Le arti marziali miste (AMM; spesso indicate con l'equivalente inglese Mixed martial arts , MMA o Valetudo) sono lo sport da combattimento più completo che esiste attualmente. Questo sport comprende una grande gamma di tecniche: pugni, calci, ginocchiate, gomitate, proiezioni, lotta a terra, leve articolari, strangolamenti.

Armbar; un'azione in una lotta di arti marziali miste

Le arti marziali miste possono essere praticate come sport di contatto regolamentato o in tornei con regole minime nei quali gli atleti vincono essenzialmente mandando l'avversario KO o sottomettendolo.

La più importante organizzazione di tornei di arti marziali miste è l'americana Ultimate Fighting Championship (UFC).

Storia delle Arti Marziali Miste

 
Pankration era un stile antico di combattimento senza armi.

Il pankration era un antico stile di lotta. I Greci antichi introdussero questa disciplina nei Giochi olimpici nel 648 AC. Alcune mostre pubbliche di combattimenti ebbero luogo alla fine del diciannovesimo secolo, rappresentando stili diversi di combattimento, includendo la lotta greco-romana, la lotta libera, il jujitsu, la luta livre ed altro nei tornei e nelle sfide in Europa intera. Dopo la Prima Guerra Mondiale, la lotta era ancora dvisa in due correnti principali. La prima era una competizione reale; l'altra ha iniziato a dipendere sempre più dalla coreografia e dallo show, col risultato di trasformare il professionista di questo tipo di lotta in un attore.

Le arti marziali miste moderne hanno le loro radici in due eventi: le competizioni di Valetudo in Brasile, e lo Shooto o Shootwrestling giapponese. In seguito si sarebbero fusi, benché nati separatamente. Il Valetudo cominciò verso la fine del 1925, quando Carlson Gracie chiese ad ogni concorrente di competere con una specifica tipologia di lotta. Questa fu la cosiddetta "sfida del Gracie". Più tardi, Hélio Gracie e la famiglia di Gracie mantennero questa sfida. In Giappone, nell'ottava decade del ventesimo secolo, Antonio Inoki organizzò una serie di gare con arti marziali miste, donde avrebbero avuto sviluppo prima lo Shootwrestling e successivamente le prime organizzazione di arti marziali miste giapponesi, conosciute come Shooto.

Le arti marziali miste hanno ottenuto grande popolarità negli Stati Uniti a partire dal 1993, quando Rorion Gracie crea il primo torneo detto Ultimate Fighting Championship (UFC). Nel 1997, in Giappone, l'interesse per questo sport è risultato nella nascita dell'organizzazione forse più grande di arti marziali miste - il Pride Fighting Championship.

Si dovrebbe notare che la famiglia di Gracie ha reso popolare i tornei di AMM, come l'UFC, che è il più famoso, ma gli atleti degli stili brasiliani non usano i colpi nelle competizioni sportive. Indubbiamente, la famiglia di Gracie ha giocato un ruolo importante nella creazione di tornei aperti di Valetudo e nella loro divulgazione mediatica.

Arti Marziali Miste Moderne

I tornei di Arti Marziali Miste moderni per anni si avvicendarono lungo due principali filoni. Il primo era il filone Brasiliano del Valetudo, seguito dal filone Giapponese con gli show di Shoot Wrestling. Il Valetudo dilaga negli anni '90 con la "Gracie Challenge" creata da "Carlos Gracie" e poi portata avanti dai discendenti della famiglia Gracie. Negli anni 70 una serie di incontri di Arti Marziali Miste furono organizzati da Antonio Inoki, questi incontri portarono alla formazione della prima organizzazione di Arti Marziali Miste nel 1985.

Il concetto di combinare le tecniche di diverse discipline marziali fu per la prima volta proposto da Bruce Lee alla fine degli anni '60 fino ai primi anni '70. Lee fu un pioniere in questo campo e sosteneva che "il miglior combattente non è un pugile, un karateka o un Judoka. Il miglior combattente è qualcuno che si può adattare a qualsiasi stile di combattimento". Il suo concetto innovativo è tutt'oggi riconosciuto dal presidente dell'UFC Dana White, che lo ha definito "Il padre delle Arti Marziali Miste".

Questo tipo di sport cominciò a farsi conoscere alle masse negli Stati Uniti nel 1993, quando Royce Gracie vinse il primo Ultimate Fighting Championship, lanciando una rivoluzione nelle arti marziali: fu possibile finalmente rendersi conto di quali erano le arti marziali veramente efficaci in un combattimento reale e quali erano solo bufale vendute, spesso a caro prezzo, da impostori e truffatori che sfruttavano l'ignoranza e la credulità dei praticanti. In Giappone nel 1997 il crescere esponenziale dell'interesse in questo sport portarono alla creazione del PRIDE Fighting Championships. Nei primi tornei UFC si confrontavano combattenti di diversi stili per individuare l’arte marziale o lo sport di combattimento realmente più efficace. Gli spettatori di tutto il mondo rimasero colpiti nel vedere come gli esperti delle discipline che oggi costituiscono il grappling (lotta e jiu jitsu brasiliano) prevalevano facilmente sui loro avversari non colpendoli con pugni e calci, ma portandoli a terra e costringendoli ad arrendersi con strangolamenti o con leve articolari e senza provocargli alcun danno fisico. Fu un vero dominio, al punto che i grapplers vinsero 10 dei primi 12 tornei disputati a mani nude. Fu una grande rivoluzione nel campo delle arti marziali e degli sport di combattimento; le prime competizioni di MMA (in cui si combatteva a pugni nudi e con regole più permissive rispetto ad oggi) dimostrarono: 1) che tutte le arti marziali che non prevedono competizioni agonistiche (es. wing tsun, krav maga e tutte le arti marziali che non prevedono combattimenti agonistici) sono completamente inefficaci in un combattimento sportivo (per il principio: senza combattere non si può imparare a combattere). Ci fu un dominio assoluto delle arti marziali e degli sport di combattimento che prevedono competizioni agonistiche ( lotta, ju jitsu brasiliano, luta livre brasiliana, judo, muay thai, taekwondo, kick boxing, boxe, savate ecc...) rispetto alle arti marziali che non prevedono competizioni agonistiche. 2) che gli atleti delle discipline di striking (dove si combatte con pugni e calci) erano rapidamente sconfitti nei combattimenti con gli atleti delle discipline di grappling per una serie di ragioni tra cui le principali sono: l'assenza dei guantoni (ottenere il ko con un colpo a mani nude è più difficile e senza la protezione dei guantoni le mani possono fratturarsi quando si colpisce), la maggiore forza fisica dei lottatori e l'incapacità degli strikers nel combattimento tramite lotta corpo a corpo sia in piedi che a terra.

Questo sport raggiunge un picco di popolarità altissimo nel dicembre 2006 all'UFC 66, evento nel quale fu disputata la rivincita tra il campione dei pesi massimi leggeri Chuck Liddell e il campione uscente Tito Ortiz, in quell'occasione furono frantumati tutti i record Americani delle PPV vendendo al pari dei più grandi eventi di sport da combattimento di tutti i tempi. Nel 2007, La Zuffa LLC, proprietaria dell'UFC, acquista il PRIDE, creando un forte legame tra le due più grandi federazioni di questo sport consentendo così ad atleti campioni del Pride di confrontarsi in incontri "da sogno" per il pubblico contro campioni del UFC sotto un unico regolamento.

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