Variazioni territoriali e amministrative delle Marche
Questa pagina riassume le variazioni amministrative e territoriali della Regione Marche dal 1852 al 2009. Viene fatto cenno anche alle proposte di distacco-aggregazione di comuni che coinvolgono le Marche.

Antecedenti storici
Al pari delle altre regioni italiane a statuto ordinario, le Marche esistono come regione politica solo dal 1970. In età pontificia l'area geografica fu organizzata in diverse entità amministrative autonome dello Stato della Chiesa. Con l'avvento della Repubblica Romana prima e del Regno d'Italia napoleonico poi, la regione fu suddivisa nei dipartimenti del Metauro a nord, del Musone al centro e del Tronto a sud, ricevendo un assetto territoriale simile a quello definitivo. La Restaurazione e le riorganizzazione amministrative di Pio VII (1816)[1] e Gregorio XVI (1831)[2] diedero alle Marche la conformazione con la quale il 19 settembre 1860 entrarono per plebiscito nell'Italia unita. In particolare il motu proprio di Pio VII del 6 luglio 1816 aveva aggregato alla regione l'Alta Valmarecchia, scorporandola dalla Romagna e dandole una collocazione amministrativa che sarebbe venuta meno solo nel 2009.
1852
Il territorio delle Marche preunitarie subì ancora una variazione il 5 aprile 1852, in esecuzione di un trattato di ridefinizione dei confini stipulato anni prima (26 settembre 1840) fra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie. La modifica più importante fu la cessione del comune di Ancarano,[3] trasferito dalla delegazione di Ascoli alla provincia napoletana d'Abruzzo Ulteriore I.
Comuni ceduti:
- Ancarano agli Abruzzi e Molise.
1860
Al momento del loro ingresso nel Regno d'Italia le Marche si presentavano suddivise in sei province pontificie o delegazioni apostoliche: Ancona, Ascoli, Camerino, Fermo, Macerata, Urbino e Pesaro.[1][2] Il governo piemontese ridusse le province a quattro, modificandone anche la conformazione.
Variazioni territoriali
Territorio | Comune | Dalla regione | Alla regione | |
---|---|---|---|---|
Eugubino[4] | Costacciaro | Marche Urbino e Pesaro |
Umbria | |
File:Gubbio-Stemma.png | Gubbio | |||
Pascelupo | ||||
Scheggia | ||||
Vissano[5] | Visso[6] Castelsantangelo sul Nera Ussita |
Umbria | Marche Macerata |
Variazioni amministrative
Territorio | Comune o provincia | Dalla provincia di | Alla provincia di | |
---|---|---|---|---|
Camerte[5] | Provincia di Camerino | Camerino | Macerata | |
Fabrianese[5] | File:Fabriano-Stemma.png | Fabriano[6] Cerreto |
Macerata | Ancona |
Genga | ||||
File:Sassoferrato-Stemma.png | Sassoferrato | |||
Fermano[7] | Provincia di Fermo | Fermo | Ascoli | |
Lauretano[5] | File:Loreto-Stemma.png | Loreto | Macerata | Ancona |
Senigalliese[4] | Castel Colonna | Urbino e Pesaro | Ancona | |
Monterado | ||||
File:Senigallia-Stemma.png | Senigallia | |||
Ripe |
2004
La soppressione della provincia di Fermo diede luogo a una lunga questione politica, sfociata anche in tensioni fra la popolazione negli anni immediatamente successivi alla formazione dello Stato italiano. Soltanto nel 2004 i parlamentari fermani riuscirono a ottenere la ricostituzione dell'ente soppresso unitamente alle nuove province di Monza e Brianza e di Barletta-Andria-Trani. Le province marchigiane divennero pertanto cinque.[8]
Province istituite:
- Fermo distaccata dalla provincia di Ascoli Piceno.
2009
Nell'anno dell'entrata in funzione effettiva della nuova provincia di Fermo, stabilita in coincidenza delle prime elezioni (6 e 7 giugno), si verificò un'altra importante variazione, questa volta territoriale. Le Marche cedettero infatti dell'Emilia-Romagna l'Alta Valmarecchia, secondo la volontà popolare espressa con referendum dagli abitanti dei comuni interessati. La consultazione si era svolta nei sette comuni il 17 e 18 dicembre 2006 e aveva visto la netta affermazione del SÌ (56,13% degli aventi diritto[9] e 83,91% dei votanti).[10]
Territorio | Comune | Dalla regione | Alla regione | |
---|---|---|---|---|
Alta Valmarecchia[11] | Casteldelci | Marche Pesaro e Urbino |
Emilia-Romagna | |
Maiolo | ||||
File:Novafeltria-Stemma.png | Novafeltria | |||
File:Pennabilli-Stemma.png | Pennabilli | |||
File:San Leo-Stemma.png | San Leo | |||
File:Sant'Agata Feltria-Stemma.png | Sant'Agata Feltria | |||
File:Talamello-Stemma.png | Talamello |
Quello dell'Alta Valmarecchia fu il primo caso di distacco-aggregazione di comuni fra due regioni nella storia dell'Italia repubblicana, in attuazione del dettato dell'art. 132 della Costituzione. La variazione interessò un'area di 328 km² nella quale vivevano circa 18.000 abitanti.[12] La norma entrò in vigore il 15 agosto.[11] Il processo di transizione dei sette comuni verso l'Emilia-Romagna iniziò con la nomina di un commissario governativo incaricato di sovrintendere al passaggio delle competenze fra le province di Pesaro e Urbino e di Rimini.[13] La modifica territoriale, pur essendo pienamente in vigore, si trova sub iudice a causa del ricorso alla Corte costituzionale notificato dalla Regione Marche (che aveva espresso parere contrario alla proposta) il 13 ottobre.[14][15]
Variazioni della superficie regionale
Anno | 1831 | 1852 | 1860 | 2009 |
Superficie | 10.113 km² | 10.099 km² | 9.694 km² | 9.366 km² |
Proposte di variazione territoriale
Istanze analoghe a quelle dell'Alta Valmarecchia hanno interessato i comuni limitrofi di Montecopiolo, Sassofeltrio, Mercatino Conca e Monte Grimano Terme. In tutti e quattro si sono svolti i referendum previsti dalla Costituzione, ma solo nei primi due l'esito è stato affermativo. A Mercatino e Monte Grimano, invece, la consultazione è stata respinta per mancato raggiungimento del quorum.[9]
Note
- ^ a b Moto proprio della Santità di Nostro Signore papa Pio VII sulla organizzazione dell'amministrazione pubblica
- ^ a b Raccolta delle leggi e disposizioni di pubblica amministrazione nello Stato Pontificio
- ^ Atto sovrano n. 3242 del 7 agosto 1852 di Ferdinando II.
- ^ a b Archivio di Stato di Pesaro
- ^ a b c d Archivio di Stato di Macerata
- ^ a b I comuni di Castelsantangelo sul Nera, Cerreto d'Esi e Ussita furono istituiti successivamente.
- ^ Archivio di Stato di Ascoli Piceno
- ^ Legge 11 giugno 2004 n. 147
- ^ a b Risultati dei referendum ex art. 132 Cost. promossi in Italia
- ^ Referendum. Trionfano i SÌ: 83,9%
- ^ a b Legge 3 agosto 2009 n. 117
- ^ Dato aggiornato al 31 dicembre 2008.
- ^ Valmarecchia, eletto il Commissario per il distacco
- ^ Estremi del ricorso delle Marche alla Corte costituzionale
- ^ Le violazioni della Costituzione eccepite dalla Regione Marche (documento Word)