Grande fiume artificiale
Il grande fiume artificiale è un acquedotto libico che preleva acqua dolce dal sahara libico per condurlo ai paesi della costa del paese africano.[1]
Storia
Tale opera è stata voluta da Muammar Gheddafi, per portare acqua potabile alle città costiere del proprio paese. Per fare ciò ha sfruttato l'enorme quantità di acqua fossile, presente a grande profondità nel sahara libico, per trasportarla per centinaia di chilometri, verso le città costiere di Tripoli, Bengasi, Sirte, Tobruk, dove risiede il 70 per cento della popolazione.[2] Negli anni ottanta, nacque tale idea, il cui progetto fu redatto dalla società americana Brown and Rooth. La realizzazione dell'opera venne affidata all'impresa sudcoreana Dong Ha.
Dati tecnici
Tale opera idraulica, che ne fa l'acquedotto più grande al mondo, è composta da quattromila chilometri di condutture di calcestruzzo precompresso aventi un diametro di quattro metri. Tale opera è sepolta nella sabbia e ha una portata complessiva di sei milioni di metri cubi di acqua al giorno.[3]
Prime città servite
- 11 settembre 1989: a Ajdabiya.
- 28 settembre 2007: a Gharyan.