Villa Valmarana Morosini
Villa Valmarana Morosini è una villa veneta che sorge nel comune di Altavilla Vicentina, in provincia di Vicenza. La sua realizzazione fu opera dell’architetto Francesco Muttoni nel 1724 per volere del conte Benedetto Valmarana.
La facciata che si ammira dall’autostrada è incompleta, mentre quella visibile da via Marconi è la facciata posteriore.
Storia
L’edificio è stato costruito su un fondo vecchio “domenicale”. Dagli atti catastali del 1550 figura che Prospero Valmarana acquisì una “casa in cantarana”; tale casa è da riconoscersi nella futura Villa Morosini. Per atti di ereditarietà, dal momento che la sorella Valmarana sposò un Morosini, la proprietà passò appunto alla famiglia Morosini. Quest’ultimo fece affrescare il proprio stemma per coprire l’iscrizione eseguita da Benedetto Valmarana sulla volta del salone.
Passaggi di proprietà
La villa ebbe vari cambi di proprietà fino al secolo scorso di cui:
- nel 1910 era proprietaria la famiglia Emiliani
- durante la Prima Guerra Mondiale venne confiscata dagli alti comandi ed adibita a deposito di munizioni, ricevendone danni notevoli
- nel 1917 venne ceduta al Comune che l’adibì via via a Municipio oltre che a scuola elementare
- durante la seconda guerra mondiale venne requisita dalle forze alleate, poi mantenne l’uso di Municipio
- diventa di proprietà dell’Accademia Olimpica che ha sostenuto le spese per il restauro allo scopo di destinarla ad iniziative culturali
- dall’ottobre 1980 funziona il CUOA (Centro Universitario Organizzazione Aziendale) con l’annesso “College” (1984).
Da alcuni anni, durante il periodo estivo, è anche sede di manifestazioni culturali organizzate dal Comune di Altavilla, vedi “Estate in villa” con programmi musicali e proiezioni cinematografiche all’aperto.
Lo stile di Muttoni
Lo stile dell'architetto Francesco Muttoni è frutto di un connubio tra il barocco e il palladianesimo. Dal barocco deriva l’impostazione della fabbrica che con i due emicicli (quello di destra non sarebbe mai stato costruito) è aperto verso il grande cortile; da Palladio deriva la bordatura degli ordini della facciata, il timpano e la pianta DELLA RESIDENZA PADRONALE.
Muttoni, tuttavia, non riesce ad amalgamare le parti della villa, forse perché condizionato dalle costruzioni preesistenti e dalla viabilità non rettilinea.
Descrizione
Facciata principale
Imponente si mostra, a chi percorre l’autostrada, la facciata anteriore ricca di elementi decorativi. Lo schema compositivo ricalca quello della facciata posteriore, sia nella ripetizione di tre blocchi sia sulle divisioni dei registri.
La ricchezza ornamentale è data dai festoni disposti sui balconi e dalla balaustra a piastrini che corre lungo il corpo centrale.
La costruzione è completata da statue e da pigne, elemento, quest’ultimo, che troviamo in tutte le ville di campagna, quale simbolo di abbondanza e felicità. Il corpo padronale della villa è fiancheggiato da arcate a semiciclo, solo su di un lato, e dà sul parco dove d’estate, da alcuni anni, si svolge la manifestazione “Cinema all’aperto”, promossa dall’Amministrazione Comunale.
Facciata posteriore
Pur essendo posteriore, è sicuramente più nota perché prospetta sulla via principale di Altavilla. Presenta tre blocchi: il centrale scandito da lesene e i due laterali di altezza inferiore. Il corpo centrale è suddiviso in quattro registri, i cui ultimi due sono il frontone e il timpano. Il primo è a bugnato rustico con un pronao fiancheggiato da due robuste colonne e sormontato da balaustra con edicola.
Le finestre presentano una chiave di volta ampia e liscia e sono poste in simmetria con le finestre del registro superiore che sono invece sormontate da lunette alternate a timpani.
Una cornice decorativa, che corre lungo i tre blocchi, stacca e, nello stesso tempo, raccorda i due piani inferiori con i due superiori. Il timpano che dà slancio alla costruzione, peraltro impostata su uno sviluppo orizzontale, si presenta sobrio con gli unici elementi decorativi che sono gli oculi ciechi e le volute.
“L’importanza” del corpo centrale se stempera nelle due ali laterali, in una delle quali, esattamente a destra, l’unico elemento “prezioso” è il portale rinascimentale.
Interni
All’interno, sono interessanti due ambienti: la ex-Chiesa, oggi Sala Convegni, e il salone centrale delle feste, oggi adibito ad ufficio.
La ex-Chiesa conserva la struttura a tre navate con arcate sobrie ed eleganti di importanza rinascimentale, impreziosite da capitelli corinzi. Leggero è il soffitto a “carena rovesciata di nave” che accentra l’ariosità dell’ambiente. Lo stile Barocco riappare nell’ex salone delle feste al piano nobile. Di tale gusto, infatti, sono le decorazioni in stucco che, pur nella loro sobrietà, danno un tocco di raffinata eleganza all’insieme; gli affreschi sono attribuiti a Pasqualotto.
Fonti
- Descrizione della villa sul sito altavillaweb.it (fonte della prima revisione della voce, per cortese autorizzazione)