Teodone II di Baviera
Teodone II di Baviera, conosciuto anche col semplice nome di Teodone (circa 625 – 11 dicembre 716), fu Duca di Baviera dal 670 o, più probabilmente, dal 680 alla sua morte.
È con Teodone che inizia la storia documentata della Baviera. Egli rafforzò la Baviera internamente e nei suoi confini e, in accordo con Arbeone di Frisinga, egli fu un principe di grande potere che estese i propri domini fuori dai confini della Baviera stessa.
Numerose sono le incertezze sui suoi predecessori. Sua madre era probabilmente Fara di Bavaria (n. 600), figlia di Chrodoaldo dei Longobardi (575-624) e la madre di sua madre era probabilmente figlia di Gisolfo (n. 577).
Teodone stabilì la capitale a Ratisbona (in tedesco Regensburg). Sposò Folchaide, donna dell'aristocrazia tedesca, per costruire anche in Germania una rete diplomatica forte con la Baviera. Egli intervenne nelle questioni Longobarde accogliendo i fuggiaschi Ansprando e Liutprando, pretendenti alla Corona Ferrea. Liutprando successivamente sposò la figlia di Teodone, Guntrude. Teodone inoltre dovette difendere il proprio ducato dall'invasione degli Avari (con molte perdite soprattutto nella zona ad Est della Baviera).
Teodone fu il protettore di quattro grandi missionari di Baviera: San Roberto, San Erardo, Sant'Emmerano e probabilmente anche di San Corbiniano. Egli fu il primo a stilare dei progetti per la chiesa bavarese, animando la coltivazione del territorio con un fervido attaccamento alla politica papale. Egli fu il primo duca bavarese a recarsi a Roma, dove egli conferì col Papa Gregorio II. Le sedi diocesane vennero distribuite nelle città principali, che erano utilizzate come sedi ducali: Ratisbona, Salisburgo, Frisinga e Passavia.
Due dei suoi figli fuorno coinvolti nella morte di Sant'Emmerano. La figlia di Teodone, Uta, era incinta del proprio amante. Temendo la rabbia del padre, la figlia confessò tutto a San Emmerano nella speranza di salvare la propria anima e il proprio corpo. San Emmeram stava partendo alla volta di Roma. I fratello di Uta, Landperto arrivò prima di lui e lo salutò con la famosa frase: "Aie, episcope et gener noster!" (Ave, vescovo e nostro genero). Egli riteneva che il Santo avesse potuto sedurre sua sorella che ora era incinta di un figlio del peccato e come tale lo uccise e lo fece a pezzi. Teodone, quando scoprì l'accaduto, mosso a compassione, trasportò i resti del santo a Regensburg. Nient'altro si sa di Landperto e di Uta.
Numeri di successione
Molti storici hanno adoperato una divisione tra Teodone I, reggente attorno al 680, e il Teodone II, regnante nel primo VIII sec. Teodone I sembra essere valido se si considera le vicende che lo videro protagonista nelle biografie di Sant'Emmerano, Uta e Landperto, mentre Teodone II è associato con San Corbiniano e Roberto per la riforma ecclesiastica del ducato. Tuttavia nemmeno i documenti d'epoca fanno distinzione tra i nomi dei due reggenti.
A complicare la faccenda, poi, tradizioni bavaresi riportano Teodone I e Teodone II come Teodone IV e Teodone V rispettivamente per differenziarli dai loro leggendari antenati, Teodone I e Teodone III che avrebbero regnato prima del 550.
Matrimonio e discendenza
Teodone II sposò Regintrude di Austrasia (figlia di Dagoberto I e Regintrude), da cui ebbe i seguenti figli:
- Teodeberto
- Grimoaldo
- Teobaldo
- Tassilo
- Una figlia di cui non si conosce il nome, sposata a Goffredo, Duca di Alemannia
Teodone venne probabilmente succeduto dai suoi quattro figli, i quali divisero il suo ducato già nel 715.
Nel 702 circa, Teodeberto governava Salisburgo e dal 711 al 712, Teobaldo fu cooreggente. È impossibile stabilire se questa divisione si trattasse di una netta separazione territoriale (come era accaduto per i merovingi) o se si trattasse di semplice cooreggenza. Se così fosse, la capitale di Teodeberto fu probabilmente Salisburgo e la Vita Corbiniani informa che Grimoaldo aveva la sua sede in quella città. Riferimenti tra Teobaldo ed i Turingi implicano però una capitale a Regensburg e questo lascia Passau a Tassilo.