La popolazione attiva è la parte di popolazione di uno stato che è in grado, salvo impedimenti temporanei, di svolgere legalmente attività lavorativa.

In concomitanza dei censimenti decennali della popolazione, si acquisiscono informazioni sulla condizione lavorativa delle persone residenti e/o presenti nel Paese. In tale circostanza la popolazione viene classificata in due grandi categorie:

  • Popolazione attiva
  • Popolazione non attiva

A questa distinzione si perviene considerando due variabili: l'età e la situazione occupazionale.

Popolazione attiva

In ambito economico, la popolazione attiva corrisponde all'offerta di lavoro, cioè al complesso di persone sul quale un Paese può contare per l'esercizio e lo sviluppo delle attività economiche.

Secondo le definizioni adottate dall'ISTAT, per popolazione attiva si intende l'insieme delle persone di età non inferiore ai 15 anni che, alla data del censimento, risultano:

  1. occupate, esercitando in proprio o alle dipendenze altrui una professione, arte o mestiere;
  2. disoccupate, ovvero hanno perduto il precedente lavoro e sono alla ricerca di una occupazione;
  3. momentaneamente impedite a svolgere la propria attività lavorativa in quanto inquadrabili come: militari di leva (o in servizio civile), volontari, richiamati; ricoverati da meno di due anni in luoghi di cura e assistenza; detenuti in attesa di giudizio o condannati a pene inferiori a 5 anni;
  4. alla ricerca di prima occupazione, non avendone mai svolta alcuna in precedenza.

Le persone di cui ai punti 1), 2), 3) costituiscono la popolazione attiva in condizione professionale.

Popolazione non attiva

La popolazione non attiva è composta da:

  1. ragazzi con età inferiore ai 14 anni;
  2. persone che hanno almeno 15 anni e che alla data del censimento non svolgevano un lavoro e non erano alla ricerca di occupazione. A quest'ultima categoria appartengono:
    • i benestanti e i proprietari;
    • gli studenti;
    • le casalinghe che svolgono lavori domestici presso le proprie famiglie;e quindi non sono considerate attive
    • i pensionati;
    • gli infermi e i ricoverati a tempo indeterminato in luoghi di cura e assistenza;
    • gli inabili permanenti al lavoro;
    • i condannati a pene di almeno 5 anni;
    • i mendicanti e coloro che vivono di pubblica beneficenza.

Particolarmente contraddittoria è la figura delle casalinghe, che pur svolgendo un'importante attività produttiva nel contesto familiare, vengono escluse dalla popolazione attiva. La motivazione di questa esclusione è legata alla circostanza che i servizi da loro prestati non prevedono una remunerazione monetaria.

Voci correlate