Alfa Romeo Giulietta Spider
La Giulietta Spider è stata una autovettura costruita dall’Alfa Romeo dal 1955 al 1962.
Alfa Romeo Giulietta Spider | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Produzione | dal 1955 al 1962 |
Esemplari prodotti | 17096 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 3900 mm |
Larghezza | 1580 mm |
Altezza | 1335 mm |
Passo | 2250 mm |
Altro | |
Stile | Pininfarina |
Nel 1955 l’Alfa Romeo bandì un vero e proprio concorso per la realizzazione della futura Giulietta spider. Bertone presentò una vettura disegnata da Franco Scaglione, ma il progetto non passò perché Bertone produceva già la Giulietta Sprint, e forse non sarebbe stato in grado di realizzare un’ulteriore linea di produzione. Vinse quindi il progetto di Pininfarina.
Montava un motore in linea a quattro cilindri longitudinale da 1290 cc di cilindrata erogante 80 hp di potenza, che permetteva alla vettura di raggiungere la velocità massima di 165 km/h. Il basamento era in lega leggera con canne dei cilindri riportate in ghisa. La testata era in lega leggera, con candela al centro della camera di scoppio. L’alimentazione era con un carburatore (doppio corpo sulla versione “veloce”), distribuzione con due valvole per cilindro, disposte a V, comandate da due alberi a camme in testa con azionamento a catena. Era a trazione posteriore. I freni erano a tamburo sulle quattro ruote. Le sospensioni anteriori erano a ruote indipendenti, con bracci trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici e barra antirollio. Quelle posteriori erano a ponte rigido, con molle ad elica verticali.
Aveva le rifiniture dell’abitacolo migliori rispetto alla berlina, vale a dire l’Alfa Romeo Giulietta Sprint, e fu un modello di grande successo, appartenuta, tra gli altri, a Walter Chiari.
La versione “veloce” aveva due carburatori tipo Weber a doppio corpo, invece che uno, che permetteva alla vettura di raggiungere i 180 km/h rispetto i 165 della versione normale. Queste prestazioni erano al vertice delle spider delle altre case automobilistiche.
L’evoluzione
- 1955: questa era la prima serie della Giulietta Spider, aveva finestrini che scorrevano orizzontalmente, tasche laterali sulle portiere realizzate sfruttando l'intercapedine delle lamiere, plancia in metallo e la strumentazione interamente compresa in tre strumenti circolari. Il volante era a tre razze. Un modello è conservato al Museo Storico dell’Alfa Romeo.
- 1956: la seconda serie aveva diversi cambiamenti rispetto la serie precedente, vale a rostri bombati e ghiere dei fanali più strette, vetri discendenti ma senza deflettori, portiere con un rivestimento interno, plancia in lamiera ma con la parte superiore in similpelle nera, portaoggetti senza sportello, volante a due razze con ghiera del clacson.
- 1959: aveva il pianale allungato di 50 mm, i vetri avevano un finto deflettore e sotto i fari posteriori era fissato un catarifrangente, aveva sedili regolabili, vano porta oggetti con sportello
- 1961: la quarta serie aveva fanaleria posteriore maggiorata, plancia imbottita, specchietto retrovisore con scatto antiabbagliante, portacenere e accendisigari sul pianale vicino al cambio.
Produzione
Dal 1955 al 1962 furono costruite 14.300 Giulietta spider e 2.796 Giulietta spider veloce
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