Max Bunker, pseudonimo di Luciano Secchi (Milano, 24 agosto 1939), è un autore di fumetti, scrittore, editore e giornalista italiano.

Noto al grande pubblico per essere il padre di Alan Ford, è stato uno dei più prolifici autori di fumetti italiani tra gli anni sessanta e gli anni ottanta. In coppia con il disegnatore Magnus ha creato dei classici del fumetto nero italiano come Kriminal, Satanik e del fumetto comico e grottesco come Maxmagnus e, naturalmente, Alan Ford. Nella sua produzione è comunque possibile trovare quasi tutti i generi: dal poliziesco (Daniel; Kerry Kross) allo spionistico (Dennis Cobb - Agente SS018), dalla fantascienza (Atomik; Cliff) al fanta-erotico (Gesebel), dal western (Maschera Nera; El Gringo) allo storico (Fouchè).

Carriera

La sua carriera "ufficiale" inizia con le storie di Maschera Nera, personaggio da lui creato nel 1962 assieme al disegnatorePaolo Piffarerio, per la (allora) piccola casa editrice milanese, Corno.

Pur giovanissimo, si dimostra subito uno scrittore poliedrico, prolifico e capace di cogliere le mode del momento (e in taluni casi, di influenzarle). Infatti, contemporaneamente al genere western, si cimenta anche in quello fantascientifico con Atomik, sempre coadiuvato dalle matite di Paolo Piffarerio, col quale in darà vita anche a El Gringo (1965), un personaggio western la cui avventura editoriale durerà 35 numeri e a Milord (1968), un ladro gentiluomo londinese, che avrà anch'esso breve vita (10 numeri).

In questo periodo Bunker esplora anche il genere "tarzanide" con Kim della Jungla, e quello di cappa e spada con Primula Verde, rimasti comunque personaggi secondari.

Nel 1964, cavalcando l'onda dei "fumetti neri", iniziata con Diabolik, crea, assieme al disegnatore Magnus (al secolo Roberto Raviola), due personaggi d'eccezione : Satanik e Kriminal, ponendo le basi del successo della Editoriale Corno, per la quale Secchi, nel giro di pochi anni, diventerà direttore editoriale (e poi direttore responsabile).

Sebbene alle sue prime esperienze (in precedenza aveva pubblicato solo tre strisce del "Il dottor Kastener" e poco altro), Magnus si dimostrò un eccellente artista, e per un decennio si svilupperà un validissimo sodalizio tra lui e Max Bunker.

Da allora sfornarono infatti altri personaggi di successo, come Dennis Cobb - Agente SS018, ma soprattutto continuarono a percorrere i generi "alternativi", che tanti grattacapi diedero alla Corno per via della censura dell'epoca. Oltre alla violenza e all'horror introdotto in Satanik e Kriminal, si aggiunse l'elemento erotico in Gesebel.

In tutte le opere del dinamico duo, comunque, l'elemento che più tentava di trasparire, e che li differenziava nettamente dagli omologhi di genere ai quali si ispiravano, era il gusto per il grottesco, per il caricaturale e beffardo, per la feroce satira, oltre che per quel cinico realismo nel rappresentare le miserie umane.

Questi elementi divennero palesi con le loro più importanti creazioni: Maxmagnus prima e Alan Ford subito dopo. Nel 1975, comunque, dopo 75 storie di Alan Ford, il sodalizio si rompe e Magnus passa ad altri lidi, tornando brevemente per festeggiare il n.200 della serie medesima.

Nel novembre 1967 Secchi fonda Eureka, rivista antologica di straordinario successo (questa incarnazione termina alla fine del 1984, assieme alla Corno), che ha avuto il merito di portare a conoscenza del grande pubblico fondamentali personaggi quali Spirit di Will Eisner, Andy Capp, o i nostrani Sturmtruppen e Lupo Alberto, per non parlare delle sue co-creazioni come Maxmagnus e Alan Ford.

Sempre a lui si deve l'arrivo in Italia dei supereroi di Stan Lee quali l'Uomo Ragno (apparso nelle edicole italiane il 30 aprile 1970), l'Incredibile Devil e via via tutti gli altri dai Fantastici Quattro a Hulk.

Della produzione letteraria di Max Bunker, con il vero nome di Luciano Secchi, ricordiamo i romanzi gialli di Riccardo Finzi (Agenzia Investigativa Riccardo Finzi, Un sano delitto di gelosia, Fotofinish) dal primo dei quali fu tratto un film per la regia di Sergio Corbucci con Renato Pozzetto. E a proposito di cinema, nella produzione di Max Bunker c'è anche la regia di un film intitolato Delitti, amore e gelosia del 1982 con Saverio Marconi e Fiorenza Marchegiani.

Chiusa l'esperienza editoriale della Corno, fonda la Max Bunker Press (MBP), per la quale continua a (ri)pubblicare i personaggi che l'hanno reso celebre, assieme a soggetti di nuova ideazione , quali Angel Dark (1990), Kerry Kross (1994), Beverly Kerr (2000) e Padre Kimberly (2001).

La MBP riapre anche i battenti di Eureka, che, pur con una storia travagliata e numerosi "spin-off", e senza mai recuperare i fasti del passato, ha il pregio di presentare alcune cose interessanti, come ad esempio le striscie sindacate dell'Uomo Ragno e Hulk (apparse su Eureka Avventura Classic).

A tal proposito va menzionata la raccolta, pressoché unica nel suo genere, delle striscie ragnesche edite dal 3 gennaio 1997 al 15 aprile 1983, sulla collana di 14 numeri dal nome Uomo Ragno Graphic Novel Strips

La MBP pubblica anche le riviste "di lusso" Bhang (16 numeri) e SuperComics (29 numeri), contenenti per lo più graphic novel della Marvel Comics e miniserie di altri editori americani.

Elenco completo dei personaggi creati

Curiosità

A differenza di quanto generalmente si crede, i supereroi Marvel non fecero la loro prima apparizione assoluta con il numero uno dell' Uomo Ragno dell'Editoriale Corno diretta dallo stesso Luciano Secchi alias Max Bunker, ma fecero una fugace apparizione qualche anno prima, su testate concorrenti.

Sono note :

  • le due apparizioni dei Fantastici Quattro sulla rivista "concorrente" Linus della Milano Libri.
    • Linus Estate, supplemento al n. 15 di Linus del giugno 1966, con le prime due storie tratte da "Fantastic Four" n.1 (poi ripubblicate dalla Corno).
    • ProvoLinus, supplemento a Linus del 23 febbraio 1967, con una storia dei Fantastici Quattro, intitolata "Prigionieri del Dottor Fato!" (memorabile per la traduzione del nome di Doctor Doom, poi ripubblicata dalla Corno in un contesto cronologico sull'albo omonimo, n.3, dove il villain venne definitivamente ribattezzato Dottor Destino).
  • la testata Il sergente Fury e i suoi commandos, edita dalla casa editrice Le Maschere. Durata 13 numeri, a partire dall' ottobre 1966, conteneva storie tratte da "Sergent Fury And His Howling Commandos" (1963) e da "Kid Colt" (a partire dal n.5).

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