà battuto 2-0 dal Savoia, sicuramente la principale squadra della provincia di Napoli e della Campania in quella stagione (arriverà anche in finale Lega Sud ma sarà battuto dalla Lazio). Anche nella stagione successiva il Savoia sarà nettamente superiore a tutte le altre squadre campane, giungendo addirittura alla finale scudetto con il Genoa CFC, gara che disputò dignitosamente pur venendo sconfitto. L'internaples sarà battuto 1-0 in casa e 3-0 fuori dalla squadra di Torre Annunziata. 4-2 e 1-1 la stagione successiva, ma il Savoia non sarà in grado di proseguire per la strada delle grandi squadre per motivi economici. Seguiranno in seguito tanti altri derby tra le squadre della provincia sino all'istituzione della Serie A. Nel campionato 1999-2000 Savoia e Napoli si rincontrano in Serie B: all'andata si conclude 1-0 per il Napoli, al ritorno le due squadre pareggiano 1-1.

Gli storici derby della Provincia di Salerno (1919-1925, 1946-1947)

Il calcio ufficiale a Salerno e provincia vede luce nel 1919 con la nascita della Salernitana e della Cavese. Le due compagini si affrontano inizialmente in competizioni amichevoli, terminate quasi tutte a favore dei granata (la prima termina 3-1 per la Cavese, le successive 6-0, 4-0 e 3-1 per la Salernitana) per poi sfidarsi in campionato nei gironi di Prima Divisione. La prima sfida ufficiale tra salernitani e metelliani avviene nel campionato di Prima Divisione 1923-1924 nel Girone Campano. Infatti la Cavese riuscirà a raggiungere il massimo campionato regionale dell'epoca, proprio in uno dei periodi più critici per la Salernitana, che nel frattempo si era fusa con l'Audax Salerno diventando Salernitanaudax per questioni finanziarie. Malgrado la fusione, la squadra di Salerno non riesce a ritornare competitiva, e i derby con la Cavese lo dimostrano: andata e ritorno termineranno rispettivamente 5-2 (Cava de' Tirreni, Campo Arena) e 1-0 (Salerno, Piazza D'Armi) per la squadra metelliana. Nella gara giocata a Salerno i tifosi locali portano a spalla una cassa da morto dipinta di blu per prendere in giro i tifosi cavesi, spregiativamente definiti "cavaiuoli". Però la Cavese vincerà per via del gol di Tavella, e subito dopo la rete i tifosi ospiti intonano cori davvero molto offensivi nei confronti dei salernitani, al punto che al portiere della Salernitanaudax, Finizio, saltano i nervi e aiuta i tifosi granata a prendere a pugni i giocatori della Cavese. Finizio, dopo l'accaduto, non riceverà alcuna squalifica. La sfida tra Salernitana e Cavese era "sentita" non solo dai tifosi, ma anche dagli stessi dirigenti. Non a caso la Salernitanaudax, dopo la partita a Salerno, contattò la dirigenza cavese per disputare una terza partita, amichevole, perché la sconfitta contro i rivali era davvero dura da sopportare. Tuttavia non se ne fece nulla, e per assistere ad un nuovo derby occorrerà aspettare la stagione successiva (Prima Divisione 1924-1925) in cui la gara di andata giocata a Cava de' Tirreni terminerà 3-0 per la Cavese, per quella di ritorno la faccenda è più complessa: sul campo vincerà la Salernitanaudax per 2-0, ma la partita si rigiocherà per via di un reclamo fatto e accolto dalla Cavese: la Salernitanaudax aveva schierato in campo due giocatori che in realtà erano tesserati con la Vigevanese (Umaschini e Florio), e così si diede la vittoria a tavolino alla Cavese, dopo che si era deciso di rigiocare la partita a Salerno, ma i giocatori della Salernitanaudax non si presenteranno in campo. I derby con i cugini di Cava continueranno a disputarsi nel corso della storia calcistica delle due compagini con risultati alterni.[4]

Nel girone C della Serie B 1946-1947 la Salernitana vince il proprio campionato ed è promossa in Serie A. I granata giungeranno primi in classifica, davanti anche ai cugini della Scafatese. Tra le gare disputate dai campani sono da citare le vittorie in entrambi i derby: 3-0 a Salerno e 1-0 a Scafati per i salernitani.

Sfide tra Salernitana e le squadre di Napoli (1920-1925)

La prima sfida ufficiale tra la Salernitana e un club calcistico della città di Napoli si ha nel campionato del 1920, quando i granata, giunti alla finale del campionato della Promozione del Comitato Regionale Campania affrontano i partenopei della squadra chiamata S.C. Brasiliano, il cui nome deriva dall'omonimo bar in cui la società aveva sede. La gara di andata (giocata a Napoli) termina 5 a 0 per il Brasiliano, quella di ritorno (a Salerno) si conclude con un 5 a 0 per la Salernitana. Serve dunque una terza finale: si decide di giocarla in campo neutro a Nocera Inferiore, ma i giocatori del Brasiliano non si presentano, e così la Salernitana è promossa in Prima Categoria Campania, il campionato regionale di massimo livello dell'epoca.

La stagione seguente (Prima Categoria 1920/21) i granata si troveranno di fronte il Naples, che vincerà 1-0 a Salerno e 2-0 a Napoli. In quella successiva la Salernitana si troverà a dover affrontare sia il Naples (che batterà i salernitani 2-1 a Salerno e 2-0 a Napoli) che l'Internazionale Napoli (anch'essa batterà i cugini salernitani prima 3-1 a Salerno e poi 2-0 a Napoli). In entrambi i campionati la Salernitana terminerà ultima nel proprio girone: sono gli anni più bui del calcio salernitano, che spingeranno la principale rappresentativa calcistica a fondersi la stagione seguente (Seconda Divisione 1922-1923) con i concittadini dello Sport Club Audax dando vita alla provvisoria Salernitanaudax, che vincerà agilmente il campionato e sarà ripromosso in Prima Divisione. In questa stagione la Salernitanaudax affronterà il FBC Internaples, antico sodalizio partenopeo dalle cui ceneri nascerà successivamente l'attuale Napoli Calcio, frutto di una fusione tra Naples e Internapoli. Le sfide di andata (a Salerno) e ritorno (a Napoli) termineranno rispettivamente 5-1 e 5-0 per l'Internaples. L'anno successivo, invece la gara di andata (a Napoli) finirà 3-0 per l'Internaples (14 dicembre 1924), quella di ritorno (a Salerno) finirà 1-0 sempre a favore dei napoletani (17 febbraio 1925). La stagione successiva la Salernitanaudax e l'Internaples scompariranno dalla scena calcistica e nel 1926 nascerà il Napoli Calcio, mentre la Salernitana sarà rifondata nel 1927.

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni


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