Honda Racing Corporation

reparto corse della Honda

HRC, acronimo di Honda Racing Corporation, è il reparto corse della Honda, formatosi nel 1954. Dal 1° settembre 1982 è diventata una società a se stante, ma sempre di proprietà della Honda Motor Co., Ltd.

Una classica livrea Repsol Honda ufficiale

La HRC nel Motomondiale è presente fin dagli anni 90 sotto la denominazione di Team Repsol Honda, portando avanti una partnership con il colosso petrolifero spagnolo

Negli anni ha presentato sue squadre anche nel campionato del mondo di motocross, nella Formula 1, nella Indy Racing League, nel downhill e nel trial (in quest'ultima manifestazione sotto la denominazione di team Repsol Montesa HRC).

Alcune storiche moto della HRC sono la NSR 500 con cui Mick Doohan, pilota australiano, ha vinto 5 mondiali consecutivi nella classe 500 e la RC 211V, una 5 cilindri a V come indica il nome, con la quale Valentino Rossi ha vinto 2 campionati mondiali della MotoGP, prima di passare alla Yamaha. Quest'ultimo modello è stato poi sostituito dalla Honda RC212V.

Team HRC
Motociclismo  
File:Logo HRC.jpg
Nome completoRepsol Honda Team
Categorie250cc
500cc
MotoGp
Piloti nel 2009
MotoGp3   Dani Pedrosa
4   Andrea Dovizioso
Moto nel 2009Honda RC212V
Pneumatici nel 2009Bridgestone
Campioni del Mondo
250cc1991 -   Luca Cadalora
1992 -   Luca Cadalora
1997 -   Max Biaggi
2001 -   Daijiro Kato
2004 -   Dani Pedrosa
2005 -   Dani Pedrosa
2009 -   Hiroshi Aoyama
500cc1983 -   Freddie Spencer
1985 -   Freddie Spencer
1987 -   Wayne Gardner
1989 -   Eddie Lawson
1994 -   Michael Doohan
1995 -   Michael Doohan
1996 -   Michael Doohan
1997 -   Michael Doohan
1998 -   Michael Doohan
1999 -   Àlex Crivillé
2001 -   Valentino Rossi
MotoGp2002 -   Valentino Rossi
2003 -   Valentino Rossi
2006 -   Nicky Hayden
 
250 sei cilindri dell'Honda RC165

Nel 1991 e 1992, dopo aver trionfato in quindici gare ufficiali, Luca Cadalora vinse due mondiali consecutivi della quarto di litro.[1]

Nel 1997, dopo il divorzio con l'Aprilia, Max Biaggi approda alla Honda del team Kanemoto e vince il titolo mondiale precedendo per soli 2 punti il compagno di squadra Ralf Waldmann.[2]

Nel 2001 Daijiro Kato vince 11 gare, ottenendo così il mondiale, sopravanzando l'espertissimo connazionale Tetsuya Harada e un giovanissimo Marco Melandri. Il nipponico supportato tecnicamente dal team Gresini ottienne complessivamente 322 punti[3]

Per quanto riguarda la Classe 250, l'impegno di Honda in via ufficiale è terminato nel 2007 e i più recenti successi sono ascrivibili a Daniel Pedrosa che ha conquistato i campionati mondiali del 2004 e 2005.

Nel 2006 partecipa con il pilota giapponese Shuhei Aoyama e con il colombiano Martin Cardenas che ha sostituito l'argentino Sebastian Porto ritiratosi dall'agonismo dopo un difficile inizio di stagione.

Nel 2009 Hiroshi Aoyama dal team Scot Racing Team 250cc vince il titolo mondiale, ottenendo quattro vittorie (Spagna, Olanda, Gran Bretagna e Malesia), tre secondi posti (Giappone, Catalogna e Indianapolis) e due pole position (San Marino e Malesia).

Nel 2002 l'HRC, in seguito al cambiamento regolamentare che elimina le 500 cc a favore delle 990 della nuova MotoGP, decide di affidare le nuovissime RC211V del Team Repsol Honda al confermato Tohru Ukawa e al neo campione del mondo della 500 Valentino Rossi. Durante i test pre-stagione numerosi furono i dubbi sollevati soprattutto da Rossi, sulla competitività effettiva del mezzo, derivanti dalla difficoltà nella messa a punto e dall'eccessiva usura delle gomme. Rossi in pieno contrasto con i vertici Honda chiese di poter iniziare la stagione con la vecchia 500, in attesa che dal Giappone dissipassero tutti i dubbi riguardanti le prestazioni della RC211V e che si arrivasse così ad uno standard di competitività consono a poter combattere per il vertice. La Honda rispose per le rime al marchigiano, comunicandogli che lo sviluppo della 500, affidata quell'anno ai team satellite, era in disuso, pertanto doveva concentrarsi sullo sviluppo della neonata 990. La querelle fra le due parti però durò poco tempo infatti all'esordio stagionale a Suzuka in Giappone, il pesarese si impone sotto l'acqua (superficie con la quale, fino a quel momento, non aveva molto feeling) dopo una feroce battaglia con la wild card giapponese Akira Ryo in sella alla Suzuki. L'altro pilota del team Ukawa cade a tre giri dalla fine e non termina la gara. Da evidenziare che per l'occasione il Team per onorare la gara di casa schierò un terzo pilota come wild card, il collaudatore giapponese Shinichi Itoh che sfruttò la possibilità concessagli piazzandosi quarto a 10 secondi dal vincitore. La seconda gara stagionale in Sudafrica vede la vittoria del giapponese Ukawa, in seguito ad un duello entusiasmante con il compagno di squadra Rossi, terzo ad oltre 8 secondi dai due si piazza Loris Capirossi con la vecchia Honda NSR 500. Quest'ultimo, intervistato a caldo sull'ingente distacco accumulato sul traguardo, approfittò dell'occasione per far presente a tutti gli addetti ai lavori che la differenza fra le due cilindrate era tale da impedire anche ad un pilota di spessore come lui di poter ambire ad una vittoria. Quanto dichiarato da Capirossi, nello svolgersi della stagione, risulterà un dato di fatto incontrovertibile (ma nella gara di Assen, Alexandre Barros darà molto filo da torcere al marchigiano), infatti Valentino Rossi si laureò campione del mondo con 355 punti frutto di ben 11 vittorie, 4 secondi posti e un ritiro (per una foratura allo pneumatico posteriore a Brno); per dare l'idea di quanto fosse superiore la Honda RC211V (che dopo la pausa estiva darà il nuovo mezzo prima a Kato poi a Barros), il secondo nel mondiale Max Biaggi in sella alla Yamaha ottenne 215 punti (140 in meno di Rossi). L'anno dopo Rossi si riconferma, in un campionato dove ormai tutti i piloti si sono adeguati alla cilindrata 990, ma l'inizio di tale stagione è funestato dalla morte di Kato vittima di una caduta a Suzuka.

 
La RC 212 di Hayden

Per i 3 anni successivi il campionato venne vinto dalla concorrente Yamaha, protagonista di un'inaspettata escalation tecnica grazie all'esperienza apportata da Valentino Rossi appena trasferitovi, ma nel 2006 ha vinto entrambi i titoli mondiali della MotoGP con l'americano Nicky Hayden (campione del mondo piloti) e lo spagnolo Daniel Pedrosa. Per il 2007 i piloti della top class sono confermati, mentre la moto è nuova, per conformarsi alle nuove regole FIM che hanno abbassato la cilindrata massima consentita nella classe regina da 990 cm3 a 800. Alla fine del campionato Daniel Pedrosa si è piazzato al secondo posto nella classifica piloti, alle spalle dell'australiano Casey Stoner su Ducati.

Per il motomondiale 2008 la squadra Honda ha schierato per il terzo anno consecutivo la stessa coppia di piloti, raccogliendo a fine anno il terzo posto sia nella classifica piloti che in quella costruttori. Per il 2009 lo statunitense Hayden è stato sostituito dal pilota italiano Andrea Dovizioso.

Superbike

 
La CBR 1000 RR di Toseland

Fin dal 1988, primo anno del Campionato Mondiale Superbike, la HRC si è impegnata nella preparazione delle moto affidate poi alle sue affiliazioni locali, quali la Honda Europe.

Tra le derivate di serie la Honda vanta 4 titoli mondiali costruttori e 6 titoli mondiali piloti ottenuti con diversi modelli della produzione di serie: la Honda RC30 portata al successo da Fred Merkel nel biennio 1988, 1989 e la Honda RC45 guidata da John Kocinski nel 1997 entrambe con motore 4 cilindri a V di 750cc; la bicilindrica VTR 1000 vittoriosa con Colin Edwards nel 2000 e nel 2002 ed infine la Honda CBR 1000 RR gestita dal Ten Kate Racing, con motore 4 cilindri in linea frontemarcia, diventata campione del mondo con James Toseland nel 2007.

Ciclismo

Mountain bike

Dal 2003, l'HRC segue il progetto mountain bike, distaccando una squadra di ingegneri dal settore moto, creando il team G-Cross Honda e ideando un prototipo di mountain bike da downhill innovativo, la "Honda RN-01 G-cross" con cambio integrato nel movimento centrale e la migliore componentistica sul mercato. Per il team corrono, dal 2004, il sudafricano Greg Minnaar, il francese Cyrille Kurtz (dal 2004), il finlandese Matti Lehikoinen (dal 2005) e il britannico Brendan Fairclough (dall'inizio del 2007).

Note

  1. ^ [1]
  2. ^ [2]articolo sulla vittoria del mondiale tratto dal Corriere della Sera
  3. ^ [3]

Collegamenti esterni

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