Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo (Ravenna)
Si ritiene che la Chiesa di San Giovanni e Paolo rifatta, e probabilmente dimensionalmente ridotta nel 1758 per volere di Domenico Barbiani, sia il residuo di una più grande basilica a tre navate e con facciata verso le vicine Mura cittadine.
Infatti questa chiesa non doveva essere inferiore alle più importanti basiliche ravennati per grandiosità ed ornamenti e la sua antichità sarebbe testimoniata dal vescovo Agnello nonché dal suo ambone marmoreo fatto costruire dal vescovo Mariniano (dal 595 al 606), oggi conservato all'interno del Museo arcivescovile.
La piccola chiesa attuale è chiamata anche Chiesa degli Angeli Custodi proprio perché vi venne costruita nel 1670 una cappella dedicata all'angelo custode e vi fu istituita la Confraternita degli Angeli Custodi.